Film > Lorax - Il guardiano della foresta
Segui la storia  |       
Autore: Alex_Beilschmidt    13/03/2015    1 recensioni
Ora Thneedville, ormai chiamata Greenville, è tornata com'era in origine: gli alberi veri invece di quelli di plastica, il cielo di nuovo blu e cristallino... La foresta è tornata. Ted ha davvero dato il meglio di sé, riportando alla città un bene di cui era stata da tempo privata; ha compiuto la sua missione, ed Audrey ora è sempre al suo fianco, e lui non può che esserne felice. C'è però qualcosa che lui non sa ancora. Toccherà a voi scoprire in quale avventura si lanceranno Ted, Audrey ed Once Ler. Con la compagnia di Gru, Lucy e le bambine da Cattivissimo Me (2), vi auguro una buona lettura e di divertirvi ;) Alex
Genere: Avventura, Comico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Audrey, Lorax, Once-ler, Ted, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
In una settimana, l'industria di O'Hare aveva costruito tutti i macchinari necessari per la fabbricazione del Thneed: l'unica cosa che mancava era il materiale usato, ma Once Ler voleva continuare a tenerlo sotto censura. Sapeva che se non lo rivelasse non sarebbe durato a lungo nel suo bel posto di lavoro, ma aveva giurato a sé stesso che non lo avrebbe mai fatto. Non poteva. Sarebbe stato un tradimento per lui e per tutto ciò che lui, Ted e tantissime altre persone si erano impegnati a fare. Ma ciò che non sapeva, era che O'Hare non si sarebbe fermato davanti a nulla pur di avere l'ingrediente segreto di quella perfetta ricetta: fu allora che l'uomo iniziò a persuaderlo in ogni modo. Un giorno, mandò il suo vice a chiamare il ragazzo dalla sua postazione per farlo arrivare nel suo ufficio; ''Buon giorno, Once Ler,'' lo accolse l'uomo ''come stanno andando i lavori per la costruzione?'' invitandolo a sedere davanti a lui, sulla sedia dietro la scrivania. Allora il giovane fece come richiesto ''Benissimo, sig. O'Hare. Abbiamo terminato la costruzione giusto l'altro giorno, ed oggi abbiamo finito anche i collaudi'' rispose, tentato dall'aggiungere un 'purtroppo'. Continuava ad avere paura, ma faceva di tutto per non farlo capire ad O'Hare, il quale, nel frattempo, aveva iniziato a ridacchiare soddisfatto ''Ecco, ragazzo, è così che mi piaci!'' per poi porgergli una busta ''Tieni, il tuo stipendio. Te lo sei guadagnato''. Lui l'aprì e vi trovò qualche migliaia di dollari; spalancò gli occhi e quasi sbiancò ''S-Signore...! Non servivano tutti questi soldi!''; ''E' solo un piccolo incentivo per la tua futura ma vicina carriera...'' gli fece l'occhiolino ''Ma non potrà esserci iniziò finché non si comincierà a produrre il tuo Thneed, quindi... Ritengo necessario conoscere di che materiale è fatto e la sua provenienza, capisci cosa intendo...''. ''Bene... Il fatto è che...'' Once Ler non sapeva che dire e l'altro, notato il disagio del ragazzo, si vide costretto a cambiare argomento, anche se con un po' di rancore, simulando un sorriso ''Non ti preoccupare... Piuttosto, che ne dici di parlare di te?''; ''Di me!?'' indicò se stesso, confuso, prima che l'uomo riprendesse a parlare ''Sì! Sono sicuro che il tuo Thneed sarà un successone! Però se avrai successo, credo che sarebbe davvero un peccato se non iniziassi a vestirti in modo un po' eccentrico...''. ''Lei dice?'' domandò il ragazzo, guardandosi addosso ''N-Non credo che ce ne sia bisogno... Voglio dire, così non sto già bene abbastanza?''; ''Ma certo che stai bene, però sappi che un uomo d'affari deve avere il privilegio di vestirsi al meglio!'' detto questo, O'Hare prese una specie di cellulare, che si trovava sulla sua scrivania e, facendo al giovane segno di aspettare un momento, diede un ordine, probabilmente al suo vice, cercando di farsi sentire il meno possibile dal giovane ''Porta la sarta nel mio ufficio''. Allora non ci volle molto che una donna li raggiunse nella stanza: una trentenne, così sembrava, con i capelli mori raccolti in uno chignon alto, gli occhi verdi dietro a degli occhiali dalla grande montatura spessa e rosa, e che indossava un vestito porpora nella parte superiore, che finiva con un'ampia gonna nera che le arriava fino alle ginocchia. Questa aveva un metro da sartoria appeso attorno al collo: lo afferrò ed iniziò a prendere le misure tutt'attorno al corpo di Once Ler senza farsi alcuno scrupolo, mentre lui si imbarazzò nel vedere la donna toccarlo praticamente ovunque, ma non si azzardò ad aprire bocca. Dopo dieci minuti circa, ella aveva segnato tutte le misure che le servivano su un foglio di carta, raggiunse O'Hare, che intanto era seduto sulla sua poltrona, dietro l'enorme scrivania grigio-blu, e si mise a braccia incrociate appoggiata davanti al banco, spostata verso l'estremità sinistra dalla parte dell'uomo, per permettergli di mantenere il contatto visivo con il ragazzo; ''Ho finito, qui...'' gli annunciò la donna. ''Perfetto'' commentò l'uomo ''Per la suit, io lo vedrei con... Un blu? Sì, qualcosa di blu'', ma lei contestò ''Io proporrei verde, abbinato a del nero'' guadagnandosi lo sguardo poco convinto di O'Hare, così cercò di convincerlo ''Si fidi di me, sig. O'Hare, sono una professionista in questo''; ''D'accordo,'' alla fine rispose lui ''grazie mille per il suo aiuto Cristine, può andare'' prima di congedarla. Dopo che questa li lasciò, Once Ler domandò se quei trattamenti che erano stati riservati in quegli ultimi giorni avessero niente a che fare con il suo Thneed, nonostante temesse di far irritare l'uomo; ''No, no! Certo che no!'' mentì questo ''No, ti sto solo aiutando; sai, tu mi ricordi tanto me da giovane: intraprendente, affascinante... E' anche per questo che voglio aiutarti''; era quell'anche' che al ragazzo faceva strano, ma cercò di non darci troppo peso. Quel pomeriggio tornò presto a casa, dal momento che il suo primo compito come impiegato alla O'Hare Industries lo aveva portato a termine: ''Sono a casa!'' si fece notare dopo essere entrato usando il suo mazzetto di chiavi, e raggiunse il soggiorno, allargandosi la cravatta blu e tirandola fuori dalla stretta della giacca nera della suit, per poi trovare Lucy seduta sul divano con le tre figlie adottive e che stava mostrando loro delle foto dall'album fotografico che teneva in mano; ''Oh, ciao! Sei arrivato prima del solito oggi!'' lo salutò la donna ''Non sono nemmeno le cinque... E' successo qualcosa?''. ''Nulla di particolare...'' il ragazzo le raggiunse, apprezzando quella piccola attenzione, ''Oggi abbiamo finito di costruire e collaudare la fabbrica per la produzione del mio Thneed, così sono stato congedato...'' e prendendo dalla tasca la busta che gli diede quel giorno O'Hare per poi consegnare alla donna $50 ''E con lo stipendio di questa settimana, per di più! Ecco, la somma che mi mancava per l'affitto di questo mese...'' ed insistette perché lei li accettasse. Subito, andò a farsi una doccia ed a cambiarsi, in camera sua, mettendosi i suoi soliti vestiti. Poi tornò in soggiorno, portando con sé un foglio di carta ed una penna e parte dei suoi guadagni, e si sedette vicino a Agnes, curiosando un po' fra le fotografie ''Quelli siete tu e Gru?'' chiese indicando la foto dei due sposi; ''Sì,'' rispose lei sorridendo, per poi prendere l'immagine e darla in mano ad Once Ler ''è stata scattata il giorno del nostro matrimonio''. ''La mamma era così bella!'' esclamò la più grande, mentre la sorella replicò ''E lo è ancora!'' entusiasta di ricordarsi quel giorno come se fosse ieri. ''Oh, prima che mi dimentichi...'' riprese poi il ragazzo ''Non è che per caso avresti un francobollo da prestarmi? Vorrei inviare una lettera a un mio amico...'', ''Certo!'' ella indicò un contenitore posto sul mobile vicino al tavolo, in findo alla stanza ''Lì in quella scatola, dovrebbero essercene un paio''; così Once Ler si diresse verso l'arredo, si procurò il bollo ed andò in cucina, per poi sedersi su una delle sedie di legno e usare la superficie solida del tavolo per scrivere la sua lettera; dopo di che uscì di casa per raggiungere la buca postale ed inserirvi dentro la missiva. La mattina dopo, a Greenville, Ted stava per uscire di casa, quando venne fermato dalla madre, che lo chiamò ''Ted! Tesoro, vieni un po' qui...''; ''Aw, che c'è, mamma!?'' chiese, un po' seccato, raggiungendò Elena in cucina; questa allora gli porse una bustina di carta ''Guarda, hai una lettera...''. ''E' per me?'' domandò lui, per poi prenderla una volta che l'altra annuì; la mise in tasca ''La leggerò più tardi'' e lasciò casa ''Ciao, ci vediamo più tardi!''. Montato sul suo motorino, viaggiò fino alla casa di Audrey; non ci volle molto, dopo che bussò alla porta, che la ragazza si fece viva ad aprirlo ''Ciao Ted! Entra...''. I due si diressero verso la camera di lei; ''E' da un paio di giorni che non ti fai sentire'' disse Ted ''E' successo qualcosa?''; ''No, figurati!'' si affrettò a rispondere l'altra ''No, ho solo voluto fare un piccolo ripasso degli argomenti che ho studiato l'anno scorso, dato che a giorni ricomincierà l'anno scolastico''. Continuarono a chiaccherare per qualche minuto, quando, nel momento in cui i due andarono a sedersi, qualcosa cadde dai pantaloni del ragazzino. Audrey raccolse la busta sul pavimento ''Tieni, ti è caduta'' il suo sguardo si spostò dagli occhi di Ted, e finì per posarsi sulla carta, per poi leggere fuggitivamente ciò che c'era scritto sopra; ''Guarda!'' esclamò ella, facendo notare l'indirizzo di provenienza segnato sulla busta ''Viene da Gainesville...!''. A quelle parole il ragazzino sussultò ''Gainesville?'' afferrò la busta, l'aprì e vi trovò una lettera piegata con delle banconote nel mezzo: -Caro Ted,- lesse ad alta voce, mentre la ragazza lo ascoltava attentamente -Ciao, come stai? Qui tutto bene. Mi hanno assunto più o meno una settimana fa e, pensa, i miei guadagni già sanno di buono! Proprio oggi abbiamo finito la costruzione di tutti gli impianti necessari per la fabbricazione del mio prodotto, quindi ho ottenuto anche un extra e, sicuramente, presto avrò anche una promozione! Oh, qui c'è un pensierino da parte mia... Spero che bastino per la tua iscrizione; se non sbaglio sei ancora in tempo per attuarla, no? A presto, Once Ler-. ''Sai questo che significa!?'' esultò il ragazzino, guardando Audrey negli occhi e vedendo come questa fosse felice per lui: ''Ti iscriverai al liceo!''. Quello stesso giorno, una volta tornato a casa, nel pomeriggio, Ted si fece accompagnare fino al liceo tanto desiderato, che si trovava dall'altra parte della città, e pagò per l'iscrizione; il resto della giornata, il ragazzino andò a festeggiare con Audrey la sua iscrizione, grato per la premura che Once Ler gli riservò.

ANGOLINO: Hola amigos! Ciao, sono sempre io... Eccoci giunti al (... Nono?) capitolo! (sì, credo sia il nono XD) Quindi alla fine Once Ler dopo una settimana di duro lavoro, finisce di costruire la fabbrica per la produzione del Thneed, ma ancora non vuole rivelare che il materiale necessario per la sua produzione è la soffice chioma degli alberi di truffula. E 'mmo, che sse fa? Lo scoprirete solo nel prossimo capitolo, cicci cari. Ed è per questo che la domanda che vi propongo è: che cosa farà O'Hare per riuscire ad ottenere la voluta risposta?
A- In realtà, trova da sé la risposta (vi ricordo che il Thneed è un'invenzione ''riciclata'', se così possiamo dire), ma vuole che il ragazzo gli dia comunque la risposta, come per avere un 'ok' per l'inizio della produzione;
B- Alla fine, stressa Once Ler e lo minaccia di licenziarlo così tanto da costringerlo a rispondergli;
C- Gli chiede di portare un'altra idea.
A voi la scelta. Baci, Alex <3
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Lorax - Il guardiano della foresta / Vai alla pagina dell'autore: Alex_Beilschmidt