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Autore: InuMilla    13/12/2008    10 recensioni
Più di una volta avevo pensato a come sarei morto. Non che mi fossi mai trovato in una situazione tanto drastica, ammalato in modo tanto grave da dover contemplare una vicina fine o cose del genere, ma, chissà, forse è perchè sono sempre stato un po' paranoico; o perchè sono cose alle quali un ragazzo pensa, almeno una volta nella vita; o forse perchè avevo corso tanti pericoli, molto spesso. Non lo so. Fatto sta che avevo sempre immaginato una morte epica, eroica, con tanto di musica trionfale e orde di persone in lacrime che implorano il cielo di risparmiarmi e di lasciarmi vivere.
Genere: Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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{ Just the end.
E se Dio avesse inventato la morte per farsi perdonare la vita?







Più di una volta avevo pensato a come sarei morto.
Non che mi fossi mai trovato in una situazione tanto drastica, ammalato in modo tanto grave da dover contemplare una vicina fine o cose del genere, ma, chissà, forse è perchè sono sempre stato un po' paranoico; o perchè sono cose alle quali un ragazzo pensa, almeno una volta nella vita; o forse perchè avevo corso tanti pericoli, molto spesso.
Non lo so. Fatto sta che avevo sempre immaginato una morte epica, eroica, con tanto di musica trionfale e orde di persone in lacrime che implorano il cielo di risparmiarmi e di lasciarmi vivere.
Una morte in battaglia, per esempio.
Una morte degna del mio nome.
Credevo di meritarla, una morte così, perchè, bisogna ammetterlo, la mia vita non era stata un granchè: non avevo avuto una famiglia al mio fianco, per molto tempo non avevo avuto un posto che potevo definire "casa mia".
Non avevo avuto il tempo di trovare qualcuno con cui condividere i miei giorni, la mia anima gemella...
Certo non avevo solo di che lamentarmi. Avevo conosciuto persone straordinarie durante il mio cammino. Persone per le quali avrei dato tutto, fino all'ultima goccia di sangue, e potevo avere la sicurezza matematica che loro avrebbero fatto lo stesso per me.
Ero stato abbastanza fortunato nelle amicizie.
Dico abbastanza, perchè anche tra i miei amici c'era la mela marcia.
Il traditore. L'uomo che aveva definitivamente rovinato la mia vita.
A questa persona dovevo il mio aspetto emanciato, la mia mente spesso instabile, il mio cuore ormai spento.
Avevo conosciuto l'inferno, grazie a lui, e non ero nemmeno riuscito a ricambiargli il favore.
In tutti gli anni che avevo passato rinchiuso tra quattro gelide pareti di pietra, senza altro suono se non le urla di quelli che, rinchiusi come me, stavano liberandosi del vincolo della ragione, avevo avuto il tempo di maturare un profondo odio nei confronti di quell'uomo. Un odio che mi aveva portato a desiderare la più orrenda delle vendette; un odio che mi aveva aiutato ad evadere.
Lo avevo trovato, alla fine, quello sporco traditore. Lo avevo avuto alla mia mercè per alcuni gloriosi momenti.
Avevo sentito una senszione orribile e meravigliosa allo stesso tempo.
Ero stato rinchiuso perchè mi avevano creduto un assassino e , in quel momento, stavo per diventarlo davvero.
Fortunatamente una persona dal cuore grande quanto la sua sfortuna  mi aveva fermato prima che  mi sporcassi le mani con quell'infido essere.
Il mio figlioccio. Una delle persone a cui ho voluto più bene. Una delle persone per cui avrei dato la vita.
E infatti...

"Avanti, puoi fare di meglio!" gridai a Bellatrix, deridendola.
Avrei vinto, ne ero sicuro.Sarei stato io il più veloce, il più forte.
Avrei salvato Harry.
L'avrei sconfitta, perchè lei era una Black. Meritavano di essere sconfitti tutti.
Invece, il raggio di luce rossa mi colpì in pieno petto.
Fece male, molto.
Sentì il corpo intorpidirsi, mentre cadevo all'indietro.
La vista si offuscava man mano, i suoni diventavano via via più ovattati.
Tutto stava cadendo nell'oblio, ma sembrava metterci un'eternità.
L'ultima cosa che riuscìì a sentire fu qualcosa di freddo e leggero al contatto con la mia pelle.
Chissà, forse la morte era così: fredda e leggera come un velo...

Più di una volta avevo pensato a come sarei morto.
Mi ero sempre detto che Sirius Black meritava una morte degna del suo nome.
Avevo sempre immaginato una morte epica, eroica, con tanto di musica trionfale e orde di persone in lacrime che implorano il cielo di risparmiarmi e di lasciarmi vivere.
Non c'era musica trionfale, nè tantomeno orde di persone in lacrime, ma ero morto combattendo per qualcuno che amavo.
Non era come me l'ero immaginata, ma era degna di me.





Angolo dell'autrice.
*Piange a dirotto* Salve ç__ç.
Questa one-shot è letteralmente un suicidio per me, ma sentivo il dovere di scrivere qualcosa sul mio Shirius. Perchè lui merita.
E così, dalla primissima frase di Twilight e dalla citazione vicino al titolo in alto, è arrivata l'ispirazione e ho iniziato a scrivere. Il risultato è quanto avete letto: una fic triste, risentita, ma che mette in risalto quanto abbia trovato ingiusto il fatto che Sirius fosse morto ç___ç.
Lasciatemi un commentino ç__ç se non volete farlo per me, fatelo per il pooro Sirius.
Perchè lui merita ç___ç
[Si, mi servirà una settimana almeno per riprendermi u__u]
   
 
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