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Autore: An13Uta    08/03/2015    0 recensioni
Riecco 96neko,Kogeinu e vipTenchou + 46mimi! Si preannuncia un Natale piuttosto movimentato a casa loro...tra vischio,palle di neve,cioccolata,febbre e teorie strampalate su Babbo Natale,non si può certo dire che non avranno niente da fare!
[So che è fuori tempo massimo,ma credo sia abbastanza carina e apprezzabile :3
coppie:KuroTenchou,mini ShiroKoge
Divertitevi!]
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Utaite Vari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E' NATALE!



-È Natale! È Natale!-strillava Shiro,saltellando come un martello pneumatico impazzito-È Natale!-.
-Fatela smettere.-Kuro si nascose la testa sotto un cuscino del divano,così esasperata da non riuscire nemmeno ad alzare la voce.
Koge e Tenchou la guardarono smarriti.
-E come?-chiese il ragazzo dai capelli rossicci-Ho paura che mi tiri sotto se mi avvicino...e poi non mi sembra che lanci acuti troppo alti.-aggiunse.
Kuro gli rivolse un'occhiata sfinita,dicendo:-Il fatto è che saltella. Sta facendo tremare il pavimento.-.
Forse per lo sguardo pietoso che aveva col volto che emergeva dal cuscino,forse per la voce stanca e roca per un accenno mal di gola,Tenchou sentì l'impulso irresistibile di abbracciarla con tutta la dolcezza possibile.
Si trattenne appena in tempo e si limitò a darle un colpetto incoraggiante sulla testa,rincuorandola con un:-Troveremo un modo per farla smettere,Kuro-chan.-.
Nel frattempo,mentre Shiro continuava a saltellare simile ad un batticarne a cui era stata applicata una molla strillando eccitata:-È Natale!-,Koge si era messo a seguire con la testa il suo andamento rimbalzante ed aveva la bava alla bocca dal desiderio di prenderla tra le fauci come faceva con le palline da tennis. Poi gli venne l'illuminazione.
-Shiro,Shiro!-esclamò col tono di chi sta per dire la cosa più importante del mondo.
La ragazzina con le cuffie,completamente rintronata per l'eccitazione,si fermò all'istante:-Cosa?!?-.
-C'è la neve!-si sentì rispondere dal moro.
Con uno scatto voltò la testa verso la finestra che le indicava,e,una volta che il suo neurone sopravvissuto al rimbambimento natalizio le fece appurare cos'era la neve e perché le piaceva,lanciò un grido,girò su sé stessa qualche volta e si schiantò contro il vetro di cui si era,manco a dirlo, completamente dimenticata.
Koge la prese sotto le ascelle,le mise qualcosa di pesante e aprì la porta. Lei sfrecciò su un cumulo di neve e al grido euforico di:-GNAPPATE*!-ci scomparve dentro,lasciando la sua sagoma a testimoniare che si era imprigionata da sola nel manto candido come l'imperatrice delle creature più cretine dell'universo.
Il ragazzo-cane la seguì e si buttò a sua volta su un cumulo, cominciando a fare un angelo.
Tirò fuori la ragazzina dalla sua prigione e glielo mostrò: -Bello,eh?-.
-L'angioletto,l'angioletto!-ripeté Shiro,battendo le mani-Ora lo faccio anch'io!-e riaffondò nella morbida coltre bianca, agitando braccia e gambe.
In casa,Tenchou li guardava gettarsi nella neve come due bambini e sorrideva.
-Vuoi uscire anche tu?-chiese Kuro.
Lui le mostrò un sorriso delizioso:-Perché no? In fondo,si stanno divertendo un casino.-.
La ragazza-gatto sbadigliò:-Bene. Ricordati di chiudere bene la porta che altrimenti entrano gli spifferi.-.
Tenchou le prese un braccio e lo scosse:-Ehi,ehi,cos'hai capito? Vieni anche tu,in casa da sola non ci stai.-.
Kuro provò a protestare,ma ormai l'amico l'aveva trascinata fuori mettendole un maglione caldo. Così,fissandolo con astio,si limitò a bofonchiare:-Se mi prendo la broncopolmonite è tutta colpa tua.-.
-Esagerata! Al massimo l'influenza!-la rimbeccò lui.
Kuro era sul punto di replicare,quando...
un proiettile bianco la mandò a gambe all'aria.
Koge e Shiro la guardavano trattenendo le risate con entrambe le mani sulla bocca.
L'Utaite bionda scattò in piedi,con una smorfia furibonda e divertita allo stesso tempo,individuò i colpevoli e,fatte due palle di neve,li centrò in pieno.
I due risposero al fuoco,ma Koge sbagliò la mira,colpendo la guancia di Tenchou,che lanciò un:-Ehi!-e partì all'attacco.
Ormai era una guerra di neve in piena regola.
Colpi volavano in ogni direzione,certi colpivano il bersaglio, altri lo sbagliavano,altri ancora finivano a terra a rifornire il combattente,o soldato,più vicino.
Entrarono in casa che tremavano di freddo,ridevano come pazzi e la neve copriva i loro indumenti e i loro volti.
Shiro,sulle spalle di Koge,esclamò:-Cioccolata calda?-.
-E cioccolata calda sia!-risposero i tre in coro.
Dopo pochi minuti erano tutti sul divano con delle coperte di pile addosso a sorseggiare deliziosa cioccolata fumante dalle loro tazze.
Koge si sporcava il naso ripetutamente,infilandolo troppo in fondo,e prova a leccarselo con la lingua. Alla decima volta, Kuro sporcò il suo di proposito e lo toccò appena con la lingua. Sorrise beffarda all'amico,biascicando:-Guarda e impara,cagnaccio.-.
Lui non rispose e allungò la lingua più che poté,riuscendo a leccare la goccia di cioccolata che gli impiastricciava il naso. Le mostrò orgoglioso un ghigno spavaldo.
-Scommetto che ora Kuro-chan ti detesta.-rise Shiro.
Kuro sentì un gran pizzicore al naso e starnutì,scossa da un brivido. Strinse la coperta a sé,sentendo all'improvviso un gran freddo.
Tenchou notò quel movimento veloce:-Uh? Kuro-chan,tutto a posto?-chiese subito,alzandosi verso di lei.
Kuro protese le braccia verso di lui,tentando di fermarlo dicendo:-Tra-tranquillo! No-non è niente!-.
Ma lui le aveva già appoggiato il palmo della mano sulla fronte premendo con la sua sul dorso. Lei arrossì nel vedere le loro facce così vicine che avrebbe potuto fargli naso-naso. Oppure qualcos'altro di cui,solo a pensarci, rabbrividiva.
-Se avere la fronte che sembra incendiata non è niente io sono una suora.-commentò Tenchou -Ora vado a prendere il termometro.-.
Kuro non disse nulla. Aveva le guance coperte da millanta sfumature di rosso imbarazzato,da uno che sembrava rosa ad un altro che si avvicinava pericolosamente al nero.
-Uh? Tutto a posto?-domandò lui. Aveva reclinato la testa, assumendo uno sguardo interrogativo davanti al rossore dell'amica.
-Ah,nulla,nulla. Sarà...sarà per effetto della febbre.-provò a giustificare la ragazza.
Tenchou rimase immobile ancora un istante,indeciso sul da farsi. Poi scrollò le spalle e si avviò verso il bagno.
-Usciamo e facciamo a palle di neve ancora?-propose Shiro.
-Ripetilo,-sibilò Kuro,stretta nella coperta-e giuro che ti scanno viva.-.
La ragazzina si zittì all'instante,morsicchiandosi il labbro.
Koge la prese in braccio,si avviò verso la porta ed uscì. Alcuni minuti dopo una palla di neve lanciata dalla parte sbagliata colpì la finestra.


-Trentanove e ottantasei-lesse Tenchou sul termometro.
-Credo che tu resterai a letto per un po',Kuro-chan.-.
-È tutta colpa tua-borbottò lei in risposta.
Tenchou sorrise,ma prima di poter dire qualcosa fu preceduto da Koge:-Ma se sei stata tu ad uscire!-.
-Tenchou mi ha praticamente trascinata fuori di casa-si difese lei.
Koge assottigliò gli occhi verdi,replicando a tono:-E allora perché sei rimasta con noi e non sei tornata dentro?-.
Kuro rispose acida:-Perché tu e la rimbambita natalizia mi avete ti tirato una palla di neve in faccia!-.
-Non chiamare Shiro-chan rimbambita natalizia!-si infuriò allora il ragazzo-cane.
-Basta o tiro fuori lo spruzzino.-esordì minaccioso Tenchou. Il temibile oggetto che instillava terrore nella mente dei due ibridi era in realtà un semplice contenitore di detersivo riempito d'acqua con,appunto,un pratico spruzzino.
Entrambi i ragazzi detestavano l'acqua e quello era il magico dono che Dio aveva concesso a Tenchou per far cessare le loro liti.
Kuro e Koge si azzittirono immediatamente. La ragazza si limitò a mostrare la lingua in segno di scherno all'altro,che rispose allo stesso modo.
Shiro,finita solo a quel punto la cioccolata,si mise a battere freneticamente le mani per un motivo ignoto.
-Cosa c'è,adesso?-ululò Kuro sperando vivamente che non tornasse nella modalità martello pneumatico.
-L'albero di Natale!-cinguettò l'amica in risposta-Non l'abbiamo ancora preparato! Ed oggi è Natale!-.
Koge sorrise,correggendola:-Oggi è la vigilia di Natale, topolino.-e le scarmigliò i capelli lunghissimi.
Lei lo guardò sorpresa:-Davvero è solo il 24?-.
-Sì...ma avanti!-aggiunse Koge,-Andiamo a fare l'albero!-.
Shiro tornò ad agitare le mani in preda all'eccitazione e si lanciò sull'abete spoglio,tutto dritto ed orgoglioso,quasi tronfio,nell'angolo della sala.
-Gli addobbi! Dove sono gli addobbi? Un albero di Natale non è un albero di Natale se non è addobbato,e per addobbare un albero di Natale non addobbato che non è un albero di Natale se non ha gli addobbi servono gli addobbi addobbanti per addobbarlo addobbosamente!-.
-Cavoli,-commentò Koge,frastornato-non credevo si potesse dire così tante volte la parola “addobbi” e le sue varianti.-.
La ragazzina alzò le spalle,l'aria più candida del mondo,e replicò:-Si vede che ti sbagliavi,Koge-san!-per poi saltargli sulle spalle e partire con lui alla ricerca della scatola piena di addobbi e chincaglierie natalizie varie.
Tenchou rise di cuore vedendoli così frenetici. Kuro si sistemò meglio tra le coperte,decisamente infreddolita. Il ragazzo,allora,le strinse attorno anche la sua,mormorando: -Mi spiace di averti fatto prendere la febbre. Pensavo che giocare sulla neve sarebbe stato divertente.-.
Kuro sussurrò piano,un po' sconcertata dalla coperta offertale dall'amico:-Infatti lo è stato...solo che faceva troppo freddo per uscire con soltanto un maglione addosso, tutto qui.-.
Tenchou sorrise e le diede un bacio in fronte,poi si allontanò a prendere una medicina per Kuro. Lei rimase ferma ancora un momento,con le guance rosso fragola.
Nascose il viso nelle coperte e inspirò a pieni polmoni.
“C'è il profumo di Tenchou...”pensò.


-Ti prego,dimmi che quello sopra le nostre teste non è vischio.-.
Tenchou alzò la testa verso il ciuffo verde che pendeva dal soffitto,riconoscendo subito la pianta della famosa tradizione che,guarda a caso,era la più detestata da Kuro.
L'aveva seguito per prendere prima la medicina e togliersi il pensiero,ma lui,per un ripensamento,si era voltato sbattendole contro e facendoli ritrovare entrambi sotto al vischio.
-Mi spiace deluderti,Kuro-chan,ma lo è.-rispose abbassando il volto verso il suo.
Kuro si sentì avvampare,pensando:“Ce lo ha messo lui di sicuro,me lo sento che ce lo ha messo per darmi un bacio, oh mio Dio,no no no no non lo fare ti prego ti prego ti prego,oh Dio,oh mamma...”.
-Tutto a posto?-la riscosse Tenchou,vedendola rossa come un semaforo.
Lei sussultò ed articolò a fatica quella che doveva essere una frase e che le uscì di bocca balbettante e incerta.
Tenchou si piegò su di lei,appoggiandole la mano sulla fronte mettendoci sopra anche la sua,preoccupato che le stesse salendo la febbre.
Kuro non pensò a nulla:in un attimo gli stampò un bacio sul naso,bofonchiò una scusa inciampando nei suoi piedi e scappò verso Koge e Shiro,intenti ad decorare l'abete.


-Secondo me Babbo Natale esiste.-dichiarò Shiro.
I suoi amici si voltarono verso di lei.
-Shiro,non esiste un ciccione barbuto che vola con una slitta trainata da quadrupedi finlandesi.-la freddò Kuro -Se esistesse,gli avrebbero già sparato i soldati vedendo girare un “veicolo volante sospetto”. Siamo noi a fare i regali.-.
Koge rifletté,dicendo:-Vero,ma se potesse controllare la mente delle persone comandando loro di regalare cose?-.
Shiro lo guardò ammirata:-Non avevo mai considerato questa possibilità...sei un genio!-.
Gli saltò al collo scoccandogli un bacio sulla guancia. Koge ridacchiò e la strinse a sé.
La ragazza-gatto,stretta nelle coperte di pile,tirò fuori la lingua sorridendo e commentò:-Mi state facendo venire il diabete solo a guardarvi,zuccherini.-.
I due risero,rimanendo abbracciati. All'improvviso,Koge alzò il naso ed annusò.
-Senti l'odore di Babbo Natale?-chiese Shiro speranzosa.
-Non credo che Babbo Natale abbia l'odore di latte caldo e cioccolato-commentò Tenchou,poggiando a terra un vassoio con quattro tazze colme di latte e cioccolato.
-Yay! Latte e ciocco!-fece la ragazzina,afferrandone una.
Tenchou sorrise,prendendone una anche lui,e aggiunse: -Dopo però a nanna.-.
Koge bloccò la tazza a pochi centimetri dal volto:-Ma io e Shiro-chan volevamo vederlo!-si lamentò.
-Vedere chi?-domandò Kuro.
-Babbo Natale!-risposero i due in coro.
-Sapete,ho paura che non mi farà mettere i regali sotto l'albero se non andate a dormire.-spiegò il ragazzo.
Gli occhi di Shiro e Koge si illuminarono mentre,estasiati, esclamavano all'unisono:-Ti sta controllando il cervello?-.
Tenchou si portò l'indice alla bocca,per dire che era un segreto. Gli altri due finirono subito il contenuto delle tazze e si precipitarono in camera a dormire.
Kuro rise,stringendo il latte caldo:-Sei riuscito a farli andare in camera come dei fulmini! Non sperare che funzioni anche con me,però.-aggiunse.
Lui sorrise,mettendo alcuni pacchi sotto all'abete.
-Non volevo convincerti,infatti.-rispose-Mi sarebbe piaciuto passare un po' di tempo con te.-.
-Prima di tutto,dimmi se dentro a quei pacchi ci sono delle bloomers.-lo precedette la ragazza-gatto.
-Solo un paio,-replicò Tenchou -e sono per Shiro-chan. Non ho ancora capito perché a te e Koge-san non piacciono.-.
Kuro sospirò,improvvisamente stanca. Stropicciò gli occhi per tenersi sveglia ancora per un po'.
Tenchou le si avvicinò un poco,appoggiandole la fronte sulla sua. Dopo qualche attimo tirò fuori un ciuffo di vischio e lo alzò sopra le loro teste.
-Che vuoi fare?-chiese Kuro,un po' titubante.
-Oh,nulla...solo darti il bacio della buonanotte,Kuro-chan.-.
Le loro labbra si fecero vicinissime.
Poi si posarono le une sulle altre.
E Kuro pensò che,di tutte le tradizioni del Natale,quella del vischio era la sua preferita.

*GNAPPATE:esclamazione di significato ignoto vomitata dalla mia mente.


BUONGIORNO (DELLA DONNA a tutte le donzelle come me)!!!Dite la verità, quando avete scoperto che avevo fatto un'altra fic vi sareste tagliati le vene con una mimosa! Scherzi pazzi a parte,so che Natale è a dicembre e noi siamo a marzo,ma l'ho pubblicata perché la mia voce del cervello mi ha detto "fallo o ti mangio la merenda" ne avevo voglia ed era puccia (credo).
(Shiro e il suo uso della parola addobbi e compagnia era una genialata carina,però,dai :3)
Dedico la storia a Umi_chan per motivi vari e mistici e a Valeaki e IbbySeky che spaccano di brutto a differenza mia.
BACIO EXTRAGALATTICO a tutti!

                               An13Uta

   
 
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