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Autore: ShannaInLuv    10/03/2015    3 recensioni
ZevranOgren|Friendship!|Demenziale| Accennissimi al mio Custode Grigio !| [1.315 parole]
" Cavallette? Blah! " per la prima volta, Arya aveva visto Oghren turbato da qualcosa.
" Già. Però, ehi, scommetto che sono buone! " lo sguardo di tutti si spostò su Zevran.
" Buone? Come possono essere buone? " rimbrottò Oghren.
" Non lo so. Ma penso con un po’ di sale. "
" Dici? E come fai a saperlo, ah ah ah ah, scommetto che le hai mangiate. "
Zevran ci pensò su. " In effetti potrebbe essere. "
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alistair Therin, Nuovo personaggio, Oghren, Un po' tutti, Zevran Arainai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Per le mutande di Andraste!

Titolo: Per le mutande di Andraste!
Autore: Shanna_GirlOnFire
Fandom: Dragon Age
Genere: Comico, fluff.
Rating: Verde.
Avvertimenti: nope.
Personaggi: Oghren, Zevran, Altri, Nuovo Personaggio.

Note: Ho scelto questo titolo perchè è un'esclamazione che viene usata molte volte nel corso della storia, sia da Alistair sia da Oghren o Zevran, mi sembrava il giusto titolo demenziale. Tutto qui. E anche se può sembrare un cliquè non importa.
Trama:
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<< Cavallette? Blah! >> per la prima volta, Arya aveva visto Oghren turbato da qualcosa.
<< Già. Però, ehi, scommetto che sono buone! >> lo sguardo di tutti si spostò su Zevran.
<< Buone? Come possono essere buone? >> rimbrottò Oghren.
<< Non lo so. Ma penso con un po’ di sale. >>
<< Dici? E come fai a saperlo, ah ah ah ah, scommetto che le hai mangiate. >>
Zevran ci pensò su. << In effetti potrebbe essere. >>

 
***
 
Il gruppo si era fermato per fare una sosta ma, un enorme assedio di cavallette interruppe il loro pranzo.
Erano cavallette dalle Montagne Gelide, tutte viscide e verdi come le foglie.
Morrigan propose di incenerirle. Alistair si perse in qualche insulto molto intelligente tipo “Se non ve ne andate subito chiamerò i Templari” e Morrigan aveva semplicemente commentato : “Spicchi sempre d’intelligenza. Me ne meraviglio.”
Però, quando due cavallette viscide balzarono nella ciotola di Oghren, quello storse il naso rosso dovuto alla birra.
<< Cavallette? Blah! >> per la prima volta, Arya aveva visto Oghren turbato da qualcosa.
<< Già. Però, ehi, scommetto che sono buone! >> lo sguardo di tutti si spostò su Zevran.
<< Buone? Come possono essere buone? >> rimbrottò Oghren. Afferrò le zampette delle cavallette e la gettò lontano possibile, però questa tornò.
<< Non lo so. Ma penso con un po’ di sale. >>
<< Dici? E come fai a saperlo, ah ah ah ah, scommetto che le hai mangiate. >>
Zevran ci pensò su. << In effetto potrebbe essere. >>
Quel sorriso di Zevran, quello a metà tra il divertito e il serio, cosicché non sapevi neanche quando ti insultava per davvero o no, faceva tanto imbestialire Oghren e, anche un po’ aiutato dall’alcool, iniziò a ridere con la voce roca e graffiante.
La cavalletta tornò quasi subito nei suoi fiocchi d’avena, Oghren grugnì. << Per le mutande di Andraste! >>
<< A quanto pare adora talmente la tua bava puzzolente da - >> Zevran s’interruppe.
Una cavalletta gli era balzata sul suo naso, con le zampette sottili gli solleticava le guancie e i contorni della bocca. Non osò fiatare.
Non voleva davvero mangiare una cavalletta. Era solo una battuta!
Oghren rise e Zevran sentì la Birra investirgli le narici. Poi esclamò. << Adesso, elfo, mangiala. >> assottigliò gli occhi.
Sia Morrigan che Alistair fecero un verso disgustato e, probabilmente, pensò Zevran, era l’unica volta in cui fossero d’accordo.
Arya, il loro Custode Grigio, lo scrutava perplesso con quegli occhi scuri mentre, Wynnie, accanto a lei, tratteneva a stento un verso disgustato.
Perfetto.
Prima si faceva battere da un Custode Grigio e diventava il suo assassino personale; non che lo disgustava granché, dato che Arya era terribilmente carina e se non fosse stata innamorata di Alistair probabilmente ci avrebbe pensato su. E poi si faceva deridere da un nano.
E, okay che gli elfi erano bassi. Ma il nano, era più basso di lui e certamente non era una cosa per cui doveva andarsene fiero. Ma se, ora, rifiutava o mangiava quella cavalletta, entrambe le cose scelga, verrà deriso.
Zevran, lentamente, afferrò il corpicino esile e umido della cavalletta. << Ehy, Oghry, stavo scherzando! >> provò a dire.
<< Daah! >> lo schernì quello. Assottigliò gli occhi. << Facciamo a chi mangia la cavalletta, elfo? Anzi no, a chi mangia più  cavallette. >>
Probabilmente Zevran impallidì.
<< Oh mio dio che schifo >> sbottò Morrigan.
Alistair emise un verso di disgusto. << Siete dei bambini forse? Arya, non lascerai che facciano... uuuh. >>
Arya, anche lei vagamente disgustata,guardò i suoi due amici. << Ragazzi, sul serio, non penserete di fare questa patetica sfida per... cosa? >>
<< Siamo in guerra contro Loghain e la Prole Oscura e questi fanno a gara di chi mangia più cavallette, >> blaterò Morrigan. << una vera schifezza, neanche Alistair lo farebbe. >>
Il suddetto nominato la guardò torvo.
Oghren rise e si levò l’armatura superiore, era rimasto in una sudicia canotta, sporca di chissà quante altre cose oltre ai fluidi sudoriferi. Strinse così forte la mano a Zevran che temettero che gliel’avesse rotta.
Poi Oghren guardò Arya. << Tranquilla,donna. E’ una faccenda tra uomini. >> calcò l’ultima parola e guardò verso il cavallo di Zevran, poi alzò un sopracciglio.
<< A parte il fatto che mi stupisco che tu ce l’abbia, >> replicò Zevran vagamente ferito nell’orgoglio. << scommetto che un Hurlok è messo meglio di te. O un Nug. >>
<< Ti sorprenderesti se ti rivelo quanto ce l’ha un Nug. >> brontolò Morrigan, tutti la guardarono e la donna decise che forse era meglio andarsene.
Zevran guardò Arya, poi Oghren che stava riempiendo un secchio pieno di cavallette, poi di nuovo la sua Custode Grigia. << Ti ho servito bene, my lady? >>
Arya roteò gli occhi al cielo e si alzò. << Bene, non sono la vostra baby-sitter. Fate come vi pare. Alistair andiamo a dormire. >>
<< Ehm, magari più tardi. >> esclamò il figlio di Re Maric.
Il risultato fu, Oghren e Zevran uno di fronte all’altro con un secchio di cavallette in mezzo, Alistair come arbitro e un bellissimo tramonto a torreggiarli.
<< Siete pronti? >>fece Alistair.
<< Oooh, sì. >> esclamò Oghren. E rise.
Mise la mano tozza dentro al secchio e afferrò due cavallette, se le infilò in bocca e cominciò a masticare con un sorriso trionfante. Man mano che masticava però, il suo sorriso scompariva sempre di più e la faccia acquistava un verdognolo anziché il placido rossore.
Zevran ne afferrò una e lentamente se la mise in bocca. Sentì le zampette sottili solleticargli il palato, la cremosa e buonissima sostanza viscida intorno al corpo sapeva di... decomposizione.
<< Coraggio, elfo, schiaccia le mandibole. >> rimbrottò Oghren. Bevve un sorso della sua birra disgustosa.
Zevran schiacciò le mandibole. Non credeva di averlo fatto davvero.
Crack
Le budella della cavalletta si infilarono tra i denti, sul palato, sulla lingua e giù per la gola. Ebbe un conato di vomito, si tappò la bocca con la mano.
<< Dahaha! Coraggio, elfo, io sto a due tu a una. >> e, detto questo, Oghren ne afferrò altre tre.
<< Per le mutande di Andraste! >> soffocò un secondo conato di vomito Zevran. Ne afferrò una seconda e una terza e le ingurgitò più in fretta possibile. Poi altre cinque.
Oghren sette.
Zevran quattro.
Andarono così per un bel po’, Alistair era inorridito. Si voltò. << Ah, disgustoso. >>
<< Alistair, questa non è roba per reali. >> affermò convinto Oghren. Sebbene pure lui stava iniziando a crollare. << Ma roba da veri duri. >>
<< Se essere duri significa questo... credo che te lo concedo Oghren, preferisco essere il mollaccione. >> ribatté Alistair.
Ne mancavano due. Zevran ne afferrò una ma prima che potesse mettersela in bocca, la nausea prese il sopravvento e vomitò tutto il pasto completo, compresi i fiocchi d’avena che aveva mangiato con tanto gusto.
Oghren rise e alzò le braccia al cielo. << Vittoria! Elfo, hai perso. Per tutti i Nug! Le altre volte non erano così disgustose. >>
Zevran, che era disteso a terra, aprì pigramente un occhio e guardò torvo il nano. << Altre volte? Le avevi già mangiate? >>
Oghren scrollò le spalle. << Yep. Una decina di volte. >>
Zevran vomitò di nuovo poi, << E tu mi hai fatto fare questa ridicola sfida quando tu le aveva già mangiate? >>
<< La tua voce è acuta come una femminuccia, Zevran. >> ribatté Oghren, calcando il nome dell’Assassino. << e poi, non sono io quello che voleva prendere te per i fondelli. Dhahaha!  >>
Oghren si alzò e bevve la birra. Raccattò la sua armatura e andò sin la tenda.
Alistair lo guardò con un misto di compassione e di divertimento, gli diede una pacca sulla spalla che,non si sa come gli provocò altro vomito e raggiunse Arya nella tenda.
Zevran stava quasi per piangere. Che schifo.
Doveva assolutamente....
Una mano gli stava offrendo una fogliolina di menta. Zevran vide Morrigan sghignazzare.
<< Ricordami che se mai dovessi accettare le tue avance, non ti devo baciare mai. >>
Zevran s’infilò la foglia in bocca. << Graphfie. >>
Morrigan inarcò un sopracciglio. << Per le mutande di Andraste, giusto? >> lo prese in giro, poi, si voltò e sculettò sin il suo spazio riservato.
<< Eccome. >> brontolò Zevran

 
AngolinoAutrice(?)
Gute Morgen,
E' la prima volta chepubblico qualcosa in questo fandom e beh, sono un po' emozionata. Ho inseriot due dei miei personaggi preferiti e, anche la mia dolce Arya.
Sten,Leliana e il Mabari non li ho inseriti perchè, beh, non ce li avevo.
Comunque,capisco che no sia un granchè e francamente non so come mi sia uscita però...
Commentate perfavore :)
Spero vi abbia fattp fare un sorriso.
Enjoy, it.
Shanna.
   
 
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