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Autore: crowning the skulls    06/03/2015    2 recensioni
Caro diario,
be', mi sei già caro anche se queste sono le prime quattordici parole che scrivo su di te perchè è il regalo di compleanno da parte di Ari e Cla, i miei fratelli.
Però Clara non è mio fratello ma mia sorella, ma tu pensi che va bene lo stesso se io scrivo così?
Okay. Allora, il mio nome è Leilani, ma chiamami Lei, okay?
Ho nove anni. Penso che sbaglio qualcosa a scrivere, non sono brava a scrivere.
Non so perchè Arian mi ha regalato un diario, ci devo scrivere sopra, dice, ma che ci scrivo?
Lui ha detto che devo parlare bene con te perchè sei il mio confidente, da oggi.
Va bene per te?

Leilani Ferìan ha nove anni quando suo fratello Arian le regala un diario segreto. Non è un oggetto tipico del Distretto Due e Leilani lo sa, eppure è lì che si sfoga, narrandoci la storia di una bambina, semplice e pura.
|OC tratto dalla storia "|Chi è quell'uomo che può tenere in pugno il suo destino? |73°HG|" |
Genere: Angst, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Tributi edizioni passate
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Tematiche delicate
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12 Settembre 68 A.D.D.

 

Caro diario,

be', mi sei già caro anche se queste sono le prime quattordici parole che scrivo su di te perchè è il regalo di compleanno da parte di Ari e Cla, i miei fratelli.

Però Clara non è mio fratello ma mia sorella, ma tu pensi che va bene lo stesso se io scrivo così?

Okay. Allora, il mio nome è Leilani, ma chiamami Lei, okay?

Ho nove anni. Penso che sbaglio qualcosa a scrivere, non sono brava a scrivere.

Non so perchè Arian mi ha regalato un diario, ci devo scrivere sopra, dice, ma che ci scrivo?

Lui ha detto che devo parlare bene con te perchè sei il mio confidente, da oggi.

Va bene per te?

Mamma è molto triste oggi e ha pianto tanto quando papà ha buttato a terra il bicchiere e l'ha messo sul naso di Arian perchè mi ha preso te.

Secondo te i diari sono persone cattive? Perchè tu non sei cattivo.

Lo sai che ho i capelli arancioni e gli occhi viola? All'Accademia mi chiamano mostro... Ma sono un mostro?

Eppure non ho la pelle verde o le zanne e non uccido i bimbi nelle cullette mentre dormono.

Solo una bomba mi è scoppiata vicino e io urlavo e poi boom e poi mi sono svegliata e mi faceva male tanto la testa.

Ho sonno. Ora vado a dormire, solo che mamma urla tanto giù.

Uffa, ora urla ance Cla'. Adesso vado a cullarla.

Buonanotte, amico.

 

Leilani

 

 

 

 

 

24 Dicembre 68 A.D.D.

 

 

Caro amico,

Buona vigiglia di Natale!

Non so se si dice vigilia o vigliglia, ma a te va bene lo stesso?

Va be'. Lo sai che stasera papà è tornato a casa con delle bottiglie di vetro bellissime?

Mamma aveva apparecchiato la tavola di verde e rosso, Arian era persino felice e... Indovina? Ha sorriso!

È un miracolo!

Cla' ha quasi quattro anni e ha incominciato l'asilo, te l'ho detto già: sai che hanno cantato delle canzoncine?
Anche io le cantavo da piccola, ma Clara secondo me è stata più brava.

Aveva il mio stesso vestitino di velluto rosso con la camicetta bianca e le scarpette marroni! Sembrava una bambola.

Io ho avuto solo una bambola, si chiamava Flò. Invece Clara ha il Signore Supremo Johnatan, ovvero Giò.

Io non lo chiamerò mai SSJ, contaci.

Sento delle urla giù. Chissà, saranno felici! Staranno cantando, ridendo o... Pian...Piangendo?

Amico, fammi compagnia! Ho paura. Sto stringendo forte forte forte Flò così tutto finisce.

Ho anche SSJ vicino, ma Clara non ci sta.

Ho paura. Domani è Natale.

Ho tanta paura, sai? E domani è Natale.

Me lo fai almeno tu il regalo? Voglio ridere come gli altri bimbi.

Posso avere questo regalo?

Ti voglio bene, amico. Ora è arrivata Clara. Arian la tiene in braccio, ha dei vetri sulla faccia!

 

 

 

«Ari! Ari!» Sussurrò Lei, spaventata. Tese le braccia verso il fratello maggiore, gli occhi pieni di lacrime che non erano di certo trattenute.

«Posso toglierti dei vetri dalla faccia?»

«Va bene, Leilei. Attenta... Ah...»

«È così che scoppia lo spumante?»

Arian scelse di mentire, ancora, per il bene e la felicità della sua sorellina.

«Il tappo era un po' rotto, mamma si è spaventata e papà era arrabbiato con quello che ce l'ha venduta». Bugie. Suo padre era tornato a casa ubriaco, aveva distrutto la tavola, anche se Arian era riuscito a trafugare il banchetto, portando il cibo nella sua stanza. Lo avrebbe portato a breve nella stanza di Leilani e Clara.

Suo padre... Ma ancora si ostinava a chiamarlo padre? Si chiese. Si corresse: il signor Ferìan lo aveva picchiato con i cocci della vodka.

Sua mamma era troppo spaventata per parlare. Era raro che il Signor Ferìan tornasse a casa ubriaco, fortunatamente. Il patrigno di Rufinus, il migliore amico di Leilani, era alcolizzato. Così come Leilani toglieva le schegge dal suo volto, così Arian le aveva tolte da quello di Rufinus.

«Adesso non si mangia? Io ho tanta tanta fame».

«Ho preso un po' di cibo» sussurrò Arian, avvicinandosi al volto della sorella e poggiando un dito sulle proprie labbra. Sul volto di Leilani si aprì un sorriso di pura gioia.

«Cosa? Cosa cosa cosa cosa? Ho fame!»

«Shhh!» Continuò lui, sorridendole.

Inutile dire che dopo che dopo questa cena di Natale improvvisata, Leilani cadde addormentata tra le braccia del fratello, che scoppiò in lacrime.

 

 

  
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