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Autore: kamy    15/03/2015    2 recensioni
Se Tony Stark acquistasse Bumblebee?
Genere: Avventura, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altri, Bumblebee, Optimus Prime, Un po' tutti
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Scritta sentendo: Paranoid dei Black Sabbath; https://www.youtube.com/watch?v=uk_wUT1CvWM.

Partecipa alla Fanfiction challenge II:
Prompt:
 malattia, cecità

 

Cap.5 Trasformazione

«Non possiamo cercare di aiutarlo adesso?» implorò Bumblebee.
Optimus rimaneva inerte sul pavimento del jet, l'olio di motori che perdeva dal petto si spargeva tutt'intorno in una pozza.
Natasha lasciò andare il cannone e mise una mano sulla pistola. «Allora spero che li rincontreremo presto, capitano» disse gelida.
Clint strinse più forte i comandi, controllò che i portelloni fossero chiusi ermeticamente e accelerò. «Signore, ci stiamo allontanando dalla cittadina» comunicò a Steve.
Tony smontò i pezzi dell'armatura, afferrò una cassetta degli attrezzi da sotto il sedile.
«Posso provarci. Non ho mai curato un robot alieno in fin di vita».
Osservò Optimus, ticchettò con il cacciavite in più punti e grugnì. «Dobbiamo tornare alla Tower il più velocemente possibile. Se ce ne sono altri, dovranno aspettare».
«Mr. Stark, anche se lei continua a farmi fretta, il jet è già al massimo» ribatté Clint, il sudore gli imperlava la fronte.
Natasha si diresse al radar, aggrottò la fronte e chiese: «Ce ne saranno anche di ostili?»
Banner si strinse la cintura sistemandosi gli occhiali, respirò profondamente. «Cosa sono?» domandò.
Tony si infilò sotto Optimus, sentendo il metallo graffiargli la pelle, dell'olio gli colò addosso, grugnì e saldò un pezzo della Mark per arginare la perdita. «Chiedetelo al maggiolino tutto-matto giallo».
«Siamo un popolo. Voi umani ci avete aiutato a eliminare gli ostili, ma ora a quanto pare ci avete tradito e avete iniziato a sterminare anche noi» spiegò B, si passò la mano sul capo e fece roteare gli occhi. «E sono una camaro, lo sai benissimo» si lamentò.
Tony sbuffò da sotto Optimus, socchiuse gli occhi nel saldare i pezzi tra loro e mugolò di fastidio quando alcune scintille gli bruciarono pezzi di maglietta.
«Noi umani non agiamo come un unico branco, sai?» si lamentò. "Al contrario di voi alieni che sembrate sempre avere un’unimente".
Natasha annuì, spostando il radar in tondo. «Alcuni umani hanno tradito la loro stessa razza, quindi è ovvio abbiamo tradito anche voi». Clint voltò il capo verso Steve e chiese: «Crede siano agenti governativi dell’HYDRA?»
«Probabilmente sì. Questa società è malata. La cecità ci ha colpito tutti, impedendoci di vedere il tradimento... » iniziò Steve.
Bumblebee si sbatté una mano contro il viso creando un frastuono meccanico.
«No, un altro leader che fa discorsetti patriottici no" mugolò. Optimus socchiuse un occhio, boccheggiò, gli tremarono le antenne metalliche sul capo e gli tirò un debole pugno sulla spalla. «Non mi deridere» farfugliò con voce meccanica.
Tony uscì da sotto Optimus. «Di solito lui è più pratico e fa meno chiacchiere, ma non vi conosce e deve sembrare figo» disse. Si pulì le mani, arricciò il naso e afferrò una pompa dell'olio collegandola a Optimus. «Credo possa definirsi un bendaggio è una trasfusione di emergenza. Forse. Non ho potuto scansionati, quindi non ne ho le prove».
Natasha sospirò, domandando: «Quindi? Cerchiamo dei robot alieni vittime dell'HYDRA?» domandò.
«Io non voglio sembrare figo… A che punto sei con il ferito?» chiese Steve. Clint virò e il mezzo tremò passando da una corrente all'altra. «Non credo che Bruce possa curare malattie aliene Stark, quindi speriamo ci riesca tu» ribatté.
«Una razza giovane è sempre cieca ai pericoli» biascicò Optimus. B gli accarezzò il capo e sospirò. «Niente discorsetti finché non starai bene» sussurrò.
«Non vorrei intromettermi, ma sono troppo grandi. Se sono ricercati e devono nascondersi forse ... dovrebbero dare meno nell'occhio» sussurrò Bruce. Si tolse gli occhiali e li pulì con la stoffa della camicia.
Tony annuì. «Quoto. Avete un sistema di scanner, quindi perché invece di essere enormi macchine palesemente finte non diventate, che so, dei tostapane?». Guardò Steve, sogghignò, tossicchiò e prese la cassetta degli attrezzi, salì su Optimus, guardando il corpo metallico. «O gatti domestici. Insomma, qualcosa di più piccolo. Siete biomeccanici, dovreste poter assumere anche aspetto umano, volendo». Vide delle bruciature e vi si avvicinò, vi si inginocchiò accanto.

Natasha sospirò passandosi una mano tra i boccoli rossi. «Alieni buoni cacciati da umani cattivi. Quando l'HYDRA era nascosta non facevano cose così palesi».
«Probabilmente li stanno cacciando con la scusa che sono pericolosi» spiegò Banner. Raggiunse un sedile e vi si sistemò, allacciandosi la cintura. «Stark, puoi davvero renderli umani? Perché davvero, solo un cieco non li noterebbe» disse Steve.
«Devo prima stabilizzarlo, con un corpo umano la situazione si aggraverebbe circa a livello di coma» spiegò Stark e indicò con un cenno del capo Bumblebee. «Lui invece può cambiare subito. Basta che scannerizzi un essere umano e dovrebbe andare».
Clint strinse il volante del jet, virando e chiese: «Non diventeranno dei cloni?» chiese.
«Potrebbero diventare tanti altri Stark?» domandò Natasha con voce stridula.
Tony sostituì i pezzi bruciati con altri sani, saldandoli. Le chiese: «Ti sembro un esperto di ingegneristica aliena?». Si mise in ginocchio, si voltò verso Bumblebee. «Scusa, ti dispiacerebbe scannerizzare Cap? Lo so, è brutto da chiedere, ma non abbiamo molto tempo né molte alternative».
«Veramente non sapevo si potesse fare... anche se una volta ho visto una di noi diventare quella che voi definireste ‘una bella bionda’» mormorò Bumblebee. Socchiuse gli occhi e passò il raggio dello scanner su Capitan America. Il suo corpo iniziò a trasformarsi, si ridusse di grandezza mentre si ricopriva di pelle sintetica.

 Bruce avvampò vedendo che si trasformava in un uomo ignudo. Si slacciò la cintura, raggiunse Natasha e le tappò gli occhi. «Guarda che non mi sarei sconvolta» sussurrò la Vedova nera con voce seducente.
B si passò una mano tra i corti capelli biondi e abbassò lo sguardo, sbattendo un paio di volte gli occhi. Brontolò: «Mi sento strano». «Mi somiglia, ma non tanto da essere un clone» disse Steve secco.
«Capitano, senza offesa, ma se lei è dotato quanto quel ragazzo...» mormorò Clint. Le orecchie di Rogers divennero vermiglie. «Maledizione! Sono malato! La pompa si è ridotta!» strillò B, saltellando sul posto. Bruce tossì, divenendo ancor più rosso in volto.
Tony saltò giù da Optimus, si sfilò la maglia e la poggiò contro il bassoventre di B.
«Quella degli umani è fatta così, per la cronaca sei messo decisamente bene», si allontanò e ripose gli oggetti nella cassetta degli attrezzi. «Ok, siamo quasi arrivati. Io mi occupo di Optimus, voi però dovete recuperare il resto dei buoni».
Clint fece atterrare il jet dentro il laboratorio, delle macchine di Tony si fecero avanti togliendo Optimus e mettendolo su una piattaforma.
«Ci pensiamo noi» affermò Natasha.

  
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