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Autore: Luxy_95    16/03/2015    1 recensioni
Lux, una ragazza diciassettenne, innamorata di un gruppo: i Tokio Hotel. Questo la porterà a dei guai seri, in cui dovrà scegliere il proprio destino. Un destino di semplice amore, causato da troppo male e da combattere da sola, o un destino dove, per salvare il proprio amore, dovrà semplicemente accettare di dover seguire il male?
Genere: Angst, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bill Kaulitz, Georg Listing, Gustav Schäfer, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Dodicesimo capitolo 
 
 
 



 

Tom entrò in macchina dove prima aveva adagiato i genitori di Lux, mentre Bill, Simone e Gordon presero l'altra macchina per poi partire.

-Voi chi siete?- chiese il padre di Lux.

-Cedric, piacere, io sono Tom, Tom Kaulitz, sono il fidanzato di vostra figlia, è complicato da spiegare, ma in poche parole abbiamo scoperto che lei è una strega e ci ha aiutati a renderci forti per potervi salvare. Senza Lux probabilmente ora starete ancora imprigionati.-

-Come sta Luxandra?- chiese la madre.

-Bene, ha solo bisogno di vedervi.-

-Oh grazie al cielo.- Mormorò di risposta.

Dopo poco Tom diede un'occhiata nello specchio retrovisore e vide che entrambi dormivano beati con il sorriso sulle labbra, sapevano di essere al sicuro.

Tom guidò fino a casa, pensando che da un momento all'altro doveva attuare il suo piano per far uscire Lux dalla sua vita. Ora che non c'era più Oscar, era tranquillo per Lux e in più aveva recuperato il quarto quaderno di Margareth.

"Adesso Lux si occuperà dei suoi genitori, di far pratica e di evolversi nel mondo della magia. Io invece penserò all'album e al tour, e pian piano l'amore calerà."

Arrivati a casa Trümper, Lux e Axel appena sentirono le macchine uscirono di casa senza pensarci due volte, la ragazza senza neanche salutare Tom, come di solito faceva, corse dai genitori e aiutò sua mamma ad entrare in casa mentre Tom aiutò il padre.

-Tom non credi sarebbe meglio portarli a casa mia?- Chiese Lux mentre posava la madre sul divano a riposarsi.

-Si, ma prima dobbiamo andare a controllare che non ci sia nessuno di pericoloso.-

-Si, giusto.- Lux si avviò in cucina per prendere due bicchieri d'acqua ai genitori, pochi minuti dopo tornò con i bicchieri in mano.

-Bene, vi lasciamo con Lux. Noi andremo a caccia!- Annunciò Tom a Lux e ai genitori.

-Figliolo grazie mille per averci salvati e per aver protetto Lux, vi dobbiamo la vita.-

-Non c'è di che. E' da un po che volevamo eliminarli e devo dire che grazie a voi abbiamo avuto una piccola chance di eliminarne la maggior parte dei vampiri, per sicurezza abbiamo bruciato il palazzo ma non si sa mai che qualcuno sia riuscito a scappare, comunque non credo proprio che vi torneranno a tormentare.- Finì Tom.

Lux lo guardò grata, aveva salvato lei e i suoi genitori.

“E' questa la vita dei vampiri buoni? Riuscire a salvare tutte le persone a cui teniamo?” pensò Lux.

Tom in quell'istante sentì i pensieri di Lux e fece un leggero sorriso. Lux era fin troppo innocente e ingenua, questo, per lui, la rendeva ancora più speciale.

Bernadette, la madre di Lux, invece rimase zitta per tutto il tempo, quasi scioccata o addirittura impaurita dai vampiri in quella casa. Lux, sentendo la sua energia negativa, si sedette vicino a lei e le accarezzò le braccia come a volerla riscaldare.

-Luxandra, come fai a fidarti di loro? Sono pur esseri vampiri e bramano il sangue.-

-Mamma, loro sono assolutamente innocui, loro sono vampiri buoni, non potrebbero mai farci del male, loro mi hanno aiutato a salvarvi. Senza di loro al mio fianco non sarei riuscita neanche ad avvicinarmi a voi come adesso. Senti, che ne dici se tu e papà vi andate a fare una bella dormita? Tranquilla, ora siete al sicuro.- Lux fece un grande sorriso alla mamma come per invogliarla a stare tranquilla.

-Oh, piccola mia, sembra che non ci vediamo da anni!- Esclamò Bernadette stringendo al petto la figlia.

-Mamma, vedrai non ci separeremo più, ora andate a riposare, per l'ora di pranzo vi verrò a chiamare, in queste tre settimane sono successe tante di quelle cose mamma.-

-D'accordo amore.-

-Venite, al terzo piano c'è una camera che Simone, la madre di Tom e Bill, ha preparato per voi.-

-Oh, che imbarazzo, non ci siamo neanche presentati!- esclamò Bernadette dispiaciuta.

-Stai tranquilla capiamo perfettamente il vostro disagio a passare da vampiri che vi hanno maltrattato ad altri vampiri, ma fidatevi non potremmo mai farvi del male, teniamo alla nostra cognatina e di conseguenza teniamo a voi, ormai fate parte della nostra famiglia.- La rassicurò Simone con uno dei suoi dolci sorrisi.

-Vi ringrazio tantissimo, grazie per non aver lasciato Luxandra a casa da sola.-

-Oh, credimi, Tom le sarebbe stato appiccicato.- Tutti risero alla battuta di Bill, compreso Tom: è la verità non l'avrebbe mai lasciata sola.

-Mio fratello ha ragione, amo vostra figlia, non sarei mai riuscito a lasciarla da sola.- sentenziò guardando Axel di sottecchi.

-Non sappiamo come ringraziarvi per quest'affetto, grazie mille.-

-A noi basta che voi e nostra cognata stiate bene, adesso andate a riposarvi, ci sono tante cose che dovreste sapere, vi chiameremo all'ora di pranzo. Lux puoi accompagnarli in camera per favore?-

-Certo, venite da questa parte.- indicò lei le scale.

I tre pian piano salirono al secondo piano dove erano posizionate due camere da letto per gli ospiti e uno studio insonorizzato per le prove o per i giorni in cui i gemelli non avevano minimamente voglia di andare allo studio vero e proprio.

-Ecco, questa è la vostra camera.- Lux indicò la camera a sinistra.

-Oh, è un bene che siamo sullo stesso piano.- Esordì Bernadette vedendo un'altra camera da letto di fronte alla loro.

-Ehm.. Mamma, io dormo giù nella stanza insieme a Tom.-

-Ah, ok tesoro. Allora, a dopo.-

-Vi verrò a chiamare verso pranzo, ora riposate e non pensate a niente, siete al sicuro adesso.-

I genitori di Lux le fecero un sorriso pieno di orgoglio, ormai avevano capito che la loro piccola figlia era diventata adulta, ed entrarono in camera. Lux invece tornò di sotto ad aiutare Simone con il pranzo, ormai erano le dieci passate e dovevano cominciare a preparare.

Un'oretta e mezza dopo, Lux salì nella camera dei suoi genitori per svegliarli, dopo di che diede a loro dei vestiti puliti per poi tornare di sotto per apparecchiare mentre i suoi genitori a turno si fecero la doccia.

Dopo un'oretta, i genitori di Lux scesero in salotto belli e profumati.
-Allora, vi siete riposati bene spero!-
Esclamò Simone con un sorriso affettivo.
-Si, grazie, anche il bagno è stato molto rilassante, la yakuzzi è una favola- Esordì Bernadette.
-Oh, quella l'ha voluta Bill, diciamo che è l'abitat naturale di Bill. Lì fa entrare solo le persone a lui care- Spiegò Simone.
-Hey, mamma, dillo che l'hai voluta pure tu la yakuzzi visto che appena ce l'hanno installata, l'hai usata tu per prima.- Obbiettò Bill. Ormai il ragazzo agli occhi di Lux era come un fratellino e seppur avesse sei anni più di lei, riusciva a vedere benissimo la sua tenerezza.
-Bene, io, Simone e Bill vi lasceremo soli così Lux e Tom potranno spiegarvi quello che è successo in queste tre settimane.- Spiegò Gordon.
-Ok, ma il ragazzo fuori dalla porta chi è?- Chiese Bernadette.
-Oh, lui fa parte della storia.- Intervenne Bill.
-D'accordo, ma voi non volete mangiare?-
-Beh, pensavamo di lasciarvi mangiare e parlare in privato.- Rispose Simone.
-Capito.-
-Perfetto, allora buon appetito!- “E Tom... Buona fortuna.” Pensò infine Bill con una vena di sarcasmo.

“Hm... Simpatico” rispose il fratello sempre attraverso il pensiero.
I tre uscirono di casa, salutarono Axel e si diressero nei boschetti dietro casa.
Mentre Tom e Lux cercavano di raccontare la storia ai genitori della ragazza, Axel sperò con tutto il cuore di non essere rifiutato dai Taylor, finalmente aveva una casa e delle persone a cui voleva bene come Lux e Karen, finalmente si sentiva in un ambito famigliare.
-Allora?- Chiese Lux dopo un po' di tempo che erano rimasti completamente scioccati, oppure ammaliati dalla storia. Da quando la loro figlia, piccola e ingenua, era diventata così matura? Lei, con solo la forza del suo amore, era riuscita a salvarsi più volte e a salvare altre persone, chi poteva mai impedire a Lux l'amore verso Tom? Nessuno, forse neanche lo stesso Tom.
-Noi siamo orgogliosi di avere una figlia come te, Luxandra, e ci farebbe molto piacere se potessimo adottare Axel, vorremmo che lui sia tuo fratello, così se qualcuno chiederà chi è, potremmo semplicemente rispondere che è nostro figlio, tu cosa ne pensi amore?- Chiese Cedric alla moglie.
-Direi che è perfetto, se anche Axel è d'accordo ovviamente.- rispose Bernadette.
Sentirono Axel aprire la porta di fretta e furia correndo verso la cucina.
-Si, sono d'accordo, anzi d'accordissimo!- Esclamò felicissimo, Tom lo guardò torvo. Non voleva che Axel si avvicinasse così tanto a Lux, sarebbe stato troppo per lui, ma poteva stare tranquillo sulla sicurezza della sua amata, lui non sarebbe più stato al suo fianco e visto che Axel sarebbe diventato suo fratello, non c'era motivazione di essere gelosi.

I genitori di Lux fecero un gran sorriso, da tanto desideravano un figlio maschio e un fratello per Lux.

-Perfetto, allora da domani cominciamo a lavorare per l'adottamento.-

-Bene, figliolo che ne pensi se vieni a mangiarti un boccone con noi?-
-Con piacere.- rispose Axel avvicinandosi al tavolo e cercando con gli occhi un posto dove sedersi.
-Vieni pure a sederti qui Axel- suggerì Bernadette indicando una sedia vicino a lei. Tom si trattenne dall'esplodere, e cercò una nuova posizione per stare più comodo, ma forse era solo per sfogare un po' di rabbia seppur minima.

"Non è ancora diventato suo figlio e già lo tratta meglio di Lux mettendolo tra lei e Lux" pensò Tom irritato.
Appena finirono di mangiare Bernadette si trattenne a parlare con Axel, mentre Cedric seguiva il discorso, Tom aiutò Lux a lavare i piatti e pulire il tavolo dalle briciole di pane ed eventuali scarti di cibo.
-Amore, io vado a controllare casa vostra.-
-Va bene amore.- mormorò a malapena guardando la madre chiacchierare insieme ad Axel.
-Va tutto bene?- domandò Tom cercando di indovinare il suo umore.
-Mi hanno sempre detto che desideravano un figlio maschio, quando mamma era incinta di me.-
-Amore, se vuoi qui il posto non ci manca, puoi rimanere qui.-
-Grazie amore, ma ora i miei genitori ci sono, Axel può proteggermi e posso stare al sicuro.- mormorò Lux.
-Sicura di stare bene? Se vuoi puoi venire con me.-
-Dici sul serio?- Lux lo guardò con lo sguardo da micio davanti a una ciotola di latte.
-Si certo tanto ormai il pericolo è passato, voglio solo assicurarmi che Vivianne non sia in giro, così da non farti male.-
-A proposito di Vivianne... Sai dove potrebbe essere?-
-Quando stava con me aveva un appartamento non lontano da qui, glielo avevano lasciato i suoi prima di morire, o meglio prima che si suicidassero, ma perché me lo chiedi?-

-No niente, è che... No niente lascia stare...- mormorò Lux.

-Luxandra che c'è?- insistette Tom.

-È che lei non ti aveva tradito per suo volere... Ho paura che tu abbia cambiato idea su di me e che torni con lei-

-Cosa? Ma amore io amo te, tu sei tutto quello di cui ho bisogno.-

-Si, ma lei può darti di più, Insomma lei è un vampiro, è più grande di me, e non ha paura di concedersi a te.-
-Lux, lei non mi interessa, a me interessi solo tu, CI SEI SOLO TU. Ascolta, lei per me non è niente. Si, pensavo di amarla, ma dopo che mi sono innamorato e ho conosciuto te non ci sarà un altra persona che riuscirò ad amare quanto l'amore che sento per te.-

-Davvero? Quindi non mi lascerai mai per lei?- mormorò Lux avvicinandosi alla sua faccia per guardarlo meglio negli occhi.

-..Mai..- sussurrò Tom a sua volta prima di posare le sue labbra delicatamente su quelle di lei per poi assaporarle ad ogni piccola carezza. Tom ormai aveva voglia di sentire il suo sangue, quel sapore così esotico era come una droga per lui.

-Hey, piccioncini trovatevi una stanza, l'aria qui è bollente.- Esordì Bill appena entrato dalla porta sul retro che da subito in cucina. Tom era salvo, o meglio, Luxandra era salva dai denti affilati di Tom. Pian piano Lux, un po' per la vergogna e un po perché si era accaldata, si staccò. Stavolta lei non sentiva più quel blocco che le faceva fare sempre un passo indietro. Così capì che adesso forse poteva lasciarsi andare completamente a lui.

-Andiamo?- Sussurrò lui.

-Andiamo?- Chiese Lux stordita.

-A casa tua.. Per controllare...-

-Oddio, si hai ragione. Andiamo.- Disse per poi uscire spedita dalla porta accennando un "ciao" quasi inesistente agli altri.

-Allora che macchina prendiamo?- chiese la ragazza.

-Perché la macchina?- chiese prendendola in braccio cominciando poi a camminare con la camminata da vampiro.

Lux ammirò i colori, i colori degli alberi, delle strade e della gente. Tutto era sfumato era come attraversare una strada di arcobaleno e l'aria della primavera rendeva il paesaggio paradisiaco

-Quindi è così?-

-Così cosa?-

-Essere un vampiro.- Tom fece un piccolo sorriso

-Hm.. Benvenuta nel mio mondo piccola!-

La guardò intensamente con un mezzo sorriso sulle labbra, Lux ricambiò, appoggiando la testa sulla spalla del ragazzo. Continuando a guardare il profilo di Tom, notò comparire una piccola ruga tra le sopracciglia ad ogni passo che si avvicinavano a casa sua, così accarezzò la guancia del ragazzo con le nocche.

-Vedrai andrà tutto bene.- Tom la guardò, fece un mezzo sorriso per tranquillizzare Lux e continuò a camminare. Arrivarono alla casa e fecero mezzo giro attorno per vedere se ci fossero i Sanguinis. Dietro casa trovarono però una persona a dir poco inaspettata.

-Ma che ci fa lei qui?- Chiese Tom stupito, in fondo era la prima volta che la incontrava dopo anni colmi di odio profondo verso di lei.

-Tom...- Sussurrò lei.

-Che vuoi?- domandò schietto poggiando Lux piano per terra, poi le prese la mano e la strinse. Lux lo guardò stupefatta e si chiese come Tom facesse a nutrire così tanto odio nei suoi confronti seppur l'avesse amata.

Vedeva che si guardavano. “Forse stavano parlando col pensiero” pensò la mora, il pensiero le diede non poco fastidio.

-Allora? Sto ancora aspettando la risposta.- Si affrettò a dire Tom, quest'ultima lo guardò e si rassicurò in qualche modo.

-So... Sono qui per...- Vivianne guardò Lux poi Tom -Sono qui perché una strega mi ha detto che devo ricordare il più bel momento che ho passato prima di diventare cattiva.-

-E noi cosa c'entriamo?- Chiese Tom.

La ragazza guardò di nuovo Lux, distaccata -Lei niente. Tu... Beh... Sei l'unico bel momento.-

-Guarda che non mi freghi, Oscar è morto e la soggiogazione deve essere sparita. Ed ora, se non ti dispiace, esci dalla nostra vita.-

-Una volta amavi me e non quella-

-Primo, quella ha un nome, secondo lei non mi ha mai fatto del male. Vivianne esci dalla nostra vita con dignità o sarò costretto ad ucciderti.- Disse infine con rabbia repressa. Lux ebbe una sfumatura di paura nei suoi confronti, Tom ovviamente percepì la sua paura e strinse ancora di più la mano di Lux per rassicurarla.

-Tom, io posso darti tutto.- Replicò di nuovo per poi riguardare di nuovo Lux con disprezzo.

-Quello che non capisci è che io voglio solo Luxandra mi basta lei per essere felice, accetta la verità Viv.-

-No, non lo accetterò mai. Non capisci che io ti amo ancora? Tom prima o poi tornerai da me, a quel punto nessuno ti riuscirà a togliere dalle mie mani, neanche lei.-

-Non credo proprio che tornerò da te ,Viv, smettila di ridicolizzarti.- A quel punto Lux non ce la fece più a sopportarla e buttò fuori tutto quello che aveva dentro.

-SENTI, MA NON CAPISCI CHE HA VOLTATO PAGINA? TU LO HAI FERITO, SE DAVVERO L'AVESSI AMATO ORA STAREBBE CON TE, MA PER MIA FORTUNA NON L'HAI AMATO QUANTO BASTA PER STARGLI ACCANTO, ED ORA CHE SONO PRONTA A DARGLI TUTTO, ESCI FUORI TU? EH NO CARA, ORA LUI È MIO, E RESTERÀ COSÌ FINCHE' LO VORRÀ LUI.-

-Lux...- Sospirò Tom sorpreso, poi guardò Vivianne.

-Hai sentito, no?- Ribatté -Io sono solo suo.- Vivianne a quel punto non resse più, si portò una mano sulla bocca quasi volesse vomitare o forse piangere per poi scappare a gambe levate.

Quando Lux e Tom non videro più la sua sagoma, lui ripensò alla penultima frase della amata “Ora che sono pronta a dargli tutto”.

-Quindi, ora sei pronta a darmi tutto?- Lux con ancora della rabbia repressa per Vivianne arrossì di colpo, ma comunque decise che ormai doveva smetterla di essere così timida.

-Si.-

Tom la guardò con intensità, cercò di leggerle il pensiero ed effettivamente non aveva dubbi, o incertezze, così sorrise, la prese in braccio e saltò in alto come un fulmine. Erano in cielo tra le nuvole bianche.

-Qui siamo solo noi, dimmelo di nuovo, dimmi che vuoi essere solo mia.-

Lux, basita tra le nuvole, lo guardò.

-Tom sono tua da quando vi ho conosciuto la prima volta, sono tua da quando mi ha chiesto di essere la tua fidanzata, volevo solo accettare il fatto che tu e Bill siate dei vampiri, poi ho scoperto di essere una strega e da lì sai tutto.-

-Sei mia? Tutta mia?-

-Tutta tua!- Di colpo erano di nuovo a terra, Tom le accarezzò la guancia sinistra con la mano destra e la baciò, lei chiuse gli occhi e assaporò il bacio più intenso, più rude e più passionale che abbiano mai provato entrambi. Lux, quando aprì gli occhi, si trovò in camera sua, sicuramente Tom aveva usato la velocità da vampiro.

-Lux, sei sicura?- Disse mormorando sulle sue labbra.

-Sta zitto!- rispose lei togliendosi la felpa.

-Come vuoi.- Ribatté lui tornando a baciarla. Mentre le sfilava le maniche della maglia si staccarono di nuovo e Lux sfilò la maglia dalla testa, stessa cosa fece Tom, ma lui avvantaggiandosi con i metodi da vampiro. Dopo di che, Tom cominciò ad accarezzare Lux sulla schiena nuda per poi voltarla, accarezzarle la pancia, baciarle il collo, annusare il suo dolce profumo e baciarle il mento.

-Lux è l'ultima volta che te lo chiedo, sei davvero sicura?- le sussurrò all'orecchio.

-Tom, voglio essere tua in tutto e per tutto.- Tom sorrise, Vivianne non gli aveva mai detto queste cose, era assai fortunato ad aver trovato una ragazza come Lux.

-Va bene piccola!- mormorò il ragazzo prima di scendere con la mano destra e slacciarle il bottone dei jeans, dopo di che prese i due lembi e li aprì, fece scorrere la mano sul pube della ragazza e delicatamente cominciò ad accarezzarla sopra le mutandine. Lux per poco non svenne, le sembrava di cadere tra le sue braccia, ma anche di essere trattenuta dal suo corpo palestrato.

-Dio Tom...- sospirò Lux in estasi dai suoi tocchi così esperti, c'era da aspettarselo. D'un tratto la girò e la baciò di nuovo, un bacio ancora più passionale di prima e ancora più vorace, era come se Tom volesse morderla sulle labbra, con la mano destra corse su per la sua schiena per poi slacciarle il reggiseno. Tom sentì dei passi fuori dalla stanza e subito dopo la porta si aprì.

-Tom, Lux, abbiamo visit... ODDIO.. Scusate!!- Axel rimase basito sulla porta a fissare Lux, era pur sempre un maschio e vedere una ragazza mezza nuda in una stanza di certo non lo aiutava. A Tom ovviamente diede fastidio il modo in cui Axel la guardava.

-Puoi andare ora, arriviamo subito.- Disse Tom schietto, mentre provava a coprire il corpo dell'amata con il suo, era fin troppo infastidito, stava bollendo dentro, sia per colpa di quello che stava per succedere, sia per come Axel stesse guardando Lux, e anche per colpa dei Sanguinis. Insomma più incavolato di così non poteva essere, intanto Axel tornò giù ad aiutare Bill, Simone e Gordon incredulo di ciò che aveva appena visto.

-Mi sa che sarai mia più tardi piccola- Lux sorrise imbarazzata, e sopratutto accaldata, annuendo.

-Non vedo l'ora, adesso è meglio che mi rivesta.- disse lei cercando di riallacciare il reggiseno. Tom invece in due secondi era pronto, così aiutò Lux che ancora si stava mettendo la camicia. Uscirono fuori dalla camera entrambi ansiosi.

Appena entrarono in salotto videro una decina di persone tutte vestite nello stesso modo, mantelli color rosso prugna e stivali decorati con le borchie.

-E voi chi sareste?- Chiese Tom, uno di loro fece un passo in avanti.

-Io sono Alexander, Il capo degli stregoni di questa congrega, abbiamo scoperto di essere stregoni grazie alla donazione di sangue da parte di Oscar.-

-E perché mai siete qui?-

-Noi vogliamo Luxandra Taylor, vogliamo che faccia parte della nostra congrega.- -Scordatevelo.- Disse Tom sbrigativo.

-Se non verrà con noi con la sua volontà allora la uccideremo.-

-È proibito uccidere le altre streghe.- Si intromise Lux, in fondo era lei l'argomento della discussione.

-È vero, ma a noi non importa bellezza. Perciò decidi: o vieni con le buone o vieni con le cattive.-

-Ti ha già risposto il mio ragazzo.- Tutta la congrega di stregoni cominciò a sussurrare poi Alexander, un poco stupito, chiese -Aspetta, tu, la strega più potente di tutti, stai con un vampiro?-

-Esattamente.- Rispose lei stringendo ancora di più la mano di Tom.

-Ma non potete...- Alexander era sconvolto, quello che gli aveva promesso Oscar era tutto una bugia.




Note dell'autore: Ed ecco FINALMENTE il dodicesimo capitolo, scusatemi tanto per l'enorme ritardo di ben due mesi e mezzo circa.
Vi volevo comunicare che ho creato una pagina facebook dedicto al mio profilo EFP e anche alle storie, quindi per chiunque volesse essere aggiornato sulla FF ecco qui il link: Luxy_95
Come sempre ringrazio Cornelian per avermi betato anche questo capitolo e come sempre spero che questo capitolo vi piaccia 
Vostra,
Luxy_95 

   
 
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