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Autore: Pacci    13/12/2008    3 recensioni
Jacob deve chiedere una cosa molto importante ad Edward, alla sua migliore amica Bella e all’amore della sua vita Renesmee come risponderanno? Jacob c’è la farà ad ottenere ciò che vuole? E la famiglia Cullen sarà felice, triste o infuriata? Ambientata dieci anni dopo, tra colpi di scena, momenti di affetto e guai alcuni divertenti altri meno, si sviluppa la mia storia… Se volete seguire le avventure dei nostri eroi, basta solo leggere… *****ULTIMO CAPITOLO é IL 17°*** IL 18° CAPITOLO SONO I RINGRAZIAMENTI!***
Genere: Romantico, Commedia, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Jacob Black, Renesmee Cullen
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Ho trovato il modo per raggrupparle tutte… Come giustamente mi hanno fatto notare sarebbe più comodo per voi  metterle tutte insieme.. Queste sono  le one-shot che ho scritto.. io ero partita con l’idea di scrivere solamente “Edward, sono qui per chiedere….Si tratta di Reneesme…”  ma poi molte persone mi hanno chiesto il continuo e così l’ho scritto. Ringrazio tutte le persone che hanno recensito e messo le mie storie tra i preferiti… spero che raggruppandole sia più facile per voi e spero anche che le riccommentate di nuovo…

Grazie Mille per chi mi segue e per chi mi ha messo tra gli autori preferiti…( e pensare che nei temi prendevo sempre 4 e mezzo per mancanza di idee ahahah)

 

Ecco a voi la prima One-shot:

 

 

 

“Edward, sono qui per chiedere….Si tratta di Reneesme…”

 

Era una giornata come tante altre in Casa Cullen. Esme stava sfogliando un catalogo enorme di moquette per decidere di quale colore tappezzare il bagno della nuova casa che aveva appena finito di ristrutturare, Carlisle era nel suo studio, Alice stava consolando Jasper che era disperato per il fatto che lui dopo quasi un secolo di astinenza ogni volta che sentiva il profumo di un umano non riusciva ancora a trattenersi del tutto, e Emmet e Rosalie erano in garage ad aggiustare la Porche.

Edward Cullen era sprofondato  sul divano e stava leggendo un libro che suo padre gli aveva imprestato,quando gli arrivò al naso la “puzza” di un licantropo.

Senza alzare gli occhi dalla pagina,disse:

“Ciao Jacob, mi duole dirti che Bella e Reneesme non ci sono. A quanto pare nostra figlia assomiglia ogni giorno di più a sua zia Alice, e ha trascinato Bella a fare shopping.”

Edward sorrise, quando Alice passò davanti a lui facendo una linguaccia nella sua  direzione.

“Almeno lei capisce l’importanza della moda” disse Alice,prima di salire sulla scalinata seguita da un abbattuto Jasper.

“Dai Jazz, adesso so io come risollevare il tuo morale. Mi aiuterai a fare l’inventario del mio guardaroba”

Edward sentì il pensiero di Jasper e rise apertamente,sapendo che suo fratello non avrebbe mai avuto il coraggio di dare fuoco alla collezione intera di abiti di Vivienne Westwood che Alice trattava come se fossero figli suoi.

Edward alzò lo sguardo e notò che Jacob era ancora lì, che guardava in basso e si teneva le mani strette a pugno lungo i fianchi.

“Jacob come mai sei ancora qui?”

Jacob alzò lo sguardo e Edward vide il tormento nei suoi occhi:

“E’ successo qualcosa?” chiese Edward che iniziava a preoccuparsi dello strano atteggiamento del licantropo.

Jacob fece un respiro profondo e sussurrando,disse:

“No Edward, non ti preoccupare non è successo nulla. E poi se mi leggessi nel pensiero sarebbe molto più facile e veloce.”

“Non è molto educato.”

“Dai succhiasangue l’hai sempre fatto in questi dieci anni!” sbottò Jake, che incominciava a scaldarsi.

Erano passati dieci anni dallo scontro con i Volturi e Jacob, a causa dell’imprinting avuto con Reneesme, aveva continuato a frequentare casa Cullen  e, oramai, era diventato uno di famiglia. Edward aveva cercato di evitare di leggere i pensieri di Jacob per rispetto nei suoi confronti, ma non ci era riuscito molto bene.

“Preferisco che tu me lo dica a voce. È una cosa molto importante e deve essere fatta bene. Anch’io avrei voluto farlo,ma… Forza Jacob accomodati” disse Edward, dopo aver letto la mente di Jake,  e gli indicò la poltrona di fronte a lui.

Jake sospirò e si sedette sulla poltrona. Si stava chiedendo per quale motivo il vampiro lo stesse torturando in quel modo. Dopotutto sapeva leggere nel pensiero, per quale motivo doveva dirlo a voce alta? Forse gli piaceva vederlo in quello stato?

“No Jake, non ti sto torturando. Io sono cresciuto con questa mentalità e poi non sei curioso della mia risposta?” sorrise Edward.

“Quel sorriso funziona con Bella e con Nessie, non con me. Ok Edward te lo chiederò, ma  per favore lasciami finire di parlare prima… prima di darmi la risposta che cambierà tutta la mia vita.”

Edward gli fece cenno con la testa di continuare e Jacob,prendendo fiato, iniziò a parlare:

“Lo so che io e te non abbiamo iniziato nel migliore dei modi. Infatti mi viene da ridere ripensando che volevamo ucciderci a vicenda qualche anno fa. Ma poi… Non so ancora come.. Ho iniziato a conoscerti e devo dire che non sei affatto come pensavo.

E poi, beh è entrata nella mia vita Nessie. Ricordo ancor quando la vidi la prima volta. Con quei boccoli bronzei e quegli occhi di cui ero innamorato. Ha cambiato tutta la mia vita e sono felice di questo.

Poi  c’è stata la battaglia e avvertii che forse quelli sarebbero stati i miei ultimi momenti con lei, ma quando Bella mi disse di prendermi cura di lei, beh io… non so spiegare, ma mi sentii ancora più legato a quella bambina che mi stava in groppa in quel momento” Jake sorrise perso nei suoi ricordi.

Edward sorrideva anche lui ed era impaziente di sentire come avrebbe continuato Jacob, anche se sapeva già dove voleva parare.

“Edward io l’amo e l’amerò per sempre. Sono convinto che anche se non avessi avuto l’imprinting,col tempo, mi sarei innamorato lo stesso di lei. È solare, dolce, bellissima e tenera nella sua goffaggine.

La proteggerò, come ho sempre fatto. Come quando era piccola,che la proteggevo come se fosse stata mia sorella e ti prometto che in futuro la proteggerò come… beh come…” Jacob non sapeva come continuare e guardò speranzoso Edward, pregandolo con il pensiero di venirgli incontro.

Edward sorrise e gli fece cenno di continuare con la mano.

“Ok , vuoi proprio le cose fatte per bene?! Edward Cullen,  io, Jacob Black, chiedo la mano di tua figlia Reneesme. Desidero che diventi mia moglie e giuro sulla mia esistenza che sarò il marito e il genero ideale.”

Jake finì di parlare e abbassò lo sguardo sulle mani, che per il nervosismo le aveva tenute incrociate sulla sua pancia. Edward guardò Jacob, si alzò e gli appoggiò la mano sulla spalla e, con un tono orgoglioso misto con rispetto, disse:

“Ti dò il mio consenso e la mia benedizione, Jacob Black. So che tu renderai felice mia figlia, fratello e figlio mio!”

“Grazie succhiasangue”

“Di niente cucciolo!”

All’esterno sentirono la macchina di Bella che sfrecciava per il vialetto di casa e Jacob iniziò a tremare dalla paura.

Edward rise e gli disse:

“No fratello,in questo non posso aiutarti. Devi affrontarla da solo.”

“Dai Edward hai già detto di sì, cosa ti costa? Mi staccherà la testa a morsi!”

Intanto la sala si era riempita. Tutta la famiglia Cullen, che aveva origliato la conversazione fra Jacob e Edward, attendeva l’arrivo di Bella.

“Allora chi vuole scommettere? Io punto su Bella!” disse Emmet, quando Bella varcò la soglia di casa, già arrabbiata perché la sua piccola brontolona l’aveva mollata per andare dal suo ragazzo licantropo.

 


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