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Autore: YakuLev    17/03/2015    1 recensioni
ATTENZIONE: PRESENZA SPOILER CAPITOLI 147 E 148.
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Avevano perso... Quella semifinale l'avevano giocata al massimo delle loro capacità, eppure avevano perso e... La loro ultima possibilità di arrivare alla Nazionali era svanita.
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Hajime Iwaizumi, Tooru Oikawa
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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Nome efp e forum: ~ YakuLev ~ (forum); YakuLev (Sito)
Fandom: Haikyuu!!
Rating: Verde
Genere: Malinconico
Avvertimenti: Nessuno
Lunghezza: 1500 parole
Eventuale pairing: Iwaizumi Hajime; Oikawa Tooru
Introduzione: Avevano perso... Quella semifinale l'avevano giocata al massimo delle loro capacità, eppure avevano perso e... La loro ultima possibilità di arrivare alla Nazionali era svanita.
Eventuali note: contiene spoiler dei capitoli 147 e 148. Chi non fosse in pari con le scan, prima di leggere questa fan fiction, vada a leggersi i suddetti capitoli.
500 prompt per una challenge: #306 - sconfitta
La sfida dei 200 prompt: #25 - sconfitta


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S come Sconfitta. S come Squadra
 
Quell'ultimo punto, proprio quello che avevano appena concesso, sarebbe dovuto essere loro, assieme ad un altro, che sarebbe andato a siglare la loro vittoria. Cos'era successo invece? Non lo sapeva nemmeno Iwaizumi stesso; come Ace dell'Aobajohsai avrebbe dovuto siglare quella vittoria, ma non era stato così.
Dopo il saluto ai tifosi assieme al resto della squadra, si avviò agli spogliatoi: il volto era rigato dalle lacrime e non era stato il capitano a crollare, bensì lui stesso, stupendo praticamente tutti.
Nonostante tutti i compagni avessero cercato di consolarlo con delle manate sulle spalle, lui non riusciva a darsi pace e quello preoccupava un po' tutti: era la prima volta che lo vedevano così giù di morale per una sconfitta.
Appena arrivarono agli spogliatoi, dopo aver preso il necessario per farsi la doccia, entrò senza nemmeno dare il peso al fatto che Oikawa non era ancora rientrato. Sospirò pesantemente mentre apriva l'acqua calda e si mise sotto il getto, chiudendo gli occhi, cercando così di liberare la mente e di non pensare a quel risultato. 

- Avremo pure giocato bene come ha detto il coach, ma resta il fatto che quando sono stato chiamato a fare il mio dovere di Ace, non sono riuscito ad adempiere ad esso. -

Nulla... Anche se ci provava, non ce la faceva a non sentirsi in colpa. Chiuse di scatto il getto d'acqua per insaponarsi e lo riaprì poco dopo, finendo con l'uscire di nuovo negli spogliatoi, con solo un asciugamano attorno alla vita. Solo in quel momento si rese conto che mancava qualcuno: una persona che lo irritava fin troppo.

"Dov'è finito Assikawa?" chiese in direzione di nessun compagno in particolare, mentre cercava l'intimo pulito nella borsa.
"Non è rientrato: si dev'essere fermato a parlare con qualcuno mentre veniva qui, Iwaizumi-san." strano ma vero: la persona che aveva appena parlato era stato Kyotani, che era già bello pronto per il rientro. "Vuoi che vada a cercarlo?" chiese, con un tono che non sembrava promettere nulla di buono.
"Non ci sono problemi: vado io; almeno sfogo su di lui un po' della frustrazione che mi sta invadendo." si stiracchiò lievemente, dopo aver finito di rivestirsi: era ancora un po' strano per lui, che Kyotani fosse così disponibile e che ascoltasse solo ed esclusivamente lui. "Per la sua incolumità spero che non sia, come al solito, con qualche sua fan."

Disse con fare serio, prima di mettersi la borsa a tracolla ed uscire: in cuor suo, sperava vivamente che non fosse in compagnia di qualche ragazza... Avevano appena perso e Assikawa non pensava ad altro? Forse in quel momento stava parlando con Kageyama o Ushijima; non ne aveva la più pallida idea. Camminò per vari minuti nei corridoi del palazzetto, finché non sentì distintamente le voci di Oikawa e Ushijima. Non andò oltre, dato che i passi di Oikawa si stavano dirigendo nella sua direzione: quindi se ne stava andando.
Aspettò che lo sorpassasse, seguendolo a pochi passi e infine gli diede uno scappellotto, non poco doloroso, alla nuca.

"Assikawa! La prossima volta ti lasciamo qui." sbuffò, irritato. 
"Che dolore, Iwa-chan!" Oikawa si portò una mano alla parte dolorante della nuca, girandosi verso l'Ace.
"Questo è nulla rispetto a ciò che ti farò, se non ti sbrighi! Sei l'ultimo e vogliamo tutti rientrare." non aveva nemmeno un pallone a  portata di mano, quindi non poteva sfogarsi più di tanto. 
"Come se fosse colpa mia se ho incontrato Ushiwaka..." borbottò il setter, accelerando il passo, per non far arrabbiare ulteriormente il compagno.
"..." Iwaizumi si zittì di colpo: la dura realtà di non poter di nuovo tentare di andare ai Nazionali... Lo investì come un treno in corsa. Ignorò quella cosa, fissandolo male come al suo solito. "Spero tu abbia pensato a un discorso da fare: ti ricordo che ora ci ritiriamo ufficialmente e, in quanto capitano, i nostri compagni si aspettano sicuramente qualcosa." eh si, ormai quella era stata l'ultima partita che avevano potuto giocare come una vera e propria squadra.
"Se avessi saputo che avremmo perso, ci avrei pure pensato..." fece, con il solito tono lamentoso, mentre ormai erano arrivati allo spogliatoio.

Sospirò: non era affatto bravo con le parole e... Non sapeva davvero cosa avrebbe potuto dire... La cosa era più facile se si parlava di una partita o prima; ora invece doveva dire qualcosa per il ritiro. 
Portò una mano alla maniglia e, con un forte sospiro, la abbassò entrando nello spogliatoio: tutti i loro compagni li stavano attendendo, ormai pronti per andare. Nessuno disse nulla: non chiesero il perché del ritardo, nè osarono commentare la partita; lì in quel momento rieccheggiavano solo i passi di Oikawa che, nel silenzio più assoluto, raggiungeva il proprio borsone per cambiarsi. Nessuno si azzardava a parlare: tutti si limitavano a osservare Oikawa, come se fossero in attesa di qualcosa di specifico; qualcosa che, a conti fatti, non sembrava voler arrivare poi così in fretta, dato che Oikawa non sapeva veramente cosa dire.
Prima di rialzarsi bevve un sorso d'acqua e alla fine fu il primo a uscire, seguito a ruota da tutti gli altri compagni. Quella sconfitta bruciava a tutti: si sarebbero meritati di nuovo quella finale contro la Shiratorizawa, ma quei dannati corvi alla fine erano stati in grado di prevalere. L'aria era decisamente pesante e appena salirono sul pullman, Oikawa si lasciò cadere su uno dei sedili, vicino al finestrino, mentre Iwaizumi andava a sederglisi vicino. 
Tempo che il pullman partisse di nuovo alla volta della scuola e tutti, nessuno escluso, si erano già addormentati, troppo stanchi per fare qualsiasi altra cosa. Era stata davvero una partita che li aveva distrutti: sia fisicamente che psicologicamente. 
Appena arrivarono a destinazione, prima di tornare ognuno a casa propria, si radunarono nella palestra che avevano sempre usato per gli allenamenti, sotto esplicita richiesta di Oikawa.

"Non credo di essere la persona adatta a fare un discorso simile, eppure sono il capitano, quindi è compito mio farlo; non di Iwa-chan, nè di Matsukawa, nè di Hanamaki: solo mio." esordì così, mentre prendeva un pallone dalla cesta, fissandolo, per poi spostare lo sguardo su tutti i compagni. 
"Taglia corto, Assikawa! Questa premessa non serviva!" Iwaizumi sbuffò: se aveva voglia di fare il discorso di addio, che lo facesse senza girarci troppo attorno.
"Un attimo, Iwa-chan!" non era facile per lui trovare le parole giuste da dire in quel momento e la dormita che si era fatto sul pullmano non gli aveva affatto portato  consiglio come aveva sperato. Si rigirò per un attimo il pallone nelle mani, andando infine di fronte a Yahaba. "Yahaba... Passo a te il testimone da capitano di questa squadra." in seguito a quelle parole, gli sbattè il pallone che aveva in mano, dritto all'altezza del cuore, con una faccia serissima: lui la scelta l'aveva fatta; stava solo nei due coach confermare che sarebbe stato lui il capitano.
"Oikawa-san..." mormorò il secondo setter, prendendo saldamente il pallone tra le mani. "Farò del mio meglio per essere un capitano degno di questo nome, grazie." Oikawa gli aveva appena dato un compito molto importante e non avrebbe deluso le sue aspettative.
"Di  nulla Yahaba... Te lo meriti." l'ormai ex-capitano sospirò e tornò davanti a tutti. "Non ho finito: data la sconfitta... Noi del terzo anno siamo davvero costretti a ritirarci: abbiamo rimandato fino a questo momento, ma ormai, prima del nuovo anno, non ci sono più tornei." si mise a camminare avanti e indietro, con lo sguardo di tutti addosso.
"Per questo, a nome mio, di Iwa-chan, Matsukawa e Hanamaki, vi ringrazio dal profondo del cuore; per il tempo che abbiamo passato assieme, per tutto ciò che abbiamo affrontato come una grande squadra e per ciò che si è creato tra tutti noi." si fermò e li guardò uno ad uno: non sapeva da dove aveva tirato fuori quelle parole, ma erano sincere. "Personalmente, mi sono trovato molto bene con ognuno di voi, anche se qualche volta abbiamo avuto diverbi e cose simili. In ogni caso: questi anni passati a giocare con voi, chi più, chi meno, sono stati davvero perfetti. Torno nuovamente a ringraziarvi, anche se nemmeno quest'anno siamo arrivati alle Nazionali, cercate di arrivarci voi l'anno prossimo, anche a nome nostro." 

Alzò lievemente le braccia, come a indicare che aveva finito quel suo strano discorso; alla fine era riuscito a tirare fuori qualcosa di sensato, nonostante non avesse avuto il tempo materiale anche solo per ragionarci sopra. Tutti, Iwaizumi soprattutto, rimasero di stucco alla fine di quel piccolo discorso: non era strano che sapesse tirare fuori delle parole serie in certe situazioni, ma che se ne uscisse con un discorso simile...
Ognuno, andò a dargli delle manate sulle spalle, con fare divertito: i ragazzi del primo e secondo anno però erano rimasti davvero colpiti da quelle parole, nonostante se le sarebbero dovute aspettare. Purtroppo ciò che Oikawa aveva detto era vero e... Ora più che mai ne erano consapevoli.

"Questa è una promessa: vi riscatteremo e andremo alle Nazionali!"

Oikawa sorrise: erano stati davvero un'ottima squadra.


 
*-*-*-*

N.d.A.: eccomi con la mia prima fan fiction. Partecipa al sillabario di mari di challenge su livejournal. 
Ho iniziato con la S perché mi ispirava di più e, man mano che pubblicherò, metterò a posto i vari capitoli.
   
 
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