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Autore: MelWanda    13/03/2015    0 recensioni
Non riuscivo a pensare e rimanere lucida diventava sempre più faticoso. Inspirai un’ultima volta, il cuore ebbe un sussulto e il nulla mi avvolse come in un tenero abbraccio.
Genere: Mistero, Sovrannaturale, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Mi sentivo soffocare… non riuscivo a muovermi e nell’oscurità non vedevo nulla. In preda al panico alzai una mano e toccai una superficie liscia, di legno immaginai. Dov’ero? Cercai di allungare le braccia ai lati ma le mani sbatterono contro la stessa superficie. La paura crebbe. Che cosa stava suc-cedendo? Sentii qualcosa di fresco sulla guancia e gridai istintivamente. Lentamente portai la mano sul viso e sfiorai ciò che mi aveva spaventata, sembrava plastica e aveva una sporgenza, feci pressio-ne su di essa pensando fosse un tasto. Si accese una luce. La torcia svelò il macabro quadro in cui mi trovavo. C’erano pareti di legno su ogni lato e capii perché non potevo alzarmi. Ero dentro una cas-sa, evitai di pensare che fosse una bara. La mia prima reazione fu di urlare e colpire le pareti a pugni sperando che qualcuno mi sentisse. Dopo non so quanto tempo ero sfinita e tutto divenne buio. 
Mi svegliai pensando di aver fatto un brutto sogno. Non era così, le tavole erano ancora lì e i polmo-ni mi bruciavano, ogni respiro era una fitta al petto. Non sapevo il perché o chi fosse stato a mettermi lì dentro. Che cosa potevo fare? Il mio istinto di sopravvivenza si stava spegnendo. Chi poteva mai avercela con me, chi poteva odiarmi a tal punto da seppellirmi viva e lasciarmi marcire  sotto terra? Non riuscivo a pensare e rimanere lucida diventava sempre più faticoso. Inspirai un’ultima volta, il cuore ebbe un sussulto e il nulla mi avvolse come in un tenero abbraccio.                 Ero morta. Non avevo detto addio ai miei genitori, a mio fratello e a Lucas… Fu l’ultimo volto che vidi chiudendo gli occhi, lasciando che la vita mi abbandonasse.
   
 
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