Buondì!
Ecco a voi il penultimo capitolo...giusto in tempo per il compleanno di
Mello...auguri mellino bellinoooo!!! <3 Vado
un po’ di fretta, quindi...godetevi la storia! Prossimo
ed ultimo aggiornamento il 18 dicembre, il giorno del mio (e anche di
Elly!) compleanno... Un
bacio dalla vostra Akki miellita: uh ma che donna
diretta... Elly_Mello: ecco qui il giorno del compleanno di Mello, twin!
*_* mi sa che però non è che lo festeggi proprio, in questo chappy...tieni
pronti i fazzoletti!! Enne01: figlia! Come faccio a farti provare pena per
mellino bellino? Semplice...sono un genio...muahahah!! ...nono
scherzo...in effetti fa pena pure a me che sono l’autrice (anche se in
realtà è stata colpa di quel pazzo sclerato di Obata che l’ha fatto
morire!!)...non piangiuereeeeeeeeeee!!! 17) “Vieni con me”, le
disse Mello guardandola intensamente. Aveva aspettato tanto
per sentire quelle parole, che quasi non vi
credette. Lo fissò negli occhi,
prima di avvicinarsi al suo viso, per prenderlo con le mani e portare le
labbra di lui contro le sue. “Sarei venuta con te
anche quella notte di sei anni fa”, disse con un soffio l’attimo prima di
baciarlo. Prepararono in fretta
le valige, ridendo come due bambini che stavano per fare una marachella,
tirandosi i vestiti e facendosi i dispetti. Negli occhi di
entrambi si poteva finalmente leggere, dopo così tanto tempo, un barlume
di felicità che avrebbe scaldato anche il cuore più
freddo.
*** Near lesse la mattina
dopo la lunga lettera che Sami aveva scritto per lui, e, appena finito si
concesse un sospiro. Probabilmente il
primo dopo lungo tempo. Ma, invece di
chiamare i fidi agenti per andare a riprendersi la socia nelle indagini,
si sedette tranquillo sul divano. In fondo era stata
sua per ben sei anni...ora doveva lasciarla
andare. Anche se lo faceva
con Mello. Anche se lui avrebbe
sofferto. Ma, nonostante il dolore, si è sempre felici se la persona che
amiamo è felice...seppur non con noi.
*** Fu guardandosi
negl’occhi che fecero l’amore, in quel monolocale preso in affitto, la
cosa più dolce e bella che entrambi avessero mai potuto immaginare. Quando
l’eccitazione era imminente Mello le aveva detto che l’amava. In quel
momento, e solo allora, Sami capì di aver compiuto la scelta più giusta,
perchè quel ragazzo le aveva donato la cosa che le serviva maggiormente
per continuare a vivere. Near la intrigava
molto, con i suoi strani comportamenti e i cambi repentini d’umore, ma
probabilmente non l’avrebbe mai resa felice tanto quanto il suo ragazzo
biondo, mentre la baciava teneramente. Finito tutto, Sami si
addormentò abbracciata a Mello, che al contrario
attese sveglio l’alba. Nonostante fosse felice, sentiva attorno a sé
un’aria diversa. Qualcosa stava per
accadere.
*** Dopo una nottata passata a coccolarsi, Sami si alzò
decisamente a malincuore. Si accorse in fretta che c’era qualcosa che non
andava sul volto di Mello, aveva strane ombre scure sotto gli occhi, così
gli chiese quale fosse il problema. “Nessun problema”, le rispose, “Davvero! Niente,
credimi!”, si sentì in dovere di aggiungere lui con un sorriso, allo
sguardo indagatore della ragazza. “Sarà...”, liquidò lei, non volendo rovinarsi la
giornata indagando troppo. Ma in fondo di che aveva paura? Se Mello diceva
‘niente’, niente era! Entrambi cambiarono in fretta argomento, si
prepararono ed uscirono. Il cielo era magnifico, mai visto un azzurro tanto
intenso. Camminarono mano nella mano, per una volta che era
concesso loro di passare inosservati, trattati da tutti come persone
normali, persino anonime. E fecero cose stupide, cose da fidanzati, come
tirarsi l’acqua o baciarsi teneramente
passeggiando. Quando però rintoccarono i dodici colpi della
campana cittadina, l’incanto finì: entrambi sapevano bene cosa sarebbero
andati a fare. Addio sogno idilliaco, la realtà aspettava
impaziente dietro l’angolo il loro ritorno. Sospirando profondamente arrivarono al luogo dove
la sospettata Kiyomi Takada sarebbe passata, munita della solita scorta
abbondante: in fondo era la portavoce ufficiale di
Kira. Il piano era semplice:
sequestro. Solo in questo modo sarebbero riusciti a carpire
abbastanza informazioni per incastrare Light Yagami. Anche se all’inizio
Sami non era d’accordo, in poco si era lasciata convincere dal suo
ragazzo, così organizzarono tutto nei minimi
dettagli. Più o meno. Infatti non calcolarono quanto fosse aumentato
l’interesse di Near nei loro confronti, dalla fuga della
ragazza. Sospettava che Mello l’avrebbe convinta a fare
qualcosa di molto pericoloso, e non voleva correre
rischi. Fu così che, dopo che il finto attentato era stato
messo in atto, grazie ad un Matt improvvisatosi autista impazzito, e con
Tutto accadde in un
attimo. Una voce lontana che intimava a Sami e Mello di
abbassare le armi, il ragazzo che, stringendo la mano a lei, si voltava
caparbio. Uno scoppio. Mello cadde a terra, colpito da un
proiettile. Nessuno si accorse di nulla fino a che il suo corpo
non rovinò, senza forza per reggersi in
piedi. Sami
si voltò, sconvolta, e sperò, sperò intensamente fino all’ultimo
che si fosse sbagliata, che quello che avevano sentito tutti non era stato
un colpo da sparo...ma anche prima di girarsi, qualcosa si incrinò nel suo
cuore. Sensazioni. Ma quando vide chi temeva fosse stato colpito, il
suo cuore andò direttamente in mille pezzi, corse verso Mello, ora al
suolo, e lo avvicinò a sé, provando a sollevarlo dal petto per portarselo
il più vicino possibile. Voleva donargli il suo calore, anche la sua vita se
fosse stato necessario... Ma spesso, è una lezione di vita, nulla di ciò che
vogliamo, progettiamo o desideriamo con tutti noi stessi,
accade. Il destino.
***** “NO!” urlò Sami, disperata, “non puoi farmi questo!
Non mi puoi lasciare!”, le lacrime le scendevano copiose dagli occhi, ed
andavano a bagnare le guance di Mello, steso sul suo grembo,
svenuto. “Sami...Sami!”, la richiamò Near, “lascialo andare,
deve essere portato immediatamente in strutture adeguate...”, e detto
questo la scansò dolcemente, per poter permettere ad uno dei poliziotti
presenti di caricarlo, per condurlo in
ospedale. Lei lo fissò con lo sguardo vuoto, perso,
lontano...uno sguardo che spaventò molto l’albino: era lo stesso che aveva
quando Elle le aveva fatto visita, molti anni addietro, in una situazione
per certi versi uguale a quella. Aveva perso la persona che
amava. Di nuovo. Il cuore di Sami perse un colpo, prima che i
polmoni si contraessero insieme allo stomaco, e la ragazza rigettasse
sangue misto a lacrime. Il dolore era troppo forte, la sofferenza radicata
ed acuta. Near si chiese se stavolta la sua amica ce
l’avrebbe fatta...la issò e la portò in ospedale: anche lei aveva bisogno
di cure urgenti. Si sarebbe occupato lui di Kira, giurò alla
ragazza, prima di lasciarla andare in ambulanza, che avrebbe fatto
Giustizia. Vendetta. Subito ordinò di prelevare colui che aveva sparato,
poichè sarebbe stato giudicato da un tribunale internazionale. L’uomo urlò
con tutto se stesso, intanto che veniva portato via, che Kira era
l’arbitro supremo, e che i traditori della fede non sarebbero scampati al
suo grande giudizio. Lo guardò con disprezzo, mentre era spinto
nell’auto. Pazzi.
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mi stavo dimenticando....tanti auguri
anche alla mia adorata figliola... Enne01 compie 15 anni!!!!!!!!!!!!!!
:D |