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Autore: Vanel    04/03/2015    2 recensioni
John, il classico ragazzo che vedrai una notte per poi non rivederlo più.
John, che il giorno dopo ti avrà già dimenticata.
John è il classico ragazzo che tu odierai per averti intenzionalmente dimenticata.
Ma John non era il ragazzo di una notte e via invece, John non faceva finta di non ricordarti.
John era malato di una rarissima malattia:Dopo aver anche solo sfiorato le tue labbra, John non ricorderà più niente di te, neanche il nome.
"Dopo l'ennesima serata passata con gli amici, John cercherà qualcuna con cui passare la notte.
Jen (Abbr. di Jenessa) entrerà nella sua camera.
E senza volerlo, Jen entrerà anche nella sua vita."
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
Capitoli:
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Ancora.
 
La odio e la amo. Forse mi chiedi per quale motivo lo faccio. 
Non lo so, ma sento che accade e patisco. 
[Traduzione Odi et Amo, Catullo]






La mattina successiva Jen aveva ancora il mal di testa della sera prima.
Sapeva bene che Danila non le avrebbe permesso di dormire senza conoscere nei minimi particolari la dinamica dell'episodio tra lei e John.
Mandò giù una pillola contro il mal di testa e salutò distrattamente la madre.
Danila era già fuori ad aspettarla.
"Sei pronta?"
"Sto uno straccio!"
"Straccio? Cara non ti trucchi né vesti così da mesi! Stai benissimo, il mal di testa mica si nota..."
"Ah ah ah, dovrei ridere? Per colpa tua ho la testa che fa a pugni!"
"In realtà è colpa tua perchè hai una vita tanto curiosa, e perchè sei stata tu ad avermi invitato a casa tua!"
"Va bene, hai ragione tu, non mi va di discutere"
"Non dirmi che sei stanca"
"Figurati..."
"Immagino, uhm l'autobus!"
Le due ragazze iniziarono a correre verso la fermata.

Danila aveva salutato velocemente l'amica precipitandosi nell'aula di Chimica.
Jen stava andando in quella di Letteratura, ed incontrò proprio lui.
Come avrebbe dovuto comportarsi?
John le aveva praticamente messo il cuore in mano ieri sera...
Ma cosa provava per lei?
E sopratutto, cosa provava lei per lui?
"Ciao"
"Jen"
Restarono fermi per qualche istante di troppo, Jen non riusciva più a sostenere il suo sguardo.
"Io... vado"
"Anche io"


Ma diamine John! 
Si maledì... atto di imprudenza, atto di imprudenza un corno!
Aveva soltanto peggiorato la situazione, Jen si sentiva a disagio in sua presenza.
Era così arrabbiato che non andò neanche a lezione, sperò di poter parlarle più tardi, magari sistemando quel che riusciva.
Aspettò fuori dalla sua aula, la campanella sarebbe suonata a momenti.
Quando la porta si aprì una marea di studenti uscivano svogliati per la lezione successiva, le ragazze guardavano sorridendo John che per una volta, avrebbe voluto non essere John Bell.
Qualcuna restò davanti la porta per farsi notare, John era interessato ad altro.
L'unica ragazza dentro l'aula che doveva ancora rimettere a posto i libri era lei.
"Ti puoi spostare?"-chiese John alla ragazza.
Era carina, a detta dei suoi amici "una gran figa", bionda, alta, magra, e tutte quelle cose lì.
Il vecchio John Bell l'avrebbe immediatamente sedotta con una scoccata di dita, ma lui era cambiato, sorrise pensando che il cambiamento era dovuto proprio a quella ragazza poco distante da lui.
La bionda si spostò e appena Jen vide John, fece cadere lo zaino e i libri insieme.
Jen si abbassò e nervosamente ordinò i libri.
"Aspetta... ti aiuto io"-si era offerto intanto John.
Lei era talmente nervosa! Le tremavano le mani e sperò con tutto il cuore che non si notasse.
"Ce la faccio da sola!"-esclamò esasperata e si alzò.
John iniziò a ridere e si accorse di quanto bella era quella mattina: si era messa una ciocca dei suoi  capelli mori dietro l'orecchio, l'eye-liner agli occhi, e del rossetto rosa confetto alle sue belle labbra.
Era arrabbiata, o nervosa, o irritata.
John non sapeva dirlo con precisione, ma sapeva per certo che era bellissima.
"Occhi gialli sei in ritardo per Biologia!"
"Bell! Si sono in ritardo... ma come lo sai? Oddio Mr Leather mi ucciderà!"
"Allora muoviamoci"
"Muoviamoci?"
"Ci ucciderà"
"Non abbiamo mai condiviso nessuna classe!"
"Diciamo che ho fatto un cambio"
"Non sapevo che si potessero fare..."
"Storia lunga... allora andiamo?"
"Andiamo John..."-rispose Jen senza riuscire a trattenere un sorriso.
John e Jen uscirono dalla porta sommersi da tanti studenti che si affettavano ad arrivare in classe, il gruppo di cheerleader sfilava per il corridoio come mai avevano fatto, appena passarono vicino a John, squadrarono Jen e iniziarono a ridere.
Jen chiuse gli occhi facendo appello a tutta la sua pazienza, quanto le odiava!
"Non dovresti dare peso a quelle lì"-le consigliò John.
"Già, peccato che da parte loro sei parecchio ammirato"
"Sono superficiali e ad ogni festa vorrebbero finire nel mio let..."
Jen si allontanò più veloce che poteva, quanta ipocrisia! 
John Bell era uno schizzofrenico.
"Ehi... dove corri!?"
"Stammi lontano! Tu sei pazzo"
"Eh?"
"Bipolare... quello che è! Prima mi dici che vuoi cominciare da 0, poi dici che scopi quelle lì... ma come ragioni?"
"Jenessa Green prima di scappare prova a capirmi"
"Siamo in ritardo!"
John le prese il braccio e la fermò:"No... aspetta, Mr Leather può anche andarsi a far fottere!"
"Cosa John? Cosa devo aspettare? Che cadano i maiali dal cielo?"
"Io quelle lì non le voglio, loro vogliono me... questo sì, ma io non voglio loro"
"Okay e adesso?"
"Adesso non scappare, e non so se ieri sera ho incasinato tutto... però devi sapere che ero sincero, voglio davvero provarci, tu no?"
Quella domanda mise in difficoltà le capacità comunicative di Jen.
"Forse"
"Forse?"
"Convincimi"
"Ti recito tutto l'Amleto?"
"Ehm... troppo facile, so già che lo sai"
"Ti invito a cena e accetterai"
"Cosa? No!"
"Ti dovevo convincere, accetta il mio invito e vedrai"
"E va bene, quando?"
"Sabato?"
"Dove?"
"Non lo so... poi vedo io, ti stupirò"
"Che caso incredibile che sei..."-disse ironicamente Jen.
Andarono verso l'aula di Biologia, la porta era chiusa.
"In ritardo! In ritardo! John Bell questa è colpa tua!"
Jen voleva sembrare arrabbiata, ma non lo era, faticava a trattenere un sorriso.
"Se bigiamo tutto il giorno?"
"Non ci pensare neanche..."
"Troppo tardi... dai vieni!"
"Aspetta un momento... non ti ho mai detto di essere d'accordo"
"Tu no... ma i tuoi occhi sì"
"Non è vero"
"Vieni, so che vuoi"
"No che non voglio"
John la prese in braccia facendo gridare Jen per la sorpresa, ma poi non si lamentò.
Non capiva perché, ma aveva la sensazione di fare la cosa giusta.
John Bell era la sua decisione giusta.
"Posso camminare"
"Verrai, quindi?"
"Sì, ma non ti ci abituare, non seguo spesso gli schizzofrenici nei loro viaggi"
"Ahah, dovrei ridere, Miss Green?"
"Fossi in te non riderei, non miglioreresti di certo la tua situazione, Mr Bell Schizzofrenico!"
"Ero ironico, honey!"
"Non chiamarmi così"
"Fai sempre il contrario di ciò che ti dice... me la segno"
"Idiota"-disse, ma poi si lasciò andare e rise.

Andarono in giro per la città prendendo il bus pieno di turisti.
Distrattamente Jen si ricordò che non avevano preso neanche il biglietto.
-Che ne dici di fare colazione dal bar cinese?
-Ci serviranno dei cani o cose così?
-No solo occhi di coccodrillo Jen! Ti assicuro che è buonissimo.
Appena scesero, percorsero il tratto di strada, John le parlò di sua nonna Maurice spiegandole di quanto fosse ostinata a volerlo vedere con una ragazza.
Quelle parole le fecero uno strano effetto. Non era disagio, no.
-E tu che mi racconti?
Jen avrebbe voluto che John continuasse con le sue storie, lei non aveva proprio nulla di cui parlare, e inoltre era troppo nervosa.
-Ricordi il nostro primo incontro? - Jen cacciò la domanda senza rendersene conto, voleva parlare del loro primo incontro, ne sentiva il bisogno.
-Certo che mi ricordo, non potrei mai dimenticarlo.
-Perché io? Perché ero diversa dalle altre? 
-Dirti perché mi avevi rifiutato sarebbe davvero riduttivo e forse anche falso. Non era la prima volta che qualcuna faceva la difficile con me... nel momento in cui ti ho vista piangere, è stato lì che mi sono fermato. Ti giuro, volevo prendere a cazzotti quel... Mike? O come si chiama! Non volevo ferirti, tu non eri la tipica ragazza che ero solito a portare a letto, scusa la finezza, eri fragile ma determinata. Quando ti ho rivista a scuola non ti ho più persa di vista. Eri interessante Jen, e per la prima volta mi interessava di qualcuno.
Jen restò per un momento in silenzio cercando di metabolizzare tutto.
-Hai il dono della retorica, John.
-L'arte del saper parlare? Si, hai ragione. Ma ti assicuro che sono sincero.
-Questo lo so.-disse sorridendo.
-E come fai a saperlo?
John le si avvicinò guardandola dritta negli occhi.
-Anche io so leggere gli occhi, John Bell.
A quel punto Jen si aspettava un bacio, o comunque qualcosa di molto vicino ad un bacio.
Ma niente.
John la guardò e poi si allontanò continuando a camminare.
Perché aspettava tanto?
Intanto si avvicinarono ad una bancarella di collane e bracciali, John ne prese una.
-Guarda.
La collana aveva un ciondolo a forma di ancora, Jen era curiosa di sapere perché avesse attirato la sua attenzione.
-E...?
-Guarda Jen... sembrano sue "J" messe in opposto, le nostre iniziali.
Le nostre iniziali.
A Jen iniziò a battere il cuore più velocemente, si sentì sciogliere.
-Non ci avevo mai pensato.
-Ne prendo due.
John pagò e diede a Jen la sua.
-Grazie... è una specie di simbolo? Tipo la ghiandaia imitatrice di Hunger Games?
-Non l'avrei detto in questi termini ma sì, è il nostro simbolo.
Quando arrivarono davanti al bar lo trovarono chiuso.
Jen guardò John cercando di mantenere un'espressione seria.
-Chiuso per ordine della polizia.-lesse.
John scoppiò a ridere e poi anche Jen.
Si rideva facilmente con John Bell, notò, lei stava bene con lui.
Era diventata la sua ancora.
E per gioco di parole, il suo ancora.



 
Buonasera!
Questo capitolo è per dirvi che io ci sono ANCORA! Jen e John ci sono ancora!
Come avrete notato solo solita a citare "Odi et Amo" di Catullo per questa storia, credo sia perfetta per la trama, me ne sono innamorata praticamente!
Non ho altro da dirvi, anzi, per meglio dire non mi viene in mente nulla! (mannaggia a me!)
Alla prossima! Se volete lasciate una recensione per dirmi cosa ne pensate ^^
Vanel
  
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