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Autore: carlikiller    06/03/2015    0 recensioni
Sebastian è in crisi e manda una lettera a Blaine per chiedergli aiuto. Purtroppo, o per fortuna, la lettera la riceve Kurt.
[KurtxSebastian]
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Kurt Hummel, Nuovo personaggio, Sebastian Smythe
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Trasferimento

Una volta tornato a casa sua Kurt annuncia a tutti la grande novità - Famiglia ho una grande novità! -

- Papà! - Reira gli corre in braccio seguita a breve distanza dai nonni.

- Ciao tesoro - Kurt prende in braccio la bambina che lo interroga sul suo pomeriggio senza di lei.

- Dove sei stato? -

- A parlare con un vecchio amico mio e di Blaine -

- È stronzo come lui? -

- Reira non si dicono queste parole - Burt sgrida la nipote per il linguaggio poco adatto ad una bambina che non va nemmeno alle elementari e la piccola fa finta di ascoltarlo.

- Sì nonno. Allora com’è questo tipo? -

- Non è troppo male e comunque presto lo conoscerai. Come vi dicevo prima ho una grande novità -

- Cosa? Cosa? -

- Piccola peste curiosa se stai zitta magari ce lo dice - la riprende Carole dolcemente.

- Sì nonna -

- Grazie Carole. Reira io e te ci trasferiamo! -

- Cosa?! - urla Burt che non se lo aspettava.

- Papà tranquillo - Kurt cerca di calmare il padre che però lo richiama.

- In sala subito! - Burt vuole capire perché tutto ad un tratto Kurt ha deciso di andarsene per trasferirsi probabilmente a casa di Sebastian.

- Reira dai una mano a nonna Carole in cucina, io vado a spiegare la mia decisione al nonno -

- Devo chiamare l’ambulanza? -

- No, nonno Burt è un po’ sconvolto ma non avrà un secondo infarto -

- Oh lo so, però pensavo volesse ucciderti -

- Reira vai da Carole prima che l’ambulanza serva a te! -

- Si si vado. Dopo cena posso cominciare a fare le valigie? -

- Dopo cominciamo, non le puoi fare da sola perché le valigie sono più grandi di te -

Reira corre in cucina dalla nonna mentre Kurt raggiunge il padre in sala e si siede accanto a lui sul divano.

- Tieni e spiega -

Burt passa al figlio una birra prima di prepararsi ad ascoltare tutta la storia. Kurt beve un sorso poi parte a spiegare i motivi della sua scelta.

- Come ti dicevo stamattina Sebastian ha cercato di mettersi in contatto con me e Blaine via lettera così sono andato da lui per sapere cosa voleva. Parlando con lui ho scoperto che un suo amico molto intimo è morto lasciandogli i suoi tre figli di cui occuparsi. Sebastian ha accettato senza alcun timore ma ora non sa come fare a crescerli da solo così io e Reira andremo a dargli una mano -

Kurt omette quanto il lutto abbia segnato Sebastian perché è una cosa molto intima e per quanto lui voglia bene a suo padre l’uomo ha poco a che fare con i problemi di Smythe.

- Ne sei sicuro Kurt? Tu e Sebastian non siete mai stati grandi amici. E poi Reira, Kurt? Credi davvero che la piccola peste non sarebbe solo un problema in più? -

- Lo so, ma lui da solo non ce la fa più e in due riusciremo ad occuparci di tutto -

- Non se di quel tutto fa parte Reira! Kurt da solo a New York non riuscivi ad occuparti di lei tanto che hai dovuto trasferirti qui per avere il nostro aiuto ed ora vorresti occuparti di altri tre bambini, da poco orfani, oltre che di lei! Ma sei pazzo? -

- Papà ci sarà anche Sebastian non sarò da solo, saremo in due ci aiuteremo l’un l’altro e magari trovando amici Reira si calmerà un minimo -

- È più probabile che trovi schiavi piuttosto che amici ma speriamo in bene -

Kurt ride con il padre poi va da Reira per controllare che non distrugga interamente la cucina solo per apparecchiare.

- Allora è vero, ci trasferiamo? -

- Sì tesoro, e dopo faremo le valigie insieme -

- Sìììììì - la bambina corre via diretta verso la camera e Kurt la segue perché, se come lui crede vuole cominciare a fare le valigie potrebbe rimanerci sotto nel cercare di tirarle giù dall’armadio.

- Ferma - Kurt prende la bambina che stava cercando di arrampicarsi sull’armadio - Buona. Prima di trasferirci voglio che tu conosca il mio amico e i tre bambini che gli hanno affidato, se ti piaceranno andremo a vivere con loro -

- Papà guarda che io sono già d’accordo e mi piaceranno di sicuro. Sono stata in un orfanotrofio papà, sono abituata ai bambini problematici e li adoro. Sono così sfruttabili! -

- Reira! - Kurt non sa più se sconvolgersi. Reira è così … unica!

- Papà non vedo l’ora di avere dei nuovi fratelli -

- Non sarebbero proprio i tuoi fratelli -

- Non ancora! - Kurt scossa il capo ridendo, Kevin e Reira si sono alleati da tempo per trovargli un uomo ora che fra lui e Blaine era finita. Kevin è davvero un bravo ragazzo e tiene molto a Reira, Kurt con il tempo ha scoperto che Kevin non sapeva della bimba in macchina.

Dopo cena Kurt cerca di cominciare ad impacchettare le cose sue e di Reira senza impacchettare la bambina, impresa che si rivela abbastanza ardua. Reira saltella ovunque lanciando nelle scatole le cose che vuole portarsi dietro ed entrando dentro le scatole per togliere le cose che non vuole tenere. Come i pochi regali che le ha fatto Blaine ma che lei rifiuta.

Il giorno successivo Sebastian e Kurt avrebbero fatto incontrare i bambini e se tutto fosse andato bene presto si sarebbero trasferiti da Smythe altrimenti tutto sarebbe tornato come prima. Non possono andare a vivere tutti insieme se le pesti non si piacciono.

Il pomeriggio successivo, dopo il lavoro, Kurt va a prendere Reira dall’asilo e la carica in macchina per portarla a casa Smythe. Il viaggio scorre abbastanza tranquillo perché Reira, anche se è sovraeccitata dall’idea di conoscere altri bambini, non fa danni invece straparla legata nel suo seggiolino sui sedili posteriori.

Appena arrivano Sebastian è già alla porta con due bambini vicino alle gambe ed uno, molto più piccolo in braccio. Kurt riconosce i bambini come i piccoli che erano in sala il giorno prima.

- Ciao Kurt -

- Ciao Sebastian, lei è Reira -

Kurt saluta mentre slega la bambina dal seggiolino poi la presenta mentre lei corre verso gli altri bambini. Il maschietto le si para davanti a metà strada mentre la femminuccia, più piccola, si nasconde dietro le gambe di Sebastian.

- Io sono Joy e lei è mia sorella minore Candy -

- Reira. Vi va di fare arrampicata? -

- Arrampiche? - chiede la bambina mostrandosi appena.

- Saliamo sugli alberi del vostro giardino e ne scegliamo uno bello grosso. Poi appena mio zio Kev viene a trovarci ci costruisce una bella casetta dove giocare -

- Ecco lei è Reira! -

Sebastian fa una smorfia che probabilmente doveva essere un sorriso e Kurt capisce che si sta anestetizzando, sta smettendo di provare emozioni. Anche lui dopo aver scoperto del tradimento aveva passato un periodo di anestetizzazione, sembrava che nulla potesse scuoterlo dal suo torpore ma ci aveva pensato Reira a farlo tornare vivo e scattante.

Quella bambina è sempre stata difficile da gestire ma sicuramente riempie le giornate meglio di qualunque altra cosa. Ti fa divertire più lei di un comico con i suoi discorsi ma se ti distrai per un secondo ti distrugge casa.

- Sebastian ti vedo molto spento, ma non preoccuparti Reira ti farà tornare a provare emozioni. Principalmente rabbia -

- Non sembra male, è solo attiva - dice osservando le tre scimmiette che tentavano l'arrampicata sugli alberi del giardino.

- Molto attiva -

- Ah lui è Hunter Junior, ha solo sei mesi - spiega Sebastian indicando il piccolo fra le sue braccia che sta guardando Kurt curioso.

Kurt ricorda le circostanze della morte della moglie di Hunter e capisce che quello è il famoso bambino.

- Ciao piccolo - Kurt gli sfiora una manina con un dito e il piccolo lo cattura - È forte -

- Come il padre -

- A proposito del padre, Sebastian non credi che chiamarlo Hunter non ti aiuterà a dimenticare suo padre? -

- Ma io non voglio dimenticarlo -

- Sebastian - Kurt guarda Sebastian dolcemente poi cambia argomento, non vuole deprimerlo - Parlami un po' delle pesti -

- Beh, Junior assomiglia abbastanza al padre anche se piange sempre -

- Ha sei mesi -

- Joy invece ha sette anni e assomiglia più a Kenna che ad Hunter infatti è furbo e sveglio come lo era lei. Candy ha quattro anni ma non l'ho ancora inquadrata bene mi sembra molto timida e insicura anche se non so da chi abbia preso -

- Considera che stanno affrontando un lutto molto pesante per dei bambini -

- Rispetto a sei mesi fa stanno molto meglio, si sono rassegnati e stanno provando ad andare avanti. A differenza mia -

- Sembrano tranquilli il che implica che Reira riuscirà a sottometterli con poco -

- A loro potrebbe fare molto bene, forse la sua iperattività li distrarrà dal lutto - spera Sebastian e Kurt lo appoggia.

- Lo spero, con me ha funzionato -

- Papà! - La peste arriva correndo seguita dagli altri due - Quando ci trasferiamo qui? -

- Quando tutto sarà pronto -

- Non possiamo rimanere qui già da oggi? Hanno detto che il loro zio per cena fa gli hamburger ed io adoro gli zii che fanno gli hamburger! -

- Reira Sebastian non è ne Kevin ne Sam non possiamo invadergli casa senza il minimo preavviso e pretendere di gestire la sua vita come se fosse la nostra -

- E perché no? -

- Non preoccuparti Kurt potete rimanere sia a cena che a dormire, ho già preparato delle stanze per voi e in quanto ai pigiami possiamo prestarvi qualcosa io e Joy. Joy a te va bene prestare un pigiama a Reira? -

- Certo che gli va bene. È il mio ragazzo! - esclama la bambina spaventando Kurt.

- E questo quando è successo? -

- Boh - risponde Joy  - Ma è ok - aggiunge poi mostrando un sorriso sdentato a Reira che lo abbraccia ghignando. Si prevedono guai!

Nel frattempo la risposta del bambino ha fatto scoppiare a ridere i due adulti.

- Non sai da quanto non ridevo -

- Oh, lo immagino - risponde Kurt dolcemente.

- Te l'ho detto, Reira ti riporterà a vivere, ad emozionarti, ad arrabbiarti … -

- Questo è perché io sono fantastica! -

- Si lo sei - le risponde Sebastian scompigliandole i capelli.

 Reira è una forza della natura e poteva davvero farlo tornare a combattere per non spegnersi.

   
 
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