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Autore: ReggyBastyOp    16/03/2015    1 recensioni
Jane si rende conto, dopo una lunga riflessione ed un paio di strani eventi, che Lisbon è incinta.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Patrick Jane, Teresa Lisbon | Coppie: Jane/Lisbon
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Note dell'autrice: Ho scritto questo passaggio verso mezzanotte, non ho ancora avuto il tempo di revisionarlo e correggere gli errori e chiedo scusa. E' molto probabile che apporti delle modifiche perché, nonostante sia abbastanza soddisfatta, non credo di essere riuscita ad esprimere al meglio ciò che intendevo. Nel caso notaste qualcosa segnalatemelo pure se vi va. Grazie in anticipo.
Ad ogni modo, buona lettura. Spero vi piaccia
Reggy

Parole: 943
Sento il peso del suo braccio attorno a mio addome. Evidentemente ci siamo incastrati mentre dormivamo. Sorrido vendendo il rossore sulle sue guance. Come sia possibile che la veda sempre più bella ancora non capisco. Con Angela mi accadeva? Non so, non ricordo e non voglio pensarci ora sarà per poi. Voglio dedicare ogni mio singolo pensiero a lei fin quando è con me, perché glielo devo e perché la amo alla follia. Le accarezzo la pelle morbida e delicata della spalla, attento a non svegliarla, e mi rendo conto di come il suo profumo m’inebrii. Che bastardo fortunato. Osservo, per quanto riesco il suo corpo, e formulo il paragone che le sinapsi mi obbligano a fare. E’ fiore che germoglia. Ma perché la sto comparando al fiorire?
“Teresa sei primavera” le sussurro infantile, sicuro che stia ancora dormendo ma forse arriverà il messaggio al suo subconscio e questo la renderà un po’ più felice in quel mondo in cui sembri stare a meraviglia. Vorrei raggiungerla ma non ho abbastanza sonno per tornare da Morfeo. E mi torna in mente di come Morfeo me l’abbia strappata così spesso ultimamente. Non fa altro che pretenderla per sé. Appena torniamo da lavoro si appisola, ed io la vedo così stanca e non ho il coraggio di svegliarla per avere le sue attenzioni. Perché è bellissima quando dorme. Lo è sempre, ma quando non ci sono ragionamenti logici nella sua testa ed è libera da ogni convenzione traspare tutto il suo essere che più mi affascina. Troppi casi a cui stiamo lavorando, dovremmo chiedere una pausa, una vacanza. Dovrei convincerla a lasciare questo dovere così pericoloso per una donna che non voglio perdere ma che così facendo allontanerei. Devo accettare la sua vita per quello che è, per ciò che ha scelto. Devo smetterla di avere paura per la sua incolumità e porre cieca fiducia nella sua persona. E quindi lo faccio.
“Teresa sei lavanda” e le lascio un bacio sulla fronte. Il suo viso emana calore e mi piace l’effetto che procura alle mie labbra, così la stringo un po’ più forte a me massaggiandole la schiena dato che l’altra sera le doleva. Non voglio che soffra, deve stare bene la mia Santa Teresa. Sono quasi tentato di mandare una lettera al papa per convincerlo a nominarla martire. Martire delle mie idee stravaganti e delle mie torture, le quali non sembrano dispiacerle se si tratta del mio modo di amarla. Ridacchio ricordando come la sera precedente abbia pianto perché aveva voglia di fare l’amore, troppo assonnata poi si era rassegnata alle mie carezze che le promettevano di recuperare una volta che si sarebbe ricaricata. E così è stato, questa mattina, poco prima dell’alba. Guardo i suoi occhi serrati e vedo ancora l’effetto benefico che le lascia la nostra unione e mi compiaccio all’idea di esser io a farla stare bene. Non vedo l’ora di riprendere da dove abbiam lasciato. C’è qualcosa in questo ragionamento che non mi quadra. Cos’è? Pensa.. No, non troppo indietro, concentrati sull’ultima parte. Ripassalo, soffermati. Il pianto. Non piange mai, a malapena di gioia, non le piace mostrarsi debole, figurarsi per così poco. Sarà lo stress dell’ultimo caso, che devo ammetterlo, si sta rivelando più difficile del previsto. Eppure non sono mai stati un problema. Se non è il sovraccarico di lavoro può essere solo uno squilibrio ormonale. Per forza. Ma non piange mai. Che poi anche quando dopo aver visto quel film romantico in cui il ragazzo muore di cancro, ha pianto. E poi quando aveva invertito i colori in lavatrice ed anche dopo aver fatto bruciare le lasagne nel forno. Non posso fare a meno di divertirmi ricordando il suo broncio a cui avevo subito rimediato con un bacio. Quand’è stata l’ultima volta che mi ha negato i piaceri della vita di coppia? A volte mi capita di pensarci. Non ho ancora ben capito se voglia oppure o no, è una sua scelta. Voglio solo la sua felicità. Se lo è lei lo sono anch’io. Ma quindi? Cosa pensavo. Ah sì, gli ormoni. Le bacio il collo, ingordo della sua presenza e sorrido sulla sua pelle.
“Teresa sei incinta” mormoro con sicurezza. Non ho mai certezze nella vita se non il mio amore per lei. Credo sia così, anche se non ha ancora nausee o attacchi di fame. Forse spero che sia così. Vedremo, sono convinto al 99% anche se mi chiedo perché non ci ho pensato prima per gli attacchi isterici? Sto fallendo miseramente da quando mi sono lasciato trasportare dalla pace che mi inonda.
“Buongiorno”. La sua voce melodiosa m’incanta.
“Buongiorno”. “Mi hai detto qualcosa prima?” Mi domanda con ancora gli occhi chiusi, ancora mezza addormentata.
“Non mi pare”, trattengo un sorriso per non essere scoperto. Se è così, (certo che è così!) voglio che lo scopra da sola. Sono sicuro che vorrà tenere il bambino, spero una bambina, ma so che me lo direbbe in fretta e furia. Non vedo l’ora. Forse glielo propongo. Non si sarà accorta di avere un ritardo. Dio fa che sia incinta. Eh? No Dio non esiste.
“Va bene, vado a farmi una doccia. Mi accompagni?” E così dicendo si appesantisce sul mio petto, facendomi stendere a pancia in su.
“Ad una condizione” Guardingo la vedo alzarsi, e cerco i segni di una gravidanza che se davvero c’è comunque non si possono ancora notare.
“E sarebbe?” Mi chiede quasi divertita.
“Amami per tutta la vita” Dico nascondendo il tono serio, camuffandolo con ironia. La vedo alzare gli occhi al cielo scuotendo la testa, con un vago sorriso che si amplia. Mi amerà per tutta la vita, ed amerà la nostra bambina.
  
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