Storie originali > Noir
Segui la storia  |       
Autore: Raeiki    05/03/2015    1 recensioni
Esiste un mondo crudele, pieno di giudizio e codardia, pieno di gente malvagia e senza scrupoli, ma al contempo utile e attraente come una calamita: Internet. Negli angoli più bui di questo reame bello ma letale, è stato celato un sito rimasto crittato e bloccato per anni, finchè un giovane utente, Albert, non lo scopre e insieme a un gruppo di amici decide di craccarlo. Che sia stata la peggior scelta o la migliore della sua vita questo non lo sa ancora. Il sito, che porta il nome criptico di "Login 'n Kill", suscita subito una sensazione di curiosità nei ragazzi, e ciò alimenta la loro voglia di entrarvi.
Il sito nasconde qualcosa di oscuro, che consumerà le loro menti poco a poco... inesorabilmente.
Login 'n Kill, uccidi o vieni ucciso, questa frase titoleggia il programma.
Genere: Azione, Dark, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Albert rimase pietrificato, gli occhi fissi sul monitor della televisione. "Va tutto bene?" chiese sua madre, Clare. Albert si riprese e si accorse di avere gli occhi dei suoi genitori e di sua sorella Emma addosso. "Io...si, tutto ok. Conoscevo quel ragazzo, mi dispiace per lui." 

Corse al piano di sopra, ed entrò in chiamata su Skype con Crystal e Anthony. "Avete visto le News? Hanno passato i ragazzi di oggi pomeriggio." Anche gli altri avevano visto la TV quella sera, ed erano preoccupati.
Ma Albert più che preoccupato era...orgoglioso. Nei suoi occhi brillava una strana luce, quasi come si stesse godendo la gloria dell'aver ucciso il ragazzo diverse ore prima. Dopo aver parlato un po', Albert entrò su Login 'n Kill per apportare una modifica al suo avatar. La modifica consisteva in uno zaino da paracadute, solo che al posto di un paracadute mise due grandi ali nere. Funzionavano come un deltaplano, quindi avrebbe soltanto planato con quelle, ma erano comunque bellissime, e potevano essere un buon aiuto. Potevano anche essere attaccate alle braccia tramite degli anelli di ferro, così avrebbe potuto muoverle meglio e magari darsi degli slanci notevoli.

Fece un'altra modifica, riguardo ai poteri di Dark. Dando un'occhiata alla lista, vide una cosa strana: Ritorno dalle ceneri. Lesse la descrizione: "Il giocatore una volta ucciso può far tornare il suo avatar sotto forma di virus." Gli piaceva, ma notò che era bloccato. Chiamò Alex, per farsi aiutare, ma il cugino si rifiutò di mettere le mani su quello strano programma. Senza dare spiegazioni rifiutò, e Albert si ritrovò da solo. In una notte intera riuscì a sbloccare il potere eliminando le varie passkey che lo proteggevano. Albert aggiunse quindi quel potere a Dark, e una scritta apparve sullo sfondo nero: "Non sai cos'hai fatto a te stesso". Dopo qualche secondo scomparve, e non vi fu modo di ritrovare quella schermata. Albert era piuttosto interdetto: cosa intendeva? A lui non sembrava così grave come potere, anzi. Preferì non pensarci. 

Quella sera non aveva sonno, così decise di fare una cosa nuova. Mandò un messaggio ad Anthony e a Lawrence, chiedendo se avevano voglia di fare una partita. I due acconsentirono, e loggarono alle tre e mezza del mattino. Si trovavano nel solito spawn, ma questa volta erano in difficoltà, perchè non avevano Mich che li consigliava e li informava sulle trategie. Girarono per un po', finchè non trovarono un vecchio bar poco requentato. Dark entrò, seguito da Ocean e Death. Ocean si tolse la maschera da Tiki, alzandosi la sciarpa fin sotto il naso e alzandosi il cappuccio. Death rimase uguale, sembrava non importargli della presenza di un barista, che rimase attonito all'entrata dei tre ragazzi. Chiesero tutti una birra, tanto i loro avatar sembravano molto più grandi dei proprietari. Il barista si avvicinò a Dark con cautela, e gli chiese: "Siete amici loro?" indicando con un cenno un gruppo di persone sedute ad un tavolo più lontano.

Dark li fissò, e notò che erano vestiti in modo strano, e sotto i tavoli alcuni nascondevano delle armi. Un'altra squadra sicuramente. Uno di loro si alzò, e si avvicinò ai tre ragazzi. Gli altri lo seguivano con lo sguardo, parlottando e ridacchiando. Il tizio aveva una maschera d'oro, strana, con la mascella appuntita e sporgente rispetto al resto della maschera. Era più basso di Dark (che già di suo era altissimo, misurava 1,95 m), e indossava uno smoking interamente bianco e oro. Aveva delle cose ai polsi, sembravano delle mini-cesoie da giardino, solo che erano attaccate in modo da poter roteare come delle eliche. Praticamente erano delle lame apribili e rotanti, un'arma letale.
Il personaggio si fece avanti verso Dark, ignorando Anthony e Ocean che sghignazzavano tra loro. Tese la mano, coperta da dei guanti bianchi, e disse con una voce resa metallica dalla maschera: "Sono Light. Non hai bisogno di sapere altro di me al momento. So già chi siete, vi ho visti ieri contro quella squadra. Abbiamo preferito non immischiarci..." si rivolse con lo sguardo a quelli che probabilmente erano suoi compagni al tavolo dietro "...ma ascoltami ora. Non vi voglio tra i piedi. Non avvicinatevi alla squadra Creeps, non ha senso provare a sfidarli. Lasciateci fare, e non vi procureremo problemi." Dark ridacchiò, e guardandolo gli disse: "Bene, Light. Io sono Dark. E... beh, l'obbiettivo del gioco è sconfiggere le altre squadre. Quindi tecnicamente dovrei sconfiggervi. E già che siamo qui... ti va un uno contro uno? Vediamo chi muore per primo." Dark tirò fuori il bastone e caricò la pistola.

Death e Ocean smisero di bere e si voltarono verso i due contendenti. Light rise, alzò di scatto un braccio facendo girare velocemente la lama, fece scattare l'avambraccio avanti per aprire le due cesoie e le conficcò nel tavolo. Dopodichè, le staccò ridendo, e chiamò i suoi compagni. Si alzarono dal tavolo, e si avviarono verso di loro. "Dark, lascia che ti presenti i Creeps. Greed, Pasey, Skydrops, PizzaJoe e Shade. Ragazzi, lui è Dark. E loro sono i suoi amici." Il team avversario sembrava infinitamente più forte del loro. Greed aveva un bastone che finiva con due punte elettrificate, una specie di taser gigante, Pasey aveva due guanti con delle lame al posto delle dita, e ricordava molto Freddy Krueger, Skydrops usava una motosega, PizzaJoe due coltellacci, e infine Shade usava una katana nera. Light rise di nuovo, e fece segno ai compagni di indietreggiare. Si sistemò il farfallino dello smoking, e iniziò a roteare velocissime le lame. Dark puntò la pistola, ma Light non si mosse di un passo. 

Dopo tre secondi di stasi, Dark attaccò Light cercando di colpirlo al petto con il bastone. Quest'ultimo spostò le lame a una velocità disumana, deflettendo il colpo, ma non contrattaccò. Sembrava volersi divertire. Light passò un minuto buono a deviare colpi di Dark, che si arrabbiava sempre di più. Allora all'ultimo colpo andato a vuoto alzò il braccio destro e cercò di fare fuoco su Light; ma era proprio quello che il suo avversario voleva. Light bloccò il braccio di Dark con le cesoie, spostandolo in alto, e sferrò un pugno in pieno stomaco a Dark. Lui cadde a terra, sputando e tenendosi lo stomaco. Light sferrò un calcio alle costole scoperte di Dark, che cadde di lato urlando. Death e Ocean si sporsero in avanti, ma Light fece un segno con la mano, come per invitarli ad aspettare: "Fermi. L'incontro finisce qui, non voglio andare oltre. Spero che il vostro amico abbia capito che cosa NON deve fare. Andiamo ragazzi, qui abbiamo finito."

Quella notte Albert dormì a fatica a causa del dolore allo stomaco e alle costole, sommato alla rabbia crescente dentro di lui. Era stato umiliato davanti a un'intera squadra e davanti ai suoi amici, tutto perchè credeva di poter sconfiggere quell'idiota. Ma adesso aveva un nuovo obbiettivo: fare fuori Light a qualsiasi costo, insieme a tutta la squadra Creeps.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Noir / Vai alla pagina dell'autore: Raeiki