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Autore: Norwegian Wood    14/03/2015    0 recensioni
quando ti accorgi di non vivere più la tua vita ma passi il tempo percorrendo una strada già prefissata
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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        La vita di un altro

Vi è mai capito di svegliarvi nel cuore della notte con l'impressione di essere morti? Non propriamente morti ma rendersi conto di non appartenere più a questo mondo. L'impressione di vivere la vita di qualcun'altro.
Aprite gli occhi, un rigido corpo vi intrappola al letto, gocce di sudore freddo scivolano lungo la schiena. Vi alzate, muovete passi pesanti verso lo specchio. Un volto sconosciuto vi fissa con occhi vacui. La pelle non più giovane forma piccole rughe hai margini degli occhi. Una barba mal curata rende il vostro viso ispido e duro, trovate l'ombra di vostro padre accucciata dietro il vetro.
Vi siete addormentati pieni di sciocchi sogni giovanili con d'avanti una vita per realizzarli. Ora siete qui, senza il coraggio di riconoscervi nella persona nello specchio. Dov'è finita la vostra voglia di vivere, scoprire,conoscere il mondo. Ormai siete solo animali sociali, ereditando la dote di vostro padre. Lavoro, moglie, casa, figli; siete parte della società che tanto  osteggiavate da giovane, un piccolo mattone dell'umanità.
Ti volti, tua moglie dorme profondamente. Una donna che hai smesso di amare molto tempo fa. Una donna sposata perchè non hai trovato abbastanza motivi per non farlo, infondo ventotto anni erano l'età giusta. Guarda come dorme serenamente grazie ai sonniferi prescrittigli dal medico. Lei non vede il tuo dolore, la tua sofferenza, passa le giornate lamentandosi del lavoro, delle amiche, dei governo, rinfacciandoti di non guadagnare abbastanza. 
Ultimamente è un po cambiata, si cura nel vestirsi, va spesso in palestra, porta a casa nuovi profumi; lo sai che ha l'amante, probabilmente si scopa uno dei tuoi finti amici. Non puoi biasimarla, non sei mai stato un buon marito, troppo presa dal lavoro e dal trovare il modo per corteggiare la tua segretaria. Ormai ti senti libero solo quando fai l'amore con lei nello sgabuzzino del tuo ufficio. Come sei arrivato a questo punto? Quando la vita a smesso di appartenerti?
Vai verso camera di tuo figlio, apri la porta restando a fissarlo sulla soglia. Quando è nato non ti rendevi conto del peso che si portava dietro. Ormai ha quasi otto anni ma non lo conosci affatto. Non riesci a capire se sei stato un buon padre. Ogni donna è madre per natura mentre l'uomo è padre solo sociale. Nessuno saprà dirti come dev'essere un buon padre, non ti muove quell'istintivo attaccamento che ti porta a formare un legame profondo.
Vorresti scappare, ricominciare una nuova vita ma ormai è troppo tardi. Mentre cercavi la forza per partire sei invecchiato. Tua moglie passa le giornate giocando a carte con le amiche, tuo figlio se ne è andato per iniziare la sua vita matrimoniale mentre passi il tempo a bere rivivendo ricordi lontani nella tua mente.
La morte sta giungendo,la dama nera viene a coglierti ma non t'importa. Sei sereno nel letto d'ospedale, non provi paura, Infondo la tua vita si è conclusa quando avevi venticinque anni. Ora stai finendo la vita di qualcun'altro. Un'esistenza vissuta seguendo un copione, lasciandoti trasportare fino a questo giorno.
 Mettiamo insieme la parola FINE a questa commedia tragicomica. 
Si chiude il sipario.
Nessuno ride,nessuno applaude.
In fondo non era uno spettacolo tanto comico.
   
 
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