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Autore: Sly thefc    12/03/2015    0 recensioni
Mi ricordo di quel giorno a malapena. Un parco verde, enorme, pacifico. I capelli neri come la pece, lunghi fino alla schiena, seguivano il ritmo del suo continuo saltare con la corda. Non saprei dire quanto questa bambina si stesse divertendo, dato che era di spalle, e ancora non avevo avuto il piacere di guardarla in viso. Era una bambina, avrà avuto non più di dieci anni. Eppure qualcosa mi ha colpito, non so con precisione cosa, ma sono rimasto folgorato da… qualcosa.
La piccola smise di zompare, posò la corda a terra e si girò verso di me.
Sta succedendo una cosa orribile, la peggiore che mi sia mai capitata. Sto dimenticando, non mi ricordo più del volto di quella particolare bambina.
Avevo all’incirca la sua stessa età, ma solo ora mi sto veramente interessando a quella fanciulla.
Ma perché mai mi sono sentito, e mi sento tuttora, attratto da una piccola bambina?
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Black Flame

Capitolo 11- La verità che salva

Mi metto una mano sul volto, non voglio guardare la faccia di mio fratello mentre mi uccide.
“Cos’è quello? Cos’hai appena fatto?”
“Sei uguale a lei. Ignorante e piccolo di mentalità. Stavo piangendo. E l’unica valvola di sfogo quando sai che niente può aiutarti.”
“Uguale a lei? Intendi all’angelo?”
“A Somber, l’ibrido di angelo.”
“Lei è un angelo nero? Sono tutti morti, estinti, non può essere vero.”
“Ora anche lei sarà all’altro mondo, non credi? Voleva solo diventare un essere umano, vivere normalmente. Credeva che per farlo le sarebbe bastato imparare le emozioni, ma a questo punto mi chiedo, è così? E allora un demone bianco come me cosa deve fare per diventare una persona normale?”
“Lei credeva questo? No, non è così. È impossibile apprendere tutte le sensazioni al mondo, così di punto in bianco. Per far sì che un ibrido diventi umano, è necessaria la presenza dell’ibrido opposto. I loro sguardi devono incontrarsi, ma entrambi gli individui hanno l’obbligo di essere a conoscenza della loro vera natura. A quel punto entrambe le creature potranno avere una vita da persona normale.”

Io posso ancora salvarla. Posso salvare entrambi. Ora che so cosa sono veramente è tutto più facile. Somber, ti aiuterò, come promesso.

“Ascoltami Aris. Se puoi dirmi il luogo dove si radunano gli angeli per eseguire le esecuzioni e la strada più veloce per raggiungerlo tutto si risolverà, non sarai costretto ad uccidermi.”
“E se lei fosse morta?”
Una fitta allo stomaco mi colpisce.
“Tornerò qui. Lo giuro.”
Mette le braccia conserte, mi fissa ed emette un sospiro.

“È in cielo. Proprio qui sopra.”
Guardo istintivamente verso l’alto, irraggiungibile.
Aris mi mette una mano sulla spalla, con lo sguardo basso.
“Devo ricordarti cosa sei? Sei un demone, non ci chiamano corvi per nulla.”
Apre le sue ali nere con maestria e, con i soliti occhi cupi, m’invita a provare.

Mi concentro più che posso. Lo devo fare per lei, per Somber.
Eccole, le mie piume nere. Sento anche il potere.

“Attento, non sarà un bello spettacolo. Quando si tratta di eliminare qualcuno, gli angeli sono terribili. Non si limitano a colpirti fatalmente. Prima tagliano i capelli, simbolo di forza, poi staccano le ali con violenza. A quel punto la creatura del cielo muore di dolore. Sicuramente sentiranno la tua presenza, fai con cautela.”
“E perché io non sento la tua di presenza? Non percepisco la paura che trasmetti.”
“Tra demoni non funziona. Ora sbrigati, se non vuoi trovarla morta.”
“In fondo, credo che anche i corvi possano provare emozioni. Tu mi vuoi bene, lo so per certo. Non mi avresti lasciato andare altrimenti. Grazie.”

Mi do la spinta dal basso e spicco il volo. Ho sempre sognato di volare, lo ammetto, anche se non sono queste le condizioni in cui avrei voluto farlo.
Oltre le nuvole, nel cielo dove albergano le emozioni di migliaia di persone, è lì che gli angeli si riuniscono. È lì che Somber sta per morire.
Buco le nuvole con decisione. Mi soffermo a guardare il panorama spettacolare che mi trovo davanti, per qualche istante, poi mi concentro e vado sempre più in alto, dove ogni persona vorrebbe stare.
Buco un altro strato di nuvole. Un urlo si leva dalle bocche della cerchia di angeli che circondano l’ibrido e i due esecutori, intenti a strappare le ali dal corpo di Somber. I capelli già le erano stati tagliati.
“Demone!”
Li fermo tutti, con il mio nuovo potere. Sono paralizzati.

“Somber, ferma, ora si risolverà tutto, aspetta prima di guardarmi, devo darti una cosa.”
Mi avvicino lentamente a lei, con un braccio davanti agli occhi, per evitare il contatto.
Con il tatto riesco a sentire il suo corpo debole e stanco, ormai quasi giunto al limite.
La abbraccio con tutta la forza che ho.
Dalle mie ali stacco una piuma nera e gliela porgo sulla mano debole, stringendogliela.
“Ora devo chiederti di chiudere gli occhi, ho bisogno di vedere per quello che sto per fare. Se accetti i miei consigli, poi tornerai umana.”
Scosto il mio braccio dal volto. Fortunatamente ha gli occhi chiusi.
Con la mano destra le accarezzo la guancia, poi avvicino timidamente il mio viso al suo, finché le nostre labbra non si toccano. Le mie palpebre si abbassano istintivamente, e anche il palmo sinistro finisce sulla sua gota. Col pollice riesco a sentire le lacrime, e gliele asciugo.
“Non voglio, non voglio andarmene. Mi va bene essere un po’ strana, non fa niente, resta con me.”
“Adesso sei tu la bugiarda. Non è questo che vuoi.”
“Sì invece, io voglio stare con te.”

All’orecchio le sussurro le stesse parole di quella mattina.
“Ti cercherò in ogni angolo su questo pianeta, lo giuro.”

Apriamo gli occhi.
   
 
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