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Autore: Letizia25    07/03/2015    6 recensioni
«Qual è la ragione di tutto questo?»
Lei fa per rispondergli, con le parole sulla punta della lingua. Ma proprio in quel momento, dalla camera vicino a loro si sente riecheggiare una risata, una risata di un ragazzo biondo che sta a cuore ad entrambi.
«Lui. Lui è l’unica ragione. Lo è sempre stato e per sempre lo sarà. Non posso permettermi di perderlo, non adesso, non quando posso rimediare a tutto il dolore che ho causato ad entrambi. È troppo importante per me.»
*
Da quando Letizia è tornata a New York, sono passati due lunghissimi mesi.
Lei si è rifatta una vita, ma dall’altra parte dell’Oceano qualcuno non ha dimenticato niente.
Una festa a sorpresa porterà tante novità a galla, e anche tanti problemi, facendo incrinare ogni rapporto.
Poi il destino gioca le sue carte.
Letizia si troverà a lottare per far rimanere vivi quei ricordi che l’hanno salvata, farà di tutto pur di farli riaffiorare e finalmente capirà cosa vuole davvero.
Troverà la sua unica ragione.
*
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=1hwVDTRBxpE&feature=youtu.be
*
Sequel della mia long Ovunque sei. La trovate sul mio profilo, buona lettura ;).
Genere: Angst, Drammatico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Luke Hemmings, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Just us'
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11 . Get me back
 
I don’t really wanna leave you dargling

MiMi and The Mad Noise Factory – Get me back

Letizia quel giorno è veramente troppo nervosa. Camminando con lo sguardo perso, non riesce a non preoccuparsi. Se l’idea che ha avuto dovesse rivelarsi un disastro, non sa come potrebbe prenderla. Ha paura. Troppa. Però, appena il viso dolcissimo di Luke si impone al centro dei suoi pensieri, per un istante quell’ansia e quella paura spariscono lasciando spazio ad un po’ di batticuore.
Devo riuscirci, pensa determinata, entrando nell’ospedale e dirigendosi subito alla camera del ragazzo con il cuore in gola per l’agitazione.
Vede Beth indaffarata con delle cartelle cliniche da sistemare e le va incontro. «Dai qua, ti aiuto!» esclama con il sorriso sulle labbra, mentre la donna si ritrova in un battito di ciglia con la metà delle cose in mano.
«Smettila di aiutarmi sempre, e vai dal tuo ragazzo, che è di là che ti aspetta da più di un’ora!» la ammonisce bonariamente l’infermiera, con quel suo tono così dolce e materno che alla ragazza piace tantissimo. E a sentire che Luke la sta aspettando da un po’, il cuore inizia a batterle ancora più forte per l’agitazione. Solo che… Lui è ancora il suo ragazzo, dopo tutto quello che è successo?
Sorride a Beth, cercando di non pensare a quel dubbio che le è nato nel cuore e, a piccoli passi, come se volesse evitare di far rumore, entra in quella camera dalle pareti bianche che ormai conosce a memoria in ogni singolo angolo. Subito cerca Luke con lo sguardo, ed si sente venir meno a vederlo in piedi, davanti alla finestra.
Deglutisce nel riconoscere, dal pigiama che il biondo ha indosso, ogni singolo muscolo, ogni singola parte di quel ragazzo che pochi mesi prima era stata sua, era stata sotto le sue dita, almeno per quella notte. Ricorda ogni singolo tocco, ogni singola carezza, ogni singolo respiro, ogni singolo bacio. Ricorda quel meraviglioso senso di completezza e di amore che solo Luke era stato in grado di darle.
Sospira piano al ricordo, cercando di non cedere, di non cadere. 
Accosta la porta, evitando di fare rumore. Poi, sempre in punta di piedi, si avvicina a Luke. 
Con il cuore in mano, si lascia andare, si lascia travolgere da tutto quello che prova verso quel ragazzo, l’unica persona che ama più di chiunque altro, l’unica persona in grado di farle toccare il cielo con un dito, l’unica persona che non riesce a smettere di pensare, l’unica ragione che le rende difficile respirare quando si addormenta perché tutti i suoi pensieri sono volti a lui, sempre.
Gli circonda la vita piano, dolcemente, quasi avesse paura ad essere respinta. Sente il corpo di Luke irrigidirsi per un solo istante e subito si pente di aver fatto quel gesto. Se lui si sottraesse dal suo abbraccio? Se non percepisse neppure una singola sensazione che provava quando erano insieme? Se lui la allontanasse, cosa rimarrebbe del suo cuore già in pezzi?
A tutte queste domande, però, non trova una risposta negativa. Perché le dita di Luke vanno subito ad intrecciarsi con le sue, facendo sentire entrambi i ragazzi completi, come se si sentissero se stessi solo quando non ci sono spazi vuoti tra le loro dita, come due pezzi unici di un puzzle destinati ad incontrarsi sempre.
«Sei in ritardo.» le sussurra divertito Luke, facendo riecheggiare la sua voce nella stanza. 
E Letizia si sente subito meglio, sente che non tutto è perduto. Era partita già con una visione pessimistica della situazione ma Luke, come al solito, è riuscito a migliorarla, anche se inconsapevolmente.
«Scusami. Mi hanno trattenuta a lavoro.» gli spiega la ragazza, facendo aderire la schiena del biondo al suo petto e riuscendo finalmente a sentire di nuovo il suo profumo, che la avvolge e le annebbia gran parte della sua lucidità ormai precaria.
Luke aumenta la stretta sulla mano della ragazza e sorride, sentendo un qualcosa di strano alla bocca dello stomaco. Un qualcosa a cui non dà importanza, non adesso.
Perché aspettava l’arrivo di Letizia da troppe ore, ore che gli erano parse secoli, lenti e dolorosi. Ed ora che lei è lì, lui quasi non riesce a crederci, specialmente per il fatto che non sa spiegarsi tutte quelle bellissime sensazioni che gli provoca lo stare anche solo per un minuto con quella ragazza. E sentire la mano della mora nella sua, è come una medicina, un calmante, un qualcosa che gli dona sicurezza in quell’oceano di incertezze in cui si ritrova da quando si è risvegliato dopo l’incidente.
Luke non si ricorda di lei, non ricorda assolutamente niente. Però ha la netta sensazione che loro due siano stati uniti, in un qualche modo… Cioè, lei l’ha chiamato Amore appena lui si è svegliato. Deve pur essere successo qualcosa di veramente troppo importante, e lui ha tutta l’intenzione di ricordare, ogni singola cosa.
Però adesso non ci pensa e si gode quell’attimo con ogni singola cellula, riuscendo a percepire la pelle liscia e fresa della mano della ragazza sotto la sua.
La mora intanto sta cercando in ogni modo possibile di trattenere la sua felicità. Quel modo di unirsi, di ritrovarsi, le pare così naturale, come era in passato, che per un istante ha pensato che Luke avesse ricordato tutto… Ma la realtà è troppo difficile da cancellare. 
Però anche questa nuova situazione non è poi così orribile, specialmente se inizia così, con le loro mani intrecciate, unite da quel qualcosa, quel sentimento così immenso comunemente conosciuto come Amore, così potente da non lasciare scampo a nessuno.
Restano in quella posizione per minuti che sembrano interminabili poi, con calma, si dirigono al letto, senza però separare le loro mani. Luke si siede, facendo accomodare Letizia proprio accanto a sé e riuscendo a percepirne il profumo dolcissimo. Un profumo che lo fa rabbrividire lievemente. Però non ci dà peso e si concentra solo sulla ragazza davanti a lui.
«Vogliamo iniziare?» chiede curioso, sperando con tutto il cuore di tornare a ricordare il prima possibile.
Letizia annuisce con vigore e sente le guance scaldarsi al suono della voce di Luke. Perché ascoltarla in quel modo, come se tutto fosse come una volta, la fa emozionare e le dà la carica giusta per iniziare quel nuovo viaggio insieme a lui. 
Tira fuori dalla borsa un enorme album fotografico e lo porge al biondo, che la guarda interrogativo, non capendo a cosa serva un oggetto così grosso. Lei sorride, intenerita dal quel lato del carattere del ragazzo, lato che ha sempre amato e che, per fortuna, non è cambiato per niente. 
«Lì ci sono tutte le foto che abbiamo fatto dalla prima volta che ci siamo conosciuti.» gli spiega paziente aprendo la prima pagina dell’album, su cui spicca in bella vista la foto fatta nel pulmino durante il viaggio di ritorno dalla casa discografica dopo l’arrivo della mora.
Luke è nervoso, ha il cuore che gli batte a mille e la vicinanza con quella ragazza sconosciuta non lo aiuta di certo. Che poi lei, tanto sconosciuta non lo è. Questo lo dimostra tutte le foto che li ritraggono insieme, a ridere, scherzare, al mare, a casa loro… Un momento?
«Ma come ci siamo conosciuti io e te?» le chiede ad un tratto, interrompendo quel viaggio nei ricordi che lui non riesce ad afferrare.
Lei lo guarda allibita, terrorizzata, nervosa. Ha paura di rivelargli la verità. Ha paura che magari, narrandogli la storia, lui possa ricordare veramente tutto ed andarsene, lontano da lei… Però non può negargli quella risposta. Luke ha tutto il diritto di sapere cosa è successo. 
Fa per cominciare a parlare ed il biondo è teso come una corda di violino aspettando di sentire la risposta, quella risposta che magari potrebbe aiutarlo più di quanto immagini.
Ma la porta della camera si apre all’improvviso, impedendo alla ragazza di iniziare.

Nella stanza entrano tre ragazzi ed una ragazza, con volti stanchi ed occhiaie pesanti che circondano i loro occhi. Però nessuno di loro sembra di cattivo umore.
Ashton prende posto su una sedia vicino al letto e fa sedere Keli sopra di sé. 
«Ciao Luke!» esclama con il suo solito sorriso sulle labbra. È felicissimo di vedere che il piccolo della band sta bene, anche se non si è ancora del tutto stabilizzato.
Il biondo sorride a lui e a tutti gli altri presenti nella stanza, soffermandosi per un istante in più sulle mani unite di Michael e Calum. Sente un qualcosa alla bocca dello stomaco, ma non ci dà troppo preso. Adesso ci sono proprio tutti i suoi amici e la loro “cura” può prendere sul serio il via.
Michael si siede accanto alla sua migliore amica, prendendo delicatamente la mano nella sua, per aiutarla, per spronarla, per sorreggerla, perché sa che lei ha bisogno di ogni aiuto possibile in questa nuova sfida, più grande di tutte quelle che ha affrontato.
Letizia gli sorride e fa per continuare il discorso, ma Calum le si avvicina.
«Avrei bisogno di parlarti un attimo, da soli.» le sussurra. 
Lei lo guarda confusa. Non si sarebbe mai aspettata una richiesta simile da parte del bassista, lui, che non chiede mai niente a nessuno per non essere un peso. Però accetta, curiosa di sapere cosa debba dirle l’amico.
«Torno, subito.» dice alzandosi ed avviandosi. «Continuate voi.» prosegue lasciando l’album fotografico nelle mani di Keli, che lo osserva preoccupata prima di iniziare a sfogliarlo.

Letizia chiude la porta e si siede accanto a Calum, sulle sedie davanti la camera di Luke.
È tesa, preoccupata. Non ha idea di cosa voglia parlarle l’amico. Ma ha la netta sensazione che, qualsiasi cosa sia, riguarda quella persona seduta nella stanza a pochi passi da loro.
Calum non fa che tormentarsi le mani, quelle mani grandi e affusolate che tremano visibilmente, senza freno. Perché quello che sta per dire è duro, ma reale. Deve dirlo, anche se non vuole ferire la sua amica…
«Cal, non angosciarti e dimmi cos’hai.» gli intima dolcemente la mora, sorprendendo il ragazzo, che punta i suoi occhi scuri in quelli caldi e grandi davanti a lui. E allora capisce come mai Luke si sia innamorato di lei, di quella ragazza a cui basta poco per leggere dentro a qualcuno, di quella ragazza che si preoccupa sempre per tutti e nota subito se c’è qualcosa che non va, di quella ragazza meravigliosa a cui lo stesso Calum è veramente molto affezionato.
«Luke è stato veramente male durante questi ultimi due mesi.» inizia il moro. Ma la voce è insicura, rotta, quasi avesse paura di continuare. Però la mano di Letizia che si posa sul braccio dell’amico per calmarlo, lo aiuta a riacquistare un po’ di lucidità e a proseguire, anche se a malincuore.
«Parlava sempre di te. Non è passato un solo giorno in cui non abbia detto il tuo nome, gridandolo nel sonno, sussurrandolo davanti allo schermo del telefono, rivedendo le foto fatte insieme…»
E Letizia si sente colpita in pieno, affondata come un sottomarino, che cola a picco senza qualcuno o qualcosa che possa, che riesca a salvarlo. Perché sa che quelle parole saranno una delle tante armi che la feriranno a morte durante quei minuti che passerà in compagnia del bassista.
«Non hai idea in che condizioni fosse. Sembrava uno zombie. Solo quando Ash ha ricevuto il messaggio da Keli, è tornato quello di una volta.»
Cal non vorrebbe andare oltre, ma il cuore gli dice che è la cosa giusta da fare, almeno nei confronti del suo migliore amico. E allora continua a parlare, continua ad infierire, a ferire senza volere l’amica spiegando come si fosse sentito Luke, descrivendo inconsapevolmente tutto quello che anche lei aveva passato durante quei mesi.
«Leti, Luke è stato veramente di merda. E non hai idea di come io sia felice di vederlo di nuovo con il sorriso. Perché passare mesi con Luke che non ride mai, che non scherza mai, è invivibile.»
Letizia ascolta tutto, con attenzione, cercando di non iniziare a piangere sapendo di essere stata la causa della sofferenza del biondo. Cerca di rimanere lucida e concentra la sua attenzione sul perché Calum le abbia raccontato tutto questo.
«Cal, perché me lo stai raccontando?» gli chiede, ma ha paura di voler sapere la risposta.
Il moro rimane spiazzato dalla domanda dell’amica, una domanda lecita, ma che lui proprio non si aspettava. Prende un respiro, poi un altro, ed un altro ancora, fino a che non riesce a trovare le parole adatte.
«Perché non voglio che Luke stia male di nuovo. Senza il tuo ricordo sembra quello di prima, e vorrei tanto non doverlo rivedere nelle condizioni di due mesi fa.»
E allora Letizia capisce, e rimane in silenzio, attonita, incredula, ferita. Perché si aspettava di tutto, ma non che Calum le chiedesse indirettamente di uscire per sempre dalla vita di Luke così, su due piedi.
Sospira la ragazza, e cerca con sforzo enorme di trattenere le lacrime.
Il bassista invece si sta torturando anima e cuore. Perché ha paura di aver ferito troppo l’amica, ha paura di averla distrutta del tutto con la sua richiesta indiretta, ma che entrambi hanno ben chiara. Neppure lui vorrebbe allontanarsi da lei, ma se questo fosse l’unico modo per far star meglio Luke, Calum affronterebbe questo sacrificio, solo per il suo migliore amico.
Letizia intanto si alza e nello stesso istante la porta della camera si apre e sbuca Ashton, tutto sorridente. «Volete fare gli asociali ancora per molto oppure ci fate compagnia?»
E la mora si ritrova a sorridere lievemente, a causa del batterista, quel ragazzo perennemente di buon umore, uno dei pochi in grado di farla ridere sul serio, di farla stare bene, uno dei suoi migliori amici, una delle persone che ama di più al mondo.
«Ancora qualche minuto, poi entriamo.» risponde, ed il riccio annuisce serio richiudendo la porta dietro di sé.
Anche Calum si alza e si avvicina alla finestra che dà sulla città.
«Perché fai tutto questo?» le chiede con voce insicura. Deve avere una conferma prima di poter fare quel che ha pensato subito dopo aver detto tutte quelle cose all’amica.
Lei però non riesce a capire dove l’amico voglia andare a parare. «Cosa vuoi dire, Cal?»
Lo chiede con voce malferma, incrinata a causa delle lacrime che sta cercando ancora di trattenere, ma senza molto successo. Le sue guance, infatti, iniziano ben presto a rigarsi di piccole scie salate, che bruciano sulla pelle arrossata e che le fanno male, tanto male.
Il moro si volta e, vedendo il viso dell’amica non ci pensa neppure un secondo ad andare ad abbracciarla, per consolarla, per farsi perdonare della cattiveria che le ha chiesto di fare, per tutto. La tiene stretta a sé, e lei si aggrappa a lui così disperatamente per evitare di toccare il fondo, ancora una volta. Perché non è pronta a lasciarsi andare alla tristezza, non ancora. Ha fatto una promessa a Luke, a se stessa, e vuole mantenerla a tutti i costi.
«Non hai risposto, Cal.» sussurra la ragazza, facendo capire all’amico di averlo perdonato subito, perché lei sa che anche il bassista è preoccupatissimo per il suo amico. Probabilmente, se ci fossero state lei e Keli al posto dei ragazzi, Letizia avrebbe reagito allo stesso identico modo.
Calum la stringe ancora un po’ di più a sé e sorride dolcemente, cullando un po’ l’amica tra le braccia, prima di risponderle.
«Qual è la ragione di tutto questo?» le chiede cambiando la domanda, adesso curioso di sapere il perché lei si sia tanto intestardita, tanto immersa in quella situazione.
Lei fa per risponderle, con le parole sulla punta della lingua. Ma proprio in quel momento, dalla camera vicino a loro si sente riecheggiare una risata, una risata di un ragazzo biondo che sta a cuore ad entrambi.
«Lui. Lui è l’unica ragione. Lo è sempre stato e lo sarà sempre. Non posso permettermi di perderlo, non adesso, non quando posso rimediare a tutto il dolore che ho causato ad entrambi. È troppo importante per me. Non posso, non riesco a lasciarlo andare.»
Questa è la pura e semplice verità. Da quando si sono conosciuti, da quando si sono trovati, Luke è stata la ragione di molte sue azioni e tutt’ora continua ad esserlo. Letizia non riesce a vedere la sua vita senza di lui. 
Potranno dirle che è troppo giovane, che lei l’amore vero non l’ha mai conosciuto. 
Ma nessuno sa che è proprio Luke l’amore, che è proprio lui a farla sentire veramente viva come solo l’amore sa fare. È lui, il suo pensiero, che le da la forza di alzarsi ogni mattina, affrontando una nuova giornata convivendo con la sua assenza.
Almeno fino a che il ragazzo non è arrivato a New York.
«E tu, Cal, sai che anche lui non riesce a stare senza di me. Siamo legati da qualcosa di troppo profondo per rimanere lontani ed indifferenti l’uno all’altra.»
E Calum non può far altro che sorridere, perché era proprio questa la conferma che cercava.

Intanto nella camera, Luke e gli altri stanno parlando del più e del meno, evitando però di toccare il tasto debole della giornata: come si sono conosciuti. Ma il biondo non dispera, sa che ci vuole tempo per queste cose. Non ha fretta. Però, da quando Letizia è uscita con Calum, da ormai una ventina di minti buoni, prova qualcosa di strano al petto e allo stomaco, come se gli mancasse qualcosa.
Riprende in mano l’album e lo sfoglia, sorridendo a tutte quelle foto buffe che si sono scattate tra di loro, fino a che non arriva ad una molto bella. Una foto che lo ritrae seduto sul mare, mentre dà le spalle all’obbiettivo, con una ragazza mora che ha la testa poggiata sulla sua spalla. E la cosa che lo colpisce di più è il fatto che lui ha il braccio che circonda le spalle della ragazza.
Il suo cuore perde un battito, ed uno spezzone di un ricordo si fa strada nella sua mente.

Il rumore delle onde che si infrangono sul bagnasciuga. 
Quell’odore così familiare accanto a lui. 
Un viso, di cui però non riesce né a vedere né a riconoscere i tratti. 
Un viso a metà.


Sospira, affranto, e mette da parte l’album cercando di seguire il discorso tra i suoi amici. Ma i suoi pensieri vengono invasi da due occhi grandi, caldi, dal dolce color Nutella. Ed il suo cuore torna a battere come un tamburo, se non peggio.
E forse capisce che la ragione di tante cose, di tante sensazione, di tante emozioni che prova sono frutto della vicinanza con quella ragazza sconosciuta, ma a cui sente di essere legato in un modo tutto particolare, in un modo maledettamente troppo profondo per essere ignorato.
E capisce anche che Letizia è la sola ragione per cui ha accettato la sua proposta. 
Perché non sa come mai, ma sa che vuole conoscerla meglio, anzi, vuole recuperare il rapporto che avevano prima, qualunque tipo di rapporto fosse. Non vuole darsi per vinto, ha ancora tante cose da fare, cose che vede solo in compagnia di quelli occhi mozzafiato, di quella ragazza che gli ha cambiato la vita da cima a fondo in neanche un giorno. Perché sente che solo lei può riportarlo indietro.
Letizia, chiunque tu sia, sappi che non ti lascerò andare, fino a che non ricorderò chi e che cosa eravamo. È una promessa.






Letizia 
Ciao belli! Oh bene. finalmente qui si inizia a capire un po' il significato del titolo della storia. Nel senso che Luke, per Letizia, è l'unica ragione, per tutto. E poi, Calum. Ve la sareste mai aspettata una cosa simile da lui? Se ci pensate bene, alla fine toccava a lui un po' questa parte un po' rognosa, in un certo senso. Perchè lui a Luke ci tiene parecchio, e poi volevo dargli un po' di spazio, a questo Calum. Perchè alla fine è quello che, fino ad ora, aveva sempre avuto meno voce in capitolo di tutti. E, sinceramente, anche di questo capitolo sono davvero molto contenta :).
Vi ringrazio di cuore, per ogni cosa, ci sentiamo presto, Letizia <3
P.s.: Siccome Calum è il mio amore grandissimo, ieri sera mi è venuta fuori una piccola One Shot su di lui ;) (E poi ci sei tu). Spero davvero che possa piacervi. Alle vostre recensioni risponderò il prima possibile, scusate, ma ho davvero un periodo PIENO. Vi voglio troppo bene, grazie di tutto! <3
 
   
 
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