Fanfic su attori > Josh Hutcherson
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Autore: Milkendy    14/03/2015    3 recensioni
Victoria Justice e Josh Hutcherson. Chi l'avrebbe mai detto?
[DAL PROLOGO]
«Su, Ellie.. Però non ho voglia di paparazzi per un giorno intero, mi chiederanno un casino di autografi»
«Oh, allora ti consiglio di portarti un pacchetto di penne, potresti finire l’inchiostro» Ellie gli fece l’occhiolino.
«Non è divertente»
«E dai, vedrai che ti piacerà»
«In cambio cosa ottengo?» domandò il ragazzo scherzando.
La ragazza sbuffò con il suo solito sorriso contagioso. «Ti offro una birra» borbottò.
«Vai così!» esultò Josh, andando poi a mettersi al lavoro.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Andrew?


 
«Ma è uno scherzo?» chiese Victoria, con una faccia a dir poco sconvolta.
Ellie scosse la testa.
«Vado con lui!» esclamò l’attrice, che fece un passo indietro, ma la ragazza dietro il bancone la bloccò tirandola per la mano.
«Non puoi»
«E perché no? Pensa a come sarà triste» mormorò, e improvvisamente si domandò mentalmente perché si stava preoccupando così tanto.
«Per quanto questo possa sembrare un semplice lavoro educativo, ha la stessa importanza di chi è un politico. Josh è giustificato, tu invece devi restare. Vai a trovarlo oggi, è venerdì, non penso tu abbia problemi»
«Giusto. Vado a fare il mio lavoro allora»
«Ti chiamo qualcuno che venga al posto di Josh» la rassicurò Ellie, sparendo dentro la porta che aveva alle spalle.
L’attrice guardò l’orologio, tra cinque minuti i bambini sarebbero entrati, e lei non sapeva come affrontare la mattina di lavoro sapendo che il suo nuovo amico aveva perso la madre.
E di nuovo domande confuse vorticavano nel suo cervello.
Perché mi preoccupo per Josh?
Perché così tanto?

Lui non ha bisogno di me. Ci saranno già i suoi parenti a consolarlo, io non devo fare nulla per farlo stare meglio. Non posso fare nulla.
«Victoria? Mi ascolti?»
La ragazza si animò di scatto, trovandosi il suo capo e un ragazzo davanti.
«Verrà Jared con te, buon lavoro» disse Ellie, accennando al biondo che aveva di fianco.
«Piacere» sorrise Victoria, allungando una mano verso il tipo, che la strinse ricambiando il sorriso.
«Piacere mio, andiamo forza» e si incamminarono nella sala.
Tutta la mattina per l’attrice fu estenuante. Non smetteva di pensare a Josh, e non ne conosceva nemmeno il motivo.
Fortuna che sembrò passare abbastanza in fretta, e presto arrivò l’ora di andare.
«A domani, Ellie, ciao Jared, ciao ragazzi» salutò la ragazza, uscendo e prendendo il cellulare dalla borsa. Chiamò il padre che la stava aspettando a casa.
«Papà?»
«Victoria, ciao»
«Torno a casa un po’ più tardi oggi»
«Perché, Vicky?»
«Un mio.. collega di lavoro ha avuto un lutto in famiglia e, non so, mi sembra giusto andare a farci due chiacchiere, magari per consolarlo»
Zack sospirò dall’altra parte del telefono.
«Non so se è opportuno, figliola.. forse vai a disturbarlo, con il pensiero della sua famiglia, magari sei troppo invadente, anche se il pensiero è dolce»
Invadente.
Invadente.
Non è opportuno.
«Sì, forse hai ragione. Beh, credo che mi farò una passeggiata allora, ne approfitto del bel tempo, domani chiamano temporale.. A dopo, papà» e riattaccò, inspirando l’aria calda del primo pomeriggio.
Suo padre aveva ragione. Che stupida che era stata, a pensare anche minimamente che Josh avrebbe gradito di un paio di chiacchiere con lei in un momento così doloroso.
In fondo, mettendosi nei suoi panni, Victoria pensò che nemmeno a lei farebbe piacere ricevere qualcuno che venisse a fare mille domande.. certo non se fosse Josh.
Scacciò quei pensieri simili ad uragani, e si avviò verso un parco, dove alcuni bambini giocavano a nascondino. Si sedette sulla prima panchina che trovò libera.
Vide un ragazzino più o meno di undici anni, che rideva. E quella risata le ricordò quella di Josh.
«Uffa» borbottò sottovoce tra sé e sé, stufa di pensare a quell’attore, stufa di farsi le paranoie, di pensare troppo..
«Ehi»
Una voce, di qualcuno che si era seduto sulla panchina in parte a lei, la fece irrigidire.
Una voce.
Quella voce.
La sua voce.
Si girò lentamente, già pensando a chi si sarebbe trovata davanti.
«Josh..» forse il suo sussurro non lo udì neanche, sta di fatto che Josh si lanciò tra le braccia di Victoria, che lo accolse con un sospiro.
«Ho sentito di quello che ti è successo.. che ci fai qui?» le chiese lei, sperando di non farlo scombussolare ancora di più di quanto lo era.
«Non ho più niente da fare là. Domenica faranno il funerale» la voce del ragazzo era quella di chi ha appena pianto senza quasi fermarsi.
Scese il silenzio spezzato dai loro respiri e dalle voci dei bambini.
«Mi dispiace» disse Victoria, a voce bassa, sempre per paura di ferire Josh, che scosse la testa digrignando i denti per evitare di piangere.
A un certo punto, all’entrata del parco, entrò un ragazzo che Victoria conosceva bene.
E che avrebbe voluto non aver mai conosciuto.
Che ci faceva lì?
«Victoria!» le urlò correndole incontro. «Non vieni a salutarmi?»
«Andrew?»



Angolo autrice
Buonasera, spero di non essere troppo in ritardo.
Allora, in questo capitolo non succedono cose per cui restare davvero a bocca aperta. Forse l'unica cosa strana è alla fine, quel Andrew che voi non conoscete e che conoscerete nel prossimo capitolo, in cui ci scriverò per la prima volta dal punto di vista di Josh.
Spero vi sia piaciuto :) grazie mille alle recensioni che mi lasciate, siete troppo gentili! Senza di voi la storia non la continuerei xD
Al prossimo capitolo!
Milkendy

 
   
 
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