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Autore: Dany Art 99    05/03/2015    2 recensioni
[JackxSally]
Giorno a tutti popolo di EFP:) Eccomi tornata con una storia romantica su Jack e Sally in versione umana:) In questa scrittura entrambi i due protagonisti hanno di segreti che nessuno sa, e non riescono a sopportarsi ma qualche volta l'odio è l'anticamera dell'amore.. riusciranno a dirsi tutto?
S volete scoprirlo dovete leggere.
*Dal testo "-Skellington e Doll- disse con voce annoiata il professore seguendo l'ordine che si era appuntata sul foglio che aveva davanti.
-Cosa?- chiese d'istinto Sally guardando ad occhi sbarrati il professore, -signorina Doll lei è in coppia con Skellington per il lavoro di gruppo- ripetè sempre più annoiato il professore.
No.. in una classe di venti persone.. proprio lui! Che diavolo! Pensò Sally cominciando a stringere fra le dita la matita fino quasi a spezzarla; proprio lui!"
Vi lascio alla storia, un bacio :) e buona lettura e ricordatevi RECENSITE :)
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Bau Bau, Jack Skeletron, Sally
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ta ta taaaa eccomi tornata e i scuso tremendamente per i ritardo :(.. comunque so che non vi interessano le mie premesse XD quindi vi lascio subito al capitolo,
Buona lettura...
[Revisionato]



-Sì, Rachel,sì.. ti giuro lo ha fatto- disse Sally rigirandosi una ciocca di capelli rossi davanti gli occhi.
-E tu? Che hai provato???- chiese l'amica molto eccitata dall'altro capo del telefono.
-Non l'ho respinto.. ma dopo ho cercato di tirargli uno schiaffo e lui l'ha bloccato- sussurrò la ragazza chiudendo gli occhi.
-Hey, Sal non puoi farti condizionare la vita da quel che è successo... il cesto di mele è ancora buono nonostante una sia marcia- disse la ragazza, -e questa da dove ti è venuta?- chiese Sally mettendosi a sedere.
-Corso di poesia.. lascia perdere ma mi hai sentito?- disse la ragazza, -sì, ma lo sai che non riesco ancora a non pensarci.. sono passati due anni ma ogni singola notte.. ogni notte ho un incubo- disse Sally affondando il viso nel cuscino.
-Gli psicologhi che ti hanno detto?- chiese Rachel, -sempre la stessa cosa.. che devo lasciarmela alle spalle che mi rifugio nella violenza per non espormi di nuovo- disse Sally girandosi di nuovo.
-Se vuoi ci sono,ricordati- disse Rachel dopo qualche momento di silenzio fra le due, -lo so, grazie- rispose Sally, -ora io devo andare ma voglio un responso, ogni sera, delle tue uscite con quel gran figaccio di Skelligton ok?- disse Rachel sorridendo.
Ecco tornata la sua amica, -e come potrei tenertelo nascosto?- disse Sally, -appunto non puoi.. ora vado.. Notte Sally- disse Rachel.
-Buonanotte Rachel- disse Sally chiudendo la chiamata.
La rossa si infilò sotto le lenzuola e provò a chiudere gli occhi, respirò quindici volte come le aveva detto di fare lo psicologo.
Uno... due... tre... quattro... e continuò fino ai quindici svuotando la mente da ogni singolo pensiero.
Uno...due... tre... e continuò così finchè non si addormentò,  il che ci volle circa una buona mezz'ora ma era l'unica cosa che  poteva fare per addormentarsi o che almeno le dava un risultato almeno accettabile.

Sempre quel vicolo. Sempre quell'ora. Sempre quel giorno.
Quel cappello. Quel coltello... il sangue, rosso...caldo... faceva male.
Tanto male.
Urla... tante urla... erano le sue; il battito premuto nelle orecchie.
La camicetta strappata come le calze.
L'impermeabile che le sfregava le gambe nude e bagnate per la pioggia..
Aveva cominciato a piovere?
Non se n'era accorta.
Poi le sirene, la corsa, l'asfalto in bocca e i sassolini fra i denti.
Il sangue che le arrivava vicino alle labbra.
Sapeva di ferro.
Bleah.
Mamma papà dove siete?
Ah è vero.. una notte come quella li aveva persi.
Era piccola troppo piccola per ricordarselo veramente.
Tante urla e poi silenzio.
Silenzio e buio.. silenzio di morte.
Una coperta sulle spalle.
La pioggia che la faceva appesantire... il suo respiro era affannoso.
Poi tutto bianco. Di un bianco accecante. Una voce che la chiamava...
Sally.. Sally.. Sally”

-Sally! Devi svegliarti.. tesoro svegliati- disse la donna sopra di lei, i capelli neri che le scendevano disordinati sul viso.
La ragazza spalancò gli occhi e si ritrovò in un bagno di sudore.. -Maria.. grazie per avermi svegliata..- disse respirando a grandi boccate.
-Hai avuto un altro incubo, piccola?- le chiese la cinquantenne accarezzandole i capelli, -sì.. ma sto bene,grazie Maria- sussurrò Sally sorridendole.
-Sei sicura?- chiese la donna, la rossa annuì e allora la governante le diede un leggero bacio in fronte e se ne andò chiudendosi la porta alle spalle.
Un altro incubo...
Un'altra notte passata nel terrore per colpa sua.
Sally respirò qualche volta per calmare il battito cardiaco, poi gettò le gambe oltre il bordo del letto e si infilò in bagno.
Mentre andava verso la porta però vide l'ora... quel incubo le era costato troppo tempo.
Si fece una veloce doccia e si vestì velocemente, infilandosi mentre scendeva le scale gli stivaletti.
Prese la borsa di ginnastica ed un biscotto che mangiò mentre si spazzolava i capelli; il thè mentre si infilava la giacca.
-Ciao zio.. oggi ho pomeriggio e dopo un impegno.. ci vediamo stasera credo- disse la ragazza, -ah.. sì, dipende dai turni- gracchiò l'uomo dietro il giornale.
Suo zio era sempre assente,quindi Sally non poteva dire che ci si era affezionata..
Diciamo né caldo né freddo. Non gli voleva davvero bene, insultava sempre suo padre perchè diceva che era stata sua colpa della loro morte.
Sally salutò anche Maria e se ne andò, prendendo al colo il bus. Si tenne al palo per non cadere mentre si piegava per respirare ma non aveva contato chi c'era di fianco a lei.
-Ah guarda chi c'è.. la Rigida- sussurrò un ragazzo alla sua destra, aveva i capelli rasati a spazzola di un biondo scuro simile a quello dei sacchi che si usavano per mettere dentro i chicchi di caffè; gli occhi color cioccolato e la pelle chiara.
Era uno dei ragazzi più stronzi e sopratutto volgari che la ragazza avesse conosciuto e per sua sfortuna l'aveva presa di mira.
I muscoli si gonfiavano e si contraevano sotto la maglietta attillata mentre si avvicinava alla ragazza che cercava di non badare alla sua presenza.
Troppo vicina.
-Allora... un giorno di questa potremmo divertirci insieme Rigida... magari a casa mia sotto le coperte, lo sai che ho un debole per le rosse e così potremo finalmente sfatare il mito che tu sia frigida o vergine.. potremo sfatarli entrambi se ti fa piacere- disse il ragazzo prendendo una ciocca di capelli della ragazza e avvolgendola intorno al dito finchè non arrivò a sfiorare la schiena della ragazza che si irrigidì.
-Togli quella mano Ooghie o giurò che te la spezzo- disse la ragazza senza nemmeno girarsi, ma a quello ci pensò il ragazzo che l'afferrò per le spalle e la fece girare di scatto.
-Attento Nelson, la Doll morde- disse un ragazzo della sua compagnia; Ooghie sbuffò ed avvicinò il viso a quello della ragazza.
L'odore della colonia troppo forte invase le narici di Sally che cominciò a tossire allungando le mani per spingerlo via, -eddai, Doll una bottarella potresti anche fartela dare- disse il ragazzo abbassando il viso verso il suo.
Era molto più alto di lei ed anche molto forte, infatti nonostante Sally lo spingesse per toglierselo di torno lui le stava afferrando i polsi e glieli stava stringendo.
Troppo.
-Lasciami i polsi subito- disse lei guardandolo negli occhi con odio, -Rigida perchè fai così? Non hai capito che voglio solo farti divertire?- chiese lui avvicinando il viso al suo.
-Lasciami Ooghie- disse di nuovo Sally, -hai sentito la ragazza? Lasciala- disse una voce molto conosciuta dietro di lei.
-Che vuoi Skelligton? Fammi divertire con la Rigida.. non ti intromettere- disse tirandola verso di sé.
Sally cominciò a dimenarsi.. non gli voleva stare così vicina.. non voleva stare così vicina a nessun altro dopo quella notte... no... basta.
-Lasciala- disse Jack fissando negli occhi il ragazzo che non mollò la presa, Sally tirò ancora una volta e sentì un dolor acuto al polso.
-Ahia- disse e a quel punto Jack le afferrò un fianco e si avvicinò al ragazzo, -mollala.. subito o ti spacco quella faccia- scandì molto lentamente Jack.
Nelson lasciò il polso a Sally, che se lo guardò dolorante, e disse a Jack, -perchè la difendi? Non te ne è mai fregato un cazzo di lei.. che è? Te la scopi?- disse il ragazzo biondo guardandolo con una strana luce negli occhi.. quasi fosse geloso.
-E se anche fosse? Tu non la devi toccare- disse Jack facendo un passo indietro con la mano ancora sul fianco di Sally.
-Quindi visto che non ho voglia di continuare questa noiosa discussione, perchè non fai il bravo cagnolino e ritorni al tuo posto?- disse Jack facendo un cenno verso gli ultimi posti con la sua compagnia.
Nelson abbassò lo sguardo e se ne andò, non poteva fare altro, quel ragazzo lo stava fissando troppo intensamente, provava qualcosa per quella ragazza.
Ma sapeva che alla fine sarebbe stata sua in un modo o nell'altro.
Non badò nemmeno agli scherzi della sua compagnia che lo chiamavano “baubau” per colpa di quello Skelligton.

-Fammi vedere- le disse Jack osservando il polso; - che ci fai qui tu? Non prendi mai il bus- sussurrò la ragazza guardandosi il polso dolente.
-Oggi avevo voglia.. fammi vedere il polso ora- disse ma visto che la ragazza non lo faceva, prima che potesse protestare, glielo prese dolcemente e lo esaminò.
Il suo tocco era caldo e gentile.. molto gentile, tanto che Sally non disse niente.
-Riesci a piegarlo un po'?- le chiese lui e lo fece finchè la ragazz non sentì di nuovo la fitta, -ti fa male qui?- le chiese dopo toccando proprio il centro del dolore.
-Sì! Non toccare lì!- urlò Sally cercando di tirare via il polso, -se fai così rischi di romperlo- sussurrò il ragazzo guardandola in modo molto serio.
-Ah... perchè non era già rotto?- chiese lei sbalordita, -hai solo una bella slogatura- disse lui.
-Appena arriviamo a scuola te lo fascio- disse il ragazzo osservando Nelson che continuava a guardarli; si spostò e si mise davanti a Sally dando le spalle ai ragazzi agli ultimi posti.
Arrivarono a scuola dopo qualche momento,Sally scese sempre tenendosi il polso con l'altra mano mentre Jack le stava di fianco e Nelson la fissava.
-Puff.. Rigida- sussurrò fra sé rivolto a Sally mentre camminava, -non devi ascoltarli- le rispose Jack, -certo!Per te è semplice.. tu non hai difetti, non ti hanno abbindolato nomignoli solo per il fatto che non sei troia come le ragazzine che ti accompagnano- sputò fra i denti.
-Ognuno ha i suoi problemi Bambolina... bisogna solo trovare il modo per far sì che i problemi non interferiscano nella nostra vita o cambino il nostro modo di essere- disse il ragazzo avvicinandosi all'ingresso della scuola ed andando dritto verso le porte.
-Hey.. guarda che mancano ancora otto minuti al suono .. non ci fanno entrare prima- disse Sally immaginandosi già la scenata che avrebbero fatto le bidelle vedendoli entrare.
-Eddai Bambolina.. non mi dirai che hai paura- le sussurrò Jack con quel sorriso da sbruffone, -io non ho paura!- sibilò lei fissandolo negli occhi.
-Allora stai zitta e seguimi- disse il ragazzo mettendole una mano sulla schiena ed entrando dalla porta.
Sally guardò le bidelle che erano indaffarate a parlare con i professori o a scrivere delle carte.
-Giù- disse il ragazzo e la spinse in ginocchio mettendosi al suo fianco; -ora corri- sussurrò il ragazzo e si mise a correre con la mano stretta sul braccio della ragazza.
Le bidelle non li videro mentre si sistemavano dietro l'angolo, vicino all'infermeria.
-Dai entra- sussurrò il ragazzo indicando la porta e Sally non sapendo che fare, ma sicura del fatto che non si voleva far beccare da quelle arpie delle bidelle.
Jack si chiuse la porta alle spalle ed andò dritto all'armadietto sulla parete.
Prese una pomata leggendo le istruzioni e una fasciatura, Sally porse la mano ancor prima che gliela chiedesse.
Gli spalmò quella pomata trasparente, che odorava di menta e qualcos'altro e sentì un freddo sollievo in tutto il polso.
Mentre Jack la fasciava senza dire una parola, però non si trattenne -non serviva entrare di nascosto, avrei potuto aspettare qualche minuto, non mi faceva così male- disse la ragazza mentre Jack le fissava la fasciatura.
-Perchè non ti limiti a ringraziarmi invece di puntualizzare sempre tutto?- disse lui lasciandogliela la mano.
Sally stava per rispondere con i soliti insulti quando delle voci si sentirono da dietro la porta -sì, la ragazzina ha detto che forse ha la febbre..vado a prendere il termometro- disse una delle bidelle comparendo dietro la porta.
Jack prese Sally ed insieme si nascosero dietro il piccolo bancone; la ragazza aveva le spalle premute contro il legno mentre il pavimento freddo le stava congelando le gambe, invece Jack era sopra di lei, chino con il viso molto vicino al suo.
I capelli neri gli scendevano sugli occhi e sfioravano il naso della ragazza che non sapeva che fare.
La bidella uscì e chiude la porta, per fortuna non a chiave e Sally tirò un sospiro di sollievo.
Jack però non si era ancora mosso, si avvicinò ancora di qualche millimetro e le disse –voglio sapere il motivo per cui hai dato in escandescenza quando ti ho baciato... hai detto che non ne avevo il diritto né io , né qualcun altro.. dimmi che è successo-.
Sally rabbrividì, -non sono affari tuoi- disse cercando di alzarsi ma lui la teneva ancorata al pavimento.
-Perchè? Dimmelo- disse il ragazzo guardandola negli occhi, -non ti conosco.. lo sanno solo quelli che mi stanno più vicini e tu non lo sei- disse lei cercando di guardarlo negli occhi.
-E se lo diventassi?- chiese il ragazzo, -se lo diventassi tu mi diresti chi è Jules- disse Sally.
Lui rimase impietrito per circa un minuto, poi si alzò e andò verso la porta, -ricordati Doll, oggi pomeriggio alla stessa ora- disse prima di uscire e lasciarla lì da sola.




eccoci allafine :) del capitolo si intende ahahaha ... comunque ringrazio chi anche solo legge e se vi scappasse una recensione ne sarei davvero felice...
comunque al prossimo capitolo,
un bacio, Dany

   
 
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