~~La fuggitiva

Hermione Granger stava correndo. Tutto normale direte voi, dopotutto chi di noi non ha mai fatto un po' di sport? Il fondamentale problema è che Hermione non stava solo correndo, Hermione stava scappando.

Salve!!! Sono il patronus di Hermione Granger e sono una simpatica lontra...Prima di iniziare a raccontare i fatti avvenuti bisogna sfatare una credenza popolare: i patronus, come me, hanno molti pregi, tra cui una coscienza, noi quindi pensiamo con la nostra testa e leggiamo il pensiero del nostro evocatore/trice. Per questo oggi vi posso raccontare questa enigmatica avvincente storia.
Sono stato evocato dieci anni fà e da allora non lascio la mia strega nenche un secondo. L' ho protetta centinaia, forse migliaia di volte e non mi sono ancora deciso ad andare in pensione. Dopotutto solo quando l'incantesimo verrà cessato io potrò svanire. La mia preziosa strega errante vaga ormai da dieci lunghi anni e io sono la sua protezione.

Una mattina come tante...

È una mattina piovosa come tante e come sempre Hermione Granger sta chiudendo la spaziosa tenda, preparando le valigie e controllando i libri, le provviste e i medicinali babbani e non.

Come sempre si è svegliata dopo appena due ore di sonno con un urlo strozzato, due occhi spalancati dal terrore e il fiatone come dopo una lunga apnea. Per dieci minuti buoni ha continuato a guardare la stanza come se dal buio potesse uscire Lord Voldemort in carne e ossa, ha mantenuto per tutto il tempo la presa ferrea sulla bacchetta. La mia coraggiosa strega  è da anni che prima di dormire mette la bacchetta e un medaglione con tre foto sotto al cuscino. Una volta che si è calmata ha iniziato a preparare le cose per partire.

Ora è tutto pronto: il fuoco è spento e la braci sono state fatte sparire, la tenda, le valigie e tutti i libri sono nella borsetta-mangia-cose. E cosa più importante la mia strega ha tolto tutti gli incantesimi di protezione, ora è di nuovo reperibile, ora è in pericolo, ora è una fuggitiva, ora ha perso tutta la sicurezza che a notti alterne gli dona la magica tenda.  Mi richiama perchè mi sono addormentato su un cespuglio di succose more rosse e ci incamminiamo stando attenti a non fare rumore.

Dopo quattro lunghe ore senza sentire alcun rumore, apparte i passi  e il respiro della mia strega ed ,a volte quando ci avviciniamo troppo, un ruscello che vivacemente gorgheggia; sentiamo improvvisamente degli scoppi e delle urla.
Hermione scatta in avanti e inizia a correre come una gazzella inseguiata da un feroce leone, io stesso faccio fatica a starle vicino, ma lei continua imperterrita a sfrecciare schivando gli alberi, le esplosioni e le maledizioni che la sfiorano. È palese che sono nemici della mia strega, mi sto per voltare a fronteggiare gli inseguitori quando una testa mora  atterra la mia dolce strega. Che si ritrova con la faccia sul terreno e con tutto il peso del corpo del moro che in quel momento la fà girare. Improvvisamente il moro emette un gemito di dolore, un calcio è riuscito a colpirlo vicino all'inguine, dopotutto è sempre della mia strega che stiamo parlando e lei è una tipa combattiva, vuole scappare e non ha paura a tirare fuori gli artigli. Il moro però le blocca i polsi con le mani e fà aderire i loro corpi.
 
Entrambi i ragazzi hanno il fiatone, ma mentre il moro ghigna, Hermione urla e piange cercando di divincolarsi. In preda alla disperazione cerca compassione e amicizia nello sguardo di quello che una volta era un suo amico, ma vede solo orgoglio, prepotenza e un misto tra vittoria e delusione.
A quel punto ad Hermione Granger non rimane che pregarlo di lasciarla andare e quindi urla...

"Harry!!! Harry, ti prego non farlo!!! Non portarmi tra le loro grinfie!!!!"

                                                                                          ...ma l'urlo non viene ascoltato e il silenzio torna a dominare la foresta.