The story of a great Love
Corse veloce sotto la
pioggia, mentre le lievi goccioline gli scendevano sulle guance, raggiungendo
il collo e fermandosi all’imboccatura della maglietta grigia. Si
guardò intorno pensieroso: dove cavolo era la casa di quella donna?
La sua coscienza aveva
parlato e lui le aveva dato retta. Era fuggito da lì, non ne poteva
più di essere comandato a bacchetta: lui era Vegeta e non un qualsiasi
essere inferiore che poteva fare da schiavetto a qualcuno. Si trovò
davanti alla casa dei Brief.
Ghignò soddisfatto
dirigendosi celermente sotto il portico di quell’enorme costruzione.
Scrollò la giacca di
pelle, facendo cadere un po’ di acqua. La tenne piegata su un braccio e
suonò al campanello.
“ Sì, chi
è?” Bulma aprì la porta e trovandosi difronte Vegeta non
poté fare a meno di squadrarlo altezzosa, come lui aveva sempre fatto
con lei. Deglutì a fatica quando osservò l’ormai attillata
maglietta grigia. Bulma che cavolo pensi?
Si chiese cercando di darsi un contegno.
“ Donna, Kakaroth
è qui?” domandò stizzito.
“ Cosa vuoi da
Goku?” fece quella cercando di chiudere la porta per lasciare solo uno
spiraglio, con il timore che il ragazzo potesse scorgere la figura
dell’amico.
“ Allora è
qui.” asserì convinto, aprendo la porta.
Entrò in casa
sporcando il parquet. “ Chiedere permesso no, eh?” l’azzurra
poggiò le mani sui fianchi, guardando il moro.
“ Tsk.” si
limitò a rispondere lui, ignorando le proteste della donna.
Cercò Goku in ogni
stanza fin quando non lo trovò in cucina...
- ♥♥♥-
Abbassò lo sguardo
verso il proprio piatto ancora pieno.
Non aveva perso il suo
proverbiale appetito, il suo Goku.
Deglutì sentendo lo
sguardo del moro accarezzarle il corpo e si leccò le labbra per
l’imbarazzo. A quel gesto avvertì il ragazzo sobbalzare
internamente e sorrise compiaciuta.
“ Non...non
mangi?” domandò Goku abbassando lo sguardo.
“ No, se vuoi mangia tu.”
rispose dolcemente.
Solo allora il ragazzo
sentì il proprio stomaco richiedere cibo. Rise nervosamente. “
Scusa...” fece imbarazzato. Lei scosse il capo.
“ Nulla.” si
sentirono dei passi poi una voce cinica ed incolore che lei conosceva
perfettamente. Si voltò verso la porta e lì, sullo stipite, vi
era appoggiato il ragazzo di quella sera. Chiuse gli occhi, ma non
avvertì alcun onda negativa provenire da quella
figura. Cercò di rilassarsi respirando profondamente, mentre sentiva
sulla pelle ancora la lama fredda e tagliente di quel coltello.
“ Ehilà
Vegeta.” Salutò amichevolmente Goku. Sembrava
aver dimenticato l’accaduto di poche ore fa... “ Vuoi un po’
di cibo? Sai è tutto molto buono: ha cucinato Bulma!”
Lui incrociò le
braccia al petto, guardandolo critico e, subito dopo, serio. “ Ti devo
parlare.” affermò autoritario squadrandolo superbo. Spostò
lo sguardo su Chichi leggendo nei suoi occhi paura, ma
perdono. Sbarrò di poco gli occhi, quel tanto che bastava perché
non capissero il suo stupore. “ Da. Solo.” chiarì riferendosi alla mora che, lentamente,
si alzò dalla sedia.
“ Sarà...sarà meglio che vada da Bulma per chiederle...chiederle...per
parlare un po’ con lei.” disse incerta, facendo un lieve inchino
prima di lasciare la stanza.
Il Son si aggiustò
meglio sulla sedia, sedendosi in modo quasi trasandato, prima di trasformare la
sua aria da eterno bambino ad una di uomo maturo.
“ Di’ pure
Vegeta, ormai siamo soli.”
Il diretto interessato gli si
avvicinò, sedendosi dinanzi a lui.
“ Vedi Kakaroth...” iniziò.
“
Stupido scimmione senza cervello, guarda qui come mi ha combinato il pavimento! Il signorino non poteva stare attento, no. Sono
sicura che lo ha fatto apposta!” le urla di
Bulma risuonarono nel silenzio della casa, ormai sveglia dal sonnecchiare
notturno.
Goku scosse il capo
divertito, mentre Vegeta faceva finta di non sentire.
Era sempre così che
accadeva, più o meno.
Quando il moro non le
rispondeva, Bulma cominciava ad inveire in tutte le lingue che conosceva contro
di lui e Goku si doveva sorbire le motivazioni per cui per l’
amico-nemico l’azzurra era strana. In senso negativo...positivo.
“ Bulma calma,
basterà un pulitina.” azzardò
Chichi.
“ Tsk, lo spero per
lui.” detto questo prese uno straccio e cominciò a pulire.
“ Allora Vegeta dicevi...?”
“ Si tratta di quella
ragazzina.” asserì alludendo alla mora.
“ Chichi?” il
ragazzo annuì. “ Cosa devi dirmi?”
Un cellulare squillò
giusto in tempo per interrompere quello che Vegeta stava per dire...
To Be Continued...
Salve salvino^^
Ringrazio chi ha letto e chi ha commentato:
pinkgirl, Alhia, cagina, PanSon
e Toru85 .
Grazie anche a:
1- Toru85
2- kinderbuena89
Che l’hanno
messa tra i preferiti ^^
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e che continuiate a seguirmi ^_-
Alla prossima
Raffa^^