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Autore: Shenron87    08/03/2015    2 recensioni
Spesso, nella vita di tutti i giorni, siamo convinti che il nostro destino sia lineare...se mi alzo prendo in tempo il bus...se non sento la sveglia arrivo tardi a scuola. Vi siete mai chiesti cosa sarebbe successo se anziché compiere l'azione A, voi aveste compiuto la B? ebbene questa potrebbe essere una di quelle volte. Nella novel principale Akeno, un ibrido umano-angelo caduto scappa da sola ed incontra Rias Gremory...qui invece poco dopo essere scappata si imbatte in un personaggio che in altri universi non è nato...la cui sola presenza per Angeli e Demoni è un eresia. Lui è un Nephilim nato da un genitore demone e da un Caduto...Dio stesso vietò la loro nascita...ma permise la sua. La sua presenza influirà molto con la trama e molto con i personaggi perché andrà ad influire su tutti gli eventi futuri...l'esempio più lampante è che il protagonista sarà il primo "uomo" che Rias vedrà...in secondo luogo il protagonista è sia l'ultimo della sua famiglia, che l'unico essere della sua razza e come tale ha fin da piccolo un suo sogno.....
Genere: Avventura, Azione, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Cronache di un Nephilim '
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d eccoci finalmente giunti al tanto agognato duello. Vi chiedo scusa se potrà non piacere, visto che mi ritengo una frana nel descrivere i duelli, e visto che per chi conosce l'opera originaria, sa bene che al momento attuale non c'è storia, ma è stato volutamente pensato per essere così. Con i prossimi due, credo, capitoli, il primo ciclo vitale di Kalel avrà fine e un nuovo inizio lo attende, ma per quello dovrete attendere next week :)

VOLUME 2 LIFE 7 : La scelta parte 1

Erano passate alcune ore dal momento in cui gli adulti si erano smaterializzati da ciò che una volta era il salotto il mio salotto e, sebbene tutti fossero divorati dal tarlo della curiosità, per quanto riguardava la frase che avevo pronunciato qualche ora prima, era bastato un solo sguardo di Angela affinché tutti comprendessero che era meglio rimandare le domande ad un altro momento.
Io però non ero di questo avviso e per questo prendendo il volto di Rias tra le mani, con sua grande sorpresa la baciai in pubblico.
“M-Ma tu odi le effusioni in pubblico... e poi...” balbettò quando ci separammo.
Io capivo bene i motivi di tale titubanza. Avevo infatti dichiarato di essere il figlio di sua cognata e ciò poteva sembrare, lievemente anomalo per chi non sapeva ciò che sapevo io. Per questo, schiarendomi la voce e ricorrendo alle parole più dolci e semplici possibili, mi apprestai a chiarire ogni dubbio, utile solo a confondere una mente che aveva bisogno della massima concentrazione in vista del match con Serafall.
Si avete capito bene, non ho intenzione di farla combattere con Raiser... lui è la mia preda ed oggi capirà che le fenici non volano in eterno.
“Oggi hai rischiato la vita per me... quello che odio non ha importanza. Ma voglio dirti solo una cosa. Grayfia si è solo impiantata il mio embrione, ma non ho nessuna parentela genetica con lei, o con tuo fratello. All'anagrafe io risulto registrato come figlio di un'altra donna. Noi ci possiamo amare senza problemi... anche se capisco che tu possa avere qualche titubanza."
"Qualche?" domandò con sarcasmo
"Allora immagina che, come capita spesso tra gli umani, mia madre non potendo portare a termine la gravidanza ha chiesto a Grayfia di partorirmi al posto suo...” risposi con calma, tenendole il viso tra le mani ed avvertendo tutta l'ansia che la divorava.
Fu allora che pose la domanda che, seppur negandolo, io stesso mi ponevo.
Perchè Grayfia non mi aveva mai detto di essere lei la donna che mi aveva partorito e cresciuto per 8 lunghi anni?
In fondo, essendo la moglie di un Maou poteva farmi risultare come figlio adottivo, ed avendola ritrovata, come stabilito dai due Dei, avrei potuto vivere con lei e Sirzech avendo finalmente una famiglia completa.
Fu allora che vedendo un oggetto, rimasto miracolosamente illeso, ebbi l'intuizione che speravo fosse la verità. In fondo poteva essere che ancora non poteva dirmelo per motivi legali... ma in cuor mio quell'oggetto fece sorgere un idea che, assieme alle parole pronunciate da Sirzech solo pochi mesi fa, sembrava collimare con la situazione attuale.
Per questo, sereno come mai lo ero stato, domandai alla mia ragazza di voltarsi e di riferirmi cosa avrebbe visto.
Inutile dire che la mia richiesta sembrò anomala, e non solo per Rias, ma lei si fidò e voltandosi, come tutti gli altri, non comprese cosa le volessi dire
“M-Ma c'è uno specchio...” esclamò incredula
“E cosa vedi riflesso nello specchio?” domandai sorridendo, dandole una spinta per capire ciò che io ritenevo fosse la verità dietro le azioni di mia madre.
“Vedo noi du...” iniziò a dire, interrompendosi di colpo per iniziare a piangere.
“Adesso hai capito...” dissi sorridendo mentre da dietro le cingevo le spalle.
Fu allora che Akeno, prendendo la palla al balzo, espose le sue remore. Secondo lei qualcosa non combaciava.
“Potevano adottarti quando ti trovarono...” obiettò Akeno irritata per quella che riteneva un ingiustizia.
“Giusto..." convenni in modo affabile "...ma se ti ricordi io avrei dovuto vivere con loro, se non fosse stato per una bella diavoletta dai capelli rossi, che pretese che andassimo a vivere nel suo castello e che fin dalla prima notte si intrufolò nel letto dove dormivamo io e tu...” dissi sorridendo.
“Cioè loro avevano capito che a te piaceva lei e viceversa? E per farvi stare insieme Grayfia ha messo da parte la sua felicità di madre?” domandò Asia con le lacrime agli occhi.
“Beh all'epoca eravamo troppo piccoli per parlare di attrazione. È probabile che intuirono come crescendo assieme, quando avremmo raggiunto l'età giusta, qualcosa potesse scattare. In fondo tra mia sorella e mio cognato accadde una cosa simile, sebbene nel loro caso mio nonno forzò le cose per i suoi interessi personali. Inoltre io credevo che mia madre fosse morta... ma in ogni caso questa è solo la mia ipotesi...”
“Q-Quindi se io non ti avessi... oggi tu... e tutto questo...” balbettò Rias contrita.
“Se tu non avessi fatto ciò... oggi avrei rapito la mia dolce zietta adottiva per sposarla in segreto...” risposi consolandola.
Ma le mie parole ebbero l'effetto opposto.
“Perché non mi odi? Non hai potuto ricevere l'amore di tua madre, pur avendola vicina... tu l'hai cercata per anni!” tuonò.
“Ed ho trovato ad Angela, ad Akeno e a te... uno scambio equivalente non credi? Poi ascolta piccolina... io l'ho avuta vicino e lei mi ha sempre riversato tutto l'amore di cui avevo bisogno. Inoltre io stavo male perché credevo che fosse morta dopo aver subito cose bruttissime senza che io potessi salvarla. Ora so che è viva, che non le è successo nulla e che è sposata felicemente e che ho un fratellino... Poi non sappiamo tutti i fatti. Conosci tuo fratello... dopo la conferenza tirerà fuori tonnellate di video e fotografie e racconterà tutto ciò che è successo dall'inizio al giorno in cui il mio viaggio ebbe inizio...”
“Non mi odi?” domandò Rias sfoderando uno stupendo paio di occhioni da cucciolo.
“No..." risposi dolcemente "...e se oggi ci sarà una rottura definitiva... cosa che vorrei evitare con la mia scelta, ti sposerò... stanotte stessa se mi potrò muovere...”
“Ma cosa hai scelto di diventare?” chiese Angela curiosa
“Lo vedrete stasera... ma posso dirvi che il processo ha già avuto inizio prima che ne parlassi con Sirzech. Se tutto andrà come spero, dovrei riuscire a portarlo a termine prima di battermi con Serafall...” dissi sorridendo mesto.
"Qual'è il problema?" domandò Angela preoccupata.
"Nessuno... solo che avrei preferito non dover scegliere in diretta"
Era una mezza bugia, e sapevo bene che Angela non mi aveva creduto, ma dal suo sguardo compresi che avrebbe evitato di approfondire la faccenda per il bene di Rias.
Fu in quel momento che Indra, rendendosi visibile, con la sua inguardabile camicia Hawaiana, si intromise nella discussione.
“Vedo che sei tornato a sorridere... mi fa piacere... e come direbbero gli inglesi : Love is in the air tonight... Nephi-boy”
“Oh Indra ciao...  non ti avevo visto” lo salutai tranquillo come se fossimo amici di vecchia data.
“Ciao?” ripeterono sconvolti tutti i ragazzi e il nume.
Si lo so, salutare con un ciao, un dio potrebbe risultare lievemente irrispettoso, ma avevo la risposta pronta.
“L'hai detto tu che siamo amici... poi una divinità così giovanile, dubito che voglia essere trattato da vecchio...” risposi cercando di lusingarlo.
Sentendo la mia risposta, il vecchio nume sbuffò divertito e mi domandò se per caso avessi bisogno di qualcosa... per caso ovviamente.
“Vedi... come dire... io non mi fido minimamente dello zio di Rias. Sarebbe capace di far rapire Rias durante il game stesso senza ascoltare le mie paroline di pace...” dissi sperando di attirare la sua attenzione.
Con mia sorpresa il dio, non solo ascoltò tutto senza interrompermi, ma mi diede ragione.
“Plausibile quindi cosa vorresti che facessi?”
“Beh il mio piano è semplice.... devi solo....” mormorò il ragazzo in modo che solo il dio potesse udire il discorso.
“Audace... un piano semplice e geniale...” furono le sue uniche parole
“Secondo te è fattibile?” chiesi speranzoso.
“SI PUO' FARE!” urlò il dio imitando un film parodia di un celebre romanzo.
Dopo quella citazione, una delle più squallide dal giorno in cui lo conobbi, io e lui passammo il resto del tempo ad imbastire una strategia che fosse sufficientemente elastica da coprire una vasta gamma di ipotetici eventi.

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[11.40pm].

Il momento delle decisioni irrevocabili infine giunse.
Mancavano ancora una manciata di minuti prima che fosse dato inizio alle ostilità... una manciata di minuti separava noi dal delizioso nettare del trionfo... o dall'amaro calice della sconfitta.
Ma non ci importava. L'unica cosa che desideravamo non era la vittoria contro Serafall, che nella peggiore delle ipotesi avrebbe riscosso da me il suo premio... ci interessava tutelare Rias dai Bael, e ciò sarebbe successo anche a costo di bruciare come una falena davanti ad una candela.
Eravamo riuniti nel Dojo e stavamo aspettando nelle nostre posizioni più rilassanti. Tutti sapevamo che ad eccezione di Raiser, in quella squadra nessuno era alla nostra altezza. Serafall era un altro paio di maniche, ma la cosa positiva, se tale si poteva definire, era che Serafall e la squadra di Rias sarebbero scese in campo solo quando l'esito del duello con Riaser sarebbe stato definito.
Non avevamo una divisa. Ognuno indossava ciò che lo faceva sentire più tranquillo : Goemon indossava la sua divisa di Aikido, Shigure il suo Kimono con la cotta di maglia, Kurama un uniforme scolastica di colore bordeaux che indossava alle medie, Angela l'uniforme della scuola, Tisifone e Docrates dei vestiti creati da Ajuka sama, capaci di sopportare le loro trasformazioni e Logan i suoi abiti di sempre. La squadra di Rias invece indossava l'uniforme della scuola.
Dare la libertà di indossare i vestiti con cui si sentivano più a loro agio, non era stato però sufficiente a dare loro la tranquillità necessaria ad affrontare un Maou.
Per questo ognuno di loro mise in atto una serie di gesti, scaramantici se così si possono definire, necessari a trovare la concentrazione ottimale per affrontare Serafall.
Shigure, Kiba e Goemon meditavano in posizione seiza con la loro spada sulle ginocchia.
Kurama leggeva un libro di botanica tenendo la mano di Koneko, Logan accordava la sua chitarra, Tisifone e Docrates passavano il tempo in romantiche effusioni, mentre Rias, Akeno ed Angela mi chiesero di abbracciarle per dar loro la forza. In separata sede anche Saji ed Asia erano teneramente abbracciati, sebbene non sapessi fino a che punto fossero arrivati.
Sono un pessimo padrone... ho avuto così tante cose a cui pensare da dimenticarmi di loro, i più giovani ed inesperti demoni del gruppo... quelli con la maggior mole di dubbi esistenziali e le maggiori paure.
Fu in quel momento, mentre riflettevo sulla mia scarsa attività di mentore che sentimmo una voce.
“Mancano 10 minuti al match.”
Era Grayfia che ci parlava via cerchio magico, ma non era la solita Grayfia... era fredda distaccata. Quando confermò che ci fossimo tutti ci iniziò a spiegare le regole della battaglia.
“Quando sarà il momento di iniziare lo scontro, sarete teletrasportati nel campo di battaglia. Il luogo dell'incontro usato per le battaglie è in una posizione diversa. Potrete combattere con tutto il vostro potere. È uno spazio monouso quindi sentitevi liberi di combattere per la vostra soddisfazione. Il primo duello vedrà scontrarsi Kalel Phele e Raiser Phenex, solo i membri di queste due squadre potranno scendere in campo. Finito il match, i membri in grado di combattere si uniranno alla squadra di Rias Gremory ed affronteranno Sarafall Leviathan sama. Se i due Re, dovessero perdere conoscenza, l'incontro sarà vinto da Maou-sama. Questo “Rating Game” doveva essere osservato anche dai membri di altre casate, si trovano in una apposita sala e vi osservano tramite un broadcast... ma su richiesta di Raiser-sama sarà visibile in inferno-visione. Obiezioni?”
“Nessuna...” rispondemmo io e Rias pacati
“Vi avverto che gareggiando un Maou, il Gran Re, ha deciso di arbitrare lui il game. State attenti a non stuzzicarlo.” disse interrompendo la comunicazione.
Quando la comunicazione venne interrotta notai che ci trovamo ancora nel Dojo... solo che sembrava molto più grande di prima.
“Siamo stati trasferiti...” dissi anche se tutti se ne erano già resi conto da soli.
"Giocavamo in casa" mormorò Saji ingenuamente.
Ma lo contraddissi. Sebbene l'interno del dojo fosse simile, nulla garantiva che anche l'ambiente esterno lo sarebbe stato.
Uscendo fuori infatti ricevemmo la conferma che le mie ipotesi erano corrette. Tra i 4 edifici, il dojo, l'edificio centrale, quello secondario e la serra erano stati inseriti fiumi e foreste. La superficie era infatti stata aumentata di ben 100 volte. E se il Dojo era la nostra base, per esclusione, Serafall si sarebbe dovuta trovare nella serra.
Fu allora che una voce, riverberando nell'aria ci destò dai nostri pensieri.
“La squadra di Kalel Phele e di Raiser Phenex si presentino all'arbitro per discutere di alcuni dettagli...”
“Tuo zio ha già iniziato a rompere... meno male che siamo in diretta” mormorai felice che non ci fossero regole che sancivano penalità per insulti verso l'arbitro.
“Ti ho sentito marmocchio... vi aspetto al centro del capo... all'aperto” tuonò il giocondo sovrano.
Ci mettemmo in marcia e con deliberata calma, ci avvicinammo a quello che esteriormente assomigliava all'edificio principale. Potevamo coprire la distanza in pochi minuti, ma preferimmo procedere con lentezza visto che la notizia di un cambio nell'arbitraggio ci aveva lievemente scossi.
Quando arrivammo Raiser sorrideva... forse convinto di avere già la vittoria in tasca.
Il Gran Re, copia identica, barba a parte, del suo primogenito, invece era di una felicità tale che ad un funerale avreste visto persone più allegre.
“Sarò breve... tu Raiser-kun hai 14 pezzi?” tuonò scontroso come se il dover stare nello stesso luogo con umani reincarnati o peggio, nel caso dei miei servi, gli desse estremamente fastidio.
“Si Maestà... come da regolamento tutti gli effettivi sono stati teletrasportati qui...” disse Raiser-facciadiculo-Phenex
“Tu invece?" chiese bloccandosi alla vista di Rias 
"Cosa ci fa mia nipote qui?” domandò fissandomi con lo sguardo di chi osserva un essere inferiore.
“Lei è il mio unico pedone!” dissi sostenendo il suo sguardo con il sorriso sulle labbra.
“Ti sei abbassata fino a questo punto? Per un mezzodemone?” tuonò indignato Raiser, che ignorammo del tutto.
Perfino sua Maestà lo ignorò chiedendomi, avendo leso l'accordo tra più casati, come mi dichiarassi.
Inutile dire che la mia risposta non gli piacque, ma non avevo voglia di sopportare ulteriori offese da un essere che non aveva alcun merito se non la fortuna di nascere con un determinato status sociale.
“Dichiaro che non me ne frega un cazzo. Questo coglione lo batto ad occhi chiusi. Rias ha preteso di diventare una mia serva perché qualche Gran Re da quattro soldi ha riesumato leggi arcaiche...” dissi mentre Raiser, ignorò le offese alla sua persona tremando al solo pensiero di ciò che sarebbe successo di li a poco.
In effetti, il Gran Re non prese proprio bene le mie paroline gentili, al punto che rilasciò una piccola parte della sua energia, tale da far tremare quel buffone del mio rivale ed allontanare, con forza, i membri più deboli della mia squadra.
Io ed Angela invece restammo fermi immobili ad osservare quello spettacolo penoso, impedendo a Rias di essere spostata.
Fu allora che, dopo qualche secondo, schiccando le dita generai una crepa nello spazio vicino a me dalla quale una voce tonante esclamò :
“Stiamo calmi... Bael-kun”
In pochi secondi, la crepa divenne un varco talmente grande da permettere il passaggio di un essere umano rivelando l'identità del disturbatore.
“Tu? che ci fai qui?” domandò irritato l'arbitro.
"Io? Oh sono un mero osservatore... siccome Kalel-kun teme che giochi sporco ha chiesto la mia imparziale supervisione. Ti avverto, lui è un mio amico... tocca lui o uno dei suoi servi ed io distruggo gli inferi... chiaro? Lascia divertire i marmocchi e tutto andrà bene” disse spazzando via il Gran Re con un lieve aumento della sua aura.
“Lui è un demone... ed in quanto tale...” protestò il Gran Re con foga cercando di rimettersi in piedi.
“Permettimi di dissentire... ma capirai, fra qualche minuto almeno, che non è il primo errore che commetti...” lo interruppe in modo deciso il Dio.
“E la posta? Cosa ci guadagno io se vinco adesso?” obiettò Raiser timidamente che pensava solo al suo tornaconto personale.
Inutile dire che mi ero premunito. Non avrei mai fatto fare una pessima figura a Rias o alla sua famiglia, anche se fossimo dovuti fuggire via assieme ad Indra. Per questo, tirando fuori un certificato ottenuto da Ajuka sama, dichiarai con tracotanza :
“Se, e sottolineo se, vincerai... ti donerò il feudo di mia madre. Qui vi è un certificato che attesta che ne ho uno e che vale più di ciò che avresti ottenuto sposando Rias.”
Il Gran Re prese il certificato vedendo che era autentico dichiarò che non vi erano motivi per attendere oltre.
“Bene. È tutto in regola... ma sappi che quando il match sarà finito ti insegnerò in diretta cosa succede a sfidarmi...” disse gelido Lord Bael.
“Mi sto cagando sotto...” risposi mentre tutti tremavano di paura.
Avevo sfidato in pubblico il Gran Re, cosa che non accadeva da secoli o, per essere precisi, erano secoli che nessuno restava in vita dopo averlo fatto. Anche se nessuno dei miei predecessori aveva un dio del calibro di Indra come alleato.
Fu allora che mi avvicinai a Rias e baciandola, infischiandomene del fatto che fossimo in diretta le dissi :
“Se tuo zio proverà a farti del male io ti proteggerò a costo della mia vita... non mi interessa chi sia o che rango abbia. Se per Angela ho sfidato il Paradiso, se per Akeno ho attaccato Indra... tu non sei da meno. Se riuscissi a battere Serafall-sama ti renderei la mia moglie legale... ma se così non fosse, sconfiggere un despota che applica leggi arcaiche è un piccolo sacrificio. Ora voglio che tu e gli altri, non prendiate parte allo scontro ed entriate dentro la barriera che Angela creerà.” ordinai sentendo Lord Bael dare il via allo scontro.
Nessuno però si mosse, nemmeno Raiser... forse era troppo sconvolto a causa della mia spavalderia ma si ricompose subito.
“Ma...” obiettò Docrates che bramava la lotta più di chiunque altro.
“Niente ma Docrates... eccetto Raiser sono tutte ragazze e voi non sapete controllarvi. Inoltre non voglio che vi feriate per causa mia. Io e Rias abbiamo causato ciò ed io mi assumerò le mie responsabilità." dissi fissandolo negli occhi con intensità, prima di rivolgermi alla mia regina.
"Angela crea una barriera ed assicurati che nessuno esca... o vi decurto la paghetta...” dissi sorridendo.
Alla fine tutti capirono che non era mancanza di fiducia nei loro confronti, ma che lo chiedevo per preservare le loro energie in vista dello scontro successivo.
Compresero inoltre che non mi sarei trattenuto per dimostrare che ero un degno sposo per Rias e per scoraggiare i Bael dall'iniziare una faida.
“Sai non so se ammirarti per come affronti le difficoltà o deriderti per come attiri nuovi problemi...” si intromise Raiser
“Se ho parlato cos' è perché ho le spalle coperte....” fu il mio commento laconico.
“Che vuoi dire?” domandò curioso
“Niente di importante ma visto che sarai svenuto... ti manderò la cassetta che sto registrando...” dissi espandendo di colpo la mia aura
“Ragazzi tutti dentro la barriera ORA!!!!” gridò Angela avvertendo che avevo iniziato a combattere.
Quando vidi che la mia regina aveva creato la barriera, alzai l'indice sinistro e condensai una grossa quantità di aura cremisi nel dito.
Raiser e Rias vedendola iniziarono a domandarsi come avessi fatto.
Quella infatti non era un aura qualsiasi... quella era l'abilità dei Bael... quella era la distruzione...
Lanciai con pigrizia la sfera verso il centro esatto del campo, verso la replica dell'edificio in cui vivevo con le mie due ragazze ed Akeno ed essa, fluttuando come avevo visto fare a quelle di Sirzech, si posizionò dove volevo.
Tutti i demoni presenti sul campo di battaglia, mi fissarono stupiti che non l'avessi scagliata verso la squadra di Raiser, ancora posizionata accanto al loro Re, ma li ignorai e mi limitai a schioccare le dita.
Docile come un agnellino, obbedendo al mio comando la sfera si ingrandi rapidamente oscurando l'intero Ring in pochi secondi e, quando il potere che avevo accumulato esaurì la sua furia... nulla più rimaneva del campo di battaglia. Perfino il dojo e la serra andarono distrutti.
Fu allora che la voce di Lord Bael, che aveva evitato di ferirsi espandendo la sua aura, con insolito stoicismo annunciò :
“8 pedoni, 2 cavalieri, 1 alfiere, 2 torri, 1 Regina di Raiser Phenex si ritirano”
Io ed Indra avevamo protetto i nostri corpi in modo simile e non dovetti preoccuparmi troppo per gli altri miei amici : loro erano al sicuro dentro la barriera, così come i giocatori non scesi in campo.
Raiser e sua sorella? Beh loro non si degnarono di evitare l'esplosione... loro potevano rigenerarsi.
“Potevi dirmelo che avresti attaccato subito... avrei creato la barriera prima” urlò Angela quando il frastuono causato dalla detonazione cessò del tutto.
“Se ti avvertivo, che attacco a sorpresa era? Inoltre le sue serve sono professioniste, mi seccava inseguirle una ad una... Ora restate li! Devo insegnare ad un bambino cattivo che i soldi non sono l'unica cosa importante...” dissi avvicinandomi al mio sfidante.
“Tu sei un Bael?” chiese Raiser scioccato.
Sentirmi associare ad un casato simile, mi fece ridere... loro, un mezzosangue lo avrebbero annegato appena nato, altro che farmi vivere per ben diciotto anni.
“Dio me ne scansi...” risposi sorridendo “Con un patriarca cosi rompiballe avrei passato la mia vita a litigare con lui... o lo avrei già sfidato per prendere il suo posto” dissi guardando l'arbitro con la coda dell'occhio in cerca di una sua reazione.
Reazione che non ci fu... Lord Bael era troppo intento a tenere d'occhio Indra, proprio come avevo previsto.
“Non importa. Qualunque abilità è nulla davanti alla nostra immortalità." esclamò Raiser ignorando che io un abilità che poteva ucciderlo la possedevo... sebbene non l'avrei mai usata. 
Lui doveva cadere per mano dei miei pugno, non mi sarei abbassato ad usare la luce su di lui... la sua sconfitta doveva essere totale e senza che potesse trovare appigli che giustificassero la sua inferiorità.
Troppe umiliazioni avevo subito a causa sua e della sua famiglia in questi anni.
"Inoltre grazie a te e al tuo feudo, nonostante la perdita del ducato Gremory, la mia famiglia otterrà 3 feudi degni di nota.” continuò ignaro che non avrei mai messo in palio il mio feudo se non lo avessi reputato un insetto.
“Ben tre feudi? Davvero?” chiesi con serafico sarcasmo.
“Certo... quello di mio padre andrà a Ruval, quello dei Valefor andrà al mio 2o fratello maggiore, mentre il terzo lo avrò io... la mia famiglia diventerà ricchissima. Quando poi tu finirai i pochi soldi di tuo nonno... Rias, Akeno, Koneko e quella ex suora, pur di mangiare verranno ad elemosinare qualche spicciolo da me. Mi divertitò a prenderle anche più volte al giorno... e non sarò dolce o delicato. Con loro praticherò solo sesso estremo. La legge impedirà ai Gremory di aiutarla economicamente. E saranno fortunate... pensa se finissero nelle mani di Diodora.. quello si che è un porco feticista.”
"Come se tu fossi meno perverso... ma hai appena segnato la tua condanna" pensai mentre sorridevo in modo ostentato.
“Valefor hai detto? E come mai avrete quel feudo?” chiesi fingendo di far finta di nulla

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"Ora per colpa mia Kalel perderà il feudo di sua madre... ora mi odierà” disse Rias scoppiando in lacrime.
“No non perderà... anzi... Raiser rischia di morire” disse Goemon scuro in volto.
“Già il boss sta facendo quello sguardo... lo sguardo che nessuno di noi vorrebbe vedergli fare” disse Docrates tremando senza riuscire a darsi un contegno.
“Già sembra che darà una lezione a Raiser per zittire tutti i demoni di alta classe... lui ti ama Rias Hime” ammise Shigure cercando di consolare la diavola decaduta.
“Kalel senpai non perderà dopo che quell'inutile uccello ha parlato male di voi... e di Koneko. Lui vuole bene a Koneko e non permettera che venga toccata.” aggiunse Kurama deciso. 
"State zitti o ci perderemo il resto..." li ammonì Angela con severità

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“Non so bene il motivo, anche perchè mio padre ha vietato ai miei nonni di parlarne... ma pare che l'ultima erede, una sgualdrina, abbia avuto un bastardo con un umano e quindi abbia scelto di vivere sulla terra per stare vicino a quel mortale. L'ultima notizia certa che ho sentito è che un gruppo di angeli caduti abbia ucciso sia lei che il bambino.”
“E perché allora non avete ancora preso possesso subito del feudo?” chiesi fingendo di essere all'oscuro di tutto.
“Perché i Maou hanno deciso di dare tempo fino al giorno del suo debutto affinchè questo bastardo si faccia vivo...”
“Capisco..." risposi ignorando l'insulto rivolto a me.
Cosa che, come spero capirete, mi procurava molto fastidio, anche se quello era nulla rispetto all'odio che provavo per le offese fatte alla donna che era morta pur di permettere la mia nascita... ma una cosa mi consolava. Non sarebbero stati i che subivo... ma almeno con oggi sarebbero stati gli ultimi che avrei dovuto sopportare.
"Ma, teoricamente... questo tuo cugino che poteri avrebbe?” chiesi mentre con la coda dell'occhio vidi Angela sorridere, non notata da nessun altro.
“Beh i Valefor avevano solo abilità curative, però la madre aveva ereditato sia i poteri dei Phenex che dei Valefor. Peccato che quella sgualdrina abbia lordato il sangue ereditato dalla mia prozia... a quest'ora avremmo una classe di guaritori capaci di curare i feriti in guerra senza rischiare di morire.”
“Capisco... mi dispiace per la tua perdita." risposi sarcastico
"...quindi unendo te e Rias sarebbe nata una Fenice capace di distruggere tutto? Una fenice che versa lacrime acide?”
“Mi prendi per il culo?” domandò irritato
“Non sia mai che un misero mezzodemone osi tanto... Mi adeguo solo al livello della tua idiozia. Comunque non sia mai che si dica che io sia privo di buona creanza... facciamo così.... visto che sei un purosangue ti concedo la prima mossa. Ti permetterò di usare ogni arma, ogni tecnica in tuo potere, ma ti sconfiggero al quinto colpo. Cinque colpi e la tua arroganza finirà.” dissi aprendo la mano destra in aria.
Quella fu l'ultima provocazione che Raiser tollerò.
Appena terminai di parlare infatti, il rampollo dei Phenex accorciò le distanze ed iniziò a tempestarmi di pugni al volto, al torace e all'addome. Ogni suo colpo era pesante e dimostrava che, pur non allenandosi, la forza con cui era nato era immensa.
Mi picchiò per ben 10 minuti fino a quando non caddi a terra. Fu allora che
Lord Bael, un demone identico nell'aspetto al figlio primogenito, iniziò a contare.
Il regolamento prevedeva infatti che se non mi fossi rialzato, entro 30 secondi, avrei perso... lo so... di solito è il computer che trasporta chi non è più in condizioni di combattere fuori dal ring, ma al Gran Re piacevano i metodi tradizionali.
“15”
“16”
“17”
“18”
“19”
Il conteggio era quasi arrivato a 20 quando, urlando in modo che tutti potessero sentirla, Angela mi redarguì :
“Hai finito di fare l'idiota? Ho gusti costosi io... e nemmeno Rias o Akeno scherzano.”
Non posso metterci la mano sul fuoco ma credo che la sua domanda colse tutti di sorpresa... dai nobili, parenti di Rias compresi, ai demoni presenti nel ring.
“Era così evidente?” dissi sorridendo mentre mi alzavo come se nulla fosse successo.
“Per me sei un libro aperto... Ti conosco dal giorno che ti trovai solo ed impaurito come un cucciolo abbandonato. Si vede lontano un miglio che ti stai facendo colpire apposta...”
“Volevo impressionare il pubblico” mi giustificai mentre Raiser era scioccato dal vedere che una decina di minuti dei suoi pugni mi avevano lasciato si e no indifferente.
“Stronzate! Volevi essere punito per aver tradito la fiducia dei tuoi futuri suoceri... e direi che ora può bastare. Pensa a Rias, a Koneko ed Akeno! Loro non sanno cosa sai realmente fare. Nemmeno tuo nonno ha mai visto il tuo vero potere Kalel” disse mentre Raiser mi guardava con sospetto.
“Ok ok...” dissi mentre con la mano toglievo la polvere dai miei vestiti
“Ti ho colpito con tutta la forza...” iniziò a dire il terzogenito dei Phenex, ma si fermò quando vide che le mie ferite si rimarginavano.
Il sangue che avevo versato prendeva fuoco e diventava cenere, anche quello che copriva le mani e i vestiti di Raiser.
“Come puoi farlo? Tu non sei un mio parente...”
“Si da il caso, caro cugino... che lo sia... anche se credo che tu già abbia intuito chi io sia... " dissi sorridendo
“Quindi mi hai imbrogliato?” protestò debolmente
“Perché mi so rigenerare? Anche tu puoi farlo...” replicai divertito mentre avvolgevo il mio corpo con un aura cremisi.
“Allora come promesso ti meriti 5 colpi... ma tranquillo non morirai. Se tu morissi le mie possibilità di salvare Rias pacificamente da suo zio diventerebbero zero” dichiarai mettendomi in posa invitando mio cugino ad attaccare.
Vedendomi immune ai colpi fisici, Raiser creò quindi una fiammata molto larga che avrebbe incenerito anche la mia squadra se Angela non avesse rafforzato la sua barriera.
Percependo l'aumento di livello della barriera e sapendoli al sicuro, mi limitai a creare una ciliegia colma di potere della distruzione e la mandai all'interno delle fiamme.
Essa pulsava, alternando il nero al cremisi ed una volta dentro si ingrandì fino a cancellare dal creato ogni traccia del fuoco.
Sconvolto per la facilità con cui avevo neutralizzato un simile attacco su ampia scala, Raiser decise di cambiare strategia, e per questo creò tante piccole sfere di fuoco che, controllate dal suo potere, avrebbero colpito il mio corpo da angolazioni diverse.
Era lampante che il mio caro cuginetto aveva dimenticato che essendo in parte un Phenex, simili quantità di fuoco mi erano indifferenti ma decisi lo stesso di stare al suo gioco e per tale motivo creai, impertubabile, una sfera di acqua nel palmo della mano destra.
“Ora imiti i Sitri?”
“No... non ho la loro maestria nell'usare l'acqua... ma gestire una quantità simile è per me un gioco da ragazzi...” dissi cercando di non offendere una delle poche famiglie di demoni che mi aveva sempre trattato bene.
“A che scopo... evaporerà a contatto con le mie fiamme...” mi derise Raiser
“Forse e con ciò? Se mi colpirai io mi potrò rigenerare, come prima, ma tu hai consumato ad occhio e croce il triplo della mia energia... per quanto tempo potrai continuare a combattere a questo ritmo?” gli risposi ponendo fine alle sue risate e stupendolo per il mio sangue freddo e la mia capacità di analisi.
Il campione dei Rating aveva finalmente capito il punto : per la prima volta stava sfidando un demone capace di resistere a lungo.
Io non avrei combattuto una guerra lampo come tutti i suoi sfidanti che, temendo la sua rigenerazione, puntavano su pochi attacchi devastanti con i quali esaurivano il loro potere... quella sarebbe stata una guerra di trincea.
Quindi solo chi si sarebbe dimostrato migliore nella gestione delle energie... solo chi avrebbe avuto la forza di restare in piedi avrebbe ottenuto la vittoria.
"Senza contare che volendo potresti sempre mandare in campo uno uno qualsiasi dei tuoi servi..." mormorò Raiser teso e ciò sembrò turbarlo non poco.
In quel momento, mentre Raiser rifletteva sul da farsi, l'acqua da chiara e trasparente divenne nera e da sferica assunse l'aspetto di un drago orientale.
“Cosa hai fatto?” domandò esaspetato
“Ho solo imitato l'abilità di un angelo che ho incontrato in passato. Lui univa elettricità e luce... io ho provato a mischiare la distruzione con l'acqua. Non è difficile se uno ci mette impegno nelle cose. In questo modo l'acqua non evaporerà.” risposi con orgoglio mentre il drago mi girava attorno come se fosse dotato di vita propria.
In quel momento, con il chiaro intento di distruggere lo spirito del mio avversario, nella mani ormai libera concentrai un elemento per dito : fuoco, fulmine e vento.
“Cosa vuoi dimostrare?” chiese realmente irritato.
Ma non gli risposi. Doveva cuocere a fuoco lento, prima di subire il colpo di grazia.
Lentamente  gli elementi mutarono dal loro colore originale diventando neri, ma non era un nero gentile ed accogliente... era un nero opprimente.
“Puoi fondere anche altri elementi con la distruzione?” chiese mentre recidevo il flusso di energia che li alimentava, facendoli scomparire felice di aver scosso le sue certezze.
“Si..." mi limitai a rispondere.
Omisi che potevo, volendo, fondere gli elementi e la luce dando luogo a quelli che definivo elementi sacri estremamente letali anche per i demoni di alta classe.
Ma quella mi serviva come extrema ratio nei confronti di Serafall nel caso in cui non avesse accettato di porre fine alle ostilità in modo civile.
"Ora, visto che hai ripreso fiato e visto che sappiamo entrambi che tutte le sfere che hai creato verranno distrutte dal mio draghetto... che ne dici di far parlare i pugni?” chiesi tornando serio.
“Sempre convinto che con cinque colpi io finirei a riposo?” chiese ridendo con minor sarcasmo, e maggior nervosismo di prima mentre disperdeva le sue sfere infuocate.
Aveva capito che quello scontro non si sarebbe risolto grazie all'uso dei poteri demoniaci e per questo aveva deciso di ricorrere al metodo che decine di volte altri demoni avevano usato su di lui : colpirmi fino a quando avrei perso la voglia di combattere.
“Si. Posso ignorare gli insulti rivolti a me... ma oggi hai mancato di rispetto ad alcune donne che mi stanno molto a cuore...” dissi serio come non mai, rivestendo il mio corpo col potere della distruzione.
“E sia... a volte parlo troppo e fuori luogo come dice mio fratello Ruval. Che siano i nostri pugni a parlare per noi...” disse rivestendo il suo corpo con le sue fiamme.
Terminato il processo, Raiser si getto in avanti cercando di colpirmi con un diretto sinistro al volto, ma io schivai il colpo semplicemente spostando lateralmente il collo ad occhi chiusi. Percepivo con troppa facilità il suo Ki.
Mentre il mio collo si spostava di lato, il mio braccio destro e quello sinistro risalirono con rapidità dai miei fianchi fino ad impattare col suo diaframma, stroncandogli il respiro, e con il suo sterno, riducendolo in frantumi.
“Questo è per Asia-chan e Koneko-chan! La piccola Asia ha sofferto perché non sono riuscito ad impedire a quel porco di Diodora di rovinarle la vita... e tu vorresti scoparla portandola via dal ragazzo che le piace?” domandai immaginando le facce arrossate di Asia e Saji davanti alla rivelazione che tutti o quasi sapevano della loro tresca.
“Koneko-chan invece è una bambina dolcissima che qualche stronzo, di cui non voglio fare il nome, stava per far uccidere accusandola di crimini non commessi da lei. Ci è voluto un anno solo perché tornasse a sorridere... e due perché parlasse nuovamente! E tu vorresti costringerla a fare sesso con te proprio ora che ha un fidanzatino?” urlai mentre ritiravo le braccia e feci partire un gancio sinistro diretto alla guancia di Raiser.
“Questo è per Akeno! Ha perso tutto a causa degli uomini e della loro stupidità. Per lei ho scelto affrontato anche Indra sapendo che sarei stato ucciso... e tu pensi che ti permetterei di giacere con LEI? Per poi quale motivo? elemosinare del cibo? Forse non sarò degno di essere parte della sua vita... ma preferisco che si innamori di un uomo che la tratti con rispetto piuttosto che un porco come te la tocchi anche solo con un dito.” tuonai ritirando l'arto sinistro e colpendolo con un diretto destro al naso che si ruppe con estrema facilità.
“Questo è per mia madre... Hai osato chiamare sgualdrina una donna che ha tenuto in grembo, un figlio che poteva potenzialmente ucciderla... e che per salvare me dai Killer di tuo nonno, è scappata sulla terra dove mi ha cresciuto lontano dal lusso a cui era abituata...”
Omisi che Indra mi aveva informato che il nonno di Raiser aveva cercato di far fuori, la donna più importante degli inferi, essendo stata Grayfia a partorirmi, ma non era quello il momento ed il luogo per simili rivelazioni.
A quel punto mentre Raiser barcollava ma sembrava ancora in grado di continuare a combattere, afferrai la sua testa con entrambe le mani e dissi :
“Questo è per tutte le umilazioni che hai inferto a Rias da quando vivo con lei... per aver insultato la sua stupenda abilità, e la passione che mette nel difendere i più deboli. Lei è l'unico motivo per cui Akeno è ancora in vita ed ha iniziato a sorridere... senza Rias la mia sorellina si sarebbe fatta uccidere da un pugno di bigotti del cazzo. Per me ha rinunciato a tutto... per un abominio come me ha rinunciato a titoli, beni materiali ed affetti... e non permetterò a nessuno di toccarla o di offenderla... nemmeno ad un mio parente... ne tantomeno ad un suo....”
In quel momento spiccai un salto ed accumulando molta energia nel ginocchio rifilai una ginocchiata sul mento di Raiser.
Nei secondi che seguirono avvertì con chiarezza come i muscoli del mio avversario si rilassarono di botto e come, privo del loro sostegno, il suo corpo franò rovinosamente a terra privo di sensi.
Solo allora, Ravel, la sorella di Raiser, rimasta a guardare in silenzio per tutto il match corse verso di lui per afferrarlo guardandomi con tristezza.
Il Gran Re non si degnò nemmeno di contare e si avvicinò dimenticando di essere in diretta.
"Eccomi... ragazzo. Vuoi dare il via al secondo scontro? ho una nipote da punire” disse con stizza.
“Vorrei parlare prima con Serafall-dono se possibile” chiesi stupendo il mio interlocutore.

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Nota dell'autore

salve a tutti.... la scelta finalmente si sta avvicinando... e con essa la fine di questa fiction... ma spero non delle avventure del mio primo personaggio creato ex novo.
In origine volevo creare un unica fiction che coprisse ogni volume esistente, ma rendendomi conto che questa saga era nata come il viaggio di un bambino che solo e tra mille avversità doveva scegliere la strada da seguire, ho pensato fosse opportuno che la saga finisse con la scelta.
Non so quanti capitoli manchino... due, credo, ma si ripartirà in grande stile con la conferenza di pace e vari eventi successivi (la saga di Kokabiel verrà trattata in modo molto conciso perchè non ne vado molto matto... anzi mi ha tenuto bloccato per mesi, al punto che forse diventerà una sorta di prologo... ma questa è un altra storia...) per il resto, se avete dubbi, non fatevi scrupoli e chiedete pure.

Andiamo al capitolo odierno.
I ragazzi brancolano nel buoi riguardo le motivazioni che hanno spinto la Grayfia a tenere nascosta la verità, e Kalel riferisce ciò che ritiene essere la sua teoria... per placare l'animo tormentato dal rimorso di Rias.
Raiser parla troppo, come al solito ed ha subito un umiliazione che spero non dimentichi mai più.
Oggi scopriamo perchè l'ombra nera chiese al piccolo Kalel di avvicinarsi alla sfera di Sirzech ma il come sia riuscito ad usarla... beh quella è un altra storia.
Scopriamo inoltre da quale famiglia veniva la nonna di kalel e perchè lui odiava tanto i Phenex.
Piccola premessa, premessa che ho fatto in altri capitoli... Kalel è volutamente Uber, sia perchè questo è forse l'ultimo capitolo in cui lo vedrete combattere, sia perchè lui ha un suo scopo... lui esiste per un motivo valido, non è il protagonista. Lui è il Rias della situazione, attorno al quale ruotano le vicende degli altri personaggi. Lui è il cavaliere della fenice che accorre in aiuto di Andromeda quando la situazione lo richiederà non è il superman che si muove anche per salvare un gatto bloccato su di un albero...
Lui esiste perchè... beh lo scoprirete nei prossimi archi.... alla prossima week Boys :)

   
 
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