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Autore: Mauretania    11/12/2008    0 recensioni
Bianco. Era questo che vedevo. Il Colore bianco invadeva la mia testa insieme a sfumature verdi, rosse e grige. Non capivo dov'ero. Era tutto sfuocato. una voce femminile, o almeno lo sembrava, sussurrava.
« Piu ossigeno Jack! » disse.
Più Ossigeno. In quel preciso istante caii dov'ero. In un'ambulanza. Oppure all'ospedale. Ma, a giudicare dal rumore assoradante di una sirena e del motore, dovevo essere perforza in un'ambulanza. Che mi sta succedendo? pensai. Non ricordavo più ciò che mie era successo dieci minuti prima.
Genere: Avventura, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Chemical Past                             Chemical Past

Capitolo 1: La Corsa
Bianco. Era questo che vedevo. Il Colore bianco invadeva la mia testa insieme a sfumature verdi, rosse e grige. Non capivo dov'ero. Era tutto sfuocato. una voce femminile, o almeno lo sembrava, sussurrava.
« Piu ossigeno Jack! » disse.
Più Ossigeno. In quel preciso istante caii dov'ero.  In un'ambulanza. Oppure all'ospedale. Ma, a giudicare dal rumore assoradante di una sirena e del motore, dovevo essere perforza in un'ambulanza. Che mi sta succedendo? pensai. Non ricordavo più ciò che mie era successo dieci minuti prima.
« Che... Succede? » chiesi, con la poca, roca voce che avevo.
« Ti stiamo portando in Ospedale. Hai avuto un'attacco di Cuore, Amanda. » disse la ragazza.
Attacco di cuore? Già... ero quella che ne aveva parecchi. Da quando avevo dieci anni spesso mi venivano degli attacchi di cuore. Ma questo non era come gli altri. Non ero mai arrivata al punto di far chiamare l'ambulanza. Erano sempre leggeri, come una perdita di sensi. Roba da nulla. Un sorso di medicina e andava via, per qualche settimana.
Sentii un rumore di freni e due secondi dopo vidi un'accecante luce bianca. Dovevo essere al pronto soccorso.
« Correre in Sala Operatoria! » disse una voce maschile.
« Il Dottor Carter in Sala! » disse un'altra voce.
Sentì un cicolio di ruote, lo sbattere le porte della Sala Operatoria e il rumore di tutti gli oggettini dell'ospedale. Sentii un rumore metallico pesante, come una bombola del gas. Mi misero una macherina di gomma sul viso.
«... Tre, due, uno...»
Dopo questo il nulla.


Bip... Bib.. Bip....
Aprii gli occhi. Vidi il soffitto.
« Ti sei svegliata... » disse una voce familiare.
Era mia mamma. Che ci faceva lì? In ambulanza non l'avevo vista.
« Mamma? Che ci fai qui? » chiesi stupita.
« Mi ha chiamato la figlia della signora Dawson. Mi ha detto che eri caduta a terra priva di sensi e no respiravi. Ha chiamato l'ambulanza ma quando sono arrivata era già partita. »
Mi ricordai che prima di venire qui ero da  Coral, la mia migliore amica. Ora era di fianco a me, che dormiva sul divanetto vicino al letto.  Doveva essere stanchissima. Mi aveva portato lei fino a qui.
« E' Stata Coral a portarti qui e ad assistere a tutta l'operazione. Io sono arrivata solo venti minuti fa. »  disse mia madre. « Adesso io vado. Devo tornare in tribunale.»
Fantastico. Anche oggi al lavoro. Non mi stupivo. Alla cerimonia per il Diploma, non c'era. Al mio compleanno, non c'era. E ora, che stavo male e potevo anche morire, lei pensa di più al lavoro che a sua figlia.
Mi rigirai su un fianco, cercando di dormire. 

  
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