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Autore: sofiaa    09/03/2015    1 recensioni
Sophie, una sedicenne inglese arrabbiata con il mondo e con un fratello molto inusuale, è una giovane punk. Suo fratello tenterà di tenerla alla larga dalla scena musicale e sociale che lui ha stesso ha contribuito a creare, ma non ce la farà per molto...Ma soprattutto non riuscirà a tenerla lontana dai suoi amici.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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"Diciamo che non ti rifiuterei per niente al mondo..."
"Quindi mi diresti di sì!"
"Non ho detto questo, ho solamente affermato che non ti direi di no, ma non ho detto che io accetti."
"Sei ancora confusa?!"
"Già..."
"Devi darti una mossa cacchio, non puoi trattare me e Joe così!"
"Lo so, Mick, lo so..."
"Piccola e fragile Sophie, stai facendo impazzire completamente due ragazzi e hai solamente sedici anni!"
"Ho solo tre anni in meno di te!"
"Per me sarai sempre la mia piccola Sophie, lo sai, vero?"
"Sì, Mick. A proposito, prima di andare a casa, mi accompagneresti un attimo al negozietto di alimentari qui vicino, che devo prendere giusto due cose per me e Paul? Altrimenti stasera non si cena."
"Certo, ci mancherebbe."
Sempre per mano, camminammo fino a quando non arrivammo davanti al negozio. Era piccolissimo, dentro teneva solo il minimo indispensabile. La commessa era una signora anziana, che conoscevo abbastanza bene, visto che la spesa venivo sempre a farla qui.
"Sophie! Buonasera, cara."
"Buonasera signora Lewis."
"E chi è questo bel giovanotto?"
"Mick Jones, molto piacere, signora."
"Piacere mio, caro. Siete così carini insieme. Siete fidanzati?"
"No, signora Lewis, io e Mick siamo solo buoni amici."
"Per Sophie siamo solo amici, ma io la amo."
Lo guardai con gli occhi spalancati, imbarazzatissima, e gli tirai una leggera sberla sulla coscia.
"Che bravo ragazzo che ti sei trovata, Sophie! Io coglierei la palla al balzo!"
"Bhe, ci penserò, signora Lewis. Potrebbe darmi un po'di pane da toast e duecento grammi di prosciutto cotto, per favore?"
"Certo, cara."
La signora andò nel retrobottega ad affettare il prosciutto, suppongo. Io mi voltai verso Mick:"Ma che cosa le dici, cretino?"
"La verità, ovviamente!"
"Sai vero che lei ormai ci ha catalogati per fidanzati e che quando passerà di qua qualunque mio conoscente, gli dirà che la piccola Sophie Simonon si è trovata il fidanzatino?"
"Bhe, in fondo è vero, cosa c'è di male?"
"Che non sono ufficialmente fidanzata con te, semplice!"
"Non ancora, amore mio."
"Dai, Mick, non incominciare a chiamarmi così, non sto con te, poi mi imbarazza."
"Dovrai abituartici."
"Ma..."
Fortuna che la signora Lewis uscì dal retro con una busta che conteneva ciò che aveva richiesto nella mano destra e con un mazzo di fiori in quella sinistra.
"Sophie, Ivan Novikov mi ha detto di darti questi fiori."
"Oh mio Dio, ancora lui."
Presi ciò che la signora Lewis mi porgeva e pagai.
"Arrivederci, signora."
"Buonanotte Sophie! E tu, giovanotto, mi stai simpatico, fatti avanti, sennò te la rubano, la tua piccola Sophie! Oggi i fiori, la settimana scorsa una lettera strappalacrime...tutti regali di ragazzi più grandi di lei! Quindi, datti una mossa, moretto, tu non sai quanto è richiesta questa ragazza!"
"Certo signora, aspetti qualche annetto e le arriverà l'invito al nostro matrimonio!"
"Bravo giovanotto, mi piacciono i ragazzi così romantici, come ai miei tempi...tenetevi stretti!"
"Non potrei mai farmi scappare l'amore della mia vita, signora Lewis."
"Ma Sophie, come mai non vuoi fidanzarti con lui? E'così innamorato!"
"Perchè c'è un'altra persona che è innamorata di me e non voglio ferirla. Arrivederci."
"Arrivederci."
Trascinai letteralmente Mick fuori da quel buco di negozietto.
"Ma sei matto?!"
"Quella signora ha capito tutto."
"Tu no, Mick! Non capisci che adesso Joe lo verrà a sapere?!"
"Dai, Sophie, non pensarci. A proposito di venire a sapere...chi è questo Ivan che ti spedisce fiori?"
"Un ragazzo russo della tua età che tutte le settimane mi chiede se vogliamo metterci insieme, ma che io non sopporto."
"Della mia età?!"
"Hai diciannove anni, no?"
"Sì."
"Eh, allora è proprio della tua età. Perchè me lo chiedi, non ci credevi?"
"Non pensavo che avessi molti pretendenti più grandi di te di tre anni."
"Ecco la conferma."
"Dio mio, allora sono fortunato a camminare per mano all'ambitissima piccola fotomodella Sophie Simonon?"
"Direi proprio di sì."
"Sei così bella quando fai la finta modesta."
"Ma taci e cammina."
"Va bene..."
Camminammo fino davanti a casa mia. Mio fratello non era ancora arrivato. Non avevo voglia di stare in casa da sola.
"Mick..."
"Dimmi, bellissima."
"Paul non è ancora tornato e io non voglio stare in casa da sola."
"Hai paura, piccola?"
"No, è solo che mi annoio."
"E se leggessi un libro?"
La verità è che volevo passare del tempo con lui.
"Non ho libri interessanti in questo momento..."
"Televisione?"
"Rotta."
"Amore mio, sono pessime scuse, dimmelo direttamente se vuoi passare del tempo con me, non ti dico mica di no!"
"Ok, allora, possiamo stare insieme finchè non torna mio fratello?"
"Io ci starei per sempre, insieme a te."
"Dai, Mick, non puoi dirmi queste cose..."
"Sì che posso! Non è colpa mia se ti amo!"
"Smettila di sparare boiate ed entra."
Presi la chiave di scorta da sotto il tappetino della porta d'entrata, la infilai nella toppa ed entrammo. Ci togliemmo il cappotto e ci sedemmo sul divano.
"Lo sai vero che potrei non essere più responsabile delle mie azioni?"
"Perchè dici?"
"Perchè siamo solamente io e te, a casa tua e questo è un comodissimo divano..."
"Joe ti ha attaccato la sindrome dell'astinenza?!"
"Scherzavo, amore mio, lo sai che noi siamo molto di più di una coppia da una botta e via."
"Ma non siamo un 'noi' e nemmeno una coppia."
"Te l'ho detto anche prima, non ancora, ma appena molli Strummer (il che accadrà molto presto), ti rimetti con me."
"Mick, ancora con questa storia..."
"Va bene, sto zitto. Vieni qua, però."
Mi avvicinai di più a lui. Mi circondò le spalle con un braccio ed appoggiai la mia testa sul suo petto.
"La sai una cosa?"
"No, dimmi, Jonesy."
"Ti amo."
   
 
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