Alla notte
O pacata, distesa, splendida notte,
Disabitata luce sorda,
Che peschi tra gli incubi peggiori che doni,
Tra questi, gli infidi rumori che suoni.
O notte, disperata vagabonda,
Storpio capriccio del tempo,
O notte mia, vasta e rannicchiata,
Che mai riposi nei tuoi sospiri informi,
Che non t'involgi nelle tue vele coatte.
Rincorri nelle stanze nere il buio
E scappi terrificata dalle tue stesse mani.
Torbida sciagura che sei,
Perché qualcuno ti percorre ancora,
Deperita, sempre viva, notte.
O pacata, distesa, splendida notte,
Disabitata luce sorda,
Che peschi tra gli incubi peggiori che doni,
Tra questi, gli infidi rumori che suoni.
O notte, disperata vagabonda,
Storpio capriccio del tempo,
O notte mia, vasta e rannicchiata,
Che mai riposi nei tuoi sospiri informi,
Che non t'involgi nelle tue vele coatte.
Rincorri nelle stanze nere il buio
E scappi terrificata dalle tue stesse mani.
Torbida sciagura che sei,
Perché qualcuno ti percorre ancora,
Deperita, sempre viva, notte.