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Autore: nagi994    06/03/2015    0 recensioni
Tratta dal testo
Genere: Introspettivo, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Davina, Klaus, Kol Mikaelson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Welcome to New Orleans   
 
Eravamo dirette al quartiere francese,Davina aveva insistito per prendere un taxi ed era un vero peccato vista la splendida parata che adesso ero costretta a vedere di sfuggita dal finestrino di un taxi in corsa. “Andiamo sei a New Orleans!Fanno parate un giorno si e l’altro pure!Credimi fra una settimana le odierai..”stavo per risponderle per le rime quando un pensiero mi fulminò e sbuffando decisi di lasciar perdere “D non abitavi nella zona di Terrebonne Parish? Perché hai detto al tassista di andare al quartiere francese?”. Fu dal suo ghigno vittorioso che capii di essere nei guai,le parole furono la semplice conferma “Kol non vuole che viva lì,secondo lui è pericoloso quindi ci trasferiamo a casa sua. “La mia faccia accigliata doveva essere buffa perché scoppiò a ridere. “Ma perché?Lui vive con i suoi fratelli,io non li conosco non posso presentarmi così e dire ‘Piacere sono Hanna,si quella che vivrà per tutta l’estate a casa vostra.’ A saperlo non venivo..”                             
 “Sai benissimo che non te l’avrei mai permesso.” Sbuffando come una ciminiera tornai a guardare la strada,i grattacieli avevano lasciato il posto a palazzi in stile liberty e non potei impedirmi di sorridere. Quella città era piena di storia ed io adoravo la storia!                                                                                                                   “I Mikaelson vivono in un palazzo più bello di questi e per la cronaca,sanno già del tuo arrivo li hanno informati Kol e Josh. Sono impazienti di conoscerti e poi ormai abitiamo tutti lì!”                 
“In che senso? Aspetta anche Josh abita lì?” chiesi speranzosa.                          
“Certo che si!” la risposta di Davina mi risollevò il morale,se non altro potevo contare sul mio migliore amico. Lui non aveva quel sorrisetto sardonico stampato in faccia.                                       
“La smetti di ghignare? Sei inquietante..”                                                                                            
“Scusa è solo che se tutto va’ come previsto da Kol sarò la persona più felice del mondo. Toh siamo arrivate.”                                                                                   La guardai leggermente confusa. Cosa voleva dire quella frase? Cosa doveva andare come previsto? Non ebbi modo di riflettere, perchè un bellissimo palazzo catturò tutta la mia attenzione, era enorme ed antico. All’ingresso un cancello con su stampata la lettera M. Molto modesti a quanto pare.. E il resto non era da meno,il cortile interno era grande quanto un campo da tennis ed era perfettamente restaurato,sembrava di esser andati indietro nel tempo.Ero talmente immersa nei miei pensieri che non mi accorsi di Josh fin quando non mi abbracciò “Benvenuta a New Orleans Miss Storia! Mi sei mancata”ricambiai l’abbraccio istintivamente “Mi sei mancato anche tu”. Ed era vero,ero nata come figlia unica, ma Davina e Josh erano la mia famiglia, la sorella e il fratello che non avevo mai avuto. “Per una volta potresti evitare di prenderla in giro solo perché adora la storia, ma visto che oggi si festeggia lasciamo perdere.” Kol, il fidanzato di Davina, stavano insieme da tre anni quando l’ho incontrato per la prima volta. All’inizio Kol mi terrorizzava anche se non ho mai capito perché, adesso era una specie di fratello maggiore, c’era sempre quando avevo bisogno di lui e avevo perso il conto delle volte che era venuto in mio soccorso. “Prendetevi una stanza!” Il commento di Josh mi riportò alla realtà,in effetti quei due erano attaccati come due sanguisughe e scoppiammo a ridere. Mi accorsi del resto della famiglia solo quando una ragazza si avvicinò; era alta, i capelli color oro le incorniciavano il volto di porcellana e gli occhi azzurri erano un misto di curiosità e dolcezza. Mi sorprese stringendomi in un abbraccio “Piacere io sono Rebekah, ma puoi chiamarmi Bekah. Abbiamo sentito parlare di te e tranquilla,hanno detto solo cose belle,anche se non ti rendono giustizia.” Arrossii a quel complimento inaspettato e sussurrai:“Grazie Rebekah,piacere di conoscerti.”                
“Che carina!Perchè non mi avete detto che è così dolce?! Diventeremo di sicuro amiche.”                       
“Rebekah smetti di importunare la nostra ospite.” A parlare era stato un uomo dai capelli neri e gli occhi castani. Perché indossa un completo in casa?Starà morendo di caldo,ci sono quaranta gradi all’ombra! Bah sono proprio strani questi Mikaelson,anche se Rebekah è simpatica. “Benvenuta a New Orleans, sono Elijah il fratello maggiore di Rebekah e Kol. Per noi è un piacere ospitarti,ti prego sentiti libera di comportarti come più ti aggrada e di chiedere qualunque cosa di cui tu possa aver bisogno. Ti chiedo scusa per il comportamento maleducato di Kol e Rebekah. Quanto al resto della famiglia loro sono Hayley, Niklaus e la nostra piccola Hope.” Non sapendo come rispondere mi limitai a sorridere mestamente, per fortuna sembrò capire e dopo un baciamano si scostò di lato per far spazio alla bruna “Ciao,come ha detto Mister Eleganza sono Hayley. Bekah ha ragione hai un sorriso dolcissimo e sono convinta che andremo d’accordo.” Le sorrisi di rimando e sussurrai “Lo spero,tutti voi siete estremamente gentili e apprezzo davvero la vostra ospitalità.” Non potete nemmeno immaginare quanto,è la prima volta che qualcuno è così gentile con me. “Tranquilla,è un piacere davvero. Lei invece è la nostra piccola Hope,ti avverto è una piccola peste” La bambina in questione era la più bella che avessi mai visto,i capelli erano una corona di boccoli biondi e gli occhi degli smeraldi che ti scrutavano,come se stessero leggendo in fondo alla tua anima. Sorrisi sperando di starle simpatica,purtroppo non sono mai stata simpatica ai bambini;l’ultima volta che ho tentato di far da babysitter il “piccolo angioletto della mamma” si è rintanato sotto il tavolo urlando che ero una brutta strega che voleva mangiarlo. Tutta colpa di Hansel e Gretel! Ora smetti di sorridere come un idiota e parla. “Ciao Hope, io sono Hanna,quanti anni hai?”.Mi scrutò attentamente per un po’ poi,quando ero ormai certa che non avrebbe risposto esclamò   “Tu credi che il tuo papà ti odi,ma è impossibile!Ah!E vuoi anche rendere tutti felici,anche questo è impossibile!”. Nel cortile era caduto il silenzio,la guardavo sconvolta non riuscendo a credere ai miei occhi. Come poteva una bambina di nemmeno quattro anni aver capito tutto questo con un solo sguardo quando nemmeno Davina ci era riuscita? E fu proprio guardando la faccia preoccupata di Davina che decisi di rompere il silenzio ma la piccola mi precedette “Scusa non volevo,io non lo faccio apposta..”,stava per piangere e sorprendendo persino me stessa la abbracciai di slancio “Ti va di leggere un libro?” Ma sei stupida o cosa? Ha tre anni! Ma Hope mi donò un sorriso e fra gli sguardi ammirati e allo stesso tempo sconvolti del resto della famiglia corse in biblioteca alla ricerca di un libro. Mi voltai verso Davina,che nel frattempo si era spostata accanto a me, e lei rispose alla mia muta richiesta “Non ha mai permesso a nessuno di abbracciarla così,di solito passano mesi ed anche allora non sorride così. Sei la prima persona che non conosce da quando è nata a ricevere questo trattamento. Niente male visto com’è andata l’ultima volta,streghetta.”            
“Dovevo prendere il grimorio di nonna,uffa!” Hope era appena tornata e mi guardava con curiosità, ma sentivo uno sguardo arrabbiato perforarmi la schiena. “Tesoro lo sai che le streghe non esistono,l’ho chiamata streghetta solo perché è convinta che i bambini la odino e l’ultima volta che ha tentato di far da babysitter..Appena ha suonato il campanello la peste si è nascosta sotto il tavolo urlando che la brutta strega voleva mangiarlo.” Non appena pronunciò le ultime parole mi fissarono. Perché non sono un camaleonte o una vera strega?In effetti non sarebbe male, potrei usare un incanto di disillusione e voilà!Quasi come se mi avessero letto nel pensiero scoppiarono a ridere,mentre io cercavo,purtroppo inutilmente,di nascondere il rossore e nascondermi dietro Davina. Beh!Vedi il lato positivo. Nessuno ti sta guardando male..                                                 
“Va bene,forse è il caso di mostrarvi le stanze.”                                                                                            
“Ma zia Bekah,Hanna deve insegnarmi a leggere.”                                                                                 
“Hanna ha affrontato un lungo viaggio e sarà stanca non credi che anche tu voglia riposarsi un po’” Rebekah non aveva smesso nemmeno un secondo di sorriderle ma il tono non ammetteva repliche.  “Va bene zietta.” Dopodiché mi prese la mano ed esclamò “La tua stanza è vicino a quella di zia Bekah,ti accompagno anche io”. Sorrisi e le seguii,ma non ero minimamente preparata. L’interno era ancora più..maestoso? Non saprei come definirlo. Ma fu la mia stanza quella che mi meravigliò di più. Il soffitto finemente affrescato rappresentava un cielo stellato ed insieme al mobilio dava l’idea di un luogo fuori dal mondo. Accanto alla portafinestra vi erano un piccolo scrittoio ed una libreria in legno chiaro,così come il letto. Letto?Cara devi aver problemi di vista .Quello non è un semplice letto. E’ il letto che hai sognato per anni! Ed era vero. Avevo un letto a baldacchino!La voce di Rebekah mi riportò alla realtà “La porta a sinistra porta alla cabina armadio mentre quella a destra porta al bagno. Ogni stanza ne ha uno personale. Spero che la stanza ti piaccia. In caso contrario dillo,abbiamo altre stanze. Anche se poi chi lo sente Nik.”                                           “Rebekah..” Mi guardò e male e mi corressi “Bekah,questa è la stanza che ho sempre desiderato. Non lo dico solo perché non voglio causare problemi e perché non voglio farti litigare con Nik. Lo penso davvero. Ho sempre desiderato una stanza con un cielo stellato sul soffitto,è il mio sogno sin da piccola. Ho solo una domanda...Chi è Nik?” Mi guardò stranita e dopo qualche secondo rispose  “Nik è mio fratello! Il padre di Hope.” A quanto pare era il giorno delle sorprese. “Aspetta un attimo, non è tuo fratello Elijah il compagno di Hayley?” Alla domanda rispose proprio Hayley“Elijah è mio marito ma,il padre di Hope è Klaus. Davina non ti ha detto nulla?” Mi limitai a scuotere la testa. “Direi che dobbiamo aggiornarla e poi non c’è niente di meglio di un po’ di sano…com’era quella parola? Ah si!Spettegolare per conoscersi meglio.” Hayley annuì d’accordo, ma ci disse di iniziare senza di lei,doveva prima portare Hope a letto. “Allora da dove iniziamo?So già che sei italiana,che studi psicologia e che hai vent’anni. Perché proprio psicologia?” Avevo sperato in un’altra domanda ma,tentando di non rivelare troppo della vera ragione risposi “Voglio dare sostegno psicologico ai bambini costretti a vivere negli ospedali,voglio aiutarli a riacquistare il sorriso.” Era una mezza verità ma sembrò bastargli. Continuammo a parlare di tutto e di nulla per qualche ora e dopo aver rispiegato i motivi per cui avevo scelto psicologia,Hayley esclamò“E’ una cosa bellissima. Come sempre Hope aveva ragione,vuoi davvero far tutti felici.” A proposito di Hope… “Che libro aveva scelto alla fine?” Bekah si alzò dal letto e dopo averlo raccolto da terra me lo mostrò. “Mulan! E’ sempre stata la mia principessa preferita!Lei non aspetta che sia il principe a salvarla,lei indossa l’armatura del padre e fingendosi maschio si arruola. Poi col solo aiuto di un grillo e un draghetto salva la Cina. Dimostrando al padre che non è una buona a nulla come crede.” Conclusi con gli occhi lucidi. “Mi sembra di ricordare che il padre la adorasse e fosse fiero di lei nonostante tutto.” Alzai lo sguardo e trovai gli sguardi preoccupati Hayley e Rebekah “Si giusto,un piccolo lapsus scusate.” Non erano convinte e si vedeva dagli sguardi ma,prima che potessero parlare un tornado di nome Kol irruppe nella stanza “Perché la tua stanza è più bella della mia?”                                                                    
“Perché lei è un dolce e carina e tu no. Ora smetti di fare il bambino!” Kol sbuffò ma ascoltò Davina, sapeva bene che era spaventosa quando si arrabbiava. “Comunque,eravamo venuti ad avvertirvi che la cena è pronta.” Ringraziammo e pochi minuti dopo stavamo cenando. Il cibo era buono e Davina si era unita al necessario aggiornamento come l’aveva chiamato Bekah, persino Niklaus si era unito alla conversazione,anche se continuava a guardarmi con occhi circospetti. Di sicuro gli stavo antipatica,ma nonostante tutto mi sentivo a mio agio in mezzo a gente appena conosciuta per la prima volta dopo tanto tempo. Fu questione di un attimo,un battito di ciglia.              
Mi ritrovai nella mia vecchia stanza,la mia stanza in Italia. “Non è possibile? Questo non è reale. Io sono a New Orleans, in America, a migliaia di chilometri da qui!” Ma la scrivania,il letto, i libri, tutto era dannatamente reale. Aprii l’armadio e lo trovai pieno di vestiti; era come se non fossi mai andata via,come se Davina,Kol,Josh fossero stati il frutto della mia immaginazione. Crollai a terra e senza rendermene iniziai a piangere,mentre la SUA  risata rimbombava nel silenzio della stanza ricordandomi che non importa dove sarei andata, lui mi avrebbe SEMPRE trovata solo per rovinarmi la vita.
 
POV DAVINA
Era successo di nuovo! Era già la seconda volta questa settimana,ma fortunatamente sapevo cosa fare. Mi chinai e le circondai il viso con le mani,mentre il caos intorno a noi perdeva di significato. “Davina che stai facendo?” Kol mi staccò da lei prima ancora che potessi far qualcosa. Lo guardai ed era l’immagine della preoccupazione,sapeva degli svenimenti di Hanna ma, non vi aveva mai assistito. Mi feci forza e guardai ad uno ad uno i loro volti preoccupati,presi un respiro e cominciai a spiegare “E’ tutto sotto controllo. Non è la prima volta che succede. Non so di cosa si tratta,so solo che non è un normale svenimento e che al risveglio è terrorizzata ma,non ricorda nulla e non sa spiegarmi il perché. I metodi normali non funzionano quindi,posa quella caraffa d’acqua Kol! La bagnerai e al risveglio congelerà!”                                                                                                       
“Cosa posso fare?Non possiamo lasciarla così!” Sapevo che era preoccupato,lo capivo, Hanna era una parte fondamentale delle nostre vite ormai ma, purtroppo non avevo risposte “Di solito dura qualche minuto ma..Ultimamente i tempi si stanno allungando. Proverò un incantesimo di solito velocizza il processo.” E sotto gli sguardi della famiglia originale mi chinai e circondai con le mani il viso della mia migliore amica. Mi concentrai e pregai che funzionasse.
 
 
Ciao,scusate il ritardo ma,ho avuto qualche problema con la connessione. Spero che il capitolo vi piaccia. Ringrazio tutti coloro che hanno letto,aggiunto ai preferiti e recensito. Davvero non lo credevo possibile e sono felicissima. Grazie,grazie,grazie! 
  
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