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Autore: Julia_Phantomhive    15/03/2015    1 recensioni
Vongola IX ha richiamato nella propria patria solo il nipote e Tsuna è costretto ad allontanarsi dal Giappone senza i suoi Guardiani. Reborn, come tutor lo seguirà e per non destare sospetti, organizza uno scambio culturale tra la Namimori Middle High School e una qualsiasi scuola d'Italia. La scuola scelta ha due candidate, entrambe testarde, ma soprendentemente dominanti con i loro professori, tanto che li convincono a mandare tutte e due al posto di una.
Arrivando in Giappone, le ragazze avranno un incontro con più di uno dei guardiani, per destino o coincidenza.
Questa è una serie di piccole storie che alterneranno le varie coppie che veranno introdotte, sono molto corte eccezione fatta all'introduzione e finale. Spero che vi piaccia!
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: G, Hayato Gokudera, Kyoya Hibari, Nuovo Personaggio, Takeshi Yamamoto
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta, Spoiler!, Triangolo
Capitoli:
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Lo scambio culturale
42. Trascendentale


 
Le lezioni erano finite ed era venerdì, Gokudera e Yamamoto parlavano degli ultimi avvenimenti con Tsuna, il terremoto aveva sconvolto quasi tutta la città e loro si sentivano in dovere di ridurre i danni al massimo, perciò quasi tutta la famiglia era stata riunita a casa Sawada per discuterne. I presenti erano i Guardiani della Tempesta, Pioggia, Sole e Fulmine, mentre gli esterni erano Valentina, Giulia, Kyoko e Haru.
Avendo raccontato tutti i dettagli alle due italiane, la mora chiedeva: << Non capisco, se questi Arcobaleno avevano assicurato che non ci sarebbe stata nessuna ripercussione, allora perché sta accadendo tutto questo? >>
Era l'albino a risponderle: << Non lo sappiamo, tranne che il Nono creda che sia una cosa leggera da affidare il solo incarico al Decimo. Noi dobbiamo prevenire altri percussioni a Namimori, aiutando la gente, come la Famiglia del Primo faceva e alla quale abbiamo promesso di proteggere i più deboli, fatto che il Decimo approva pienamente. >>
Kyoko e Haru rientravano con la merenda e Lambo saltava addosso al vassoio pieno di biscotti, Giulia lo tratteneva perché non gli avrebbe permesso di mangiare tutti i biscotti e lo sgridava. Per la prima volta, il Fulmine non si era messo a piangere e faceva una faccia da cucciolo, ma la mora non si faceva infinocchiare, perciò lo legava e gli comunicava: << Preferisco imboccarti, piuttosto che farti mangiare tutti i biscotti! >>
Yamamoto allora si era proposto di farlo a posto suo, quando anche I-pin, Bianchi e Futa si univano a loro.
La sorella maggiore di Gokudera indossava degli occhiali viola, evitando di far svenire il fratello, e conversava con la giovane del Firmamento: << Sono felice che alla fine tu stia con mio fratello, Valentina-san. >>
La castana annuiva. << E' da molto che non ci vediamo, Bianchi. >>
<< Come stai, mia futura sorellina? >>
<< B-bene, grazie. Non chiamarmi così, p-perfavore. >> sorrideva nervosa << Comunque sia, c'è qualcosa che vuoi chiedermi? E' da prima che ti vedo.. strana. >>
Lei era improvvisamente arrossita, infatti appariva una fossetta e un sorriso compiaciuto. << No, nulla, solo sapere come sta il mio amato Reborn? Voi l'avete visto, io non ho potuto perché in quei giorni in cui sono tornati, ero alle montagne per fare delle ricerche sui nuovi effetti che il mio amore trasmesso con il cibo abbia sulla natura, prima di farli provare ad Hayato. >> si rivolgeva all'albino che subito fuggiva con lo sguardo.
Valentina ridacchiava. << Preferirei che trovassi qualcun altro per i tuoi esperimenti, Bianchi. >>
<< Ma lo stomaco di Hayato è il più forte e l'unico che sia resistito in tutti questi anni! Forse perché quando preparo per lui qualcosa, ci metto anche l'anima oltre che il cuore! >>
<< A-aaah. Capisco. >> era davvero perplessa, "Povero Gokudera.." pensava quando le allungava quello che sembrava un sakura mochi, dal colore violastro più che rosa, ma non poteva rifiutare.
L'albina le sorrideva. << Questo è per te, mangialo quando vuoi. E' a lunga durata. >>
Ancora più basita, ripeteva balbettando: << Lunga.. durata? >> Bianchi annuiva e si rivolgeva a Giulia, regalandone uno anche a lei e dicendole la stessa cosa.

A ritorno, Valentina e Giulia si avviavano verso l'albergo, era molto tardi e la mora aveva fame. Prendeva il mochi di Bianchi e anche se sapeva cosa comportasse, lo stomaco reclamava troppo per ignorarlo, così convinceva Valentina a dividerlo, solo per tappare i morsi della fame.
Giulia aveva avuto delle piccole allucinazioni, quando poi sveniva all'improvviso. Valentina preoccupata la sorreggeva come meglio poteva, quando davanti a lei era comparso il fidanzato.
<< Gokudera! >> lo chiamava felice << Aiutami a portare Giulia in albergo, per favore. >> L'albino senza rispondere, prendeva l'amica come un sacco di patate e le riaccompagnava all'hotel.
Messa a letto, la castana raggiungeva Gokudera per una passeggiata, erano uno di fianco all'altra, lo trovava molto strano che non le avesse detto ancora niente o persino che non aveva urlato niente alla tappetta; era inquieta sul da farsi, quando lui iniziava finalmente a parlare: << Cos'hai intenzione di fare in futuro? Viaggerai con me ovunque il Decimo deciderà di andare o resterai ad aspettarmi per l'eternità? >>
Sorpresa, balbettava: << C-che cosa? Mi pareva che il problema lo avessimo già risolto. >>
<< Voglio sentirlo forte e chiaro. >>
<< Viaggerei con Gokudera fino alla fine. >>
L'albino si era fermato, aveva la cicca in bocca quando la sputava. << Perché hai detto "con Gokudera" invece che "con te"? Io sono Gokudera. >> spiegava serio e un po' minaccioso.
Non aveva quell'atteggiamento dalla prima partita di Yamamoto di quest'anno.
Rispondeva sicura, autoritaria, senza nemmeno batter ciglio: << Perché tu non sei Gokudera. >>
<< Non è vero. >>
<< Vuoi le prove? >> prendeva dalla tasca il sakura mochi e glielo porgeva << Mangialo. >>
Dubbioso ispezionava il dolce, poi domandava: << Che cos'è? >>
<< Non ti fidi della tua ragazza? >> Allora Gokudera lo afferrava e se lo mangiava, Valentina notava che non accadeva niente, quello non era definitivamente la Tempesta che conosceva. << Non sei Gokudera. >>
<< Con quali basi lo affermi? Ho mangiato il tuo dolce. Cos'altro dovrei provare? >>
Scuoteva la testa fiera. << Primo: non hai chiamato Giulia "tappetta"; secondo: il vero Gokudera mi ha visto prendere quel sakura mochi da sua sorella, e lui sviene nel vedere il Poison Cooking di sua sorella. >> faceva una pausa nell'affrontare testa a testa quello che assomigliava al suo ragazzo << Terzo: riconosco Gokudera. Riconosco l'unico che è riuscito a farmi cambiare idea sull'amore. E io non credo nell'amore. >>
Gokudera chiudeva gli occhi e presto la sua immagine era diventata quasi trasparente, più chiara, e chi appariva era molto più alto, dai capelli rossi e un tatuaggio che gli attraversava la parte destra del viso.
Si portava alle labbra una sigaretta e metteva le mani in tasca, indossava una camicia beige e dei pantaloni neri, una cravatta rossa come il sangue rappreso legata male e un po' di assomiglianza con Gokudera l'aveva notata.
Rialzando le palpebre, le sorrideva confidente. << Ho fatto lo stesso test anche a Vongola Decimo. Piacere di conoscerti, sono G. Guardiano della Tempesta di Vongola Primo. >>
"Italiano? Dovevo immaginare che tutti i Vongola della prima generazione fossero degli italiani." Non si mostrava sorpresa, anzi rimaneva calma e si presentava: << Valentina De Silvestri. Compagna di Gokudera. Sono del Firmamento, ma per ora non ho molto ruolo nella famiglia. >>
Faceva una boccata di fumo. << Ti sbagli. Chiunque è in contatto con la famiglia ha un ruolo. Se il mio successore ti ha scelto, allora ci sarà qualcosa che ti aspetta. L'unica cosa che ti chiedo è di stargli vicino. >> Sembrava sincero, comprensivo e dolce. << Assomigli tanto alla mia Andrea. >>
Valentina silenziosa non sapendo cosa pensare, era confusa: G, un Guardiano di Vongola Primo, colui che Gokudera aspirava tanto ad eguagliare e superare, era davanti a lei e l'unico suo messaggio era una cosa abbastanza ovvia. Poi le diceva che le ricordava la sua probabile ragazza, fidanzata, moglie o quello che era. << "Andrea"? >> risvegliandosi dai suoi pensieri, continuava << Comunque sia, signor G, è già stata mia decisione e scelta seguire Gokudera a costo di passare una vita pericolosa e piena di avventura. Mi spiega quindi, il perché di questo test? >>
Sbuffava con un sorriso soddisfatto. << Vedere se, come Vongola Decimo, c'era una fiducia reciproca. Noi della Tempesta abbiamo un temperamento molto difficile, ma se riponiamo fiducia in una persona le saremo fedele. Lo hai visto anche tu l'attaccamento quasi ossessivo del mio successore per il Decimo Vongola. >>
Aveva ragione e la castana annuiva sorridente. << Un po', sì, ma proprio perché è fatto così, che gli voglio bene! >>
<< Bene, sono felice di questa chiaccherata con te. Mi dispiace averti messa alla prova, ma tutti i Guardiani della Prima generazione stanno valutando i propri successori e le loro scelte. E tu, De Silvestri sei una scelta di Gokudera. Certamente dovevo accertarmi che la scelta sia giusta, perciò spero che non ti sia offesa. >>
Scuoteva la testa. << Nessuna offesa. Avrei fatto lo stesso se fosse per il futuro della famiglia. >>
<< Non è per il futuro dei Vongola. >> lei era sorpresa << E' per il futuro del mio successore. >>
L'italiana sorrideva. << Un'ultima cosa. Chi è Andrea? >>
Prima che scomparisse, la Tempesta di Vongola Primo si girava e le confidava: << La mia scelta. >>

Intanto in albergo, Giulia si era risvegliata e quando vedeva un Hibari biondo, le ginocchia le cedevano tanto da farla cadere sulla moquette della stanza e urlare: << K-Kyouya, s-sei morto?! >>
Era Alaude, che con la sua solita calma e indifferenza, non perdeva la sua compostezza: << Non sono il Guardiano della Nuvola di Vongola Decimo, ma del Primo. E Boss del CEDEF. Tu sei colei che il mio successore ha deciso di stare? Qual è il tuo nome? >>
Ancora un po' tremante, buttava un respiro di sollievo: felice che il ragazzo non fosse morto perché riconosceva l'aspetto di un fantasma se lo avesse avuto davanti, perciò si era presa un colpo. Dopo che squadrava meglio la Nuvola del Primo, notava che non solo era biondo, ma aveva anche gli occhi azzurri. Ormai convinta, gli rispondeva: << Heiloz Giulia. E sì, sono la ragazza di Hibari Kyouya! >> Convinta e arrogante affrontava Alaude. << Qual buon vento vi ha portato qui, signor Boss del CEDEF? >>
<< Il mio nome è Alaude, perciò smettila di usare quel tono. >> la intimidiva con il suo sguardo tagliente, ma Giulia era abituata con Hibari e poi non aveva mai avuto effetto, anche se i suoi occhi erano come lastre di ghiaccio.
Parlava con una smorfia. << Non ho paura dei fantasmi, signor Alaude. Allora, mi spiega che cosa vuole da me? >>
Distoglieva lo sguardo e guardava la sua destra in modo annoiato. << Nessun motivo. Sono stato chiamato qui contro la mia volontà. Volevano che ti controllassi, ma non ho intenzione di farlo. >>
Era apparso un leggero rossore e Giulia lo aveva notato. << Controllare cosa? >>
<< Che non interferissi in futuro. >>
<< Interferire? >> ripeteva con tono offeso << Io? Io provo solo di farlo rilassare quando passa del tempo con me, perché una persona deve prendersi una pausa avendo una vita come quella di Kyouya! Non puoi dirmi che se lo distraggo anche solo per qualche ora o giorno, io possa interferire nella sua vita! >>
<< Non ho detto vita, ho detto futuro. >>
"Italiano?" << Anche il futuro. >>
La testardaggine di quella ragazza faceva ricordare al Guardiano della Nuvola una donna del Pacifico, che aveva incontrato in uno dei suoi tanti viaggi quando seguiva il Primo. Era esotica, affascinante e misteriosa. Diversa dalla scelta del suo successore, ma aveva il suo stesso carattere. Era l'unica che sapeva tenergli testa... oltre a Giotto.
<< Alaude! Sei lento! >> una voce vivace chiamava il Guardiano e improvvisamente appariva una donna dai tratti asiatici che saltava al collo di Alaude << Hai detto che ci impiegavi solo qualche minuto! >>
Il biondo si spazientiva. << Yuria hai infranto le regole, come sempre. >>
<< Ma no, ma no. Giotto ti manda un messaggio e cioè che dovevi essere gentile e di sbrigarti! >>
Giulia ripeteva il suo nome traslittato in giapponese. << Yuria? >>
<< No, non tu. Conosco la differenza tra Giulia e Yuria. Comunque sia, se lui è felice così, a me non importa. >> concludeva prima di scomparire, lasciando la mora senza parole.
La donna seducente, che ora Giulia ammirava con calma, si chinava e le sorrideva, bisbigliando come se le confidasse un segreto, la pregava di perdonarlo: << Scusalo, non ci sa fare con le persone. >> le faceva l'occhiolino << Un consiglio da chi è riuscita a conquistare uno delle Nuvole: accetta tutto e sorridi sempre, vedrai che ti ricompensano sempre queste nuvole solitarie! Ciao ciao, cara! >> e spariva anche lei.
"C-che cosa è appena successo? A-aspetta. Questa è la forza dei Vongola Ring che mi aveva parlato tempo fa Kusakabe-san? La loro forza, al contrario dei Mari Ring, è trascendentale. Passa da generazione a generazione, quindi quello era.." << Giù! Sei sveglia? >> era improvvissamente rientrata la castana da farla sobbalzare.
<< Vale! Non immaginerai con chi ho appena parlato! >>
<< Il Guardiano della Nuvola di Vongola Primo. >> Rimasta di stucco, chiedeva come facesse saperlo e lei scrollava le spalle raccontandole cos'era successo << La Tempesta del Primo si è mostrato sotto mentite spoglie di Gokudera per farmi un test. Dice che in futuro sarò importante per Gokudera. >> Nascondeva un sorriso.
La mora ricambiava il sorriso. << Invece Alaude mi ha solo detto che non dovevo interferire. >>
<< Scortese come quel bastardo di Hibari. >>
Scuoteva la testa sempre sorridente. << No... e sarà una coincidenza, ma l'amante di Alaude ha il mio stesso nome traslittato in giapponese ed è un tipo vivace. >> affondava per mettersi più comoda ai piedi del letto, quando Valentina le porgeva una mano per rialzarsi. Accettava la mano e si rimetteva a letto, osservando l'amica entrare e uscire dal bagno, per poi lentamente riaddormentarsi. Il suo vizio di parlare nel sonno le faceva comunicare all'amica i suoi veri sentimenti: << Sono tanto felice. Valentina, siamo state accettate pure dal passato. E' una cosa... appagante. >>
Mentre dava un'ultima occhiata all'amica, Valentina le rispondeva: << Sì, è così. >> Sdraiandosi anche lei continuava sospirando << Anche se tu non senti, vero? >> Infatti Giulia si era già immersa nei mondi dei sogni.

Nota d'Autrice
Mi scuso tanto per l'attesa, ma allo stesso mi sento un po' sconsolata, quasi più nessuno mi lascia un commentino... Vabbé, ora non mi metto a fare l'offesa perché non ne ho proprio il diritto, ma se qualcuno ha qualcosa da dire, non mi offendo mica!
Ehm... beh sono proprio a rilento... colpa della scuola, datemi tregua >.< Ah però, credo di essere arrivata a una conclusione! Di certo non è immediata, però intanto sapete che anche questa long ha una fine, diversamente da altre mie fic > .>"
Sakura mochi -> dolce giapponese a forma di una pallina, non so di cosa sia fatto la cosa bianca o comunque esterna, che poi viene mischiata con i petali di ciliego in questo caso nell'impasto, ma all'interno marmellata di fagioli rossi.
Stavolta non è proprio un dizionario, ma una piccola spiegazione volevo comunque scriverla ^^" Avrete presto mie notizie, promesso!
Bye and Kiss
Julia_Phantomhive
  
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