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Autore: erika_pluffy    08/03/2015    3 recensioni
da un rapimento alla realizzazione di un sogno e all'incontro di vecchi amici
Genere: Drammatico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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SPAZIO AUTRICE
Ciao a tutti.
Scusatemi se non ho aggiornato la scorsa settimana, ma ho avuto un po’ di problemi…
Comunque eccomi qui! E per farmi perdonare, questo capitolo è lungo!
Volevo chiedere scusa a coloro che hanno recensito lo scorso capitolo perché non ho avuto modo di rispondervi.
Ringrazio tutti!
BUONA LETTURA
Capitolo 8
IL GIORNO DOPO…
Mi sono svegliata con la mia splendida sveglia, perché ovviamente non c’è niente di meglio di essere svegliati da un suono fastidioso e assordante.
L’orologio segnava le 6.20
Così ho deciso di stare altri 10 minuti sul mio fantastico comodo letto .
Alle 6.30 mi sono alzata di malavoglia e sono scesa.
Ho preparato il caffè e l’ho messo a cuocere.
Nel frattempo mi sono seduta e ho cercato di riprendermi dal mondo dei sogni.
In effetti stavo sognando una cosa un po’ bizzarra…
Io andavo a scuola con Alessia, Rydel, Ross, Riker, Rocky, Ratliff e Ryland, un Marco e Luca.
C’era una gita scolastica per Parigi che durava quasi due settimane.
Eravamo in aereo quando esso è precipitato e noi eravamo dei naufraghi di una strana isola…
Io e Rydel eravamo ferite gravemente mentre gli altri no.
Eravamo nell’isola delle scimmie. Infatti se volevi sopravvivere dovevi fare delle prove che decideva il capo Scimmia. Alla fine siamo rimasti lì per un mese circa durante la quale sono successi tante cose….
Stavo ripensando al sogno quando sentii un odore di bruciato.
Sono corsa ai fornelli e ho spento immediatamente il caffè. Però non era da lì che proveniva quell’odore… infatti fuori, sul prato di fronte al nostro, c’era tanto fumo.
Sono corsa lì e ho visto un fogliettino con su scritto PER ERIKA.
L’ho aperto e ho letto:
SPERO TI STIA DIVERTENDO CON QUEI 6 RAGAZZINI CHE HAI CONOSCIUTO IERI.
MA NON SAI REALMENTE CHI SIANO LORO!
E PRIMA CHE TU TI FACCIA LA DOMANDA   “MI STANNO SPIANDO?!!” TI DICO CHE TI STO SOLO CONTROLLANDO PER VEDERE COSA FAI E SE RISPETTI I PATTI.
TI DO UN CONSIGLIO, SE VUOI LA TUA MAMMINA SALVA, FAI CIO’ CHE TI DICO.
INIZIA COL SCRIVERE QUI DIETRO IL TUO NUMERO DI TELEFONO
 IL RAPINATORE
Il rapinatore?! Giuro che se lo prendo, gli faccio rimpiangere di essere nato!
Ho fatto come mi ha detto, però ci ho scritto anche una cosa, ovvero gli ho chiesto il perché avesse rapito mia madre e sono rientrata.
Ero un misto di rabbia e tristezza…
In questo preciso istante avrei tanto voluto parlare con mio fratello...ma non potevo.
Mi sono sentita le guance bagnate e questo mi faceva ancora di più arrabbiare perché io non piango, i deboli piangono ed io non sono una debole!
Così  sono salita perché era tardi. Mi sono vestita, ho optato per dei leggings neri e una felpa anch’essa nera di “CIP & CIOP”.
Sono scesa e ho lasciato un fogliettino sul tavolo con scritto che ero andata a correre.
Sono uscita e alle 6.59 ho mandato un messaggio a Ross con scritto che stavo fuori.
Alle 7 in punto è uscito e ci siamo allontanati da casa sua.
Ci siamo fermati….
Io: buongiorno, sei stato puntuale!
Ross: te lo avevo detto.
Io: si, allora io avevo in mente di correre circa per un’ora e mezza ma se non sei d’accordo possiamo correre anche di meno.
Ross: no no è perfetto.
Io: ok allora dove andiamo? Ti lascio scegliere solo perché non conosco il posto, sia chiaro.
Ross: wow non sei una che si fa mettere sotto a quanto vedo- ha detto ridendo
Io: em.. no però mi piace farlo credere.
Ross: ah ok. Comunque possiamo andare al parco, da lì andare nel bosco e percorrerlo tutto.
Io: perfetto. Andiamo.. io ti seguo
Così siamo arrivati al parco.
Il tipetto qui non è poi così tanto lento eh!?
Ross: a cosa stai pensando?
Io: al fatto che non sei poi così lento!- ho detto ridendo e con aria di sfida
Ross: ah si! Qual è la cosa che più odi ?
Io: non te la dico!- ho detto facendogli la linguaccia
Ho incominciato a correre verso il bosco il vicino e lui mi ha inseguita.
Mi sono nascosta dietro un albero e ho ripreso fiato perché ho dovuto aumentare di tanto il passo per fa sì che non mi vedesse.
Ogni tanto cambiavo albero per sicurezza fino a quando qualcuno non mi ha preso per il braccio e trascinato da qualche parte nel bosco.
Non vedevo niente, mi aveva messo le mani sugli occhi. Nonostante io mi dimenassi, mi appesantivo ecc., niente, riusciva a tenermi e a trascinare.
Questa persona mi ha sbattuto contro un albero e senza togliere la mano sui miei occhi mi ha sussurrato all’orecchio ”ehi bellezza”.
Al solo udito di quella frase, e di quella voce, mi sono gelata.
Avevo paura. In quel momento volevo solo che mio fratello fosse lì con me a salvarmi un’altra volta ed a dargliene quattro.
A quel punto ho sussurrato il suo nome: Luca – ho detto con la voce un po’ soffocata e impaurita.
Così mi ha tolto la mano dagli occhi e le ha poggiate sul tronco dell’albero al livello del mio viso e collo.
Io tremavo e lo si poteva vedere a distanza di metri.
Ho chiuso gli occhi per cercare di calmarmi.
Luca: guardami in faccia.
Io non ho fatto ciò che ha detto e così mi ha stretto il polso.
Luca: guardami quando ti parlo !
Ho aperto gli occhi e ho cercato di dargli qualche pugno, ma ciò causò una sua risata, probabilmente perché non so dare pugni. È una cosa un po’ imbarazzante ma non ci posso fare niente.
Luca: è tutto ciò che sai fare?
Io: NO!
Così gli ho dato uno schiaffo così potente da lasciargli il segno.
Lui si incazzò e mi ha dato uno schiaffo anche lui dritto in faccia. Era carico di rabbia e soprattutto era fortissimo.
Poi mi ha dato un pugno dritto nella pancia.
Non riuscivo a respirare e mi sono adagiata a terra, ma lui si arrabbiò di più.
Infatti mi diede un calcio dritto sulla gamba, poi cercò di darmene un altro, ma qualcuno lo buttò per terra.
Ho alzato lo sguardo nella speranza di vedere mio fratello, anche se era impossibile e infatti non era lui.
Era Ross.
Mentre lui cercò di alzarmi, Luca si alzò e lo ha spinto a terra.
Io: NOO!! Lascialo stare..
Luca: se no che fai? Fai venire qui tuo fratello!?  Uh! Peccato che non puoi- e scoppiò in una risata- a quanto pare, ora che non c’è più tuo fratello a proteggerti, ti sei trovata lui.
Non ho fatto molto caso alle sue parole perché ho cercato di mimare a Ross qualcosa.
Io: quando ti dico via, alzati e corriamo Ok!??
Ross annuì.
Mi sono alzata un po’ con difficoltà a causa dei dolori, ma ce l’ho fatta.
Mi sono avvicinata un po’ a Luca e con tutta la mia rabbia, ho cercato di dargli un calcio sulla pancia proprio come lui ha fatto con me col pugno.
Avendo dei dolori alla gamba, non gli avrò fatto tanto male però mentre glielo davo, ho gridato:
Io: non azzardarti più a nominare mio fratello o te la vedrai male!- mi sono girata di scatto verso Ross e ho gridato: VIA!
Ci siamo messi a correre e siamo arrivati al parco.
Per sicurezza, siamo voluti andare verso casa.
Stavamo percorrendo la nostra via quando ho deciso di porre fine a questo odioso silenzio.
Io: Ross, tutto ok? Stai bene?
Ross annuì solamente.
POV ROSS
Non ho capito niente di ciò che era successo.
Stavamo giocando e poi è scomparsa.
Poi l’ho trovata e ho visto che un tizio la picchiava…
Io: tu?
Erika: un po’ dolorante ma sto bene…
Io: sicura??
Erika: si, scusami tanto per prima non so come sia arrivato qui.
Io: non fa niente, ma se posso domandarlo, chi era quello?
Erika: si chiama Luca ma ti prego non farmi altre domande su lui
Io: ok tranquilla
Di sicuro era successo qualcosa e io voglio scoprire cosa.
Erika: ehm… riguardo a tutto quello che è successo prima.. beh.. em.. ecco.. .volevo chiederti se potevi non dirlo a nessuno.
Io: certo tranquilla… sarà il nostro piccolo segreto
Erika: grazie mille
Io: figurati
Erika: vorresti venire un po’ da me?
Io: certo perché no !
Erika: vieni!
POV ERIKA
Siamo appena entrati in casa e siamo andati in cucina perché dovevo mettermi del ghiaccio.
L’ho fatto sedere su una sedia.
Io: vuoi qualcosa? Preparo il caffè
Ross: certo, anche per me. Stamattina non ho fatto colazione
Io: già, neanche io. Avevo preparato il caffè nell’intenzione di fare colazione, ma… ho avuto una specie di imprevisto e non l’ho fatta. Sicuramente se l’avrà bevuto mio padre….
Ross: quale imprevisto? Sempre se vuoi dirmelo eh.
Io: ehm… ho sentito odore di bruciato e sono uscita fuori. C’era del fumo e poi era tardi e mi sono vestita e sono venuta da te.
Ross: oh, ok
Preparo il caffè e glielo dò.
Mentre lui metteva lo zucchero io ho preso del ghiaccio…
Io: Ross sei sicuro che non ti sei fatto male prima? Posso darti del ghiaccio o disinfettante
Ross: sisi tranquilla, mi ha solo spinto… piuttosto a te come và?
Io: beh, sto prendendo il ghiaccio
Ross: e la crema?
Io: no, non voglio metterla
Ross: perché ? non sono un esperto, ma credo che potrebbe farti sempre male o uscirti dei lividi
Io: Ross tranquillo… oramai sono abituata a queste cose e per mia sfortuna so come funziona..
Perché l’ho detto!? Perché!? Maledico me e la mia brutta boccaccia!
Ross: come abituata ?!
Io: niente lascia stare, ti prego!
Ross: ok, ma solo perché è tardi!
Io: che ore sono?
Ross: le 10
Io: oddiooo fra poco dobbiamo incontrarci con gli altri! Allora, io mi vado a dare una sciacquata, se vuoi, puoi rinfrescarti nell’altro bagno.
Ross: si, grazie mille, anche perché se vado a casa, ci vorrà tempo e dovrei fare la fila per il bagno!
Io: ahahah ok
Ross: vado a prendere il costume e il cambio; vengo subito.
Io: ok, veloce che ti aspetto.
Ross è andato a prendere il cambio e io ho sistemato un po’ la cucina.
Quando ha bussato ed io gli ho aperto, siamo andati tutti e due nei bagni, io quello nella mia camera e lui in quello del primo piano.
Mi sono messa un costume colorato( blu, giallo, nero e fuxia) e da sopra, dei pantaloncini neri corti e una maglia a maniche corte blu con scritto LOVE.
Sono scesa e lui era pronto e mi aspettava in cucina.
Mentre sistemavo tutto, gli ho chiesto se poteva prendermi il telefono sul divano e lui ha detto ok.
Mi ha detto che avevo un messaggio di Alessia.
Gli ho chiesto se poteva leggermelo mentre io mi stavo arrampicando su una sedia per prendere dal mobile in alto dell’acqua.
Ross: ora te lo leggo… allora.. EHI PLUFFY, IO SONO DA RYDEL, CI VEDIAMO DIRETTAMENTE IN SPIAGGIA… SO CHE ROSS È CON TE PERCIO’ VENITE INSIEME… VI HO VISTO PARLARE IN CUCINA E NON VOLEVO  DISTURBARE E ME NE SONO ANDATA…. ANCHE NOI DUE DOBBIAMO PARLARE E NON PUOI SCAPPARE SEMPRE DA QUESTA CONVERSAZIONE MIA CARA… A DOPO
PS. PORTA DELL’ACQUA, IO ME NE SONO DIMENTICATA.
Io: ok grazie… tanto è quello che sto cercando di prendereeee
Sto cadendo dalla sedia, ma sento qualcuno prendermi al volo.
Era Ross. È la seconda volta che mi salva oggi.
Ross: stai bene??
Io: sisi scusami, tu ti sei fatto male ?
Ross: no tranquilla! Piuttosto, come hai fatto a cadere?
In effetti non sono scivolata ma ho sentito improvvisamente un dolore alla gamba…
Io: ehm… sono scivolata, sono un’imbranata ..
Spero ci sia cascato
Ross: non sei tanto brava a mentirmi perciò, dimmi la verità
Io: ok! Ho sentito un dolore alla gamba e sono caduta, ora andiamo!
Ross: nonono, tu resti qui fino a quando non ti metti la crema antidolorifica!
Io: bene!
Vado in cucina, prendo una chiave e ritorno in salotto da Ross.
Apro con la chiave un cassetto e prendo la crema.
Ritorno sulla sedia dove sono caduta e mi piego per metterla.
Mentre mi piegavo, ho fatto un verso con la bocca che indicava dolore. Non ho fatto tanto rumore e quindi spero che Ross non se ne sia accorto.
Purtroppo non è così e infatti si avvicina a me e mi mette una mano sulla spalla.
Ross: allora, io te la metto sulla gamba e tu sulla pancia ok?
Io: ok
Così mentre io mi spalmo la crema sulla pancia, vicino alle costole, lui me la spalma sulla gamba sinistra.
Appena finito, mi aiuta ad alzare e metto la crema a posto.
Ritorno da lui.
Io: Ross, grazie per tutto- per un po’ non mi mettevo a piangere, per un attimo mi è sembrato mio fratello.
Ross: figurati… come và col dolore?
Io: meglio grazie, Ross… posso chiederti una cosa?
Ross: certo!
Io: beh.. ecco… volevo chiederti se potevo abbracciarti ma se…
Ross non mi ha fatto neanche finire la frase che mi ha abbracciato lui.
Ha aperto le braccia, e si è avvicinato a me abbracciandomi e lui, essendo più alto di me, mi copriva…non so come spiegarlo, ma mi dava un senso di protezione… cosa che sentivo solo con mio fratello.
Così anche io l’ho abbracciato e siamo rimasti così per circa un minuto o due.
Io: grazie Ross
Ross: per così poco! Dai andiamo, abbiamo solo 8 minuti!
Io: certo, andiamo.
Siamo arrivati in spiaggia con 2 minuti di ritardo, ma non fa niente.
Sulla spiaggia abbiamo visto già gli altri che sistemavano tutto e così siamo andati ad aiutarli.
Ci siamo salutati tutti e ci siamo spogliati perché faceva caldo, molto caldo.
Io: allora, cosa facciamo!?
Alessia: ahahahaah forse è meglio che tu non lo sappia… facciamo il gioco che tu odi di più al mondo! Ahah
Rydel: Il Gioco Della Bottiglia !
Io: cosaa!? Scommetto che sei stata tu a proporlo- ho detto indicando Alessia che annuì- perché !?
Alessia: in realtà lo abbiamo scelto io e Rydel…
Ratliff: perché odi questo gioco?
Io: perché se scegli obbligo, devi fare per forza ciò che ti dice una persona..
Alessia: già, e lei ne sa qualcosa- ha detto ridendo.
Io: ah ah ah molto divertente! Sappi che mi vendicherò!
Alessia: si certo, prima o dopo che mostro a tutti quel bellissimo video che ho fatto ieri?!
Io: accetto la sfida mia cara! Vedremo chi vincerà!
Ross: quale video??
Io: niente!
Alessia: un video che gli ho fatto ieri sera ed è un po’ imbarazzante ahahah
Io: okay! Iniziamo!
Inizia Rocky.
Rocky: Riker !  obbligo o verità??
CONTINUA
Auguri a tutte le donne !
 
Erika_pluffy
   
 
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