Fanfic su artisti musicali > Michael Jackson
Segui la storia  |       
Autore: Wendy_Dreams    06/03/2015    0 recensioni
Questa é una raccolta di alcuni episodi delle vite dei personaggi della storia "Due Padri" in cui verranno raccontati momenti mancanti nella storia.
Genere: Drammatico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sogno
Copenaghen, Danimarca, 20 luglio 1992
Melanie P.o.V.
Il concerto é finito anche stasera. Finalmente vado a letto e non resisto molto alla stanchezza prima di addormentarmi.
Mi guardo in giro e riconosco subito dove mi trovo: sono a casa, ma non a Neverland, ma nella mia prima casa, a Holland Road. É rimasta uguale, le pareti sono ancora luminose, da fuori si sentono sempre i rumori della città e nell'aria si respira ancora l'odore acre delle sigarette di papà Freddie. Tutto é uguale, tutto é congelato, come in una bolla... Continuo a passeggiare nella casa vuota e mi ritrovo davanti alla porta rosa, vedo anche le tacche in fondo allo stipite, bloccate, come se io non fossi cresciuta, come se il tempo non fosse passato, come se l'orologio della vita si sia fermato e tutti noi con lui... Apro lentamente la porta, la mia stanza é rimasta quella che era, solo il letto non mi sembra così grande come una volta, mi ci siedo e appoggiata alla trapunta con gli orsetti vedo la custodia della mia chitarra, la tiro fuori e l'accarezzo... E un po' di tempo che non suono... Da quando... Da quando ho scoperto il mio vero papà, anche se non mi stancherò mai di dire che anche se Freddie non era il mio padre biologico, io lo considero tale perché lo é stato per tredici anni e non avrei potuto chiedere di meglio... Comincio a suonare la prima melodia che attraversa la mia mente malinconica... "Crazy Little Thing Called Love"... Senza accorgermene mi faccio prendere dal ritmo rockabilly e chiudo gli occhi, finché una voce familiare mi costringe a riaprirli -Mamma!- lascio la chitarra sul tappeto e le corro incontro -Mamma!- mi stringe tra le braccia, alzo lo sguardo e la ritrovo come l'ultima volta, i capelli biondi scuri e rossastri legati in una treccia laterale, gli occhi che non sono blu, ma nemmeno verdi e i vestiti che odorano di vaniglia... Come l'ultima volta... Mi lascio sfuggire un sospiro -Sei triste?- mi chiede inclinando la testa
-No, anzi sono felice- sorrido lievemente
-Come stai?- mi chiede accarezzandomi delicatamente una guancia
-Bene, bene-
-Mi hanno detto che hai trovato Michael... Che ne pensi? É un bravo papà?-
-Sì, é fantastico-
-Ci avrei giurato che lo sarebbe stato...- sospira sorridente
-Perché non mi avevi detto che era lui?- chiedo dopo un po'
-Quando l'ho conosciuto non sapevo chi fosse... Quando ti innamori non importa chi sia o quale sia il suo passato o quale sia il suo mestiere... Ti importa solo che ci sia... E a me bastava questo...-
-Ok...- mi mordo il labbro
-Ti chiede mai di me?- domanda
-Sì, ogni mi chiede di te... Mi chiesto se sei mai tornata a Los Angeles, se pensavi a lui o se mi hai raccontato qualcosa di lui...-
-E cosa gli hai risposto?-
-Gli ho risposto che non sei mai tornata a Los Angeles, che spesso pensavi a lui e che mi hai raccontato pochissimo, quasi niente di lui... Ma questo é quello che mi ricordo... Io ero troppo piccola...- abbasso lo sguardo, quasi in colpa per la mia età
-Non devi sentirti in colpa- mi accarezza ancora la guancia -Non é colpa tua...- 
-Ti voglio bene, mamma- l'abbraccio forte
-Ti voglio bene anch'io piccola mia- ero così piccola, ho così pochi ricordi di lei e... E non ho mai avuto il tempo di dirle ti voglio bene, sapevo a malapena parlare... E non mi hanno dato il tempo... Le lacrime scendono fredde sulle guance
-Non piangere- mi bacia i capelli -Non ce n'è bisogno...- mi allontano -Piuttosto... Stavi suonando... Ti piace?- annuisco leggermente -Sei davvero brava... Hai talento...-
-Grazie-
-Mi fai un sorriso?- sorrido leggermente -Così va meglio... Bisogna sempre sorridere... Ricordatelo... Anche quando sembra difficile- mi accarezza ancora le guance. Abbassa lo sguardo improvvisamente e sospira forte -Ora é tempo che io vada...- sgrano gli occhi
-No!- mi stringo ancora a lei -No! Io ho bisogno di te, mamma!-
-Devo andare. Siamo arrivate in quell'età in cui le mamme e le figlie devono separarsi...- sospira ancora e mi accarezza la guancia, le trattengo la mano
-Io ho bisogno di te, mamma... Sono ancora piccola!- tiro su con il naso
-Lo so, ma devo andare é arrivato il momento, piccola mia- mi stringe a sé un'ultima volta per poi uscire dalla stessa porta rosa e lasciandomi di nuovo sola.

Apro gli occhi. C'è solo buio intorno a me, sono di nuovo nella stanza d'albergo in cui mi ero addormentata. Di diverso ci sono le lacrime che scendono dai miei occhi, anche se non sono poi così nuove dopotutto... Mi alzo velocemente e corro alla mia borsa, trovo quasi subito quello che cercavo: l'album di foto di mamma. Lì ci sono tutte le sue foto, dalle ultime in cui ci sono anche io, fino alle prime in cui é bambina che mi ha dato nonna Rose... Lo sfoglio sempre quando sento la sua mancanza, come stasera, o quando mi sembra di dimenticare qualche suo particolare... Comincio a sfogliarlo e le lacrime scorrono veloci e fredde ma non mi importa, ho bisogno di vedere le foto e di piangere, non mi importa se domani avrò gli occhi rossi e le occhiaie al di sotto... Non importa... Perché... Perché voglio mia madre... Ho bisogno di lei.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Michael Jackson / Vai alla pagina dell'autore: Wendy_Dreams