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Autore: Razgriz_95    08/03/2015    1 recensioni
Neo Tokyo 3 è l'ultima roccaforte dell'umanità.
La NERV, sotto il comando del comandante Ikari, ha il compito di difende l'umanità dall'attacco di esseri sovraumani chiamati ANGELI.
L'arma a disposizione alla NERV sono dei Robot umanoidi organici detti Evangelion.
Sta volta, molti personaggi avranno caratteri completamente diversi e gli eventi saranno leggermente scostati dalla serie principale.
-Raz95
Genere: Avventura, Science-fiction, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Asuka Soryou Langley, Misato Katsuragi, Rei Ayanami, Shinji Ikari, Un po' tutti
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Pace e amori

 

I tre Children tornarono vittoriosi dalla battaglia contro il terzo angelo, tutti alla NERV stavano acclamando i nomi del trio.
Shinji si sentiva accettato dagli altri, per Asuka era normale un ingresso trionfante e stette al gioco vantandosi delle sue gesta compiute quella sera, mentre Rei… quella senza sentimenti, quella fredda e distaccata, la cocca del comandante, sorrise e salutò lo staff della NERV.

 
Ragazzi!
Signorina Misato!” “Misato!” “Capitano Katsuragi
Siete stati incredibili!!
Ha visto di che cosa siamo capaci Misato?
Si, brava Asuka, per una volta sei stata brava a seguire il piano!”
Se non ci fosse stato Shinji con me, avrei combinato sicuramente qualche cavolata!
Concordo” dissero Rei e Shinji ridendo insieme
Ma… da quando voi due vi siete messi contro di me?
Risero tutti e quattro.

Devo farvi i miei complimenti Children, ottima esecuzione.
Grazie dottoressa Akagi!” risposero in coro.
Anch’io mi congratulo con voi, non mi sarei mai immaginato di vedere una scena così epica!
Grazie Vice-comandate!
Complimenti Soryu, hai dimostrato le tue vere capacità di combattimento!
Grazie comandante
Rei, ottimo tiro, sono fiero di te
Grazie comandante” disse Rei sorridendo.
Shinji, figliolo…. Sei stato bravo a supportare la Soryu nel combattimento… congratulazioni
Grazie… papà 

Erano tutti nella Sala briefing per congratularsi dell’accaduto, poi sullo schermo apparve un mento ricoperto di barba tagliata da pochi giorni.
Ehiiii ragazzi!!
Signor Kaji!!!!!!” disse Asuka voltandosi verso lo schermo
Imbecille! Allontanati dalla Webcam!” Urlò Ritsuko.
Risero tutti quanti.
Ragazzi, complimenti… ho saputo dello scontro, anzi di entrambi gli scontri… complimenti di nuovo!
Grazie mille Signor Kaji!
Grazie Kaji!
Grazie Ryoji Kaji!
Beh ragazzi, io adesso vi devo salutare! Ci terremo in contatto! Ciaooo
Lo schermo divenne di nuovo nero.
 

Ragazzi, andate pure a cambiarvi, vi aspetterò fuori gli spogliatoi!
Ricevuto!
 

 
Shinji era nello spogliatoio maschile, sempre da solo.
Aaaaah, che bello… una bella doccia calda
Il ragazzo si stava sciacquando il corpo nella zona docce dello spogliatoio

Siamo stati veramente forti!
Già… anche senza il tuo aiuto!
Beh, io l’aiuto lo do anche passivamente… non per forza devo rivelare la mia presenza o comunque rivelare le mie intenzioni

Dopotutto, io sono te, tu sei me, noi…siamo
Bella frase… complimenti!
Grazie grazie…
Ma… senti un po’… ora con quale delle due uscirai?
Cosa intendi?
Hai promesso sia alla ragazza con i capelli azzurri che a quella con i capelli rossicci di uscire se foste sopravvissuti
Oh porc….
Hai ragione…
Purtroppo quello che dimentichi tu, lo ricordo io…
Credo che uscirò con entrambe…
Sei senza speranze
Ma… che cosa dici?!

Morto… di nuovo.

 Shinji uscì dalla doccia con solo l’accappatoio legato in vita e un asciugamano in testa per asciugare i capelli.
Prese la sua Plug Suite e la mise nella cesta per poi essere presa e lavata con detergenti appositi.
Lo spogliatoio era così vuoto… c’erano venti armadietti personali e solo uno di questi era occupato…
Probabilmente la NERV sperava in una rosa più ampia di Piloti Evangelion.

Probabilmente io sono l’unico maschio pilota della NERV, sarò solo…

 Poi Asuka bussò alla porta dello spogliatoio “Shinji!!!
Eh? Cosa?
Muoviti!!!
Sì Sì arrivo…
Si mise le scarpe e spense le luci chiudendosi la porta dietro di lui.

 
Si fermarono davanti all’appartamento di Rei e lei scese dall’auto ringraziando Misato e salutando la sua compagna, poi a Shinji gli fece il segno del telefono e lui annuì.
Partirono spediti per casa loro. 
Oggi ragazzi… avete la giornata libera… avete fame? Avete saltato la cena dopotutto…
Un boccone lo mangerei volentieri… e tu Shinji?
Uh? Ah sì.. anchio
Bene, direzione Supermarket!
Yeeeeee” gridò dalla felicità Asuka.
 

L’unico supermarket era quello fuori città, dove l’angelo non era nemmeno passato.
Era uno di quelli aperti 24/7 ed era molto fornito. 
Mentre Asuka girava nei reparti di prodotti d’importazione, Shinji aiutava Misato a prendere la birra.
Quali prendiamo?
Non lo so signorina Misato… Le solite, magari?
Pensavo di cambiare…
Faccia lei…
Va bene, voglio provare qualcosa di forte!
Sembra che quella BUSH BEER sia la più forte tra quelle esposte!”
Vada per quella Shinji! E tu?
La solita
Ah, quella tedesca rossa?” chiese Misato con uno sguardo malizioso.
Perché mi guarda così?
Beh, mi sembra che a te piaccia un altro tipo di tedesca rossa, adesso

Misato si mise a ridere.
Stavate parlando di me?” Asuka spuntò fuori dalla fine della corsia.
Shinji arrossì

 Finalmente ha capito ahahah
 
Dannata Misato…
Questo colpo basso non me lo aspettavo.

 
Asuka si avvicinò a Shinji e notò che aveva preso della birra tedesca.
ooooh” Asuka guardò Shinji con occhi scintillanti.
C-che c’è?
T-ti piace una birra tedesca Ikari?
S-sì..
Bravoooo” gli buttò le braccia al collo.
Shinji aveva il viso del colore della plugsuit di Asuka.
Asuka! Piantala di stritolare Shinji!” disse ironicamente il capitano.
Ah già” si ricompose in un secondo.
Da quando hai tutta sta forza Soryu?
l’ho sempre avuta Ikari!

 

 Quando tornarono a casa si misero subito a tavola, era un’evento speciale, non mangiavano mai cibo precotto da quando Shinji condivideva la casa con le due donne.
Itadakimasu!” dissero tutti e tre, divorando qualsiasi cosa ci fosse in tavola.

 

Nel frattempo in casa Ayanami, la first children era andata a letto senza mangiare, con il solo intento di recuperare le energie perse in quei giorni.

 

Ikari… cosa ne pensi sinceramente della battaglia contro il terzo angelo?
Fuyustuki… se stai cercando di farmi ammettere che mio figlio sia stato in grado di risolvere la situazione ed è il fulcro delle operazioni della NERV, beh... evita di sprecare fiato.
Per me Shinji non è altro che uno strumento che insieme all’EVA01, la quale è un arma, diventa la chiave per il mio progetto

Capisco… ma allora perché lo elogi?
Un bambino, se non lo elogi non potrà mai fare quello che gli si viene detto, ma si metterà contro.
Ma è tuo figlio Ikari… non provi nemmeno affetto paterno?
Certo che ne provo! Ma non posso mostrarlo, il ruolo di comandante della NERV è una posizione molto delicata… non posso mostrare punti deboli…soprattutto alla commissione.”
Capisco… posso sapere quando hai scelto Shinji come pilota?
Il giorno stesso in cui Yui è mancata.” “Lui… in qualche modo… insieme allo 01 è il ponte tra me e Yui…capisci Fuyutsuki?
Sì…
Bene… finisci di stilare il rapporto da presentare a quelli della commissione… stanno veramente seccando quelli li
Va bene.

 

 
Fuyustsuki se ne stava seduto sul divano del suo alloggio.
Il comandante e il vice-comandante non avevano un alloggio esterno al quartier generale, perciò dovevano vivere in alloggi creati apposta.
Aveva in mano una delle poche foto rimaste di Yui Ikari.
Yui… perché hai sposato quest’uomo?
Hai condannato tuo figlio ad una vita piena di tristezza e di infelicità… tuo figlio…dopo undici anni si ritrova ad avere il destino dell’umanità sulle spalle… da
quando ci hai lasciati…tutto è andato in malora…

Avevi avvertito l’equipe di Katsuragi sull’elemento S2 e sul risveglio di Adam… ma io ingenuo ho lasciato che Gendo prendesse le redini della missione…iniziando il piano della Seele…
"Sto mantenendo la parola data… quella volta… prima dell’esperimento… volevo dirti che  oltre a vederti come la mia discepola… ti vedevo come donna… io ti amavo Yui… non ti avrei mai utilizzata per scopi del genere.
Ora… l’unica cosa che mi rimangono di te sono Shinji e Rei… farò di tutto per aiutarli 
Fuyustsuki spense la Bajour sul comodino e si coricò sul divano… sperando di trovare serenità tra le braccia di Morfeo.

 
Asuka si era ritirata nella sua camera, aveva sonno… in effetti durante la battaglia aveva fatto un ottimo lavoro ed era tenuta sotto stress.
Shinji aveva appena finito di mettere a posto la tavola e Misato stava per concludere la chiamata oltremare con Kaji.
Davvero? Fantastico!!! Ti amo anch’io!” Misato spense il telefono.
Come sta Kaji?” chiese Shinji mentre guardava fuori dalla finestra.
Sta bene… il suo lavoro in Germania durerà più del previsto…
Ah… peccato! Avrei voluto chiacchierare un po’ con lui
Se vuoi ti passo il suo contatto… non credo che sia un problema per lui!
Grazie signorina Misato…*sbadiglio* forse è meglio che vada a dormire… tenere a bada Asu..Soryu è stato più difficile del previsto
Già…non è molto cordiale… però sembra che siate diventati amici!” disse la donna sorridendo
S-sì…certo… però è una furia incontenibile…
Ah… ti ci abituerai
Lo spero signorina Misato”
Ah, Shinji… questo deve rimanere tra me e te… Kaji torna per festeggiare il Natale insieme… saremo noi quattro!
Grandioso!! Non vedo l’ora!
Però non dire nulla ad Asuka
Va bene…
Guardò l’ora e decise di andare a dormire.

Buonanotte signorina Misato
Buonanotte, Shinji” lo prese e lo baciò sulla tempia.


Shinji non era abituato a questi gesti affettuosi che ogni tanto la signorina Misato elargiva gratuitamente, però gli piacevano tantissimo… siccome negli ultimi 11 anni della sua vita non ha ricevuto trattamenti simili da nessuno.
Chiuse la porta della camera e con le lacrime agli occhi sussurrò “Grazie, signorina Misato”.

 

 
La mattina, in quella casa solo Misato si alzò prima delle 10, doveva andare alla NERV per stilare alcuni rapporti, gestire faccende e compilare scartoffie.
Il fucile a positroni era ancora rimasto sulla collina, mentre i due Evangelion erano stati trasportati durante la notte.
I pochi pezzi di angelo rimasti vennero recuperati dall’equipe scientifica per studiarli e in mattinata era stato il via libera per il rientro dei civili. 
Verso mezzogiorno, nella casa del capitano Katsuragi, uno Shinji ancora in pigiama preparava il pranzo.
Asuka stava ancora ronfando, si era svegliata per salutare Misato ma cadde nuovamente tra le braccia di morfeo.
Il sogno che fece non era dei migliori, lei… rinchiusa dentro l’EVA, era seduta sul sedile dell’entry plug, tutto attorno era scuro, faceva freddo, c’era soltanto un ronzio di
sotto fondo, poi vennè assalita dai ricordi d’infanzia, di sua madre malata in ospedale, la quale tentò di uccidere la giovane pilota quando aveva ancora cinque anni, i maltrattamenti subiti dal padre dopo il suicidio della moglie, l’arrivo di una sconosciuta che avrebbe preso il posto della donna che l’aveva portata alla vita, i colleghi d’università che la prendevano in giro, i colleghi dell’aeronautica che non la calcolavano… poi, dalle profondità oscure apparve una mano e poco dopo il braccio, la testa, il busto, le gambe… conosceva quella persona… aveva condiviso con lei l’ultima esperienza sullo 02… era Shinji.

Più pallido del solito, Shinji tendeva la mano verso Asuka, la faccia non si vedeva, era rivolta verso il basso e perciò Asuka non poteva capire cosa voleva il suo collega… poi si fidò e prese la sua mano.
Afferrata la mano, il ragazzo la tirò a se e cominciò a scendere di nuovo nelle profondità oscure dell’EVA.
Shinji! Shinji!” urlò Asuka nel sonno.
Ma il ragazzo non sembrava sentirla, allora lo schiaffeggiò con la mano libera, ma non alzò la testa, ormai i loro corpi nudi erano affondati nell’oscurità.
Shinji!” gridò di nuovo.
Il ragazzo alzò la testa, non era lui… o meglio, il corpo era del third children, ma la faccia non era la sua.
Un sorriso con denti aguzzi e fini partiva da un lato del viso e arrivava dall’altro lato.
Non aveva naso definito, solo due buchi sulla superficie piatta del viso.
Aveva due paia di occhi, disposti verticalmente e paralleli.
Quando Asuka tentò di liberarsi, gli occhi dell’essere si accesero di un verde fluo, aprì la bocca e divorò la testa della ragazza, stroncandola di netto.

 

Shinji!!!!!” si svegliò di soprassalto, tutta sudata.
Il Third Children sentendo la sua coinquilina urlare, lasciò le pentole sul fuoco e corse da lei, trovandola rossa e piena di goccioline di sudore, occhi spalancati e le mani che tastavano il collo.
Asuka! Asuka!” la prese per le spalle e la scosse “Asuka! Sono io, Shinji! Sono qui!
A quelle parole, la ragazza cessò ogni attività e crollò svenuta.
Shinji sapeva cosa fare nel caso qualcuno fosse svenuto, aveva letto un libro a riguardo, perciò mise in atto quello che imparò tempo fa.
 

Dopo mezz’ora nel parcheggio sotto l’appartamento dove viveva Shinji, l’auto del capitano inchiodò, senza essere parcheggiata a dovere la donna scese immediatamente
dall’auto e si fiondò  in casa, trovando Shinji seduto sulla sedia mentre cercava di dire cose rassicuranti ad un Asuka in dormiveglia.
Cosa è successo?
Non lo so, ero in cucina a preparare pranzo e tutt’un tratto Asuka ha gridato il mio nome, sono andato in camera sua e l’ho trovata che sudava, con gli occhi spalancati e con le mani si tastava il collo
E poi?” chiese la donna mentre accarezzava la fronte della ragazza.
La svegliai da quello stato di trance scuotendola un po’ e chiamandola per nome, poi cadde svenuta”.
Hai fatto quello che c’era scritto su quel libro?
Si
Bene, da quanto tempo sta così?
Ormai saranno venti minuti
Ok… oggi salterò il lavoro, starò con voi tutto il giorno.
Grazie… signorina Misato
La donna si limitò a sorridergli.

 
La giornata solamente a metà, Shinji continuava a stare vicino ad Asuka per assicurarsi che stia bene, nel frattempo Misato aveva chiamato il comandante Ikari per avvertirlo che oggi non sarebbe stata al lavoro, poi chiamò Ritsuko.
Ehm… pronto? Ritsuko!
Dimmi Misato, come mai non sei a lavoro?
Sono venuta sta mattina, ma Shinji mi ha chiamato per dirmi che Asuka era svenuta ed era completamente sudata, mi sono preoccupata e sono corsa a casa
Capisco… Posso venire più tardi a darle una controllata?
C-certo…
E’ sveglia?
No…sembra in dormiveglia
Va bene, più tardi passerò a casa tua.
La Dottoressa Akagi staccò il telefono.
Tornò in sala da pranzo per vedere se Asuka si fosse ripresa.
Con sorpresa la vide sveglia, con gli occhi lacrimanti e sorrideva… sorrideva a Shinji.

Il third children teneva stretta la mano di Asuka nelle sue, aveva la testa china e mormorava qualcosa come “Asuka, svegliati, ti prego, svegliati
La ragazza,che poteva sentire quello che succedeva attorno a lei, aprì gli occhi e vide scendere le lacrime di Shinji per terra, lei gli sorrise e torno a chiudere le palpebre.

 Nel tardo pomeriggio Shinji , in una delle pause di  dal sorvegliare la salute di Asuka, chiamò Rei per avvertirla delle condizioni della compagna.
Pronto…Rei?” aveva una voce bassa e triste.
Sì, Shinji?
C’è Asuka che sta male, perciò domani non credo che verrò a scuola e non posso portarti il pranzo… mi dispiace
Soryu sta male? Cosa le è successo?
E’ svenuta ma non si è ancora svegliata
Ok, scusa ma devo staccare, ho delle cose da fare
Va bene, ciao Rei!
La ragazza chiuse la chiamata.

 

 A casa Katsuragi arrivarono Toji, Kensuke e Hikari a trovare i loro compagni.
Ehy novellino!
Ciao Ikari, dopo ti devo fare alcune domande!
Ikari, dov’è Asuka?
Ciao a tutti ragazzi, Asuka non sta ancora tanto bene, è sul divano in sala da pranzo
Hikari si tolse le scarpe al volo e si fiondò nella stanza.
Che sconsiderata “ commentò Toji.
Sia Kensuke che Shinji si misero a ridere sapendo della cotta che Toji provava per la capoclasse.
allora Shinji, com’è stata la battaglia contro l’angelo?
Beh… non credo che sia giusto raccontartelo…sono segreti militari…
Dall’angolo spuntò la faccia di Misato “Suvvia Shinji… il padre di Aida lavora alla NERV, perciò prima o poi l’avrebbe scoperto, ti do il permesso”
Signorina Katsuragi!” esclamarono i due studenti compagni di Ikari.
Ciao ragazzi” sorrise il capitano. 
Il trio si sedette al tavolo da pranzo così Shinji, oltre a controllare lo stato di salute della sua compagna ,poteva rilassarsi bevendo un thè caldo tra un pezzo e l’altro della storia.

Nella stanza c’erano tutti e assistettero al racconto del suo punto di vista elogiando molto le gesta di Rei.
Poi… “Stupido…” Asuka aveva parlato senza aprire gli occhi.
Stupido… stupido… ti ricordo che io mi sono messa davanti a proteggere la first con lo scudo, sono io l’eroina nella storia
Shinji si alzò, andò da lei e le accarezzò la fronte “Sì, hai ragione… è stata lei l’eroina della battaglia” sorrisero entrambi.

 

Mentre i ragazzi stavano per preparare la merenda, il campanello suonò.
Sarà Ritsuko!” disse Misato.
Shinji si prestò ad andare ad aprire la porta.
Davanti a lui si trovò un paio di occhi color cremesi coperti in parte da capelli celesti, un viso pallido con delle linee dolci e tenere.
Rei!?
Ciao, Ikari
C-che ci fai qui?
Sono venuta a trovare Soryu
Ah..” poi Shinji notò un’altra persona nella penombra dell’atrio fuori la casa.
Dottoressa Akagi…hanno aperto la porta” disse freddamente la first children.
Ritsuko chiuse il cellulare e si girò.
Buonsera a tutti
S-salve dottoressa Akagi” la donna scavalcò Shinji senza degnarlo di uno sguardo.
Ritsuko, benvenuta!
Ciao Misato, dov’è la malata?
Qui in sala da pranzo

 

La visita durò poco più di un quarto d’ora, Asuka ora stava seduta a bere il latte caldo ancora, era ancora in stato confusionale e Ritsuko aveva tranquillizzato tutti dicendo che non era nulla di grave, le sarebbe bastato un po’ di relax.

Shinji voleva cucinare una cena per tutti, ma in fondo era meglio non avere troppa gente con un Asuka ancora convalescente.
Misato aveva accompagnato i compagni di scuola dei children mentre Ritsuko aveva accompagnato Rei nel suo appartamento.

Soryu, vuoi dirmi cosa hai sognato?
Non… non… non credo che debba saperlo, sono fatti miei…dopotutto…
Non riesco a vederti così, non ce la faccio… dimmi cosa devo fare e lo farò.
Asuka inspirò ed espirò profondamente.

 Abbracciami.

 
Shinji non esitò, si sedette sul divano vicino a lei e le prese le mani “Farò tutto quello che potrò per renderti felice e farti tornare quel bellissimo e stupido sorriso”
Le si arrossirono le guance, gli occhi si stavano riempiendo di lacrime, le mani calde di Shinji, il tremolio di Asuka, il fruscio del vento fuori casa, le luci soffuse… era tutto perfetto.
Lo voleva tutto per se in quel momento, poi… lui l’abbracciò ai fianchi e mise la testa sulla spalla, Asuka fece passare le sue braccia sotto quelle del Third children e si aggrappò alla parte alta del busto con la testa affondata nel petto di lui, poi le lacrime.
 

Misato aveva appena finito il giro per portare i ragazzi a casa, l’ultimo era stato Toji, il quale abitava più vicino a casa sua.
Mentre guidava i suoi pensieri si spostarono da Asuka a Kaji… le mancava troppo, aveva voglia di lui, aveva voglia di sentire le sue mani calde sul suo corpo, voleva sentire la sua calda e profonda voce.
Ma questo per ora era impossibile, doveva rimanere in Germania e sarebbe tornato solamente tra tre settimane.
Non sapeva nemmeno se sarebbe rimasto e avrebbe soddisfatto il suo desiderio di avere una famiglia oppure sarebbe di nuovo scappato dall’altra parte del mondo per chissà quale missione.
Prese il telefono e mentre era ferma al semaforo compose il numero del suo fidanzato.
Il telefono squillò più e più volte.
Misato?
E-ehi Kaji!
Come mai mi chiami a quest’ora?
Avevo voglia di sentire la tua voce…
Ooooh, Katsuragi… mi fai arrossire… pensi così tanto a me?
*click*
Misato chiuse la chiamata.
Dannato Kaji, sa essere odioso quando si mette d’impegno”.

 

Il capitano parcheggiò la macchina nel suo posto auto e salì con calma le scale dell’edificio.
Aprì la porta “Ragazzi sono a casa!” nessuna risposta.
Si saranno addormentati pensò lei.
Arrivò in sala da pranzo e con stupore trovò Asuka avvinghiata a Shinji come un koala con un albero di eucalipto.
Le partì una risatina.
Entrambi dormivano, Asuka pareva distrutta ma aveva comunque un sorriso piacevole sul viso, mentre Shinji , che aveva una mano tra i capelli di lei e l’altra che le stringev la vita, pareva molto contento e al tempo riposato.

 Spense le luci e si chiuse in camera.

 
Durante la notte, PenPen uscì dal suo congelatore per andare a mangiare il resto delle aringhe lasciate per cena.
Il rumore dell’elettrodomestico che si metteva in funzione fece rinvenire Shinji.
Era completamente buio, la luna illuminava solo una piccola zona della sala, si trovava ancora avvinghiata Asuka, la quale non mollava la presa. 
E adesso?
E’ così indifesa… debole.
La voglio proteggere, non voglio che succeda qualcos’altro ad Asuka.
No.

Riuscì a dimenarsi dalla presa di lei e la prese imbraccio, la portò nella sua camera, la mise nel Futon e infine le rimboccò le coperte.
Poi andò nella sua camera per recuperare il suo letto e lo portò nella camera della Second Children e si distese a fianco, in modo da tenerla sotto controllo.
Chiuse gli occhi e cadde tra le braccia di morfeo.


Il giorno dopo, nessuno dei tre coinquilini si alzò dal letto prima delle 10, era domenica e volevano godersi appieno il giorno di riposo, guadagnando le ore perse nei giorni passati.
La città si era già svegliata, chi andava al mercato, chi andava a trovare i parenti fuori città e chi andava a fare una passeggiata in mezzo al verde.
Rei Ayanami si era alzata presto per andare a correre al parco, con la speranza di trovarvi li Shinji Ikari a fare due passi insieme al suo fidato lettore cassette.
Erano le 10 in punto e lei stava già al parco, un parco spento, senza foglie, con alberi spogli e il fiumiciattolo ghiacciato in superficie durante la notte.
Il sole splendeva in cielo, scaldava la pelle pallida del viso di Rei.
Cominciò a correre.

Indossava una tenuta termica sotto la tuta, perciò le sarebbe bastato quel poco di movimento per tenerla al caldo, si era portata il telefono dietro nel caso che la dottoressa  o il comandante la cercassero, in realtà sperava soltanto che solo Shinji Ikari la cercasse.
Provava qualcosa per Shinji, fin dalla prima volta che lo vide, era rimasta… impressionata.
C’era qualcosa in lui… ma non capiva cosa… sentiva che doveva avvicinarsi di più a lui, che c’era un legame profondo che li univa, ma non sapeva cosa.
Aveva passato notti insonni per capire chi fosse il Third Children per lei, non si osava a chiedere alla dottoressa Ritsuko, tantomeno al comandante Ikari.
Doveva scoprirlo, con le sue sole forze.

 

 Gendo Ikari stava giocherellando con una matita quando ricevette la chiamata dalla dottoressa Ritsuko
Comandante, la disturbo
Affatto.” Breve pausa “Mi dica tutto
Allora, per quanto riguarda gli EVA, lo 01 è tornato in funzione, tutti gli organi e i danni subiti nell’ultimo scontro sono stati riparati
Perfetto
Allo 02 è stata sostituita la corazza esterna a causa del colpo ricevuto nell’ultima battaglia, danni interni non ne sono venuti fuori
Allo 00 è stata rimpiazzata la gamba ed è stato ricalibrato l’intero circuito celebrale
Mentre i piloti?
Rei Ayanami non ha nessun danni evidente, né interno né esterno
Asuka Soryu Langley è svenuta ieri mattina a causa di uno shock ancora sconosciuto, dubito sia a causa degli angeli, sto svolgendo i test proprio ora
Shinji Ikari… credo che dopo la prova dell’altra sera possa risultare idoneo per continuare a pilotare lo 01
Perfetto, l’importante che sia tutto pronto
Certo, comandante
Invece LEI come sta?
E’ ancora in criosonno, abbiamo fatto il backup dei dati, tutto procede regolarmente.
Tutto fila liscio… insomma.
Esatto comandante.”
Senta dottoressa Akagi, passi nel mio ufficio dopo pranzo, avrei da discutere su due cosette.”
V-va bene Comandante

Ikari posò il telefono nella sua basetta di ricarica.
Cominciò a picchiettare sulla scrivania, quando gli venne un idea.
Prese il telefono e chiamò l’ufficio di Fuyustuki.
Fuyustsuki
Dimmi Ikari
Mi serve che tu vada oggi stesso alla NERV stanziata in America, devi vedere se è possibile aumentare la velocità di produzione dello 03
Non è possibile chiamare e basta?
Ho detto che devi andare, starai li per qualche giorno, ho già preparato il volo.
A che ora parto?
Hai due ore di tempo
Il comandante fece un piccolo sorrisetto.

 

Dall’altra parte del mondo, Kaji Ryoji stava indagando su una possibile delle sedi della Seele in Europa.
Sono io, si… ho bisogno dell’attrezzatura domani sul molo
Sarò solo, devo completare la missione entro domani sera
La valigetta? Si, ce l’ho io… avrai i tuoi soldi
Kaji spense il telefono e lo buttò tra le fiamme che avvolgevano il bidone.
Era in attesa di un contatto nella periferia di St. Pietroburgo , nevicava e si stava sotto 0 gradi centigradi, non c’era nessuno per le strade, solo lui dietro un vecchio
capannone abbandonato, dove dentro teneva un fuoristrada nero e due computer portatili per la missione.
Sentì il rumore di un motore di grossa cilindrata, tirò fuori la sua Glock 17 e si nascose.
Il motore si spense e sentì aprire e chiudere una sola portiera.
Il sole sorge sul domani” disse la figura scesa dal fuoristrada “ E che l’ombra cadi su di noi” disse l’agente NERV uscendo dal suo nascondiglio.
Entrambi puntavano la pistola verso l’altro, poi Kaji riconobbe quella faccia famigliare “Ehy Vlad, ti vedo invecchiato” “E quei capelli sul grigio Kaji? Cosa ne dici?
entrambi risero, sempre puntando la pistola.
Hai deciso di collaborare con la NERV alla fine?” chiese Kaji
Certo, pagano bene, mi tengono al sicuro e tengono al sicuro la mia famiglia
Ah, ti sei sposato?
Certo, non ti è arrivato l’invito?
No, ero… piuttosto impegnato ultimamente.”
Capisco… qui ci sono tutti i dati che ti servono, fai attenzione Kaji… è roba pericolosa.
lo so, ma… è per il bene dell’umanità.”
Beh, è stato un piacere rincontrarti Kaji, cerca di stare vivo… abbiamo una bevuta in sospeso
Kaji si limitò a sorridere.
Il suo contattò saltò in auto e sfrecciò via, Kaji ripose la pistola nella fondina.
Rientrò dentro il capannone e salì al piano superiore.
Si sedette sulla sedia dell’ufficio e posò la valigia sui resti di una scrivania.
Era pensieroso… ieri non si aspettava la chiamata di Katsuragi, avrebbe messo in pericolo lui, ma soprattutto lei stessa.
Prese la foto che aveva nel portafoglio e la baciò “Aspettami ancora per qualche giorno”
Poi aprì la valigetta.
All’interno c’erano due fascicoli e una targhetta con un numero telefonico stampato sopra.
Beh, mi aspettavo di più
Cominciò a sfogliare i fascicoli, cominciò a sudare, gli occhi erano sgranati.
Dannata Seele… sapevo che la base mobile era un mezzo acquatico… ma non un fottuto sottomarino nucleare di fattura sovietica!
La faccenda si complica, dovrò telefonare il comandante

Prese il telefono dentro la giacca e chiamò la base NERV.
 


La prima a svegliarsi in casa Katsuragi fu Asuka, che all’inizio si chiese cosa ci faceva in camera sua
Dannato Shinji, mi ha lasciato da sola…di nuovo!
Poi notò che un braccio sconosciuto stringeva il suo futon, le salirono le lacrime agli occhi, Shinji era li  e le stringeva il futon.
Poi, lui girò la testa, ancora nel sonno e ad Asuka le venne da ridere… il Third Children aveva la bocca spalancata e  una piccola scia di bava che gli colava sulla guancia.

 

 

   
 
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