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Autore: pit12    15/03/2015    3 recensioni
Una Treasure Hunter è alla ricerca di un tesoro, un antico oggetto posseduto da una Divinità. Sarà inseguita da una setta che vorrà a tutti i costi impadronirsene, arrivando ad uccidere, e affiancata da una strana guardia del corpo, un Blacklist Hunter.
Riuscirà ad impadronirsi dell'oggetto prima della setta? E se non fosse l'unico?
*
Storia scritta a quattro mani con _Michiko_, speriamo di avervi incuriosito.
Genere: Avventura, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The Lost Treasure of God
 
Epilogo
 





Michiko era perfettamente guarita e la droga che la setta le aveva iniettato era sparita del tutto dal suo sangue. Si trovava a casa da sola, a rileggere ancora gli ultimi appunti che aveva preso, visto che suo padre era uscito per sbrigare delle commissioni al palazzo degli Hunter.
 
Era ormai arrivata a metà della sua agenda quando il campanello suonò alla sua porta, si alzò di malavoglia dal divano e dopo aver dato una sbirciata dalla finestra aprì la porta, facendo entrare Shi.
 
«Che ci fai qua?» domandò la ragazza in un tono brusco, nascondendo la felicità che le aveva invaso il corpo per la visita del corvino.
 
«È così che saluti qualcuno che ti è venuto a trovare per vedere se stavi bene? Beh, direi che stai bene visto la tua accoglienza» rispose Shi mentre la squadrava per qualche secondo notando se aveva ancora bende o cerotti, poi, senza nemmeno farsi invitare, entrò in casa, chiudendo la porta dietro di sé. Michiko lo guardò indispettita e si andò a sedere di fianco a lui sul divano.
 
«Allora, non sarai venuto solo a chiedermi come stavo, a cosa devo la tua visita?» chiese ancora la ragazza, mentre chiudeva l’agenda che aveva lasciato aperta sul divano.
 
«Ti sei fatta perspicace, eh?» ghignò lui, facendola infuriare sempre di più, ma prima che la ragazza potesse ribattere qualcosa di cattivo Shi le pose davanti allo sguardo un pacchetto di cioccolatini. «Ti ho portato questi, magari ti addolcisci un pochino» sorrise divertito, mentre la ragazza corrugava le sopracciglia.
 
«Farò finta di non aver sentito e accetterò volentieri il tuo regalo» sospirò dopo qualche secondo, prendendo delicatamente la scatola tra le mani, e dopo averla aperta, cominciò a mangiarne qualcuno. «Che buoni! Dove li hai comprati?» chiese, girandosi verso il corvino e guardandolo con gli occhi che brillavano dalla felicità.
 
«Segreto» rispose semplicemente Shi, mentre l’azzurra metteva di nuovo il broncio e appoggiava la scatola sul tavolino davanti a loro, sbuffando sonoramente. «Sinceramente Michiko, non sono venuto qui solo per qualche cioccolatino, c’è altro» la voce di Shi si fece improvvisamente seria e la Treasure Hunter spostò velocemente il suo sguardo sugli occhi neri del ragazzo, che non lasciavano trapelare nessuna emozione.
 
«E per cosa?» chiese con voce titubante la ragazza, con le labbra semi aperte, aspettando una risposta.
 
«Abbiamo trovato tutti e tre gli oggetti, la mia missione è finita qualche giorno fa, ho già parlato con Neteru, io…» prese parola il Blacklist Hunter.
 
«Beh, questo me lo immaginavo, ma possiamo sempre…» l’azzurra non fece finire la frase di Shi, le stava per dire che potevano sempre lavorare insieme, non voleva sicuramente separarsi dal ragazzo.
 
«Michiko, io domani partirò per un’altra missione e non so quanto starò via, anche mesi interi, questo ti volevo dire» disse Shi, tutto d’un fiato, mentre guardava davanti a sé. Michiko restò per qualche secondo a guardarlo, era sorpresa, dispiaciuta e una marea di emozioni le stavano invadendo il corpo in quel momento.
 
«Io… ok, ho capito» si limitò a dire, anche se avrebbe voluto urlargli contro tantissime cose, soprattutto la sua negazione per quella missione solitaria, avrebbero potuto farla insieme, come avevano lavorato negli ultimi mesi.
 
«Allora ci vediamo e… non mangiarne troppi di quelli, ok?» Shi indicò i cioccolati con una mano e poco dopo si avvicinò con il volto a Michiko, dandole un bacio sull’angolo della labbra, facendo sgranare gli occhi della ragazza dalla sorpresa.
 
«Shi, che…» provò a chiedere, mentre con due dita sfiorava la parte venuta a contatto con il corvino.
 
«Ci vediamo presto, Michiko» la interruppe lui, e poi le diede le spalle, uscendo di casa sotto le proteste della ragazza che gli urlava di tornare indietro e di spiegarle che significato aveva quel gesto.
 
*
 
Verso sera il padre di Michiko rientrò in casa, cogliendola con lo sguardo perso nel vuoto, non chiese spiegazioni, si limitò soltanto a dirle che la sua carriera di Hunter era finita e che ora voleva stare a casa tranquillo e vivere la vita come una persona normale. Avrebbe giusto collaborato ogni tanto con Neteru, ma mai andando direttamente sul campo.
 
«Io parto per una missione, ci vediamo» esclamò Michiko, interrompendo il padre a metà discorso. Non aveva nemmeno ascoltato tutto ciò che le aveva detto, si era solo fermata a pensare al fatto che lui sarebbe sempre restato in casa. Aveva passato gli ultimi anni della sua vita a cavarsela da sola, a vivere da sola in quella casa e ora, anche se era felice che il padre fosse sano e salvo, non se la sentiva più di rimanere con lui.
 
Lei voleva ancora partire per l’avventura e andare a trovare tutti i tesori che ancora aspettavano di vedere la luce del Sole. Uscì di casa in fretta, diretta in un luogo ben preciso.
 
*
 
Quando Shi, quella sera, aprì la porta di casa, non si sorprese più di tanto di vedere Michiko davanti a lui, in fondo, si aspettava già una sua visita. L’azzurra rimase a guardarlo per qualche secondo e poi fece un sonoro sospiro, cominciando a parlare.
 
«Mio padre ha deciso di ritirarsi e io non me la sento di vivere in casa con lui, voglio partire per l’avventura! Questi tre tesori, per me, sono stati solo l’inizio di qualcosa…» aveva la voce seria e il suo sguardo era puntato sugli occhi color pece di lui. «Shi, so che forse mi dirai di no, ma te lo chiedo lo stesso, posso venire con te?» chiese, continuando a guardarlo negli occhi, ora con sguardo molto speranzoso.
 
Il corvino restò a guardarla per qualche secondo che a Michiko sembrò un’eternità, la ragazza ormai ci aveva perso del tutto la speranza ad una risposta affermativa, quando Shi parlò.
 
«Sai, ti aspettavo stasera, ho già preparato la cena per due» si limitò a dire il corvino, alzando le spalle, mentre tratteneva un ghigno che lentamente si voleva far strada tra le sue labbra.
 
«Quindi?» chiese ancora l’azzurra, non era sicuramente quella la risposta che aspettava.
 
«Quindi entra in casa a mangiare, non andrai da nessuna parte senza forze» rispose il corvino mentre le dava le spalle per rientrare, Michiko rimase qualche secondo sulla soglia a rielaborare cosa le era appena stato detto, e poi entrò anche lei, chiudendosi la porta alle spalle.
 

 
 
Fine





 
Note degli Autori:
Ed eccoci arrivati anche all'epilogo di questa storia, che spero vi sia piaciuta in tutto e per tutto. Abbiamo lasciato un finale aperto, che può comunque far pensare ad un seguito, quindi forse lo vedrete, non subito, ma in futuro può essere! Ringrazio tutti quelli che hanno seguito la storia fino alla fine e tutti quelli che hanno lasciato un loro parere. A presto! (ndMimì)

Stavolta è davvero la fine, a quanto dicono. E come sempre in questi casi, è dovuto ringraziare... almeno così dicono, quindi grazie a tutti voi 11 che avete segnato questa storia sul vostro account, così come grazie a tutti voi che avete letto in modo silenzioso e magari apprezzato. Be' tutto a una fine insomma... ed è questa per ora, chissà poi per il futuro. Bye bye (pit)

 
  
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