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Autore: Evil_Regal    05/03/2015    5 recensioni
Ho deciso di fare una serie di oneshot SwanQueen,tutte indipendenti l'una dall'altra.
Saranno per la maggior parte fluff.
Genere: Demenziale, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Regina Mills
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Era davanti ad una cioccolata calda e ad un tè che la bionda e la bruna si erano ritrovate a conversare.
Indovinate chi beveva cosa?

Emma aveva bisogno di zuccheri,o almeno questa era stata la sua scusa,dopo quella sfiancante e,ammettiamolo pericolosa,lezione di magia.

E Regina…bhe lei aveva semplicemente bisogno di rilassarsi. E il tè bollente  era un buon modo.

“Non è andata tanto male” disse Emma piena di sé

“Sei riuscita a non morire,Signorina Swan. E’ un bel passo avanti. Ma hai ancora tanto da fare” disse Regina sorseggiando il suo tè

“Perché devi sempre fare così?”

“Così come?”

“Sono stata FA-VO-LO-SA lì fuori e tu sminuisci tutto”

“Non sminuisco,è che ciò che hai fatto non è niente rispetto a ciò che devi imparare a fare”

“Ecco vedi? Se questo non è sminuire,Sindaco,non so davvero cosa sia”

“Vuoi che ti dica che sei stata brava? Sei stata brava Emma” e lo pensava davvero “ma non sei nella posizione di gonolarti. Hai ancora tanto da imparare. Devi imparare a controllare i poteri e a saperli usare quando vuoi e non sporadicamente”

“Non so nemmeno cosa significa sporadicamente”

Regina roteò gli occhi ma poi Emma si mise a ridere e Regina cercò di nascondere il suo sorriso con la tazza. Ma Emma lo vide lo stesso

“So che stai ridendo” la guardò e poi stette un attimo in silenzio e guardò i suoi occhi e si ritrovò a pensare che era davvero bella “I tuoi occhi stanno ridendo” disse in un sussurro dolce sempre pensando a quanto fosse bella e al fatto che non se ne era mai resa conto prima.

Regina si sentì arrossire e sperò che non si vedeva così tanto

“Arrossisci perché far sapere che anche tu sai ridere ti imbarazzza?”

Regina si sentì prendere fuoco. Diamine,perché stava reagendo così?

“Dovresti sorridere di più” disse Emma “Hai un sorriso bellissimo” continuò e Regina desiderò di sparire. Non perché non le piacessero i complimenti,ma perché era davvero molto,motlo imbarazzata.

“Dato che c’è sempre qualcosa di pericoloso da affrontare o di…doloroso” aggiunse questa parola con un sussurro triste “Non ho molto tempo e soprattutto molti motivi per sorridere” Emma si sentì in colpa per aver tirato fuori l’argomento. Aveva ragione. C’era sempre qualcuno che voleva farli fuori e quando non c’era,ci stava qualcun altro sempre pronto a ferire Regina. A ricordarle quanto fosse stata terribile e odiosa e quanto tutti quanti l’avessero odiata e probabbilmente l’odiassero ancora.

“Non sei più la Regina Cattiva,Regina” disse Emma cercando il suo sguardo,ma Regina lo evitata.

“Si  bhe,non è quello che credono molti. Se lo dimenticano quando qualche altro cattivo è pronto a ucciderli,ma se ne ricordano l’attimo dopo in cui l’abbiamo sconfitto”

“Non devi dar conto a ciò che pensano tutti. Devi dar conto  a ciò che pensano le persone a cui tieni” disse e le fece un sorriso dolce. Regina annuì,pensando che avesse ragione.

Henry non si ricordava di lei,ma l’aveva perdonata. Le voleva bene. Ed era tutto quello che contava per lei. E pensando a ciò,Regina riuscì a ricambiarle il sorriso.

“Vedi?” disse Emma notando la luminosità sul volto di Regina “Vedi che hai un sorriso bellissimo? Potrebbe tipo illuminare il mondo” disse e Regina rise,imbarazzata ancora una volta,ma niente di irrecuperabile.

Senza rendersene conto le due donne si guardarono per lunghi attimi negli occhi,con dolcezza e interesse.

“Credo che sia meglio che vada” disse Emma rendendosi conto dello strano,ma piacevole ,momento.

Regina deglutì “Si,già” disse stirando con la mano pieghe inesistenti sui pantaloni.

“Ti accompagno alla porta” disse indicando con la mano di andare avanti.

Le aprì la porta ed Emma fece un passo fuori “Allora ci vediamo domani per la lezione” disse Emma e Regina annuì appoggiandosi alla porta

“A domani” rispose Regina

“A domani” Emma salutò goffamente e Regina chiuse la porta dietro di sé. Prese un respiro profondo e decise che era ora di preparare la cena.

Mentre preparava la cena,tutto ciò che riusciva a pensare era Emma e a cosa pensasse Emma di lei. 
“Devi dar conto a ciò che pensano le persone a cui tieni” le aveva detto. E ora perché Regina voleva sapere cosa pensava Emma?

Cercò di scacciare il pensiero,ma non ci riuscì e ad un tratto le passò la fame,quindi abbandonò tutto e decise di leggere qualcosa per distrarsi. Idea pessima.

Leggeva sempre lo stesso rigo perché si rendeva conto che non lo leggeva con attenzione. E l’attimo dopo si rendeva conto che era perché stava pensando ad Emma e a cosa potesse pensare di lei.

Stava cominciando a essere frustrata. Decise di fare un bagno caldo,per calmarsi e rilassarsi. Rimase in acqua fino a che questa non diventò quasi fredda,e con il profumo delle candele che aveva acceso e il calore dell’acqua,si era calmata un po’. Riuscì a distrarsi un po,ma durò poco. Per sua fortuna si era fatta ora di andare a dormire.Dormire era la sua ultima occasione.

Si infilò nel letto con la speranza di poter dormire ma per tutta l’ora seguente non fece altro che girarsi e rigirarsi,con la mente occupata da Emma.

Diavolo.

Era rimasta l’ultima cosa da fare.

Scese dal letto,si cambiò e mise qualcosa che non fosse il pigiama,indossò il suo cappotto e senza nemmeno rendersi conto di ciò che stava facendo,uscì di casa.

Le gambe andavano avanti senza che Regina potesse controllarle. Svariati minuti dopo si trovò fuori la porta dell’appartamento di Emma.

Quando e come ci era arrivata? Ah si,per la disperazione di non riuscire a fare niente perché Emma la distraeva.

Bussò alla porta e non le importava se era notte fonda.

“Regina?” disse Emma con la voce impastata dal sonno. Aveva dei pantaloni di pigiama a quadri e una t-shirt di almeno due taglie più grandi della sua. Regina pensò che fosse adorabile.

Emma  notò l’espressione turbata di Regina e capì che era una cosa seria. Quindi ,intuendo che la donna non voleva far sapere niente della situazione a Mary Margaret e David,uscì fuori e chiuse la porta.

“E’ successo qualcosa?” chise Emma guardandola preoccupata e Regina non riuscì a rispondere. Riusciva solo a perdersi nei suoi occhi.

“A- Ehm.I-io…” si schiarì la voce e Emma sorrise perché per lei era adorabile. Si,Regina Mills era adorabile. Si stava  torturando le mani e non riusciva a mettere una parola dietro l’altra. Non te lo aspetteresti mai da una come Regina Mills. Eppure,anche il Sindaco poteva trovarsi senza parole,nel pallone. Era rincuorante sapere che non era il robot che lei voleva  far credere a tutti.

Emma sorrise per incoraggiarla

“Sai cosa? Niente. Scusami se ti ho disturbato. Non sarei dovuta venire. Ci vediamo domani” si girò per andarsene ma prima che potesse fare un secondo passo,Emma la afferrò per un braccio e la tirò a sé baciandola con amore e passione fino a che entrambe non ebbero più ossigeno.

Si staccarono,ma solo di qualche centimetro. 

“Perché l’hai fatto?” chiese Regina in un sussurro,guardando in alto,evitando lo sguardo della bionda.

“Perché mi andava di farlo” sussurrò Emma accarezzandola il viso e Regina,allora,la guardò.
Emma la strinse a sé un po’ di più,come per paura che la bruna improvvisamente potesse decidere di scappare,e lei non voleva.

“Perché eri qui?” mormorò Emma e Regina sembrò pensarci un attimo. Ma non pensava a ciò che doveva dire. Pensava a ciò che era appena successo e a ciò che sarebbe successo. A come le cose sarebbero state il giorno dopo e quello dopo ancora. Pensò a come le cose sarebbero cambiate dopo questo momento.Pensò ad una marea di cose. Ma una marea di cose belle ed è per questo che sorrise. Sorrise e avvolgendo le braccia al collo di Emma disse “Per questo” e la baciò ancora una volta. 

Entrambe sorrisero ma non interruppero il bacio. Regina si fece ancora più vicina,ed ormai erano così vicine che erano una cosa sola. Emma la sollevò e Regina emise un gridolino e Emma rise. Si staccarono e Emma le diede un bacio sulla guancia e poi uno sul naso e poi un altro sulle labbra. Regina sorrise grata e felice.

Le due si misero ai piedi della porta. Regina appoggiò la testa sulla spalla di Emma ed Emma avvolse le braccia attorno alle spalle della bruna e parlarono. Parlarono fino all’alba.

“Cosa pensi di me?” chiese Regina,con la voce stanca e gli occhi chiusi. Emma capì.
Devi dar conto a ciò che pensando le persone a cui tieni.
La salvatrice sorrise. E si prese il suo tempo per rispondere,perché sapeva che Regina si era addormentata.

“Penso che hai un sorriso bellissimo” disse,riprendendo ciò che le aveva detto prima.
E poteva sembrare una cosa piccola.
Ma quella cosa che aveva detto era moto più grande. Molto più grande di quanto entrambe potessero pensare.

Dietro quel sorriso,Emma si era resa conto,che c’era anche il suo sorriso. Perché si era resa conto che il sorriso di Regina era qualcosa di speciale. Non era una persona che sorrideva molto,quindi i suoi sorrisi erano qualcosa da conservare e ricordare con attenzione e cura. E Emma si sentiva fortunata,perché lei aveva i sorrisi di Regina. Regina aveva deciso che Emma era la persona a cui dare i suoi sorrisi.
E vedere Regina sorridere faceva stare bene Emma.
Quindi il sorriso di Regina era importante.

Perché significava che entrambe stavano bene. Che anche se sembrava tutto scuro e nero,alla fine c’era sempre quella piccola luce che dava speranza.

E il sorriso di Regina era bellissimo.

Aveva scelto di sorridere ad Emma.
Aveva scelto di ad Emma la parte migliore di sé. Ovvero quella che brillava.

E Emma l’avrebbe fatta brillare sempre,ogni giorno,prendendosi cura di lei con attenzione. Perché lo meritava.
Lo meritavano entrambe.

Entrambe meritavano un po’ di luce e felicità.

E quella felicità,quella luce,cominciò quando Mary Margaret la mattina dopo,aprì la porta e le trovò accuciolate e addormentate sulla soglia. Regina aveva nascosto il viso tra il collo e la spalla di Emma e Emma la teneva stretta e al sicuro tra le sue braccia.

Perché Emma era una delle persone a cui Regina teneva di più.  E Regina era una delle persone a cui Emma teneva di più.

E tutto era dannatamente perfetto…così come era.


Per  Alice_91. Spero di piaccia e che sia almeno un minimo come lo avevi tu in mente. :)
  
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