Storie originali > Storico
Ricorda la storia  |      
Autore: Nickyred96    16/03/2015    1 recensioni
E’ l’età Napoleonica, la guerra in spagna è quasi finita, ma Napoleone è pronto a partire di nuovo per un’altra delle sue imprese. Nicholas è un giovane soldato che dopo l’università ha scelto di arruolarsi nell’esercitò Francese ed pronto a partire per le terre sconosciute della Russia. Nel 1812 lascia definitivamente la sua Parigi e inizia la sua avventura nelle truppe di Napoleone. Non sa se avrà l’onore di ritornare, non sa se rivedrà ancora la sua famiglia, i suoi amici e tutte le persone che porterà nel suo cuore. Inizia così il racconto di un giovane amante della sua patria, tra dispiaceri, ricordi, c’è una nuova Francia.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Periodo Napoleonico
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and video hosting by TinyPic" />

Era l’era delle grande conquiste, dell’età Napoleonica che aveva portato dietro di sé tanti consensi e non, in ogni piazza del mondo.


La guerra in Spagna stava quasi giungendo al termine ed ero già pronto a partire, insieme ai miei compagni, per una nuova avventura.
Stavamo andando in Russia, in quel paese che pochi avevano visitato, per compiere una nuova campagna. Napoleone era nel pieno delle sue forze e del suo immenso potere, quell’uomo non era mai stanco ed era già pronto per affrontare un’altra delle sue imprese.
Allora partimmo il 21 Giugno 1812 da Parigi per andare alla scoperta della Russia, mi sentivo come Cristoforo Colombo alla scoperta di un nuovo continente, decisi di partire senza saper nulla del mondo come un bambino che nasce ora.

Presi la decisione giusta, dovevo essere forte e un vero soldato per la mia patria, per la mia gente, per la mia famiglia, ma era molto difficile esserlo.
La mia truppa arrivò a Mosca il 6 Novembre dello stesso anno. Il tempo non ci era amico, il sole al nostro arrivo era sparito e al suo posto c’era una fitta nebbia che nascondeva ogni cosa. La situazione sembrava già da subito catastrofica, avevo ancora la speranza che il tempo potesse migliorare, a rispetto di alcuni miei compagni che l’avevano già persa. Mia madre mi diceva spesso che la speranza è la virtù dei forti, ed io volevo davvero esserlo. La sera arrivò ben presto e il vento iniziò a soffiare contro di noi, sembravamo di essere  in quei romanzi d’avventura che leggevo ai tempi dell’università, in cui i personaggi la facevano sempre facile, ma non sapevano che la realtà era ben diversa.
Arrivò anche la neve a farci compagnia che rese tutto bianco  intorno a noi. Dio era dalla parte dei nemici questa volta.

Era difficile combattere con questo freddo, che non lasciava tregua, tutti erano stremati e stanchi per quella vita frenetica. Il cibo mancava già o non era abbastanza a soddisfare il bisogno di tutti, ed era molto difficile fare a botte con il nemico a stomaco vuoto. Per fortuna ero ancora molto giovane e con una voglia pazza di scoprire il mondo, senza dover per forza concludere la mia vita qui, dove nessun mi piangerà.
Mi mancava la mia patria, la mia famiglia da cui sarei tornato ben presto, le bevute al bar con gli amici, le corse estive tra i campi di lavanda nella Provenza. Sarei ritornato a fare tutto quello, era la mia forza che mi faceva andare avanti. Il campo era deserto, fin dal primo giorno in cui avevamo messo piede su questa terra, ma il nostro comandante era determinato a non cedere. Saremmo rimasti ancora qua per settimane se fosse stato per lui, ma il gelo l’aveva distrutto. Molti miei compagni erano morti congelati dal freddo, ormai troppo deboli per rimanere su questa vita. Si respirava ormai da giorni l’odore acre dei cadaveri a terra, che piano a piano stavano ritornando ad essere cenere. Le temperature erano ancora scese, la neve non voleva smettere di scendere e noi non mollavamo la presa. Napoleone ci aveva promesso il rientro in patria e noi saremmo ritornati.
Poi una mattina la neve era diventata ghiaccio, ma per ora ci aveva dato un momento di pausa, qualcuno ci attaccò. Erano le truppe ben vestite dello Zar Alessandro I.
Eravamo pronti e cosi con le ultime forze che ci erano rimaste, attaccammo i nostri nemici. Loro però erano più forti e astuti, forse perché conoscevano molto bene il loro territorio e ne conoscevano i segreti. Sapevano dove era il punto giusto da cui attaccare, cosi ci presero alla sprovvista. Iniziarono a sparare.
In quelle settimane avevamo capito che il nemico più crudele, non erano stati gli uomini dello Zar, ma bensì il tempo gelido che avevamo incontrato nella nostra campagna. Purtroppo non potevi fare nulla, l’uomo non aveva ancora il potere di gestire le temperature, la pioggia o la potenza del vento. E noi non eravamo preparati, ma giusto in tempo Napoleone ritirò la mano. Fu la nostra salvezza o meglio la salvezza di chi era rimasto tra di noi e tornammo a casa.
Perdemmo ancora metà dei nostri uomini nell’assalto dei Russi. Ritornammo a casa tristi e sconfitti, la Francia era sempre là ad aspettarci.
Dovevamo davvero essere infelici per la sconfitta subita, ma dentro di noi qualcosa avevamo vinto. Forse non era importante, rispetto alla vera vittoria che dovevamo portare a casa, ma avevamo imparato tanto e quando lo si fa, si vince sempre. Le nostre famiglie ci avevano riabbracciato ed era stata un’altra vittoria.
La campagna di Russia aveva chiuso definitivamente la fine dell’età Napoleonica, in cui ero cresciuto, in cui avevo imparato le cose importanti della vita, in cui avevo imparato ad amarmi veramente.
Il mondo stava ancora cambiando e noi insieme a lui. Fu in quel momento che la mia forza aumentò sempre di più, fino all’ultimo giorno della mia lunga vita.
Ero felice.
Ero ancora vivo. 

SPAZIO AUTRICE:

Questo testo nasce dopo un tema d'Italiano svolto a scuola, abbiate pazienza per quello che ho scritto! Non ho mai pubblicato in vita mia.
Leggete, leggete e fatemi sapere cosa ne pensate.
Baci, NickyRed96
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Storico / Vai alla pagina dell'autore: Nickyred96