Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: pensa_e_potrai    13/03/2015    0 recensioni
"Ma ti sei bevuta il cervello Granger?" Draco la stava guardando come avesse detto la cosa peggiore al mondo. "Innanzitutto non parlarmi così. E poi non ti ho chiesto di avere un figlio con me, ti ho chiesto solo di aiutarmi ad adottarlo, tu poi potrai tornare a fare la tua vita di sempre." Spiegò precisa Hermione. Niente di più, niente di meno. "E io cosa ci guadagno?" Hermione fece spallucce, sapeva che lo avrebbe detto. Se c'era uno che non faceva mai nulla senza un proprio tornaconto era Malfoy. "Quello che vuoi." "Perfetto." Draco sorrise con un lampo di malizia. Aveva già in mente cosa chiederle.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Hermione era seduta sul divano rosso di stoffa nel suo soggiorno. Guardò l'orologio appeso sulla parete dietro di sé: le 17:30, Malfoy sarebbe dovuto arrivare a momenti. Hermione tendeva le orecchie, aspettando che il campanello suonasse. Ma quello non suonò. Draco si smaterializzò davanti ai suoi occhi con le valige in mano. Hermione sbuffò.

"Non sei contenta di vedermi?" Chiese Draco ironico.

"Vorrei poterti dire di no... ma non sono proprio al settimo cielo."

"Sono appena arrivato e già inizi a provocarmi?"

Hermione lo ignorò e si alzò dal divano.

"Perché questa cosa funzioni dobbiamo stabilire delle regole." Fece con tono severo lei.

"Regole?" Draco rispose incredulo. "Non mi avevi detto che sarei dovuto sottostare a delle regole"

"Beh è così." Gli disse semplicemente la Grifondoro. Doveva ammetterlo, si stava divertendo a dettar legge.  "Regola numero uno: non devi né smaterializzarti né usare la magia."

"Per quale motivo?"

"Allora non ci arrivi." Hermione scosse la testa. "Devi sembrare un Babbano."

"Sarà difficile Granger." Ammise lui.

"Ma devi farlo."

"E va bene. Dimmi dov'è camera mia e sistemo le mie cose."

"Di sopra, vicino al bagno. Metà dell'armadio è tua."

"Come mai solo metà?" Draco stava iniziando a intuire.

Ora arrivava la parte difficile. "Perché l'altra è la mia."

"Stai dicendo che dovrei dormire nelle tua stessa stanza?"

"Esattamente."

"Ma è assurdo. Non hai un'altra camera?" Sbottò Draco.

"Tecnicamente sì, ma non c'è nemmeno il letto. Quella sarà la stanza per il bambino."

"E va bene, allora andrò a sistemare le mie cose in camera nostra." Calcò le ultime parole con tono provocatorio.

Prese le sue cose e si avviò di sopra. Il corridoio era stretto e Draco andò a sbattere sul muro con le valigie, rigandolo.

La stanza vicino al bagno era molto più piccola di quello che si era aspettato, gli faceva venire la claustrofobia.

Vi entrò e aprì la finestra per cambiare aria, che prima sapeva di chiuso.

Mise i suoi vestiti nella metà libera dell'armadio e si sedette sul letto.

"Mi sono dimenticata di dirti che stasera verrà a cena l'assistente sociale per controllare che sia tutto a posto." Gli disse Hermione dal piano di sotto. "Ah sì, vengono anche Harry e Ginny."

Draco si diresse di sotto e raggiunse Hermione.

"E perché devono venire anche loro?" Le chiese, pentendosi già dell'accordo.

"Servono dei testimoni che garantiscano che viviamo insieme da almeno tre anni. Gli ho spiegato la situazione, staranno al gioco."

"Perfetto, una serata in compagnia di Potter e della Weasley."

Pensò Draco. Doveva solo resistere per un po'. Avrebbe guadagnato alla fine.

"Come vuoi tu Granger."

"Regola numero due." Hermione contò sulle dita. "Non dovrai chiamarmi Granger."

"E come ti dovrei chiamare?"

"Ma stai dormendo? Dobbiamo fingere di essere fidanzati, quindi dovrai chiamarmi o Hermione" La ragazza deglutì." O tesoro o come preferisci."

"Come vuoi tu, tesoro." Draco alzò e abbassò le sopracciglia con un sorrisetto.

Alla fine della farsa avrebbe avuto ciò che voleva, bastava stare al gioco.

~~~

Il momento in cui Harry e Ginny bussarono alla porta, Draco sbuffò rumorosamente.

Evitò di andare ad aprire e rimase rintanato in cucina.

Solo dopo molto si fece vivo.

"Dicci solo cosa dobbiamo dire." Stava dicendo la Weasley a Hermione.

"Semplicemente che stiamo insieme da tre anni e che lui vive qui."

"Va bene." Ginny arricciò il labbro.

"Non avrei mai pensato che vi sareste messi insieme, sai Hermione?" Rise Harry.

"Non fare il buffone Potter." Disse Draco stringendo i denti.

Harry stava per ribattere, ma Hermione interruppe la discussione che stava già per cominciare.

"Evitate di uccidervi sta sera. Ginny, puoi aiutarmi a finire di preparare la cena?"

"Certo." Ginny salutò i ragazzi con un cenno e si diresse in cucina con Hermione.

Per tutto il tempo Draco e Harry rimasero seduti sul divano, senza degnarsi di uno sguardo o una parola.

Il campanello suonò nel silenzio. Era l'ora della farsa.

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: pensa_e_potrai