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Autore: Silvia_sic    15/03/2015    1 recensioni
"C'è una cosa che la maggior parte delle persone nel mondo adora. Questa cosa sono quei cinque minuti passati a crogiolarsi nel letto prima di alzarsi e affrontare la giornata. Quei cinque minuti che vorrebbero diventare dieci o addirittura venti, in cui si è in una fase di dormiveglia, sotto il tepore delle coperte nella stanza oscurata.
Tony è una di quelle persone che adorano “quei cinque minuti”, anzi li predilige! Aprì gli occhi lentamente constatando che fosse già mattina poiché si sentiva parecchio riposato, ma nonostante quest'ipotesi non poteva esserne fermamente certo, perchè la stanza era completamente buia.
Non mosse un muscolo, stando disteso a pancia in giù per godersi quell'attimo di pace... Pace che di lì a poco si sarebbe completamente estinta... [...]"
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa, Tony Stark, Virginia 'Pepper' Potts
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Iron Future'
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Strange Behavior

Capitolo 1:

 

C'è una cosa che la maggior parte delle persone nel mondo adora. Questa cosa sono quei cinque minuti passati a crogiolarsi nel letto prima di alzarsi e affrontare la giornata. Quei cinque minuti che vorrebbero diventare dieci o addirittura venti, in cui si è in una fase di dormiveglia, sotto il tepore delle coperte nella stanza oscurata.

 

Tony è una di quelle persone che adorano “quei cinque minuti”, anzi li predilige! Aprì gli occhi lentamente constatando che fosse già mattina poiché si sentiva parecchio riposato, ma nonostante quest'ipotesi non poteva esserne fermamente certo, perchè la stanza era completamente buia.

 

Non mosse un muscolo, stando disteso a pancia in giù per godersi quell'attimo di pace... Pace che di lì a poco si sarebbe completamente estinta. Difatti una voce attiva e vivace lo destò dai suoi meravigliosi sogni e attimi di tranquillità.

 

-Signor Stark, è ora di svegliarsi! È tardi!- Pepper fece il suo ingresso nella stanza. -Jarvis. Luci!- affermò e con uno schiocco di dita il meccanismo oscuratore della vetrata si disattivò, facendo entrare la splendente luce del sole.

 

Tony venne colpito dai fastidiosi raggi che irrompevano dalle finestre e, infastidito, mise la testa sotto il cuscino e si alzò le coperte fin sopra il capo.

 

-Avanti! Muoversi! Non si può gozzovigliare tutta la mattina nel letto.- esclamò la donna, evidentemente sveglia e attiva già da un paio d'ore.

 

Tony mugugnò qualcosa di incomprensibile dal suono molto simile ad un lamento. Pepper alzò gli occhi al cielo esasperata, si avvicinò ai piedi del letto, afferrò le estremità della coperta e con un potente strattone gliele tolse di dosso.

 

Lui rabbrividì per il brusco cambio di temperatura, d'altra parte dormiva solamente con indosso i boxer! Alzò il capo per posare lo sguardo su Pepper che se ne stava in piedi con le braccia appoggiate ai fianchi. Non riuscì a dire nulla, rimasero a fissarsi negli occhi per qualche secondo, finché sul viso di Pepper non si dipinse un sorriso.

 

-Perchè ridi?- le chiese, sforzandosi di tenere gli occhi aperti.

 

-Sei adorabile tutto spettinato!- Tony alzò un sopracciglio lanciandole uno sguardo perplesso, poi rimise la testa sotto il cuscino per coprire quella fastidiosissima luce. Pepper si avvicinò a lui sedendosi sul bordo del letto al suo fianco e scostandogli delicatamente il guanciale dal viso per poi incontrare di nuovo i suoi occhi scuri. -Avanti, cucciolo, svegliati!-

 

A quell'affermazione Tony si svegliò completamente. -Cucciolo?!?- domandò non credendo alle sue orecchie. Lo aveva veramente chiamato cucciolo?! Era vero che gli dava parecchi soprannomi da “boss”, “capo”, “signor Stark” ad un più affettuoso “amore”, ma non si era mai spinta fino a “cucciolo”!

 

Durante quella piccola riflessione, Pepper gli tirò via pure il cuscino. -Dai! È tardissimo! Dormire è tempo perso! Prima che me ne dimentichi... Ha chiamato Coulson. Vuole parlarti. Nel pomeriggio dobbiamo andare alla Stark Industries, ci sono mille cose da fare....- la donna continuò a parlare ininterrottamente mentre Tony, ormai completamente sveglio, si era messo supino e la fissava con sguardo assonnato, domandandosi dove trovasse tutta quell'energia.

 

Improvvisamente Tony le circondò i fianchi con un braccio e con una veloce mossa la attirò a sé. Pepper in meno di un battito di ciglia si ritrovò distesa sul letto con Tony a cavalcioni su di lei che sorrideva vittorioso.

 

-Buongiorno, signora Stark!- le disse come se volesse ricominciare da capo il loro incontro mattutino.

 

Lei sorrise. -Buongiorno, signor Stark!- rispose, passandogli le mani tra i capelli per sistemarglieli almeno un po'. -Dormito bene?-

 

-Meravigliosamente!- rispose con un sorrisetto sornione dipinto sul volto.

 

-Vorrei alzarmi... non è che potresti spostarti da sopra di me?-

 

-Mi sembra che ieri sera non la pensassi allo stesso modo! Mh?- enunciò, facendola ridere.

 

-Può anche essere... ma oggi è un altro giorno! Perciò: muoversi, che è tardi!- insistette lei, dando al compagno un leggero bacio a stampo sulle labbra. Tony capì che quella mattina non l'avrebbe avuta vinta, così la lasciò libera senza fare proteste. Lei si rialzò, sistemandosi le pieghe del vestito con una veloce mossa, poi si diresse verso il balcone e spalancò una finestra.

 

La brezza fresca dell'oceano entrò velocemente nella stanza. Lei inspirò a pieni polmoni, per poi ammirare il mare.

 

-Pepper!- urlò Tony, destandola dai suoi pensieri. La donna si girò di scatto per quel grido allarmato, ritrovando il marito sempre disteso sul letto.

 

-Che c'è?!?-

 

-Sono in boxer! Perchè hai aperto la finestra? Fa freddo!- Pepper ruotò gli occhi al cielo, girandosi e chiudendo la finestra.

 

-Come siamo delicati!- affermò prendendolo in giro, riavvicinandosi al letto, dove lui era ancora piacevolmente sdraiato. -Per quanto riguarda Coulson... aveva detto che voleva parlarti, quindi o tu lo chiami oppure vi incontrate! Ho fissato con lui un appuntamento domani pomeriggio alle 15.45 in punto alle Stark Industries.- Tony stava per dire qualcosa, ma Pepper lo anticipò: -E no, non potevi solo chiamarlo; con tutti i favori che ti fa sarebbe educato prenderci almeno un caffè.- disse, intuendo alla perfezione i pensieri del marito. -Salvo imprevisti, “la chiacchierata” finirà per le 16.15 e alle 16.20 ci aspetta un jet per andare alla sede di New York. Mi ha chiamato il Dottor Martin, il coordinatore della sede, quello che chiami sempre Chris al posto di Edward, non capisco perchè non ti entri in testa! Dopotutto Edward è anche il tuo secondo nome! Comunque gradirebbe un tuo intervento per dare il benvenuto ai nuovi ingegneri. Ho preparato dei punti per il discorso, lo metteremo a punto domani durante il viaggio e no, non possiamo rimandarlo un'altra volta.- affermò risoluta, per poi continuare a parlare per ancora qualche minuto, illustrando i piani della giornata. Era inquietante pensare che tutte quelle cose le avesse pianificate e accordate in una sola mattina! Lavorava veramente troppo e Tony non smetteva mai di ripeterglielo. -Dopo di che avrai il resto della giornata libera... Tutto sommato oggi non hai molti impegni...- E con quelle parole terminò la sua specie di arringa, girandosi verso di Tony che la guardava dritto negli occhi.

 

-Cucciolo?- domandò lui. Pepper alzò un sopracciglio con fare perplesso, non capendo assolutamente il senso di quella parola in quel momento.

 

-Io non ho parlato di nessun cucciolo! Ma mi stavi ascoltando?- Tony scosse il capo lentamente, continuando a fissare gli occhi cerulei di lei.

 

-Tu...- iniziò indicandola con un dito. -mi hai chiamato cucciolo!- affermò più sicuro che mai.

 

Pepper sgranò gli occhi incredula. -Che cosa?! Quando mai ti ho chiamato cucciolo?!-

 

-Prima! Eri seduta proprio qui!- enunciò, battendo una mano sul materasso.

 

Lei lo fissò per un paio di secondi, poi si mise a ridere. -Ma non dire sciocchezze! Non ti ho mai dato quel soprannome, Boss!-

 

-Guarda che sto dicendo sul serio! Proprio perchè non mi hai mai chiamato così, ci ho fatto caso!- Dal canto suo, Pepper non ricordava assolutamente di aver pronunciato quella parola, o averla messa all'interno di una frase!

 

-Tony... Me ne sarei accorta, se lo avessi fatto!- esclamò con ovvietà. -E poi non è propr...- si interruppe di colpo, per dopo correre verso il bagno adiacente alla camera.

 

Tony non capì cosa le fosse preso e perchè fosse corsa via in quel modo, finché non la sentì tossire ed emettere un conato. Scattò in piedi come una molla, correndo verso il bagno preoccupato. Pepper aveva già tirato lo sciacquone, rimettendosi in piedi, lui le si avvicinò sorreggendola.

 

-Ehy! Che succede?- le domandò preoccupato. Lei non rispose, avvicinandosi al lavandino rinfrescandosi con l'acqua corrente. Tony la fissò in silenzio tutto il tempo, per poi porgerle l'asciugamano.

 

-Grazie...- disse con un sussurro, prendendolo e tamponandosi il viso.

 

-Stai bene ora?- Lei annuì solamente, senza dir altro.

 

Rimasero qualche secondo fermi e in silenzio. -Vieni.- disse lui, prendendola per mano e riconducendola nella camera da letto. La fece sedere sul bordo del materasso per poi mettersi accovacciato di fronte a lei, che teneva la testa bassa.

 

-Bhè? Che ti è successo?- le chiese dolcemente, alzandole il mento con due dita per incontrare i suoi occhi chiari.

 

-Non ti preoccupare, adesso sto bene!- affermò lei sorridendo e cercando di convincerlo, ma Tony non aveva la benché minima intenzione di lasciar perdere.

 

Era pallida e aveva gli occhi lucidi. -Il fatto che tu ora stia bene, non giustifica il fatto che prima stessi male!-

 

-Non è niente di allarmate! Ho una lieve sensazione di nausea... Sarà solo un po' di stanchezza.- asserì con sicurezza.

 

-Allora adesso basta.- enunciò risoluto con sguardo serio.

 

-Basta cosa!?- chiese lei, non capendo.

 

-Ti prendi una vacanza! Tu lavori troppo! Ti rendi conto che ti occupi di qualunque cosa?!-

 

-Una vacanza?! Ma se siamo appena tornati dalla luna di miele! Perchè mai dovrei fare una pausa proprio ora! Non posso, non ha senso!- esclamò, assolutamente non intenzionata a prendere in considerazione la proposta di Tony.

 

Lui le rivolse uno sguardo perplesso. -Ha senso eccome! E poi tu puoi tutto! Sei la moglie del capo!- affermò con un tono simile ad un auto-elogio.

 

-No! Non posso chiedere una vacanza!- esclamò risoluta senza la minima intenzione di mollare l'osso.

 

-Certo che puoi! Devi solo dire: “Tony, voglio le ferie anticipate!” Il gioco è fatto! E poi sono stato io a dirti di prenderti una pausa, perciò non devi neanche chiedere!-

 

Pepper sbuffò sonoramente per la testardaggine del compagno. -Ma proprio adesso che ci sono un sacco di cose da fare... Non mi sembra il momento più opportuno...- disse, guardandolo dritto negli occhi.

 

-Pepper...- iniziò prendendole una mano. -Se come tuo capo non mi ascolti, cosa che fortunatamente non hai mai fatto, te lo chiederò come tuo marito.- enunciò serio. -...sono preoccupato... riposati per una settimana.-

 

Lei esitò nel rispondere, sentì la stretta della sua mano farsi più salda. -Va bene... Però comincio da domani!- cedette infine, sempre però imponendo un paletto a suo volere.

 

Tony sorrise soddisfatto, almeno era giunto ad un accordo! Si rimise diritto facendo leva sulle ginocchia. -Ora è meglio se vada a vestirmi...-

 

-Direi che è un buon inizio visto che devi subito metterti al lavoro!- affermò, tornando a star bene come pochi minuti prima.

 

-Mettermi subito al lavoro?! Perchè mai? Avevi detto che non era una giornata piena!-

 

-“Avevo detto”, appunto! Visto che domani sono in vacanza tutti gli impegni trasferibili si sono anticipati a questo pomeriggio!- esclamò vittoriosa per poi mettersi a ridere per l'espressione sconcertata dipinta sul volto di Tony.

 

-Mi arrendo!- asserì, alzando le mani in segno di resa. -Se tu sei riuscita a cambiare me, io non riuscirò mai a cambiare te!-

 

-Questo è poco ma sicuro!- proferì compiaciuta, guardandolo scomparire nella zona bagno.

 

Tony fece capolino dalla porta. -Ed è anche sicuro che tu prima mi abbia chiamato cucciolo!- Ritornò subito dentro il bagno, schivando per pochi secondi un cuscino tirato “casualmente” verso la sua direzione.




Continua....

   
 
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