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Autore: vali_    08/03/2015    3 recensioni
Ha imparato che tra di loro si chiamano amici e anche lui, in un modo o nell’altro, si ritiene parte di questa squadra di cacciatori per certi versi così lontani dall’ordinario e, per una sera (…), può attenersi alle loro strambe consuetudini”…
Tre flashfic, ognuna con un protagonista e un punto di vista diverso, situate in tre momenti differenti, per cercare di analizzare quel bizzarro e pazzesco legame tra i fratelli Winchester, Castiel ed altri importanti personaggi che, negli anni, hanno incrociato la loro strada.
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester, Un po' tutti
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quinta stagione, Ottava stagione
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Personaggi principali: Dean Winchester, Sam Winchester, Castiel
Collocazione temporale: Ottava stagione (Per la precisione, tra l’episodio 8x07 “A little slice of Kevin” e l’8x08 “Hunteri Heroici”)
Genere: Introspettivo, Slice of life
Avvertimenti: nessuno
Trama: Cas è tornato dal Purgatorio e, nonostante il suo ritorno tra i vivi sia ancora un profondo mistero per lui,  Dean cerca di guardare il lato positivo della faccenda, pensando che almeno adesso sono di nuovo insieme e che, invece di tornare in Paradiso, ha deciso di passare del tempo insieme a lui e Sam.
Note: Eccomi qui con l’ultimo pezzetto di questa raccolta.
Ho deciso di concludere con una cosuccia un pochino più leggera rispetto alle altre, ma spero che urli “famiglia” da ogni parola come era mia intenzione quando l’ho scritta.
Ringrazio ancora chi ha deciso di passare a dare un’occhiata a questa mia piccola avventura, per recensire o semplicemente leggere i miei deliri. Spero che non vi abbia annoiato e vi abbia strappato un sorriso, una riflessione o, comunque, suscitato un qualcosa di piacevole.
A me ha insegnato come passare da 687 parole a 500, a sceglierle con cura, a scartare l’idea più brutta ed aspettare quella più giusta.
Detto ciò, mando un abbraccio a chi mi ha seguita e… arrivederci a presto! (se mi verrà ancora voglia di tornare per condividere qualcosa di mio… ) :) 


Out of Purgatory, back to normality

Siede su una di quelle poltroncine da tavola calda che gli piacciono tanto, quelle su cui può appoggiare comodamente la schiena e sgranchirsi quando ne ha voglia sotto lo sguardo di rimprovero di suo fratello. A volte, deve ammetterlo, lo fa appositamente.
 
Dean punta entrambi i gomiti sul tavolo di legno chiaro quando la cameriera – alta, i capelli biondi legati in una coda e un lato B che parla – gli porta il suo piatto ripieno di hamburger e patatine a volontà; afferra il suo bel panino e gli sorride, felice di averlo finalmente tra le mani e di poter mangiare che ha una fame da lupi da un paio d’ore e gli snack in macchina erano finiti da un po’.
 
Allarga ancora un po’ i gomiti per poter mangiare meglio e Sam, seduto di fronte a lui accanto a Cas, lo guarda con gli occhi piccoli e indagatori e la fronte appena aggrottata, il tipico sguardo da “andiamo, Dean, sembra che non mangi da una settimana”.
 
Evita di rispondere anche solo con gli occhi e rivolge lo sguardo a Cas, concentrato a guardare fuori dalla finestra. Chissà cosa sta attirando la sua attenzione.
 
Il trenchcoat, tutti i bottoncini dentro le rispettive asole, la cravatta blu sempre un po’ storta e il nodo lento sopra la camicia bianca. Quell’abbigliamento pulito dona all’Angelo l’aspetto di sempre e a Dean sembra che qualcosa sia tornato al suo posto, negli ultimi tempi.
 
Non riusciva a darsi pace per non essere stato in grado di tirarlo fuori dal Purgatorio, ma ora sa che è stato Cas a voler rimanere e, per quanto resta qualcosa che non riesce a comprendere, almeno non è stata colpa sua. Non è stato lui a non riuscire a salvarlo, Cas ha fatto tutto da solo e questo lo fa stare meglio, almeno un po’.
 
Non gli è ancora chiaro come sia riuscito a fuggire da lì, chi o forse è meglio dire cosa l’ha portato fuori dalla discarica di Dio e perché, ma con il tempo, ne è sicuro, riusciranno a cavare qualche ragno dal buco. Lo fanno sempre.
 
A Sam non è ancora andata giù la storia di Benny e, per quanto ci provi, Dean non ce la fa proprio a capirlo; in realtà ci sono tante cose che non comprende di Sam nell’ultimo periodo ma, per il momento, non ha alcuna intenzione di pensarci.
 
Vuole solo gioire del suo fantastico e super farcito hamburger, delle occhiatacce di suo fratello che lo osserva mangiare mentre aspetta la sua insalata scondita e dietetica – in questo Dean ha constatato che è peggiorato – e del ritorno di Cas che purtroppo per lui non sa neanche cosa sia il cibo – o meglio, non lo trova commestibile – che scruta un paio di uccellini volare liberi fuori dalla finestra come un bambino che osserva il mondo per la prima volta – nonostante sia sceso sulla Terra da un po’ – ed è questa la normalità che piace a Dean e intende godersela fino in fondo. 
 
  
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