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Autore: Jo The Strange    12/03/2015    2 recensioni
Davide è un ragazzo con un grave problema al cuore: da tempo oramai è in ospedale, aspettando di guarire, ma i dolori, le angosce e i problemi sono sempre tanti... ma Davide ha un angelo che lo protegge: Cleo la sua ragazza. Insieme a lei e ai suoi nuovi amici, i Braccialetti Rossi, riuscirà a trovare la vera felicità anche in un ospedale? Per Davide le sorprese sono dietro l'angolo...
Spero di avervi incuriositi!!
Genere: Drammatico, Malinconico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Davide, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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~~Buongiorno a tutti!! Ecco per voi il  capitolo. Ringrazio tutti voi per non avermi mutilata e uccisa, vista la sorte di Davide… tralasciando, ringrazio di cuore tutti coloro che recensiscono ogni capitolo, chi segue e mette tra le preferite e i Silenziosi, anche se mi farebbe MOOOLTO piacere se recensiste ogni tanto. Vi ho già annoiati abbastanza, quindi proseguiamo con la storia e BUONA LETTURA!

Cleo pianse per tutta la notte. Solo all'alba riuscì a prendere sonno, ma dormì solo per un paio d'ore... Non riusciva ancora ad accettare ciò che era accaduto, al fatto che non avrebbe più parlato con Davide, non avrebbe più baciato le sue labbra, nè sentito il suo profumo...
Si era addormentata stringendo al petto una cornice azzurra con all'interno una sua foto con Davide a carnevale, lei vestita da dea Venere e lui da soldato greco.
Si alzò dal letto con gli occhi gonfissimi, la testa che le scoppiava per aver pianto troppo e si diresse in bagno. Si sciacquò il viso con acqua gelata e dopo essersi lavata i denti ed essersi vestita decise di andare in ospedale comunque.
Una volta arrivata, si diresse verso la camera di Davide e vi trovò Lilia: stava prendendo le cose di Davide. Appena la vide cercò di mascherare il dolore che aveva in volto con un sorriso, con scarso successo...
-Ciao tesoro... Che ci fai qui? - le chiese.
Cleo era abbastanza confusa: -In realtà non credo di saperlo nemmeno io... Sono distrutta...-
Lilia prese in mano la maglietta preferita di Davide, quella verde acceso, che aveva indossato fino al giorno prima e la porse alla ragazza.
-Sono sicura che Davide avrebbe voluto che tenessi qualcosa che gli era caro- disse Lilia cercando di trattenere le lacrime
-Grazie...- sussurrò Cleo stringendo a se quella maglietta.
La ragazza si diresse verso la porta per tornare a casa ma Lilia la fermò: - Cleo, domani ci sarà il funerale di Davide... Sarà alle 10.00 nella chiesa del paese, poi per chi vuole si andrà al cimitero...-
Cleo ringraziò Lilia e ritornò a casa.
Una volta entrata in camera Cleo indossò la maglia di Davide: aveva ancora il suo profumo, quell'odore meraviglioso che sentiva ogni volta che la abbracciava, poi crollò sul letto e si addormentò per la stanchezza. Sarebbe dovuta andare a scuola, ma non ne aveva la forza... Tanto sua madre non sarebbe tornata dal lavoro prima di cena e non avrebbe saputo nulla... Anche se avrebbe dovuto capire che in quelle condizioni non ce l'avrebbe mai fatta...
Il giorno dopo Cleo si svegliò presto: le scuole sarebbero state chiuse per permettere ai ragazzi di andare al funerale, ma aveva bisogno di tempo per prepararsi e anche perché voleva andare in chiesa un po’ prima per vedere la bara aperta prima che iniziasse la cerimonia.
Si fece una doccia, e si vestì: indossava un abito a maniche corte con la gonna al ginocchio, nero. Cleo lasciò i capelli sciolti, con i boccoli biondi che le ricadevano davanti. Si truccò leggermente e presa una piccola borsa uscì di casa.
Una volta giunta in chiesa si guardò attorno: la navata era stata riempita di fiori e ai lati di ogni panchina vi era un drappeggio di stoffa nera. Avanzando, Cleo vide il papà di Davide e Lilia seduti sulla prima panchina.  La donna le fece cenno di avvicinarsi: - Ciao Cleo, come mai qui così presto?-
-Volevo vederlo un'ultima volta... Prima che chiudessero la bara...- disse la ragazza sottovoce.
E la vide... Davide era dentro una bara bianca, immacolata, gli occhi chiusi come se dormisse... Indossava i vestiti migliori, camicia bianca e giacca nera.
-Allora è così che finisce, vero amore? - disse Cleo passando una mano tra i ricci di Davide... Sentì le lacrime salirle, inondargli gli occhi e poi scendere lente lungo le guance.
La ragazza ritrasse la mano da Davide proprio mentre stava arrivando il parroco per chiudere la bara. Il signor di Salvo invitò Cleo a sedersi accanto a loro due: -Credo che a parte noi due, tu fossi la persona a cui teneva a più di tutte- disse l'uomo stringendole la mano.
Poco più tardi iniziò il funerale dove dopo la celebrazione del parroco, fu il turno delle persone presenti che volessero dire qualche parola in onore del ragazzo...
Parlarono molte persone, tra le quali Cleo riconobbe la sua insegnante delle elementari, qualche compagno, alcuni parenti di Davide e i suoi compagni di squadra di calcio.
Lilia e il signor Di Salvo avevano le lacrime agli occhi... Del resto non era proprio piacevole perdere un figlio...
Alla fine della celebrazione, Cleo e i genitori di Davide si misero in testa a un corteo di persone, dietro all'auto che avrebbe portato la bara al cimitero: la ragazza notò tra la folla delle figure famigliari: erano i braccialetti rossi.
Anche loro decisero di seguire la macchina, anche se Cleo immaginava che fossero li "clandestinamente" dato che non era permesso lasciare l'ospedale.
Il tragitto verso il cimitero fu abbastanza rapido e una volta giunti al camposanto, dopo aver sepolto la bara, molte persone iniziarono a tornare a casa...
Rimasero solo i genitori di Davide, Cleo e i braccialetti.
Lilia e il signor Di Salvo vennero chiamati da parte dal parroco: allora i braccialetti rossi si avvicinarono a Cleo che fissava la tomba con gli occhi vacui....
-Cleo...- la chiamò Leo prendendole la mano.
Lei si voltò di scatto, come se si fosse appena svegliata da una trance
-Davide era uno di noi.... Tu sei la cosa che meglio ce lo ricorda... Quindi avevamo pensato di darti una cosa...- continuò Cris
Leo le prese il polso e le infilò un braccialetto rosso: - Watanka...- dissero in coro i quattro ragazzi.
-Cosa?- chiese Cleo fissando i ragazzi per l'emozione
-Niente... È il nostro grido- spiegò Leo.
Cleo fece passare la mano sul braccialetto che aveva al polso: le emozioni che Davide aveva passato con quei ragazzi, le esperienze, ogni momento... Era tutto dentro quel braccialetto.
Cleo li ringraziò con le lacrime agli occhi per l'emozione con un grande abbraccio: in quel momento aveva proprio bisogno di un gesto d'affetto...
I ragazzi guardarono l'orario e furono costretti a tornare in ospedale altrimenti si sarebbero accorti della loro assenza... Anche se sospettavano che se ne erano già accorti da un pezzo...
-Quando torniamo ci fanno un culo cosi! - disse Toni gesticolando.
A quelle parole Cleo sorrise di gusto, ma appena i ragazzi se ne furono andati, le ritornò addosso quella orribile sensazione di solitudine... Ora era davvero sola...
-Mi mancherai funghetto mio... Ti amerò per sempre... -Cleo posò una mano sulla lapide: era fredda... Come le membra di Davide in quel momento...
Cleo si alzò da terra e asciugandosi le lacrime si diresse verso casa, consapevole che niente da quel momento sarebbe stato più lo stesso.



Non preoccupatevi, perchè la nostra storia non è ancora finita.... alla prossima!!!
                                                              Jenny Burton
 

 

   
 
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