Cambiamenti Inaspettati

 

Taichi in quel momento si sentiva un estraneo all’interno della sua famiglia. Erano tutti contro di lui quel giorno, gatto compreso. Possibile che fossero tutti usciti di senno? Possibile che nessuno capisse? Possibile che fosse solo lui quello sano di mente?

-Io proprio non vi capisco…-

-Non devi fare così tesoro. Questo non cambia niente -

-Si invece, cambia tutto. Proprio non volete capire?-

Sua madre lo fissò, uno sguardo tenero sul volto.

-Sapevi che questo giorno sarebbe arrivato. Le cose non possono rimanere per sempre uguali. E vedrai, questo non cambierà mai il vostro rapporto, fidati di me-

Tai fissò sua mamma, perplesso e affranto allo stesso tempo. Sapeva che non avrebbe mai potuto vincere contro di lei, soprattutto quando sua madre lo guardava in quel modo. Alla fine si lasciò andare ad un sospiro sconfitto.

-Io non vi capisco proprio. Ma se è quello che credete sia la cosa migliore…-

Sua madre gli fece un bel sorriso, contenta.

-Bravo il mio ometto. Che ne dici se per consolarti faccio una torta al ravanello?-

Il figlio fissò la madre

-Mamma, vuoi veramente consolarmi? Ti prego non cucinare…-

Detto questo si diresse veloce verso camera sua, sconfitto.

 

La stanza in quel momento sembrava un campo di battaglia. C’erano vestiti sparsi ovunque, libri accatastati per terra, e nel mezzo sua sorella, che si muoveva come una pazza, spostando le sue cose e ammucchiandole un po’ ovunque. Tai si appoggiò allo stipite della porta, triste e affranto.

-Hai perso, vero oniichan?-

-Non ho perso. È che sono il solo sano di mente qui dentro-

Hikari si lasciò sfuggire una risata. Poi si avvicinò a suo fratello, e all’improvviso, lo abbracciò forte.

-Kari? Ma che fai?-

Urlò Tai, rosso in viso, poco abituato agli slanci di affetto di sua sorella.

-Questo non cambia niente, oniichan-

-Allora perché te ne vuoi andare?-

Kari fissò il suo fratellone. Tai non era arrabbiato, era solo… triste. Sapeva che quel giorno sarebbe arrivato, sapeva che quel preciso momento sarebbe arrivato, ma non voleva ammetterlo, perché farlo significava voler dire che stavano crescendo. E lui non voleva

-Andiamo oniichan. Dopotutto, cambio solo stanza!-

Ma Tai non lo poteva sopportare. Lei aveva sempre dormito con lui, in quella camera. E ora, invece, se ne stava andando. Kari aveva ottenuto una camera tutta per se. E lui non lo poteva sopportarte.

-Ormai sono una ragazza-

Ma Tai scosse la testa.

-Tu non sarai mai una ragazza. Tu sarai sempre e solo la mia imouto-

 Kari si mise a ridere

-E cosa farai allora quando inizierò ad uscire con i ragazzi?-

Taichi la fissò allibita. Aprì la bocca un paio di volte, prima di scoppiare

-Tu non uscirai MAI con i ragazzi, chiaro?-

Kari si limitò a scoppiare a ridere. Lei adorava il suo niichan.

 

 

 

 

Niichan: vuol dire fratello maggiore

Imouto: vuol dire sorella minore

 

 

 

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Salve a tutti. Eccomi qua, tornata, con un’altra storia che parla di fratelli, e questa volta si tratta dei due fratelli Kamiya. Ammetto che non avevo in programma di scrivere una storia su loro due, ma il tarlo dell’idea me lo ha messo AryanDash, e alla fine, ho seguito il suo suggerimento. Quindi grazie Arya! =)

Per la storia in se, mi divertiva molto l’idea di un Tai distrutto per il fatto che sua sorella vada a dormire in una stanza tutta sua e che lui non possa farci niente. Ma purtroppo nemmeno lui può fare niente contro il tempo e con il fatto che, dopotutto, anche la sua sorellina deve crescere, che lui lo voglia o no.

Spero che l’idea e la storia sia piaciuta anche a voi, grazie per avermi dedicato un po’ del vostro tempo e se volete, e ne avete voglia, lasciate pure una recensione per dirmi che ne pensate.

Un bacio a tutti

Juls