Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Hilarie Winfort    10/03/2015    0 recensioni
"E se l'oscurità fosse celata in posti inimmaginabili?
E se la LUCE fosse incapace di desistere all'oscurità, se fosse incapace di sottrarsi a quella forza che l'attira inesorabilmente verso il buio?
Forse nemmeno la LUCE potrebbe essere abbastanza forte da desistere a quel richiamo.
Forse Luce e Oscurità sono così incredibilmente diversi da fondersi l'uno nell'altra, forse la Luce cesserebbe di esistere se non ci fosse l'oscurità a farla brillare."
-----------------------------------------------------------------------------------------------
Lei chinò la testa, furibonda per il potere che Jamie esercitava su di lei.
Se ne stava lì, in balia dello sguardo e del tocco di lui senza riuscire a fare nulla.
Lucy, spinta da un desiderio incontrollabile, annullò la distanza che li separava e posò le labbra su quelle di lui.
Fu immediatamente travolta da una scarica di elettricità che la costrinse a stringersi contro di lui, cingendogli il collo con le braccia.
Lucy lo osservò attentamente.
Gli occhi sembravano di un blu molto più luminoso, quasi irreale e la pelle scolpita.
La bocca era più voluttuosa e aveva smesso di tremare. Lucy trattenne il fiato, mentre Jamie dischiudeva le labbra
permettendole di scorgere due canini illuminati dalla luce della Luna.
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Le grida di Lucy si mischiarono all'urlo silenzioso della notte, mentre cercava di mettere a fuoco la scena che le si parava davanti.
Jamie. Era una specie di... di...
Lucy non voleva nemmeno pensarci, sapeva esattamente quale sarebbe stata
la definizione più appropriata per quello cui aveva appena assistito.
Jamie l'aveva condotta lì, per un motivo.
O meglio, non l'aveva proprio condotta, aveva fatto appello all'animo generoso di lei.
Sapeva che avrebbe trovato una spiegazione razionale a tutti i costi e sapeva anche che sarebbe
andata alla Casa per accertarsi che tutto fosse a posto.
L'aveva ingannata. Jamie l'aveva ingannata, il suo amico.
No, quello non era il suo amico Jamie, il suo Jamie era scomparso o forse non era mai esistito.
Lucy era stata estremamente ingenua a fidarsi di Jamie, senza nemmeno pensare al fatto
che quest'ultimo e Bryan non erano nemmeno amici.
Si vedevano a scuola, tutto qui.
E come Jamie stesso aveva detto, nessun altro eccetto Lucy era stato così stupido da volergli essere amico.
Quindi Jamie non avrebbe avuto alcun motivo di uscire in compagnia di Bryan, nessuno.
Lucy era stata così ammaliata dallo sguardo e dai modi di Jamie da non riuscire a pensare a nient'altro.
Capì che doveva smettere di darsi della stupida e trovare un modo di scappare da quella Casa.
E da Jamie.
"Corri Lucy!"
Lucy si voltò di scatto, la voce proveniva dall'ingresso della Casa e si accorse che apparteneva a Bryan.
Lucy non se lo fece ripetere due volte e con un balzo si protese in avanti, oltre la spalla di Jamie
che sembrava ancora lottare contro i muscoli in tensione.
Quindi quanto centrava Bryan in quella storia, quanto sapeva?
Jamie fu più svelto del previsto e afferrò Lucy, chiudendo le mani sulla sua caviglia.
Lucy sussultò, mentre la presa di Jamie si faceva sempre più insistente.
Lucy, con tutta la forza di cui disponeva, cercò di fare leva sui gomiti e di sottrarsi alla morsa di Jamie.
Voleva ucciderla?
Lucy si diede nuovamente della stupida, Jamie era nato per quello e non avrebbe certo fatto eccezione per lei.
I tentativi della ragazza furono inutili, ottenne solo che Jamie intensificasse la presa su di lei.
Un suono agghiacciante squarciò all'improvviso le mura della Casa e Lucy sentì che la presa
sulla sua gamba cominciava ad affievolirsi fino a scomparire completamente.
Lucy si alzò in piedi a fatica, sperando di riuscire a raggiungere l'uscita in fretta e stranamente andò proprio così.
La ragazza si voltò, confusa.
Jamie era accasciato a terra, scosso da violenti spasmi come era successo in precedenza.
Bryan era chino davanti a lui, stringeva tra le mani una specie di balestra.
L'aveva decisamente colpito, ma quelli come Jamie non avrebbero dovuto essere indistruttibili?
Come risposta ai dubbi di Lucy, Jamie prese a strisciare sul pavimento mentre riacquisiva la forza necessaria ad alzarsi.
Bryan raggiunse Lucy, spingendola fuori dalla porta, proprio mentre Jamie si stava alzando da terra.
Lucy oltrepassò il vialetto di ciottoli, senza poter fare a meno di voltarsi verso la Casa.
I muri erano esattamente come quando aveva fatto il suo ingresso insieme a Jamie nella casa
e anche le finestre rotte con le tende svolazzanti, ma Lucy non era più la stessa.
E nemmeno Jamie.
Bryan la tirò per un braccio, costringendola a distogliere lo sguardo dalla Casa in rovina.
Era riuscita a scappare da Jamie, ma c'erano ancora tante cose che non riusciva a comprendere
di quella notte, troppe per poterci pensare in quel momento.
Entrambi i ragazzi presero un respiro profondo, troppo lieve per sovrastare lo strido che squarciò il cielo.

  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Hilarie Winfort