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Autore: Emy Potter    14/03/2015    3 recensioni
"Rebecca e Noemi sono migliori amiche e partono per un viaggio studi nella città di San Fransokyo.
Hiro, invece, ora va alla SFIT con i suoi amici, vivendo nel ricordo di suo fratello. Un giorno, queste persone tanto diverse si incontreranno, e vivranno un'avventura che non dimenticheranno mai".
Ciao, io sono Crazyemy, e questa è la mia prima Fanfiction. Dedico questa storia alla mia migliore amica, a cui voglio un mondo di bene. Se vi ho incuriosito, leggete e lasciate una recensione (sempre se volete).
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Baymax, Hiro Hamada, Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'New city, new life'
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Capitolo 16: Salvataggio
 
“Signorino Hamada questo è il suo ufficio”
Hiro entrò nel luogo indicatogli dalla sua segretaria. Si era vestito con giacca e cravatta e non si sentiva per niente a proprio agio.
Era una stanza abbastanza grande, con una scrivania al centro, scaffali e archivi ai lati e qualche pianta negli angoli, a scopo decorativo. Dietro la scrivania c’era una grande vetrata che mostrava il panorama della tecnologica San Fransokyo.
“Grazie” rispose il giovane.
La sua segretaria era una donna dai capelli color cenere e gli occhi azzurri. Dall’aspetto doveva avere non più di 25 anni.
“Il signor Takishima dice che può prendersi tutto il tempo che vuole per i suoi progetti e le augura buon lavoro” disse lei in tono cinico.
“Va bene, ora può andare” la congedò il giovane e la donna ubbidì.
Com’è che si chiamava? Sakura o Sayaka?
Di solito era strepitoso con i nomi, avendo un’ottima memoria, ma in quel momento aveva la testa altrove: continuava a chiedersi se i suoi amici ce l’avessero con lui ora. Sperava vivamente di no, soprattutto Rebecca.
Ok, non si erano parlati molto e si conoscevano da poco, ma quella ragazza lo aveva preso e gli sarebbe piaciuto conoscerla meglio.
Ma, purtroppo, dubitava ci sarebbe più riuscito.
Scosse la testa tentando di scacciare i brutti pensieri.
Guarda da un’altra prospettiva.
Ma in quel momento, neanche le parole di suo fratello riuscivano ad aiutarlo.
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"Noemi, no! Siamo già nei guai fino al collo!" disse Rebecca alla sua migliore amica.
“Hai altre idee?” ribatté Noemi “Non possiamo lasciare Hiro in questa situazione a causa nostra! Io vado”
La mora alzò gli occhi al cielo. “Lo sai che se vai tu vengo anche io!”
“E allora preparati! Reby, anche se non ho un bel rapporto con Hiro come quello che hai tu, io mi sento in dovere di aiutarlo, e so che lo pensi anche tu!”
Ed era vero. Rebecca non si era mai sentita così in dovere verso qualcuno, ma sapeva che se avessero fallito anche questa volta, avrebbero messo in rischio non solo gli altri, ma anche Hiro stesso.
“In ogni caso manca poco a che scoprano il DNA della gomma: dopo che ci siamo divisi hanno chiamato Fred e Honey per il test. Appena chiameranno Gogo saranno spacciati”
Quella fu la spinta finale che serviva alla hacker per decidere. Si sarebbe andata.
“Dannazione, dammi quei fottutissimi vestiti e andiamo!” esclamò Rebecca.
“That’s my girl!”* rispose Noemi e gli lanciò il suo abbigliamento da ufficio “E ora andiamo, prima che qualcuno ci scopra”
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Uscirono dall’appartamento usando la porta del retro, in modo che Cass non le vedesse.
Rebecca indossava una camicetta bianca, giacca da ufficio nera, un pantalone dello stesso colore e delle scarpe alla parigina basse grigie. Come trucco aveva una ombretto marrone scuro, mascara e matita nera sotto gli occhi.
Noemi, invece, sempre una camicetta bianca, una gonna nera che arrivava sopra il ginocchia, collant e scarpe alla parigina con il tacco color cipria. Una linea di eyeliner, mascara e rossetto color corallo.
Presero un taxi e si fecero portare davanti al “Takishima Group”.
Quel luogo fece venire i brividi a entrambe. Presero coraggio ed entrarono nell’edificio.
Cercando di essere il più naturali possibili, iniziarono a cercare dove si trovava il loro amico.
“Ok, stavolta non possiamo dividerci” disse Rebecca a bassa voce, provocando un sorriso sul volto dell’amica.
“Direi che non aiuterebbe. Dobbiamo dare un’occhiata in giro e avere pazienza…cosa che non ho, ma me la farò venire!” rispose Noemi.
Si diressero verso il primo piano, in silenzio, entrambe con i loro pensieri per la testa.
Iniziarono a cercare senza farsi notare dagli adulti, ma di Hiro non c’era traccia.
Proseguirono per il secondo, poi per il terzo, il quarto e così via.
Erano al settimo piano e ancora non avevano trovato nulla.
“Ma quanto diamine è grande questo posto?!” esclamò Noemi.
“Credevo che te lo ricordassi ancora, dopo l’ultima volta” rispose Rebecca “Ok, questa è la prossima stanza”
Bussarono alla porta davanti a loro e una voce maschile giovane rispose con un “chi è?”.
Aprirono la porta di scatto e si ritrovarono il loro amico davanti.
“Hiro!” esclamarono in coro.
Noemi chiuse la porta e Rebecca corse ad abbracciarlo.
“Eravamo così preoccupate” disse la mora sollevata.
“Ragazze, ma che diamine ci fate qui?!” chiese incredulo il ragazzo.
“Ovviamente siamo venute a salvarti, piccola peste” rispose la rossa scompigliandogli affettuosamente la sua massa di capelli neri.
“Beh, non potete stare qui! Siete già nei guai” ribatté lui.
“Ascoltate il ragazzo se non volete fare una brutta fine”
Takishima era sulla soia della porta che le guardava minaccioso.
Ma quell’uomo come faceva a spuntare così silenziosamente?
“Noi non ce ne andiamo!” rispose Noemi tenendogli testa.
“Allora non mi lasciate altra scelta…”
Con uno schiocco delle dita, decine di robot lo raggiunsero, mettendo in trappola i tre ragazzi.
“Ragazze, dovete andare!” le incitò Hiro, ma loro non avevano la minima intenzione di lasciarlo lì.
“Se credi davvero che noi fossimo disarmate, hai pensato male!” esclamò Rebecca rivolta a Takishima.
In pochi attimi, l’armatura si formò sui corpi delle giovani e le armi erano nelle loro mani.
La finestra dietro di loro si ruppe e Baymax e gli altri entrarono nell’ufficio, tutti muniti di armature e armi.
Il nemico, però non perdeva il suo sorriso. “Finalmente un po’ di azione”
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*”Questa è la mia ragazza!” (in senso la ragazza che conosco)

NOTA AUTRICE: Avete visto? Ci ho messo poco tempo ad aggiornare! Felici? Nel prossimo capitolo battaglia! Spero riuscirò a descriverla il più velocemente possibile in modo da non tenervi sulle spine.
Ringrazio Pelelen_moon6, Chia29, NickyZuli e Becky_wizard per le recensioni.
Che ne dite del capitolo? Fatemelo sapere con una recensione! Kisses, Emy.
   
 
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