Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
Segui la storia  |       
Autore: Arya Rossa    09/03/2015    2 recensioni
Direi che è abbastanza difficile usare solamente 200 parole per descrivere una storia di vari capitoli ed interessare il lettore ma... proverò
premettendo che non ho letto l'ultimo libro, ho immaginato una realtà in cui Arya Stark è arrivata a diciassette anni, ha vissuto fino ad ora nella Casa del Bianco e Del nero, è diventata a tutti gli effetti un'assassina e sembra aver dimenticato il suo passato, anche se ora si fa chiamare Sansa e continua a sognare Nymeria.
Cambierà tutto quanto però quando l'Uomo Gentile le dirà che il Dio dai Mille Volti vuole un'altra vita e che toccherà a lei esaudire i suoi desideri uccidendo il Lord Comandante dei guardiani della notte: Jon Snow
Genere: Avventura, Azione, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Arya Stark, Gendry Waters, Jon Snow, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Arya rimase paralizzata sul colpo. Aveva sentito male per caso? Gendry aveva davvero pronunciato quelle parole? Il suo cervello andò in tilt e si sentì davvero svenire. Ma lei era Arya Stark e non sveniva quindi si trattenne.
Aveva gli occhi fissi grigi in quelli del ragazzo, sembrava agitato anche se non voleva darlo a vedere. Probabilmente fu quella faccia a farle inarcare le sopracciglia per prenderlo un po’ in giro. Incrociò le braccia al petto e continuò a fissarlo. “Scusa, quando sei diventato re non stavamo insieme, me lo avresti chiesto lo stesso?”
Lui la fissò sgranando gli occhi, abbastanza… o forse parecchio sconcertato dal suono di quelle parole. “Probabile” riuscì comunque a dire.
Lei trattenne un sorriso. “Da quanto lo volevi?”
“Arya, davvero ti stai mettendo a fare queste domande o me lo sto immaginando?”
La ragazza non riuscì più a trattenersi e scoppiò a ridere davanti il suo imbarazzo. “Scusa, lo so che non dovevo ma… non ho resistito. Davvero non ce l’ho fatta”
Gendry alzò gli occhi al cielo, ancora evidentemente in imbarazzo ed Arya sospirò, per poi mettergli le mani sulle guancie e avvicinarlo per dargli un bacio. Si staccò solo sentendo il fratello che si schiariva la voce e che si rivolgeva a Gendry. “Lei è ancora la mia sorellina e, se lo volete sapere, siete su una distesa di morti. È un panorama parecchio alla Arya ma non adatto a certe azioni… romantiche” sembrava disgustato dall’idea di mettere Arya in quella frase e… con quella parola.
“Io non sono romantica Jon, mi accontento” si intromise Arya, lui non si mosse ed incrociò le braccia, aspettando che li raggiungessero e la ragazza alzò gli occhi al cielo e capendo che non avrebbero avuto un briciolo di privacy. “Gendry, la risposta è si. Ma chiariamo subito una cosa, io non mi vesto come Sansa a costo di morire”
“Non te lo avrei mai chiesto milady” Gendry non riuscì a trattenere un sorriso, ma poi decisero di non sfidare più Jon e lo raggiunsero.
A dire il vero Arya lo superò sorridendogli dandogli un bacio sulla guancia, mentre Gendry non riuscì a fare lo stesso “superarlo, non baciarlo si intende) siccome lui lo bloccò. “Gendry, io e te dobbiamo parlare”
“Ho affrontato tre guerre ma ho più paura adesso,tu lo sai questo?” rispose tentando di sdrammatizzare, inutilmente. Sembrava inoltre che Arya non fosse intenzionata a tornare per aiutarlo.
“Sono il fratello maggiore, farti paura è il mio compito”
“Sei anche il fratello a cui è più affezionata del resto”
“E questo ci porta a quello che ti devo dire. Falla soffrire e io ti ammazzo, poi faccio in modo di farti tornare come estraneo e ti ammazzo di nuovo”
Gendry sospirò. “Arya mi ha detto cose parecchio peggiori ad essere sincero”
“Si, ma io sono serio quando te lo dico, falla soffrire e ti ammazzo”
Gendry si ritrovò ad annuire pria di rendersene conto ma, appena Jon andò avanti, si ritrovò anche a sorridere e poi iniziò a correre per raggiungerlo. Era contento che tenesse così tanto ad Arya, ma di sicuro lui non l’avrebbe mai fatta soffrire.

Arya  appena tornata alla barriera vide li una buona parte del popolo libero. “Cazzo” fu l’unica parola che riuscì a pronunciare. Non erano molto propensi a rimanere fermi e bravi, ma la ragazza non aveva la minima idea di cosa fare. Forse si era dimenticata che volevano entrare nei sette regni con loro.
Rimase ferma senza sapere osa fare finchè il fratello non lo raggiunse. Poi si incollò al suo mantello con sguardo implorante. “Jon, aiutami, ti prego”.
“Non preoccuparti. Penso io a loro, tenterò di raggiungere un accordo insieme a Gendry, per favore tu aiuta Sam a controllare tutti… i sopravvissuti. Poi suppongo che servirà bruciare i morti, almeno credo visto che non ci sono più estranei. Meglio prevenire però, non credi? Puoi pensare anche a quello?”
“Si si si, quello che ti pare ma tu pensa a questi, grazie” Arya sorrise al fratello e corse da Sam. Non voleva affatto contare, di nuovo, le vittime di una guerra. Quindi si limitava a fare passivamente quello che le chiedeva l’uomo per tutto il giorno.
La sera la ragazza decise di andare alla torre dei corvi per controllare se Sansa o Tyrion avessero risposto e, fortunatamente, vide che era così.
La sorella aveva scritto che sperava tornassero presto e, naturalmente, erano tutti contenti che non fossero morti. Tyrion invece diceva che ad Approdo del Re andava tutto bene e, fortunatamente, nessuno aveva iniziato altre guerre e non sembravano neppure intenzionati a farlo. “Questa si che è una novità”
“Cosa milady?” Gendry probabilmente sperava di spaventarla. Inutilmente.
Arya si girò per guardarlo, era appoggiato alla porta, più o meno come era lei quando lo aveva colpito poco prima della guerra. “Rimarremo vivi ancora per un po’” sorrise come se quella fosse la cosa più strana del mondo. Cosa effettivamente vera.
“Si, è una novità in effetti”
Arya fece un paio di passi per avvicinarsi. “Sempre che Rickon non scopre che prima di venire qui gli ho rotto la spada e l’ho sostituita con un’altra. In quel caso sono parecchio morta. Avete risolto tu e mio fratello con il popolo libero?”
“Beh, direi di si. Entreranno nei Sette Regni e… tenteremo di andare d’accordo. Hanno detto che proveranno a non uccidere nessuno, ma se succedesse saremmo costretti a mandarli di nuovo via o anche ucciderli. Speriamo di no. Quando pensi di tornare ad Approdo del Re?”
“Oh, beh… potremmo rimanere qui ancora un po’, sai, per aiutare Jon” Arya sorrise tentando di convincerlo. Ma lui invece la guardò in modo abbastanza perplesso “Potresti essere più precisa? Quanto pensi di rimanere qui? In città Tyrion ci aspetta”
“Ancora non ho fatto un programma Gendry, è solo che… non credo di essere ancora pronta a lasciare mio fratello, sappiamo entrambi che non verrà con noi, specialmente perché Sam glielo impedirebbe dicendogli qualcosa tipo ‘sei il primo lord comandante, devi rimanere’ o qualcosa del genere. Inoltre devo convincerlo a non ucciderti per quello che mi hai chiesto prima, quindi ho un paio di cose da fare. E se è possibile voglio evitare Sansa il più possibile, sai quanto urlerà?”
“Sai, considerando che tutto quello che hai detto è una cavolata, ho capito che in realtà non è che non vuoi tornare, semplicemente non vuoi lasciare tuo fratello”
Arya ospitò e cacciò un pugnale, infilandolo nel muro accanto a lui.“Senti, se continui ad analizzarmi così facilmente mi incazzo davvero e il prossimo coltello te lo pianto da qualche altra parte”
Gendry prese il pugnale e lo mise su un tavolo. “Sai, dovresti andare a parlare con tuo fratello. E anche se smettessi di minacciare il tuo re sarebbe fantastico”
“Cosa? No, non ci contare”
“Su cosa? Sul fatto che la smetti di minacciarmi o sul fatto che non vuoi parlare con tuo fratello?”
“Entrambe le cose”
“Beh, come vuoi. Comunque se rimaniamo qui sappi che non vedrai più Sansa, Rickon, Brann e tutti i meta… dov’è finita Nymeria a proposito?”
“Boh, sarà oltre la barriera a caccia, tornerà presto. Comunque sappi che ti odio quando dici cose intelligenti. Odio Sansa Brann e Rickon, ma in effetti mi piacerebbe rivederli”
“Si, lo so. Comunque perché non vai da Jon? Rispondo io alle lettere”
“Come ti pare, dici anche a Sansa quello che mi hai chiesto, altrimenti dovrò farlo io di persona e… non mi va di sopportarmela” sorrise ed uscì.
Camminando iniziò un po’ a riflettere.
Si sentiva strana. Non sapeva perché aveva accettato la proposta di Gendry ad essere sincera. Insomma… niente fraintendimenti, lo amava e l’idea di stare con lui per chissà quanto tempo non era affatto una brutta idea. Ma non voleva rintanarsi ad Approdo del Re a fare la regina.
Doveva concludere la sua lista prima di tutto, poi voleva controllare come andava con Jaime a Nido dell’Aquila, voleva passare del tempo a Grande Inverno, e, inoltre, non le andava di fare la sovrana convenzionale. Andare ai concili, soddisfare le richieste idiote del popolo e essere sempre protetta da delle guardie idiote.
Mentre le frullavano quei pensieri per la testa riuscì a raggiungere la zona dell’allenamento. Non c’era nessuno a combattere, ma il fratello stava parlando con degli attendenti. “Jon?” lo raggiunse.
“Hei sorellina, che succede?” le scompigliò i capelli e lei sorrise.
“Ho un problemino e diciamo che… è tutta colpa tua” sorrise come un’idiota.
Al contrario del fratello che sembrava sentirsi in colpa. “Cosa? Che ti ho fatto scusa?”
“Per fare un riassuntino Gendry vuole che io torni ad Approdo del Re per diventare la sua regina ma io non voglio, cioè voglio diventare la sua regina ma non voglio tornare li, se ci torno ti dovrò lasciare e…”
Jon alzò una mano per bloccarla e la sua espressione passò da ‘mi sento in colpa’ a ‘che diamine sta dicendo questa?’ “Arya, calmati. Cos’è questa storia di te come regina?”
“Che vorresti dire scusa? Ne sarei perfettamente in grado, certo, ammazzerei tante persone e se Sansa diventasse troppo spocchiosa potrei obbligarla ad andare a cavallo con un pantalone cosa che tra l’altro devo assolutamente fare pres…”
“Arya, noto che sei agitata. Andiamo a mangiare qualcosa per favore” le afferrò un braccio trascinandola dentro, dove si serviva, per l’ennesima volta, agnello. “Senti, non intendevo niente di quello che pensi, mi fa piacere anzi, ma al momento non è questo il punto e, sottolineo, al momento, perché ci ritorneremo. Comunque, perché non vuoi tornare ad Approdo del Re? Ci rivedremo, lo sai. Dovrebbero anche essere finite le guerre quindi probabilmente resterò vivo ancora per un po’”
“Beh, non saprei di preciso. Però in pratica ho la sensazione che se me ne andassi non ci vedremmo più. Inoltre poi Sansa tornerà a Nido Dell’aquila, Brann a Grande Inverno con Rickon. Probabilmente torneranno solo per prendermi a calci visto che sono venuta qui e poi andranno via. Non so cosa fare”
Jon annuì capendo il problema. “Arya. non credi che anche io e il resto della famiglia saremmo tristi per questo? Inoltre non perderemmo i contatti tra di noi. Con me no di certo. Inoltre se lo vuoi sapere ho parlato con tutta la famiglia e ho detto a tutti che solamente io posso prenderti a calci”
Arya sorrise. “Anche io devo aver detto qualcosa del genere su di te”
“Gendry che ne pensa?”
“Mi ha spedito da te, mi conosce un po’ troppo. Lo odio”
“Anche io e non solo perché ti ho vista mentre… eravate incollati”
Arya improvvisamente sorrise. “Ma lo sai che sei un fratello fantastico?”
“Torniamo all’argomento regina per favore?”
“No grazie, non credo proprio, ciao ciao” scappò via con tutto il pasto prima di farlo ribattere per andarsene il quella che, teoricamente, sarebbe dovuta essere la sua stanza mentre rimaneva alla barriera. Aveva davvero bisogno di mangiare e dormire per uno o due secoli.

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones / Vai alla pagina dell'autore: Arya Rossa