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Autore: Drakyanna    08/03/2015    1 recensioni
Durante il normale svolgimento del suo incarico di governatrice Hawke si troverà ad affrontare un problema diverso che la coinvolgerà perché nessuno soffra più ciò che subì lei in passato.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Anders, Hawke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Hawke era in ufficio come sempre per sbrigare le solite pratiche burocratiche.

Il lavoro d’ufficio era l’unica stonatura dell’avere accettato di governare Kirkwall,lei era una donna d’azione ma ogni medaglia ha due facce.

In questo caso uno era la protezione della città,l’altra era il lavoro d’ufficio.

Bussarono alla porta,Hawke disse:

“Avanti”.

Entrò Loreyna,la giovane si occupava dell’archiviazione dei documenti e l’ordinazione delle pratiche.

Scusandosi per il disturbo disse:

“Governatrice ci sono nuove richieste per l’aumento della sicurezza in città,le famiglie nobili lamentano per la scarsa sicurezza”.

Hawke sorrise dolcemente e le fece cenno di avanzare,poi dopo che depositò le nuove pratiche sulla scrivania Hawke disse:

“Cosa farei senza di te”poi le sorrise.

Ma poi notò diversi lividi sul volto della ragazza,si alzò e avvicinandosi a lei disse:

“Cosa e successo,come mai questi segni”.

Lei abbassando lo sguardo rispose:

“Mi hanno aggredita mentre tornavo a casa”.

Ma il gesto di abbassare lo sguardo la preoccupò,sembrava che Loreyna le nascondesse qualcosa non volendola guardare negli occhi.

Hawke afferrò dolcemente le mani di Loreyna e le disse:

“Se c’è qualche problema puoi dirmelo,sai che ti ascolto”.

Lei sempre con lo sguardo basso rispose:

“Grazie governatrice ma ho già denunciato tutto al comandante Aveline”.

Poi sfilò le mani dalla presa di Hawke e uscì dall’ufficio.

Hawke durante quel contatto aveva percepito qualcosa,la stessa sensazione di dolore e sofferenza che lei conosceva bene per averla provata sulla sua pelle.

Uscì dal suo ufficio e si diresse da Aveline,appena arrivò nel’ufficio del comandante le raccontò tutto.

Aveline disse ad Hawke che ne lei ne nessuno dei suoi uomini aveva registrato nessuna denuncia di aggressione.

Era decisa avrebbe scoperto la verità,sapeva che Loreyna si portava dentro una profonda ferita.

Hawke conosceva la sensazione d’impotenza che si provava nel subire violenza senza potere reagire.

Due sere dopo Loreyna salutò Hawke e tornò a casa,la governatrice la salutò e appena le voltò le spalle per uscire lanciò un piccolo incantesimo su di lei.

Alcune ore dopo nell’oscurità del suo ufficio Hawke prese un piccolo specchio e attivò l’incantesimo.

Attraverso lo specchio e grazie alla magia assistette ad una scena che la fece imbestialire,vide il compagno di Loreyna riempirla di botte.

Era un atto che non poteva essere tollerato e per Hawke la cosa doveva avere fine.

Afferrò il suo bastone colpì il pavimento due volte e sparì,ricomparve nel quartiere basso fuori dalla casa di Loreyna.

Bussò alla porta col bastone,ad aprire venne lui l’autore dei soprusi che rimase stupito nel trovare la governatrice fuori dalla porta.

Ma lo stupore si tramutò in paura quando vide lo sguardo gelido di Hawke venne poi sbattuto dentro casa da una folata di vento magico.

Loreyna sentito il trambusto si diresse all’ingresso stupita dalla presenza di Hawke.

Aveva ancora addosso i segni delle ultime percosse,Hawke fece comparire il piccolo specchio e poi disse:

“So tutto non puoi continuare a subire senza reagire”riattivato l’incantesimo nello specchio comparvero le immagini di tutto quello che era accaduto.

Poi con aria minacciosa si voltò verso di lui,sembrava che volesse incenerirlo.

Ma Loreyna inginocchiandosi hai piedi di Hawke le chiese in lacrime di non ucciderlo.

Hawke disse:

“So molto bene cosa provi ma devi reagire”pose dolcemente la mano sulla testa di Loreyne:

“Guarda cosa ho sopportato io ma grazie ad un sentimento vero l’ho superato”.

La mano di Hawke inizio a brillare e Loreyne assistette a quel tragico frammento del passato della governatrice.

Finito Hawke tolse la sua mano e disse:

“Basta essere vittima”.

Loreyne si alzo e sorridendo rispose:

“Grazie ma non si sporchi le mani con un tale vigliacco”.

Hawke contenta di vederla finalmente serena si rivolse al vigliacco lanciandogli un sacchetto con delle monete dicendo:

“Con queste potrai sparire dalla città”.

Poi lo afferrò e continuò:

“Ti lascio un ultimo regalo come ricordo e se tornerai a Kirkwall sarà vero”.

Trasmise nella sua mente le immagini di cosa avrebbe subito se fosse tornato,sparì di volata come se avesse dei demoni alle calcagna.

Dopo accompagnò Loreyna da Anders per le cure.

Passate alcune settimane Hawke ritrovò al lavoro una persona nuova diversa e più serena,ora anche il lavoro burocratico sarebbe stato migliore…………

 

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 Con questa mia piccola storia ho semplicemente voluto porre l’accento in questa giornata in maniera leggera su un serio problema.

Grazie J

 

 

  
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