La porta della stanza dove Katniss stava riposando, dopo che quel pazzo di Peeta l'aveva quasi ammazzata, era chiusa.
Johanna Mason, la vincitrice del distretto 7, era rannicchiata per terra, con la testa nascosta fra le braccia, la schiena al muro e il camice da paziente stropicciato.
I capelli, ancora molto corti, sembrano lucidi, quasi sporchi.
Quando capisce che la sto guardando alza la testa guardandomi storto, anche se quello sguardo in questo momento non è molto minaccioso, perché gli occhi sono pieni di lacrime.
Senza dire niente mi avvicino a lei e mi siedo con le spalle al muro e le gambe incrociate.
Lei torna con la testa nascosta e io ne approfitto per guardarla.
L'ammiro.
Quando ho saputo della sua vittoria agli Hunger Games ho sperato di poterla incontrare.
Ancora non ero interessato a Katniss.
Il corpo esile è fasciato dalla divisa da ospedale, i capelli non le sono ancora cresciuti del tutto, ma una leggera peluria le ricopre la testa.
Marrone.
Sono marroni i suoi capelli, non rossi come li aveva nell'edizione della memoria.
In questo momento mi sembra una persona fragile, non la stessa ragazza che ha vinto gli Hunger Games, non la stessa ragazza che nell'edizione della memoria ha dichiarato che non le importava di vincere o perdere, perché non le rimaneva più nessuno da amare.
Quando si accorge che la sto fissando alza la testa e in modo brusco mi risveglia dai miei pensieri
Si asciuga in un attimo gli occhi e poi torna a guardarmi interrogativa aspettando una risposta.
Ancora non ho distolto gli occhi ma lei non prova nemmeno a darmi il pugno che mi aveva anticipato.
Alza un sopracciglio e fa un movimento strano con la mascella
Ma io so, che nel profondo a tutti interessa qualcosa nella vita, altrimenti non staremmo vivendo.
Sembra non voglia farsi sentire, ma allo stesso tempo, voglia dirlo in faccia.
Quando si sposta e si appoggia al muro, noto le sue braccia magre, lasciate nude dalle maniche corte della divisa.
Poi guardando attentamente, intravedo delle macchie viola nell'incavo tra il braccio e l'avanbraccio, proprio dove le vene sono più visibili.
Senza accorgemene mi tocco il braccio nel punto in cui lei ha i lividi.
<ora ho capito perché Katniss preferisce Peeta> fa un mezzo sorriso
Il fatto che Katniss preferisca Peeta ormai è risaputo, ma sentirselo dire, fa più male.
Quando rialza la testa noto che ha gli occhi più lucidi e una scia di dolore gli attraversa le iridi ambrate.
La vedo sogghignare e rispondere con un
Rido ma torno subito serio
Mi guarda aggrottando le sopraciglia e incrociando di nuovo le braccia.
sussurro.
Mi porta davanti ad una finestra che si affaccia nella stanza di Katniss.
La vedo bianca, placidamente sdraiata nel suo lettino, con un collare ortopedico al collo e una flebo attaccata al braccio.
L'ho osservata per tutto il tempo, l'ho guardata negli occhi.
Una ruga d'espressione le si forma appena sopra le sopraciglia quando grida più forte e gli occhi pieni di tristezza diventano più vitrei.
Non sono sicuro che in casi come questi le parole servano, così di slancio l'abbraccio, e sorprendetemente lei non mi respinge, bensì appoggia la sua testa sulla mia spalla e piange.
Piange per tutto il dolore che sta provando in questo momento, e io posso capirla.
Ha perso tutto.
Nessuno di noi possiede beni materiali, oggetti.
Ma tutti abbiamo qualcuno nel cuore, e questo è quello che ci rende vulnerabili.
Già, perché avere qualcuno nel cuore, significa essere deboli.
La sento calmarsi dopo un paio di minuti, allora cerco di sciogliere l'abbraccio senza sentirla porre resistenza.
Quella fu la prima ed unica volta in cui Johanna Mason si mostrò vulnerabile, si mostrò per quello che era: una giovane donna che ha bisogno di affetto; e non avrebbe potuto scegliere persona migliore per farlo.
ANGOLO AUTRICE:
HOLA!
COMA VA?
LO SO CHE HO IN CORSO UNA LONG, E CHE QUESTA SETTIMANA NON L'HO AGGIORNATTA, MA NON POTEVO ASPETTARE E NON PUBBLICARE QUESTA STORIA.
NON è IL MASSIMO, MA A ME PIACE.
ALCUNI ASPETTI DELLA STORIA SONO SBAGLIATI, PERCHé QUANDO L'HO SCRITTA NON AVEVO ANCORA FINITO DI LEGGERE L'ULTIMO LIBRO.
SE SIETE ARRIVATI FIN QUI, PENSO CHE L'ABBIATE LETTA TUTTA, MI PIACEREBBE SAPERE COSA NE PENSATE, LASCIAEMI UNA PICCOLISSIAM RECENSIONE QUI SOTTO, SE NE AVETE VOGLIA.
VE SE AMA
-DELLY