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Autore: FrancyCece9    14/03/2015    2 recensioni
Benedetta, 19 anni, neo-diplomanda, con un sogno nel cassetto e un grande segreto da nascondere
Michele, 22 anni, la passione per il canto, un animo gentile sotto una scorza da duro
Lei perfettina, lui casinista, due caratteri all'opposto che assieme fanno scintille
Sullo sfondo un'accademia e quattro amici
Scoccherà la scintilla tra la piccola Benedetta e l'imprevedibile Michele?
(La precedente fanfiction "Vivimi" era scritta da me, orala pubblicherò nuovamente)
Genere: Fluff, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Dopo che il medico ebbe visitato Benedetta, Michele la lasciò sola e andò alla ricerca di un hotel dove farla stare, non poteva rimanere lassù da sola, e se si fosse sentita male un'altra volta? E se fosse svenuta? E se sentendosi male non fosse riuscita a chiamarlo? Avrebbe chiesto anche lui una settimana di sospensione e sarebbe andato a farle da infermiere. Trovo un piccolo hotel economico, ben lontano dall’Accademia, prenotò una stanza matrimoniale con un letto piccolo, poi tornò all’Accademia e chiese un colloquio con la loro coordinatrice
-Ciao Michele- lo salutò la professoressa quando il ragazzo entrò nello studio della suddetta
-Buonasera prof- Michele si sedette davanti alla scrivania
-Mi hanno detto che volevi chiedere una settimana di permesso per tornare a casa, cos’è successo?- chiese la professoressa distogliendo lo sguardo dal computer
-Si, mio padre si è sentito poco bene e volevo tornare a casa per supportare mia madre, sa senza di me è da sola, è molto fragile e potrebbe crollare in una crisi depressiva- spiegò Michele che aveva architettato tutto il piano nei minimi particolari
-Va bene, ti concedo questo permesso, puoi andare anche subito- disse la prof, Michele si illuminò
-Grazie davvero, prof- la ringraziò stringendole la mano. Dopo essersi congedato, andò da Benedetta per informarla del piano
-Ehi! Come stai?- le chiese appena entrato nella stanza, Benedetta tirò su la testa, era distesa sul letto con un libro sulla pancia, gli sorrise
-Abbastanza bene, mi sono presa un grosso spavento- disse lei, Michele le si avvicinò e si sedette sul letto accanto a lei
-Non  è successo niente, stai tranquilla- la rincuorò lui –Senti, ho prenotato per una settimana una stanza in un hotel, ci andremo a stare fino a quando scade il tuo permesso per ritornare a Pomezia, poi torneremo all’Accademia- le spiegò
-Ma tu devi rimanere qua- gli ricordò lei, lui sorrise sornione
-Eh no! Ho chiesto un permesso anche io, così per questa settimana mi prendo cura di te. Allora sei d’accordo?- le chiese spostandole una ciocca di capelli dietro l’orecchio
-Anche se non lo fossi, tu mi ci porteresti comunque, quindi, si, sono d’accordo- rise lei, il cantante si alzò dal letto
-Ok, allora vado a prendere la valigia, tu fatti trovare pronta tra dieci minuti che ti vengo a prendere- disse lui prima di uscire dalla stanza, Benedetta si alzò e cominciò a prendere le sue cose, Michele intanto tornò in camera e in fretta e furia buttò dentro alla valigia quante più cose riusciva, fortunatamente Giulio e Federico non erano in camera, gli lasciò un biglietto scritto in fretta e tornò da Benedetta, prese anche la sua valigia e le caricò in macchina, poi tornò su da Benedetta e scesero le scale, facendo attenzione a non farsi vedere da nessuno. Arrivati al primo piano sentirono dei passi, Michele guardò Benedetta, non potevano vederla, dovevano nascondersi, vide lo stanzino delle scope, aprì la porta ed entrò, tirandosi dietro Benedetta, chiuse la porta e fece segno alla ragazza di stare in silenzio, i due erano l’uno di fronte all’altra, le loro pance si toccavano, Benedetta lo fissava quasi divertita, Michele era terrorizzato, cosa sarebbe successo se li avessero scoperti, lo stanzino era buio e angusto
-Per quanto dobbiamo stare qua dentro?- chiese sottovoce la ragazza
-Non lo so, non posso aprire la porta, si da il caso, ci sia davanti una balena- disse ironico lui, la bionda spalancò gli occhi, poi gli tirò uno schiaffo sulla spalla
-Ehi! Piano con le parole, ti stai prendendo troppa confidenza- lo ammonì lei, Michele si mise l’indice sulla bocca in segno di silenzio, poi le mise le mani sulle spalle, e le fece fare un mezzo giro, così da trovarsi dove poco prima si trovava lei, si girò di schiena e socchiuse la porta, nel corridoio non c’era nessuno, non si sentivano passi, si girò nuovamente verso Benedetta
-Ora scendiamo e usciamo dal retro, li ho parcheggiato la macchina, sali dietro e distenditi, così non ti vedono, poi usciti da qui, ti siederai davanti- le spiegò Michele, lei annuì, lui diede un’ultima occhiata al corridoio deserto, dopodiché aprì la porta e  fece uscire Benedetta, che fulminea scese le scale e salì in macchina, Michele la seguì.
Quando arrivarono, le mostrò la stanza
-Sia chiaro, io non dormo con te- puntualizzò Benedetta appena entrata nella camera
-Infatti, tu dormi nel letto matrimoniale e io nel lettino singolo- spiegò Michele portando dentro le due valigie –Senti, tu sistemati, io torno tra un po’, chiamami per qualsiasi cosa- si raccomandò prima di chiudere la porta e lasciare Benedetta da sola nella stanza. Cominciò a svuotare la valigia e a riporre tutto nell’armadio, quando ebbe finito si mise sul letto e accese la tv, alcuni minuti dopo entrò Michele con un sacchetto e una scatola
-Ma dove sei andato?- le chiese guardandolo
-A fare delle commissioni, fammi spazio sul letto- le disse, lei si spostò e lui si sedette
-Cosa hai comprato?- chiese lei con sguardo indagatore, lui sorrise
-Riviste- disse estraendo dal sacchetto delle riviste –DVD, ne ho presi di tutti i generi, non sapevo quali ti piacessero- specificò tirando fuori alcuni DVD –E un lettore DVD, altrimenti come li guardiamo i film- rise lui girandosi verso di lei
-Ma quanto hai speso?- domandò lei quasi imbarazzata
-I DVD e il lettore sono solo in prestito e le riviste non costano tanto- spiegò lui sorridendole dolcemente
-E su cosa sarebbero le riviste?- chiese ancora Benedetta
-Gossip, bimbi, moda, casa…- illustrò Michele
-Casa?- domandò lei
-Magari ti potranno essere utili, magari non adesso, ma tra un pochino- si giustificò lui
-Speriamo per un bel po’, io voglio finire l’Accademia- s’impuntò la bionda, Michele si fece serio
-E come farai con il bambino?- chiese lui osservando la pancia di Benedetta
-Non lo so, ma se non mi accettassero incinta, allora niente. Il bambino è più importante delle mie passioni- annunciò sicura la ragazza. Michele rimase in silenzio, la guardò era piccolina, ma aveva una grande forza di volontà, doveva prendersi cura del piccolino, a tutti i costi, non avessero accettato la sua gravidanza, lei avrebbe anteposto la vita di suo figlio alle sue passione, una scelta coraggiosa, molte coetanee di Benedetta avrebbero abortito, ma lei amava già quel piccolo esserino e come ogni mamma aveva scelto di mettere in secondo piano se stessa per suo figlio. Michele ne era sicuro e convinto, Benedetta sarebbe stata una bravissima mamma.



Angolo dell'autrice:
Ciao a tutti! Eccovi un nuovo/vecchio capitolo, dove i nostri protagonisti vanno a convivere, chissà cosa succederà durante questa convivenza? Lo scopriremo solo vivendo, oppure qualcuno se lo ricorda? Questa settimana non aggiornerò poichè vado in gita a Praga fino a venerdì. Appena torno però vi prometto che aggiorno la storia, che nel frattempo io sto continuando a scrivere. Fatemi sapere cosa ne pensate,
Un bacio
Francesca
 
  
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