Dimostrarmi sicura davanti ai loro occhi fu semplice. Guardarli lì,tutti insieme,pronti ad ascoltare la mia richiesta,forse mi aveva dato molto più coraggio di quanto io davvero non avessi. VOGLIO ESSERE UN VAMPIRO. Lo avevo pensato molte volte,ma arrivò anche il momento di dirlo ufficialmente. Sapevo in che situazione mi ero cacciata. La mia consapevolezza però,diventava dolore ad ogni suo sguardo frustrato. Lo sguardo che mi interessava di più,ma su cui sapevo di non poter contare in quella circostanza. Edward. Mi dimostravo fredda e convinta a seguire quello che dicevo fosse il mio sogno. In realtà l’unico sogno era restare con lui per sempre,essere una vampira,come ben sapevo,era solo una conseguenza. Avrei sopportato quei terribili giorni-di cui Edward non rinunciava mai a ribadire-solo in cambio del suo amore eterno. Ma infondo,chi mi avrebbe garantito che ci saremmo amati per sempre? Io potevo essere immortale,se solo avessi voluto. Ma l’amore no. L’unica garanzia su cui potevo basarmi,era il mio cuore. E il mio cuore in quel momento,sapeva cosa desiderava. La mia sorte era stata decisa. Io l’avevo offerta nelle mani di sei vampiri. La risposta era stata pensata,criticata da alcuni,ben voluta da altri,ma ciò che contava veramente era il risultato: affermativa. Sentii un tuffo al cuore e un brivido mi pervase lungo la schiena. Forse bastava respirare,solo respirare un po’. Sono passati 100 anni. Per gli altri,ma non per me. La mia pelle è sempre candida,soffice,giovane. Il mio corpo è tale e quale: esile,ma anch’esso arzillo. E pure vissuto, maturo, responsabile. Feci una scelta,che alla fine non servì poi così tanto. Scelta o non scelta,quello era il mio destino. Molto spesso tra me e me ringrazio Edward per avermi fatto diventare come lui, a volte rimpiango il vago ricordo di una vita normale,che avrei potuto condurre. In entrambi i casi mi sento poi soddisfatta solo dopo l’ennesima riconferma del suo amore. Ora lui non c’è. L’ho allontanato per un po’ da me,o forse è stato lui ad andare via, non lo so. E’ la prima volta in cui mi sento incerta sul nostro stare insieme. Ora,non sono più io a dover aspettare lui. Non sono però mai stata incerta sul nostro amore. Quello rimarrà intatto. Sempre,per sempre. Avrei voluto una vita diversa? Una me diversa? Probabilmente no. So di essere confusa e contraddittoria. Forse proprio per questo da quando la notte non è più accanto a me, fisso la finestra nel tentativo di vedere quel suo viso perfetto che controlla i miei gesti. Poso la testa sul cuscino pensando alle sue parole: << Ti amo. Tu sei la mia vita adesso. >>. Sta solo a me dare un significato a quella parola :<< adesso >>.