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Autore: TheLulu96    16/03/2015    3 recensioni
Avrebbe tanto voluto aiutarla, l'avrebbe difesa nel caso si sarebbe distratta, l'avrebbe incoraggiata ad essere piú forte, e avrebbe anche voluto poterla vedere in un futuro come mamma, vivendo felice con i suoi figli.
E non sapeva il perché di tutto ció! ok che era comunque una compagna di ciurma, peró tutto questo desiderio di starle accanto e poterla proteggere anche in un futuro piú lontano...non se lo spiegava.
Troppi pensieri per una testa verde come la sua.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mugiwara, Nami, Roronoa Zoro | Coppie: Nami/Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LA MIA FAMIGLIA Piccola ma ben popolata.
Clima soleggiato e sorrisi splendenti.
La nuova isola sul cui erano arrivati i mugiwara sembrava proprio carina e accogliente.
-Lá! Franky nascondi la nave dietro gli scogli!-Nami urlava come sempre, non far sapere a nessuno che erano pirati sarebbe stata la cosa migliore.
Dopo aver finalmente buttato giú l'ancora la navigatrice richiamó tutti i presenti.
-L'isola é piccina, il magnetismo della nave potrebbe metterci solo una giornata per registrarsi quindi: non voglio baruffe, casini, disordine o schiamazzi che hanno il vostro nome sopra capito?-
-Signorsisignore!-dissero Chopper e Rufy, dimenticatosi in quel momento di essere il capitano.
-Direi di cambiarci allora, conciati cosi sembriamo troppo pirateschi- suggerí  Robin, osservando gli abbigliamenti circostanti-
-Di corsa alle stanze!- urló il capitano entusiasto, seguito a ruota dai suoi amici.
Ma tra tutta quell'allegria c'era qualcuno che pensava ad altro...

Roronoa Zoro

Si, proprio lui!Il futuro spadaccino piú forte del mondo era... perplesso.
Tutto il giorno era rimasto a pensare e pensare a cose a cui solitamente non dava la minima importanza.
Per quanto si dimostrasse forte, maturo, e allo stesso tempo cocciuto e stupido,anche lui aveva sentimenti, che dovuti alla sua indole rude non sapeva minimamente come gestire.
Erano iniziati da pochi giorni questi dubbi, davanti ad una tazza di thé.
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Una sera lo spadaccino si stava allenando come suo solito fino a tardi, ed una volta finito scese in cucina a prendersi da bere. Ma con grande sorpresa di Zoro la luce era giá accesa, ed una volta oltrepassata la porta incontró lei, Nami.
Seduta, pensierosa, osservava curiosa il fondo della tazza di thé che teneva  in mano, come se volesse farli tante di quelle domande su come si sentisse a caricare tutta quell'acqua, se aveva caldo, o altre cose che riguardavano una tazza di thé.
Zoro riuscí ad avere rapidamente la attenzione della rossa, sapeva sempre cosa dirle per farla girare verso di lui.

-Ciao Zoro, ancora sveglio? Va a nanna che non ti voglio vedere dormire in mezzo al ponte domani!-
-Dovrei dire lo stesso, che ci fai qui?-

E cosí dopo un inizio incerto, la conversazione ottenne i suoi frutti

-..una famiglia?-
-Giá, certe volte ci penso.Magari dopo tutta questa avventura potrei ritornare a vivere con mia sorella, magari mi stabilisco...e cerco di mettere su famiglia.-
-Non vorrei dire ma mi sembri abbastanza mocciosa per pensare a far figli!-
-Zitto buzzurro!Hai solo un anneto in piú te!- lo rimproveró Nami. Tra loro era cosí: conversazione e litigio, conversazione e litigio. Neanche loro sapevano il perché ma non potevano farne a meno.
E dopo quell'attimo ritornó pensierosa, di nuovo immersa dentro la sua mente.
-Sai Zoro... certe volte mi soffermo su quanto siano pericolose certe avventure che affrontiamo, e mi domando se mai arriveró a  finire questo viaggio.- lo sguardo dello spadaccino si spalancó , incredulo a certe parole. -Dopotutto non é che sono cosí brava nel combattimento, un giorno potrei distrarmi troppo e per me sarebbe la fine.Ció che vorrei é il poter vivere tranquillamente in un futuro, nella mia casa, coltivando mandarini, insieme hai miei figli, dandoli amore, come lo dava a me mia madre, e poterli dare una infanzia, a differenza di quella che non ho mai avuto-
-Sono sicuro che sarenti una ottima madre - stranamente dolci uscirono quelle parole dalla bocca di un rude spadaccino, e Nami se ne rese subito conto. Zoro invece ci mise qualche secondo in piú.
-...cosa?-
-CIOÉ!Sicuramente waresti parecchi isterica tutto il giorno, ma non saresti cosí cattiva- cercava di rimediare alla frase precedente.Ma non era colpa sua, le parole erano uscite da sole, di loro spontanea volontá!Dopotutto Nami era come una mamma per i suoi compagni di ciurma: attenta e vigile, se facevano i monelli li rimproverava, e se facevano i buoni  li amava con tutto il suo cuore.
Ci fu silenzio per pochi secondi, per poi essere rotto da Nami
-Okok, sará meglio che vada a dormire- la rossa si alzó dal tavolo e posó la sua tazza nel lavandino, avvicinandosi cosí a Zoro -Buonanotte buzzurro! - li sorrise malandrina, per poi appogiare la sua mano sulla sua spalla - grazie mille-

Cosí era finita quella particolare discussione, ma Zoro non era soddisfatto.
Per giorni ha ripensato allo sguardo della compagna, alla sua poca fiducia nella sua forza e al suo piccolo desiderio .
Avrebbe tanto voluto aiutarla, l'avrebbe difesa nel caso si sarebbe distratta, l'avrebbe incoraggiata ad essere piú forte, e avrebbe anche voluto poterla vedere in un futuro come mamma, vivendo felice con i suoi figli.
E non sapeva il perché di tutto ció! ok che era comunque una compagna di ciurma, peró tutto questo desiderio di starle accanto e poterla proteggere anche in un futuro piú lontano...non se lo spiegava.
Troppi pensieri per una testa verde come la sua.
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Finalmente scesero tutti dalla nave , ogniuno in una direzione diversa a cercare ció che piú li attirava l'attenzione.
E proprio Sanji, in un mercatino dell'isolotta , trovó ció che lo avrebbe catturato in quel tempo : una giovane donna, dai lunghi capelli dorati e gli occhi color miele, che frettolosa portava con se buste pesanti cariche di provviste .
-Posso aiutarla signorina?-
Per quanto fosse certe volte avventato si sa: Sanji ci sapeva fare nel conquistare una donna quando voleva.
E fu cosí che con un complimento e una scusa riuscí a portar le pesanti buste di quella ragazza fino a dove abitava.
-Eccoci qui- li indicó una porta di legno. Non era proprio una casa, sembrava piú un edificio pubblico, una struttura che servisse per qualche scopo, e solo dopo aver aperto la porta Sanji capí il suo utilizzo.

-..vuoi aiutarci?-




BANANA! sil lo so gwg! questa storia avrá solo 2 capitolini, é piccina ma intensa uwu! dovevo pubblicarla al piú presto sennó me la dimenticavo owo!
spero vi sia piaciuto questo primo capitolo uwu, e la prossima volta sará giá l'ultimo.. t3t
un grazie enorma per leggere!
ILAWYOU! <3

lulu

   
 
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