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Autore: 24maggio2011    06/03/2015    2 recensioni
Malia, è una ragazza di 17 anni, frequenta il quarto anno di liceo alla Beacon Hills High School. E' una ragazza chiusa e solitaria, nessuno l'ha mai notata. Sua madre è morta all'età di tre anni e da quel giorno vive con il padre solo per convenienza. Le sue giornate sono sempre le stesse. Si alza infastidita la mattina, fa una doccia fresca per svegliarsi, colazione alla svelta e poi dritta a scuola. Malia non ha amici. Malia è sola. Malia è convinta che le sue giornate non cambieranno mai, fino a quando, un giorno, i suoi occhi incontreranno, due grandi occhi color miele che cambieranno la sua vita, per sempre.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Malia Hale, Stiles Stilinski
Note: AU, Nonsense, OOC | Avvertimenti: Triangolo
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- Confessioni.
 
Questo Martedì mattina è da segnare sul calendario, per Stiles. E' il primo giorno da quando ha memoria che non riesce a seguire la lezione di Matematica. Il motivo della sua distrazione ha nome e cognome ed altri non è che Malia Hale. Malia Hale che conosce da otto giorni esatti e che già gli ha fritto il cervello con un solo sguardo. Quegli occhi color cioccolato che guarderebbe per ore, quelle labbra sempre rosse e gonfie che bacerebbe dalla mattina alla sera e quelle mani che stringerebbe anche di notte. 

Per non parlare del suo corpo, poi.

Malia Hale è pura attrazione fisica per Stiles Stilinski e sarà difficile farsela passare.

Ma Malia non lo attrae solo fisicamente, ma bensì anche mentalmente. Lo attrae con il corpo, con la testa e con il cuore. Lo attrae con ogni parte di se stesso, con ogni battito del suo cuore, con ogni singola goccia di sangue che gli scorre nelle vene e con ogni singola cellula del suo corpo. La sua voce poi, è appena diventata senza dubbio la sua musica preferita. Quella che ascolterebbe a tutto volume con le cuffie nelle orecchie dall'alba di un nuovo giorno, fino allo scoccare della mezzanotte.

E' la sua voce adesso che lo richiama e lo porta alla realtà.

- Sai, se mi aiuti a farmi passare la noia sarebbe gradito. A che pensi Stiles?
- Al bacio che ci siamo scambiati ieri.
- Ti sei pentito?
- Non potrei mai. Tu?
- Nemmeno io.
- E tu non ci pensi?
- Io veramente penso anche al primo e lo faccio sempre.
- Anche io Malia e non riesco a fermarmi. Più ti guardo e più voglio baciarti e lo farei anche ma so così poco di te!
- Cosa vuoi sapere di me, Stiles?
- Tutto. Tutto quello che non so!
- Vediamo: c'è poco, quasi niente che non sai di me ma forse qualcosa c'è.
- Ti ascolto. - La invita a continuare Stiles con gli occhi interessati.
- Ho una lettera. Una lettera di mia madre che mi ha scritto prima di morire, mio padre me l'ha data in consegna all'età di tredici anni proprio come voleva la mia mamma. - Spiega Malia mentre un ricordo gli bagna gli occhi di lacrime che si sforza di non fare uscire. Stiles ha un nodo stretto in gola che fa male da morire.
- L'hai già letta? - Gli chiede in un sussurro accarezzandogli i capelli e dandogli un bacio nella guancia. Chi se ne frega se lo vede il professore.
- No. Lei voleva che lo facessi quando avrei incontrato qualcuno che mi avrebbe asciugato le lacrime e che mi avrebbe aiutato ad accettare la sua morte.
- E l'hai trovato questo qualcuno?
- Probabilmente si ma non so se la stessa persona a cui voglio leggere la lettera di mia madre, sia disposto ad aiutarmi, ad asciugarmi le lacrime e che non mi giudichi dopo avermi vista fragile.
- Perchè dovrebbe pensarti come una persona fragile?
- Non ne ho idea: non sono nella testa di questa persona.
- Come si chiamava la tua mamma?
- Hannah Marie.*
- E' un nome bellissimo. Hai una sua foto da mostrarmi?
- Ce l'ha papà ma non ti serve una sua foto. Ti basta vedere me per sapere com'era lei!
- Vi assomigliate molto?
- Siamo uguali.
- Dev'essere stata bellissima allora.
- Lo era. Ma perchè io sono bellissima? - Gli chiede ritrovando un po' della sua vivacità, Malia. Stiles, con lei.
- C'è da chiederlo, signorina?
- Mhh, forse. A volte tendo a dimenticarlo. Diciassette anni di solitudine sono pur sempre diciassette anni.

A sentire quelle parole uscire dalle labbra di Malia, Stiles perse un battito. Era tremendamente ingiusto che una bellissima ragazza come lei, o bambina che sia stata, abbia passato un intera vita in solitudine priva d'amore altrui, che non sia stato quello della sua famiglia. Dov'era stata tutto questo tempo? Perchè nessuno si è mai accorto di lei? Perchè nessuno l'ha aiutata a superare la morte di sua madre? Perchè lui, non si è mai accorto di lei? Perchè lui non ha scelto lei come compagna di giochi al posto di quell'altra?

- Perchè ti sei chiusa in te stessa?
- Per paura forse?
- Paura di cosa?
- Di essere quella diversa.
- Quella senza una mamma?
- Si.
- Dici che mi conosci da sempre.. sapevi che anche io avevo una mamma in cielo, perchè non mi hai avvicinato?
- Stiles, tu avevi una mamma in cielo ma ne avevi una qui in carne ed ossa, avevi Scott e Heather. Che te ne facevi di me?
- Magari tutto. Perchè non mi racconti qualcosa di lei? E' parlando di come è morta la mia che ho superato il dolore.
- Non è grazie a Melissa?
- Anche, si. Devo tutto a lei. E' mia madre, è mia madre punto e basta e senza di lei proprio non ci vivo, ma tenermi tutto dentro non ha fatto altro che farmi stare male per i primi mesi per quanto potessi capire all'età che avevo.
- Non lo so di cos'è morta mia madre, Stiles. Mio papà non me l'ha mai detto ed io crescendo non l'ho mai voluto sapere e non lo voglio sapere nemmeno tutt'ora. Forse è scritto nella lettera!
- Hai voglia di leggerla?
- Non sono ancora pronta.
- Capisco. Senti, non so se quella persona a cui ti riferivi poco fa fossi io e non vorrei sembrare indiscreto nel caso non lo sono, ma se così fosse, se sono io la persona con cui vorrai leggere la lettera, sentiti libera di chiamarmi in qualsiasi momento tu voglia. Io ti raggiungerò, ti abbraccerò, ti stringerò forte a me, leggerò la lettera per te se serve e ti asciugherò le lacrime quando copiose scenderanno dai tuoi grandi e bellissimi occhi color cioccolato. Certo, di gran lunga li preferisco quando ti sorridono di gioia ma anche pieni di lacrime saranno belli lo stesso, proprio come te piccola. Sei una forza della natura, sei bellissima e nemmeno lo sai e farò tutto ciò che è in mio potere per farti credere alle mie parole. Non perchè ci ricavi io stesso qualcosa, ma perchè lo meriti. Meriti di credere di essere bellissima e meriti che qualcuno te lo dimostri. Meriti il meglio da questa vita Malia Hale ed io, Stiles Stilinski, giuro sulla cosa più caro che ho al mondo che contribuirò a darti il meglio e anche qualcosa di più se posso.
- Woow. Caspita, è proprio raro trovare uomini come te al giorno d'oggi. Sei speciale, Stiles Stilinski e mi ritengo molto fortunata ad averti come amico.
- O qualcosa di più. - La corregge prontamente Stiles facendola ridere di gusto. Adesso i suoi occhi brillano di felicità.

Poco prima della pausa pranzo, a Stiles venne un illuminazione per far tirare su il morale a quella splendida ragazza che gli è entrata dentro al cuore senza sapere nemmeno lui come. Le ordinò un mazzo di fiori che poi gli consegnò alla fine delle lezioni, prima dell'allenamento di lacrosse. Un chiaro invito a fermarsi per l'allenamento.

Dato che doveva essere una sorpresa, la salutò in classe e gli disse che avrebbe aspettato Scott. Lei se ne andò e Scott arrivò con i fiori. Lui le corse dietro e la chiamò. Quando si voltò, Stiles gli fu tanto vicino da accecarsi con il bianco dei suoi denti che in questo momento mostravano tutta la loro sorpresa e gratitudine per un gesto tanto dolce. Un gesto che per la prima volta, dopo averci perso le speranze, la fece sentire donna. Un gesto che fece il ragazzo dei suoi sogni. Un mazzo di fiori, che tra l'altro sono anche i suoi fiori preferiti.

- Per te. - Dice solamente Stiles perdendosi in quegli occhi pieni d'amore.
- Stiles, grazie mille. Sono bellissimi!
- Tu sei bellissima. 
- Nah, andiamo non esagerare. Sono i miei preferiti, come l'hai saputo? Colpo di fortuna o intuito?
- Emh, a dire il vero ho chiesto aiuto a mia madre. - Confessa Stiles grattandosi la testa con fare nervoso mentre le guance si tingono di un leggero rosso per via della vergogna.
- Ah ecco. C'era lo zampino di una donna di mezzo, ovviamente. - Ridacchia Malia e Stiles pensa che non ci sia sorriso più bello del suo.
- Non poteva essere altrimenti, ma ehi, anche io me la cavo abbastanza bene. Malia, ti va di fermarti agli allenamenti?
- Con molto piacere. Avviso a casa e sono tutta tua.

*Magari.*

- Magari. - Si lascia sfuggire Stiles.
- Si papà si, sta tranquillo. Appena finiscono gli allenamenti vengo a casa, ciao. Stiles, hai detto qualcosa?
- Chi, io?
- No, mia sorella.
- Ahha no no, figurati. Cosa mai avrei dovuto dire?
- Magari.. per esempio? - Gli chiede in un ghigno, Malia. E' ovvio che ha sentito tutto!
- L'ho detto ad alta voce?
- Ahahah siii. Lo apprezzo però sai?
- Mi fa piacere. Mi suona il telefono, scusa ma devo rispondere. E' mio padre.
- Tranquillo, salutamelo. Mi avvio al campo! - Dice Malia. Sta per andarsene ma la mano di Stiles gli circonda con dolcezza il polso e la ferma a pochi passi da se.
- Da quando te ne vai senza dare un bacio al tuo quasi ragazzo? - Scherza Stiles.
- Scemo. - Malia ridacchia e dopo avergli schioccato un bacio nella guancia si avvicina a Kira e insieme vanno a prendere i primi posti delle tribune.

Chiusa la telefonata con suo padre che lo avvisava che sarebbe stato con loro per il pranzo, sta per fare marcia indietro sui suoi passi per tornare al campo di lacrosse quando all'improvviso..

- E quindi grazie ad una sconosciuta hai già dimenticato l'amore dalla tua vita? - Chiede quella voce che Stiles sperava con tutto il cuore di aver dimenticato per sempre e di non dover risentire mai più.

 
Piccolo spazio autrice:

Ed eccoci qui gente. Nuovo capitolo appena inserito.
La cosa tra Stiles e Malia si fa sempre più seria.

TUTTI I PERSONAGGI PRESENTI IN QUESTA STORIA NON MI APPARTENGONO MA SONO DI PROPRIETA' DI JEFF DAVIS.
QUESTA STORIA E' STATA SCRITTA SENZA ALCUN SCOPO DI LUCRO.


Adesso veniamo a noi, teneri lettori.. <3
Ringrazio infinitamente chiunque sia arrivato fin qui e vi mando un bacione enorme.

* Un ringraziamento particolare a Camilla L. che mi ha aiutato con la scelta del nome della mamma di Malia.

Capitolo dedicato a:
- Lovino_Antonio.

- Quenya13.
Per aver letto e recensito il precedente capitolo.


Che ne pensate di questo? :)
Ancora grazie e a presto.
  
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