Quando Lucy si svegliò in ospedale le ci volle un momento per realizzare dove fosse e perché fosse lì.
Tutt’intorno il silenzio di quella stanza così grigia e fredda incombeva su di lei, l’unico segno di vita era il rumore della pioggia che sbatteva contro il vetro della finestra.
Nonostante provasse a ricordare, la sua memoria era annebbiata, e quell’atmosfera così pesante la angosciava creandole il martellante pensiero di dover scappare.
Dopo vari tentativi , riuscì finalmente ad alzarsi e iniziò ad esplorare quell’ospedale deserto.
Mentre vagava per i reparti in cerca di un uscita, un rumore sordo la immobilizzò terrorizzata e speranzosa,  forse non era da sola,  ma era un bene o un male?
Prendendo tutto il suo coraggio, Lucy avanzò in quella direzione trovandosi di fronte al reparto di rianimazione, dal quale uscirono due ragazzi.
Il primo era molto alto e aveva la pelle pallida come la luna, il secondo invece stava nascosto nell’ombra.
Mentre Lucy pensava se fosse meglio parlare o scappare, il misterioso ragazzo nell’ombra disse: " Hai bisogno di aiuto?". Lucy sollevata si avvicinò ai ragazzi ma, mentre avanzava nella loro direzione, sparirono.
"Puoi venire con noi, fidati…" girandosi di scatto, Lucy, vide i due ragazzi che stava raggiungendo un attimo prima.
Entrambi avevano il volto parzialmente fasciato e una camicia da notte logora e insanguinata.
"non puoi scappare… non avere paura… puoi venire con noi".
Lucy, terrorizzata alla vista, si mise a correre più in fretta che potesse alla ricerca di un’uscita da quell’incubo.
Man mano che avanzava c’erano sempre più persone come i due ragazzi, chi ustionato, chi ferito, chi bendato; si spostavano di decine di metri in un istante,  come se non avessero corpo e fossero solo proiezioni.
Poiché sempre più persone cercavano di fermarla, Lucy pensò di essere vicina all’uscita, ma quando finalmente la vide il terreno sotto di lei si aprì in una voragine facendola precipitare nel vuoto…
"O Lucy, tesoro mio, finalmente ti sei svegliata!"
Lucy era confusa e con la vista annebbiata, un secondo prima stava precipitando e ora si trovava in una stanza illuminata dal sole e piena di colori, "Mamma? Sei veramente tu? Ma dove… cosa…"
"Stai tranquilla tesoro-disse la madre-va tutto bene, sei stata due ore in rianimazione, scivolando sul ghiaccio hai sbattuto molto forte la testa, ma ora va tutto bene, sei in ospedale".
Ancora con la mente annebbiata, Lucy, si guardò intorno e vide una calda e colorata stanza d’ospedale, intrisa di luce e piena di fiori e pupazzi.
La ragazza realizzò che era stato tutto un brutto sogno, o almeno finchè non vide entrare il medico, così simile a uno dei due ragazzi…
"Allora, come sta la nostra sventurata? Se avevi caldo non c’era bisogno di abbracciare il ghiaccio; come va la testa… Hai bisogno di aiuto?"