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Autore: Bastasolovolerlo    11/12/2008    4 recensioni
Sulle note di una delle canzone dei Pooh, una storia d'amore che non ha neanche il tempo di iniziare. Paring: Lily/Sirius. Si, lo so, è molto strano, ma mi attira parecchio ultimamente. Entrate, leggete e commentate! Please *.*
Genere: Malinconico, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Sirius Black | Coppie: Sirius/Lily
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Lily/Sirius
Salve a tutti bella gente, era un pò che mi ronzava nella testa questa coppia, assolutamente fuori da ogni logica visto che Adoro James e Lily, ma si sa la mia mente è in continuo stato di demenza e tocca dargli retta.
Poi una sera ascoltando la radio è passata questa canzone "La donna del mio amico" dei Pooh, e come non pensare al triangolo Sirius/Lily/James?!
ovviamente troverete i personaggi molto OOC e James e Lily sono fidanzati dal 6° anno.
Vabbè, smetto di annoiarvi, prima che qualcuno decida di uscire già mentalmente devastato senza leggere questa piccola Song-fic...




*La donna del mio amico*




Faticò anche lui a crederci quando dalla busta proveniente da Hogwarts, dopo aver sfilato la lista dei libri , rotolò per terra un piccolo distintivo da Capo Scuola.
Nessuno osava raccoglierlo, tutti i presenti si aspettavano che da un momento all'altro, quel piccolo aggetto metallico si trasfigurasse in quasiasi altra cosa. Si, doveva esserci per forza una spiegazione logica: poteva essere uno dei nuovi "aggeggi" di Zonco, che Silente fosse diventato un amante di quel genere di scherzi? No, non era molto sensato.
Una piccola mano dalle esili dita lo raccolse dal pavimento di casa Potter mettendolo a confronto con il suo: no, era autentico!
"Il vecchio deve esserci andato giù pesante quando ha deciso di darmi quel coso!" commentò, mimando il gesto di bere dalla bittiglia, un bellissimo ragazzo moro dai strabilianti occhi azzurro/grigio.
"Sirius Black, non ti permettere di insinuare una cosa del genere sul nostro preside!" lo rimproverò una graziosissima diciassettenne dai comelli rosso scuro, ancora incredula che un simile compito fosse stato affidato ad una persona come lui. Non che fosse cattivo, anzi, solo che il suo rispetto delle regole era pari allo zero.
"Uff.." sbuffò sonoramente l'interessato dondolandosi sulla sedia.
"Magari il Preside ha pensato che così facendo sarebbe riuscito a farti entrare un pò di sale in questa zucca vuota!" esordì Lunastorta battento con le nocchie sulla testa del ragazzo e rischiando di fargli perdere quel precario equilibrio che stava cercando di raggiungere su due gambe di legno. Remus era sorpreso da quella scelta, non pensava che la nomina sarebbe stata sua, a causa del piccolo-problema-peloso di quale era affetto, ma affidarlo a Sirius poteva equivalere a far regnare il caos nella scuola.
"Impossibile..." decretò Ramoso "Non c'è modo per far rinsavire il nostro caro Felpato! Tutto belle ragazze, Fire-Whiskey e Malandrinate!"
*Bè, veramente un modo ci sarebbe, ma di certo non posso dirlo a te amico mio* pensò quell'ammasso di pulci, ma il suo pensiero si tramutò in ben altro appena aprì la bocca
"Vedi, finalmente qualcuno che ragiona!"
Scettico, ma estremamente contento Black continuava a rigirarsi il distintivo tra le dita.
Felice, troppo per riuscire a nasconderlo nei suoi occhi malandrini.
"Sirius, questo compito è importante!" cercò di fargli capire la ragazza.
"Ma..."
"No, Felpato... Lily ha ragione! Non puoi pensare che quel distintivo significa che puoi fregartene delle regole, anzi, devi rappresentarle e rispettarle!" lo ammonì inutilmente Remus.
Ma lui non pensava a quello: era contento perchè poteva stare con lei!  Poteva passare alcuni momneti della sua vita con quella sorprendende ragazza che le aveva rubato il cuore anni fa, poteva respirare il suo profumo, poteva godere della sua compagnia..
Sirius si perse per qualche secondi in quelle iridi verdi speranza: così belle, così pure e così perfette!
*Perchè mi fanno questo effetto i suoi occhi grigi? Perchè non riesco a sostenere il suo sguardo? Tutto da quella maledetta ma fantastica festa. Meno male che lui non ricorda nulla*
Lei arrossì sentendo quelle due zaffiri penetrarle l'anima e voltandosi dall'altra parte iniziò ad intavolare una discussione con il suo ragazzo, anche se assomigliava più a un rimprovero, sui compiti che avrebbe dovuto svolgere durante l'estate.


Il ritorno ad Hogwarts era stato traumatico per molti, ricominciare a frequentare le odiatissime lezioni di Lumacorno, subirsi la Professoressa Mc Grannit e le soporifere ore di Storia della Magia, ma per lui lo era stato ancora di più, poterla vedere tutti i giorni, passare le ore della ronda serale in sua compagnia, e ricominciare a sognarla ogni notte. Croce e delizia, perchè se da una parte era tremendo, dall'altra non sarebbe stato in grado di rinunciarvi.
"CIao Sirius... Sei pronto per la ronda?" le chiese in sala comune Lily che si stava già avviando verso la stanza dei Capo Scuola.
"Devo proprio?!" chiese fingendo disinteresse e frustrazione per il pesante incarico.
"Certo che devi Black, muovi quel sedere e non pensare di saltarla!"
"Devo venire con te?!"
"Si, altrimenti non so so se mi raggiungeresti! Veloce..."
Sbuffò ancora una volta, ma si alzò dalla comada poltrona davanti al camino acceso.
"Forza Cagnaccio, non farmi arrabbiare la ragazza" lo rimproverò scherzoro James poggiando un leggero bacio tra i morbidi capelli di lei.
Insieme uscirono, Lily non lo degnava di uno sguardo ma continuava a fissare il freddo pavimento, mentre con passi sventi avevano raggiunto la stanza per firmare il registro. Non lo faceva perchè ce l'aveva con lui, lo faceva perchè era arrabbiata con se stessa, con la sua parte irrazionale.
 Silenziosi ne uscirono e cominciarono le due ore di ronda.
Passarono qualche minuti senza considerarsi, o per lo meno era quello che cercavano di fare, ma per lui era impossibile, l'attenzione di quella ragazza era vitale per Sirius.
"Ehi Evans! Che ti prende? Dai che sono venuto subito... non ho fatto tante storie questa sera!" le domandò sorridendole
*Sirius, non capisci... non è quello che mi turba* ma anche questa volta non poteva dirglielo, doveva pensare a James.
"Non preoccuparti Black, non mi prende nulla!" le rispese secca continuando per la sua strada senza neanche voltarsi.
"Allora perchè non mi guardi negli occhi?"
Nessuna risposta.
Lui con passo svento si avvicinò a lei bloccandola per un braccio e voltandola delicatamente verso di lui.
"Lily, che ti prende?"
Lei alzò lo sguardo verso di lui sentendo un brivido attraversarle la schiena, quei due occhi erano calamitati, una volta incontrati era impossibile allontanarsi da loro, che stesse diventando come tutte quelle ragazze senza cervello che fino all'anno scorso aveva apertamente criticato? E poi c'era James, il suo James.
Due occhi color cioccolato ricoperti da un paio di lenti si sovrapposero a quelli del ragazzo che le stava accanto facendola rinsavire per un momento.
"Continuiamo il giro?" gli chiese sorridendogli imbarazzata.
Lui ricambiò il sorriso mettendo in mostra il suo perfetto sorriso bianco.
"Va bene, ma parlami..."
"Da quando hai bisogno che ti parli io?" le chiese imbarazzata.
*Da sembre, da quando eri una bambina di 11 anni con due morbide trecce che cadevano leggere sulle tue spalle, ma c'è James, c'è sempre stato, innamorato perso di te* pensò sconsolato.
"Da quando sei entrata nella nostra vita!" un altro sorriso ammaliatore.
Nessuno dei due riprese l'argomento, continuando a parlare e a sorvegliare i corridoi fino alla mezzanotte, ma entrambi continuavano a guardarsi con la coda dell'occhio, sperando di non essere visti dall'altro.
Cosa gli stava succedendo?
Portato a termine il loro compito controfirmarono il registro e tornarono nella sala comune dove un James Potter addormentando sul divano in pelle, aveva intenzione di aspettare il loro ritorno.
"Guardalo, si è addormentato..." commentò Sirius scuotendo la testa.
Lily sorrise vedendo gli occhiali storti sul naso e sentendo un leggero russare proveniente dalla sua bacca aperta.
"Ti serve una mano a portarlo su?"
"No, lo porto in spalla, non preoccuparti, vai a dormire tranquilla, il tuo ragazzi è in ottime  mani!"
Si salutarono cordialmente.
*Forza amico mio, tanto non ti svegli neanche a suon di maledizioni* sollevò senza troppo sforzo il corpo del ragazzo e salì le scale che conducevano al dormitorio maschile, entro nella loro stanza e lo poggiò sul suo letto comprendolo con una coperta.
*Buonanotte James, anche questa sera sono stato bravo... Saresti fiero di me, bè forse no... ma sto cercando di resistere, ce la farò fratello, te lo prometto*


Il tempo passava, e mantenere i suoi buoni propositi era sempre più difficile, riuscire a guardare Lily come una semplice amica era impossibile: i suoi sorrisi, i suoi dolci rimproveri ai due membri dei malandrini più irriverenti, la sua risata cristallina e la sua abbaliante bellezza.
*Cazzo, perchè la donna del mio amico? con tutte la fauna femminile di questa scuola, perchè proprio lei deve riempire i miei sogni?*
Anche Lei non riusciva più a considerarlo solo come l'amico del suo ragazzo, i loro sguardi si incrociavano, i loro corpi si attiravano, ma non avrebbero osato fare nulla.
Quella sera avrebbero dovuto fare l'ennesimo giro per controllare i corridoi della scuola, entrambi ormai aspettavano quelle ore per stare insieme, cercando di nascondere a se stessi la malizia di quei pensieri e il tormento che li accompagnava, perchè anche Lily Evans era affetta dalla stessa malattia del compagno, si sentiva attratta dall'amico del suo ragazzo.
"Allora Lily, andiamo?" Sentendo la sua voce sussultò, perchè il suo nome pronunciato da quelle labbra perdeva tutta la purezza che rappresentava?
"Si, eccomi, ripongo il libro e ti seguo..." salì nel dormitorio mentre Ramoso si avvicinava all'amico.
"Felpato?"
"Dimmi"
"Devi dirmi qualcosa?"
Panico, che si fosse accorto dei suoi sguardi? Eppure era stato attento, non poteva essere vero.
"James... io..."
"Non è possibile, non lo hai fatto? Ti eri incaricato tu di prendere gli alcolici, lo sapevo che non potevamo contare su di te, sei sempre tra le nuvole ultimamente..."
Sirius tirò mentalmente un sospiro di sollievo, parlava della festa che si sarebbe svolta nella Torre tra pochi giorni.
"Ci sei cascato..."
"Come?"
"Ho già fatto tutto, ma per chi mi hai preso? Sono un Malandrino o no?"
"Brutto Sacco di Pulci Puzzolente..." gli disse buttandolo sul divano e iniziando una finta guerra.
"Ehm Ehm.. Certo che a voi due non vi si può lasciare un attimo soli che iniaziate subito a creare macello...!" Li rimproverò una Evans divertita.
"Dai Amore che del Prefetto-Perfetto del quinto anno non è rimasto nulla, anche tu sei stata contagiata dal sottoscritto, tra poco avrai la nomina di Malandrina ad Onorem!"
Scosse la testa.
"Sirius, muoviamoci... Non eri tu quello che aveva fretta?!"
"Ragazzi, io sono distrutto, vado direttamente a dormire, gli allenamente di Quidditch sono stati masacranti!"
"Va bene, tesoro..."
"Felpato vai a dormire e levati di dosso che non sei esattamente un peso piuma! Eccomi Lily!" e la seguì fuori dal ritratto.
Dopo due ore avevano finito la ronda, quando in un'aula poco distante sentirono dei rumori.
"Vado io Evans, tu stai dietro, sarà qualche ragazzo appartato ma non si sa mai.."
"Black, so cavarmela benissimo da sola..."
Senza ascoltate quello che lui le aveva detto spalancò la porta ed entrò con la bacchetta in mano.
"Lumus"
Seguita da Sirius si iniziarono a guardare intorno, cercando in ogni angolo della stanza, ma nulla. Perplessi stavano per fare dietro front quando alle loro spalle la porta venne sbattuta con forza. Si voltarono all'unisono sentendo solo la risata di Pix echeggiare nei corridoi.
"Brutto Poltergeist... Questa me la pagherai cara!" urlò Sirius.
"Calmati, cerchiamo un modo per uscire!"
Provarono una serie di incantesimi ma tutto sembrava inutile. Qualcuno doveva aver aiutato Pix nella sua ultima bravata.
"Quando lo prendo giuro che se ne pentirà amaramente..." continuò ad inveire ormai contro il nulla.
Lily vedendolo arrabbiarsi e urlare al vento sorrise divertita.
"Che fai Evans, sorridi? Siamo bloccati qui dentro e sorridi? Mentre potrei già essere al caldo del mio morbido ed accogliete letto!" ma in realtà era solo preoccupato di dover passare una notte insieme a lei.
"Su, non hai quello specchietto che usi con James quando siete in punizione?!"
"Lily, sei un genio!"
Iniziò disperatamente a cercare la loro ultima ancora di salvezza per sfuggire al destino, la sua ultima possibilità che tutto rimanesse come ora.
Nelle tasche dei pantaloni non c'era, idem per quella del mantello, poi un'illuminazione: il comodino, lo avevo poggiato lì prima degli allenamenti e se ne era scordato!
"Non ce l'ho..." ammise lui desolato
La speranza nei loro volti lasciò il posto alla rassegnazione, contemporaneamente si accasciarono a terra poggiandosi alla porta sigillata.
"Passeremo la notte qui..."
*Insieme* pensarono entrambi, ecco un'altra croce e delizia di quest'anno scolastico.
Una notte intera con la persona che da qualche tempo occupava il centro dei loro pensieri scanzando quelli di un fidanzato innamorato e di un amico fedele.
"Non possiamo passala qui Lily..." ammise in tono colpevole.
"Perchè?" gli chiese stupidamente, lo sapeva benissimo anche lei.
"Lo sai benissimo, stiamo cercando di nasconderlo dalla fine dell'anno scorso, dalla festa di fine anno!"
"Allora lo ricordi?" chiese lei stupita.


o.o.o


Erano tutti ubriachi, anche Lily non era perfettamente lucida, nonostante la sua riluttanza aveva ceduto ad un pò di Fire-Whisky. In fondo ora con lei c'era james, il suo ragazzo, non avrebbe mai permesso che le accadesse qualcosa. Stavano insieme da 5 mesi, lui aveva finalmente messo la testa a posto dopo anni di corteggiamneti e comportamenti sbagliati e lei aveva ceduto al suo innato fascino.
Dopo aver buttato giù l'ennesimo bicchiere, si sedette accanto al suo ragazzo.
"James..."
Ma Lui non rispondeva, comodamente svaccato sul divanetto in pelle.
"James..." Lo scosse leggermente.
"Non ha mai retto l'alcool!" commentò una voce ancora sobria.
"Ohi Remus, lo puoi portare su tu? Non penso di riuscirci..."
"Si, non preocciparti, ci penso io, ho già depositato Minus nel suo letto!"
"Grazie, sei un amico!"
"Figurati... Tu che fai?"
"Metto un pò in ordine qui, e poi vado a letto anche io" Si alzò in piedi cercando di non cadere a causa di un piccolo giramento di testa.
"Tutto bene?"
"Si, si...!"
Iniziò a girare nella Sala Camune, era vuota, ormai tutti erano rientrati nelle loro camere, con un semplice Gratta e Netta riuscì a sistemare tutto, stava per andare a letto quando dalla porta entrò un Sirius Black, sorridente e barcollante.
Lily gli andò in contro.
"Sirius, hai bevuto troppo, come al solito..."
"Oh Lily..." le sussurrò in un orecchio.
*Santo Godric, quanto è bella*
Un leggero brivido le percorse la schiena facendole venire la pelle d'oca.
"Dimmi.."
"Sei bellissima questa sera..."
*L'ho detto veramente?!* pensò confuso.
Le guancie della ragazza si imporporarono
"Quando arrossisci lo sei ancora di più!"
"Tu invece sei molto ubriaco!"
"Si, probabile, ma so quello che dico... Nessuna è come te, e fidati, ne ho viste di ragazze..."
A quell'affermazione un moto di gelosia si impossessò di lei, come ormai accadeva da un pò di tempo, ogni volta che vedeva una ragazza fargli le moine intorno le si chiudeva lo stomaco.
*Gelosa io? Di Sirius? L'alcool devi avermi fatto male!* pensò cercando di cacciare quella sensazione.
"Trovati una brava ragazza invece di saltare da un letto all'altro, no?" rispose stizzita e sperando che lui fosse troppo ubriaco per accorgersene.
"L'unica ragazza per cui metterei la testa a posto, purtroppo è occupata..."
Il cuore della rossa perse un battito.
"Di chi stai parlando?"
"Possibile che non ti sei mai accorto di nulla?! Tu mi piace Lily, tantissimo, dal primo momento che ti ho visto... Ma James è il mio migliore amico, e tu la sua ragazza..." rispose con lo sguardo perso nel vuoto.
"Sirius..." Non sapeva cosa dirgli.
"Shhhh...." le fece poggiandole un dito sulle labbra rosa e trabbalando leggermente "non dire nulla, non ce ne è bisogno! Tanto domani con l'effetto di tutto ciò che abbiamo bevuto non ricorderemo nulla!"
Lei sorrise malinconica, ma fermò la sua avanzata incerta, si alzò sulle punte dei piedi e gli stampò un delicato bacio sulle labbra.
Sapeva di menta.
Come le sigarette che era solito fumare.
"Cosa?" chiese Sirius confuso, ma con occhi raggianti.
"Shhh..." questa volta fu lei a zittirlo poggiandogli un piccolo dito sulle labbra che aveva appena sfiorato con le sue " Tanto domani mattina non ricorderemo nulla! Buonanotte Sirius, sei stato il primo ragazzo che ho guardato il primo anno entrando nella Sala Grande, i tuoi occhi mi avevano incantato!"
Era vero? Si domandò lei.
Si... ora lo ricordava perfettamente, doveva aver rimosso quel ricordo per far posto a tutte quelle nozioni apprese in 6 anni di studi.
"Buonanotte Fiorellino!"
Andarono a dormire, avvolti dal senso di colpa, ma irrimediabilmente felici.
La mattina dopo, quando si svegliarono, entrambi ricordavano tutto, ma non lo avrebbero mai ammesso.


o.o.o



"Come potrei dimenticarlo Fiorellino?"
Lily avvampò, ringraziando l'oscurità che celava il suo imbarazzo.
"Sirius, noi..." tentò lei.


Non mi dire niente, stami ad ascoltare,
sono troppe notti che ci dormo male,
tu mi piaci forte, tu mi prendi dentro
e non c'è bisogno che ti dica quanto.


"No, non aggiungere altro, ascoltami, da quel giorno io non riesco più a dormire serenamente, non solo per i sensi di colpi che mi dilaniano, anche perchè ti sogno e sogno una nostra vita. Non dormo, ma non perchè mi pento di quello che provo per te, è un sentimento bellissimo che mai avrei sognato di provare, vorrei avere la fortuna di essere James, di poterti baciare in ogni momento, di amarti alla luce del solo, ma non c'è bisogno che ti dica quando lo desiderei, penso tu lo abbia capito bene."


Ma la vita a volte ha i suoi comandamenti,
qualche volta da difendere, anche con i denti,
ti vorrei, ma lo so, non si può
tra di noi, questo no, non si può.


"Ma nella vita non si può avere tutto ciò che si vuole, e lo so bene, ci sono tante regole, alcune le infrango ogni giorno, senza pormi problemi, perchè ne risponderei in prima persona senza che nessuno ci vada di mezzo, ma questa regola non posso non rispettarla. Non sai ora quanta sia la mia voglia di accarezzarti il volto, di dirti quanto sei speciale, di stringerti a me per il resto della mia vita. Ma non possiamo, tra di noi tutto questo non potrà mai esserci."
Una lacrima bagno il viso di Lily, sapeva anche lei che era sbagliato, ma non poteva non soffrirne.


Ti sorprenderà che sia proprio io
che non credo in niente, che non credo in dio,
a tirare in ballo questi sentimenti
e a tirarme indietro con te qui davanti.


"Lo so, è stranissimo che io mi tiri indietro con una ragazza, che sia io a dirti che non possiamo, io che non mi curo di queste cose, dei sentimenti delle persone, è stranissimo che sia io a dirti tutto questo!"
Un singhiozzo interruppe le sue parole, stava piangendo, Sirius Black stava soffrendo per una ragazza che non poteva avere, che non poteva neanche immaginare.
Delicatamente lei, contrariamente a quanto avrebbe dovuto fare, si accostò maggiormente a lui, stringendolo fraternamente, nonostante non lo considerasse in quel modo, cercando di fermare le lacrime di entrambi.


Sei la donna del mio amico e a qualunque costo,
non possiamo fargli questo, non sarebbe giusto;
dirti si, sarebbe facile,
ma io no, non posso farcela.


"Sei la ragazza di James, del mio migliore amico, e anche se mi condanno all'infelicità, non merita questo, lui è un ragazo fantastico, è stato il mio primo vero amico, il primo che mi ha accettato e che mi è stato accanto. Ha aperto le porte della sua casa ad un reietto, mi ha ospitato, lui e la sua famiglia, mi hanno accolto come uno di loro. Sarebbe troppo facile cedere ai miei sentimenti per te, sarebbe egoistico, e in realtà lo sono, ma non con lui. Non lo merita." Anche lui abbracciò il sottile corpo della ragazza, poterla stringere, sentire il suo profumo.

 
Se io fossi in me ti trascinerei qui su questo letto,
non ci penserei neanche per un po' ti farei di tutto;
mi innamorerei come forse io non ho fatto ancora,
ma non è così, noi saremmo noi solo per un'ora.


"Se solo potessi ti trascinerei nel mio letto, non ci penserei neanche un momento, ti amerei con tutto me stesso, amerei ogni tua piccola lentiggine, ognu tua piccolo filo ramato, amerei te, amerei la mia piccola felicità.
MI sono innamorato di te Evans, come non ho mai fatto con nessuna ragazza fino ad ora, ho sempre usato il loro corpo, ma con te sarebbe diverso!"


Scappa via, scappa via, scappa via,
non mi dare il tempo mai di poter cambiare idea.
Non si può, non si può, non si può
scivolarci tra le braccia e guardarci ancora in faccia
non si può.


"Devi andare via da me perchè non so quanto riuscirò a resistere dal baciarti, appena riusciremo ad uscire da questa stanza non potremo più stare insieme da soli. Non posso cambiare idea e la testazione è forte, perchè è forte il mio amore per te!"
Si allontanò dal corpo invitante della ragazza, sarebbe stato impossibile resistere ancora al suo profumo di pesca.
"Capiscimi Lily, è per James..."



Ti regalerò tutti i miei silenzi

perchè sei per lui più di quanto pensi,
è la amico mio da che sono al mondo
e non saremo noi a buttarlo a fondo.


"Ogni mio pensiero continuerà ad essere per te, ogni mio sguardo ti cercherà, ma non possiamo cedere, perchè per lui vali molto di più di quanto lascia intendere, lui sogna di sposarti, di fare dei bambini con te... E se noi gli facessimo una cosa del genere, lui ne sarebbe distrutto. Non possiamo farlo!"
"Sirius, ogni volta che mi sei accanto il mio cuore accellera, ogni volta che pronunci il mio nome sento le campane suonarmi nelle orecchie. Ogni volta che ti vedo accanto a qualche ochetta starnazzante vorrei ucciderla. Ma hai ragione tu, James non merita tutto questo! Lui mi ama veramente e ne morirebbe se scoprisse qualcosa!" ammise.


Quante volte lui per me è finito a botte,

quante donne abbiam diviso, quante ne abbiam fatte,
ma con te, questo no, non si può,
tu per lui, sei di più, tu sei tu.


"Già, non si può, se solo penso tutte le volte che mi ha difeso, che mi ha spalleggiato con i Serpeverdi, le volte che è finito in punizione al posto mio. Sai quante ragazze ci siamo scambiati prima che arrivassi tu, ma con te non si può, lui ti ama veramente, per lui sei di più!"


Se io fossi in me non ti chiederei di lasciarmi stare,

che ogni volte che ti vedrò con lui mi farò del male;
non ti perderò se ti incontrerò in un'altra vita,
ma stavolta no, anche se lo so che non è finita.


"Ogni volta che ti vedrò accanto a lui, sarà come un cruciatus dritto al cuore, sarà come morire, ma sarà felice per te e James, perchè insieme vivrete una vita fantastica e piena d'amore. Però ti giuro, che se in un'altra vita ci dovessimo incontrare, non sarò così leale, sarei il primo a farmi avanti e non ti perderei. Ma in questa non possiamo!"
Lily lentamente si riavvicinò a lui, inginocchiandosi tra le sue gambe piegate, lentamente gli accarezzò il volto perfetto fino al mento, per poi sollevarlo e fissarlo intensamente negli occhi, come non aveva mai avuto il coraggio di fare.



Scappa via, scappa via, scappa via.
Non si può, non si può, non si può
scivolarci tra le braccia e guardarci ancora in faccia
non si può.


"No, Lily, allontanati... Non possiamo! Io non posso guardarti ancora negli occhi e impormi di non amarti!"
"Lo so, Sirius, ti chiedo solo una cosa."
"Cosa?"
"Un Primo Ultimo Bacio!"
"Mah..."
"Ti prego! Lo vogliamo entrambi, non riuscirei a vivere con questo rimpianto!"
Felpato poggiò le mani sul bellissimo volto della sua amata per avvicinarlo lentamente al suo, quasi con paura, come se tutto dovesse infrangersi da un momento all'altro poggiò le sue labbra su quelle di lei, iniziando a baciarla.
In quel bacio c'era tutto il dolore per un amore che non sarebbe potuto nascere, per un amore che non avrebbe mai visto la luce del sole, ma che sarebbe morto in quella squallida stanzetta, piena di polvere e banchi distrutti.
*Ti amerò per sempre Lily Evans, ci sarò quando avrai bisogno di me e ti guarderò da lontano quando sarai felice con il mio migliore amico*.
Quando il bacio finì entrambi avevano le guancie rigate da pesanti lacrime, distrutti da quell'unico contatto che non avrebbero più potuto avere.
Senza scambiarsi più nessuna parola, si sedettero vicini aspettando qualcuno, che la mattina dopo, sarebbe venuto a liberarli dalla loro prigione incantata.


______Parola a ME______

Che ne dite?
Spero che non sia un totale disastro...
Se volteve farmi felice lasciate un commentino, anche per dire che fa schifo...
Baci a tutti.

Sunflower

 


  
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